“Quando ti stringerò nelle braccia e ti leverò il respiro? Quando
tremerò e mi mancheranno le forze a cospetto del tuo seno? Quando morirò tra le
tue braccia tra gli effluvi e gli odori della tua pelle? Quando infilero' le
mani nei tuoi fianchi e ti sollevero' facendoti scorrere su di me?” GV
Non
è vero che le pratiche sessuali a quei tempi erano sempre uguali, anzi, erano
molto diverse, e molto più libere (almeno per i ceti elevati). Per quanto
riguarda il '700 la concezione del sesso era
diversa rispetto ad oggi, sotto diversi aspetti. Cominciamo a prenderli in
considerazione...
In un'epoca in cui il matrimonio per amore, e non combinato, era un evento più unico che raro, il sesso tra coniugi avveniva esclusivamente a fini procreativi.
In un'epoca in cui il matrimonio per amore, e non combinato, era un evento più unico che raro, il sesso tra coniugi avveniva esclusivamente a fini procreativi.
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Ovviamente, in alcuni casi con il trascorrere del tempo i coniugi iniziavano a volersi bene, ma era
difficile che sbocciasse l'amore vero e proprio, così come lo intendiamo noi.
Ovvio che per le classi meno abbienti, questa situazione era una condanna perpetua; tuttavia, tra l'alta borghesia
e l'aristocrazia, a causa della mentalità più aperta, la gente non si faceva mancare
continue scappatelle. In Italia, così come in Francia
o in Inghilterra, non c'era niente di male se in una famiglia il marito
o la moglie, o entrambi , avevano una relazione clandestina, dal momento in cui con l'atto del
matrimonio non si giurava amore eterno dinnanzi a Dio, ma si trattava di un mero contratto stipulato tra due parti giuridiche (la
famiglia dello sposo e quella della sposa).
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L'importante consisteva nel portare
avanti la relazione con nonchalance, senza che si venisse a sapere tutto anche
all'esterno dell'ambiente familiare. La parola “libertinaggio”
fu senz’ombra di dubbio la parola d’ordine nel secolo
dei lumi. Infatti, grazie alle nuove idee filosofiche
e alla grande aria di libertà che si andava respirando, nel ‘700 troviamo
numerose figure di letterati,
aristocratici, filosofi, ma anche vescovi e cardinali, che avevano
deciso di dedicare la loro esistenza al “tempio di
Venere”: alcuni di loro, come Casanova
e il Marchese de Sade, sono entrati nel
mito.
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Questi uomini influenzarono notevolmente la cultura del tempo: c’era chi
li criticava aspramente, e chi ne era immensamente affascinato. In effetti non ebbero
grandi meriti, non fecero né più né meno che incarnare lo spirito del secolo in
cui vissero: le pratiche sessuali da loro
adottate, non erano particolarmente strane o degenerate, anzi, all’epoca erano
anche abbastanza diffuse. Tuttavia questi uomini, che già in vita erano molto
famosi, erano continuamente esposti all’effetto dell’opinione pubblica, ed ogni
scappatella o atto
“illecito” da loro compiuto veniva subito saputo da tutti, e tutti se ne
meravigliavano, quando poi in fondo, non si trattava di avvenimenti tanto
strani per la morale del periodo.
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Ma in cosa consistevano queste pratiche? In
particolare nel ‘700 il sesso anale riscuoteva un
gran successo: infatti, essendo le relazioni adulterine così diffuse,
per non incorrere in eventuali e spiacevoli e gravidanze, l’espediente del sesso anale
era quello più amato. Anche se, in effetti, già all’epoca esistevano numerosi contraccettivi: ad esempio
c’erano rudimentali profilattici
ricavati dalle budella di
vitello, e anche numerosi filtri abortivi (spesso
a base di prezzemolo) che provocavano forti spasmi intestinali, fino a
provocare addirittura la morte del feto, nel caso in cui quest’ultimo non fosse
passato oltre i tre mesi di gestazione.
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Inoltre, a quell’epoca ciò che
stuzzicava di più la fantasia dei libertini, ma anche di tanti uomini comuni,
era quella di avere rapporti sessuali con ragazzine
che non avessero più di 14-15 anni: oggi ci può sembrare una pratica
disgustosa, ma all’epoca non lo era più di tanto, considerando che l’età media
del matrimonio per una
ragazza era tra i 15 ed i 18 anni. Addirittura il Re di Francia Luigi XV, nel parco di Versailles,
disponeva di una piccola casina di caccia in cui vivevano numerose ragazzine
tra i 13 ed i 16 anni, che si trovavano lì esclusivamente per soddisfare i piaceri del re; naturalmente non sapevano
che si trattava del re, ma credevano che fosse semplicemente un conte polacco.
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Ma perché proprio le ragazzine, in un’età in cui sono così piccole ed
inesperte, occupavano le fantasie erotiche della maggior parte degli uomini del
tempo? Oltre per la
freschezza e l’ingenuità che le caratterizzava, che in quell'epoca era
una dote, e non un difetto come oggi, ciò era dovuto anche al piacere "del
rischio", in quanto giungere vergini al matrimonio, era una prerogativa
assoluta a quel tempo per una ragazza, e sarebbe passato un bel po' di tempo
per quelle ragazzine così giovani prima di dirigersi all'altare.
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Non a caso,
per non incombere in spiacevoli incidenti, questo era un altro contesto in cui
si praticava il sesso anale, di cui abbiamo
parlato prima. Un’altra pratica molto diffusa nel secolo dei Lumi, fu quella dei rapporti omosessuali, sia per gli uomini che per le donne:
ovviamente non si trattava sempre di veri e propri orientamenti sessuali come
potrebbe sembrare, ma spesso era dovuto più che altro alla grande promiscuità derivante dalla pratica del
libertinaggio che c’era a quell’epoca. Non era strano per seduttori dalla fama
leggendaria avere relazioni amorose con altri uomini: Casanova,
nelle sue Memorie, racconta della relazione
che ebbe con un giovane
adolescente chiamato “Bellino”, che lui poi scoprirà essere una ragazza.
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Nella Parigi di Maria Antonietta e Luigi XVI, il potente principe di Guemenèe
non faceva mistero di avere al tempo stesso una relazione con una tale Marchesa
di Dillon e con uno dei
suoi valletti di camera.
Ovviamente c’erano molte persone che non erano semplicemente promiscue, ma che erano omosessuali a tutti gli effetti. Ma come era vista l’omosessualità a quel tempo? Beh, un po’ come oggi: negli ambienti sociali più bassi, era fortemente criticata, anzi, spesso questi soggetti venivano addirittura emarginati, mentre tra l’aristocrazia e l’alta borghesia, erano tenuti in gran considerazione, specialmente perché erano persone sempre aggiornate su tutto quanto riguardava la moda ed il gossip … insomma, erano l’anima dei salotti mondani!
Ovviamente c’erano molte persone che non erano semplicemente promiscue, ma che erano omosessuali a tutti gli effetti. Ma come era vista l’omosessualità a quel tempo? Beh, un po’ come oggi: negli ambienti sociali più bassi, era fortemente criticata, anzi, spesso questi soggetti venivano addirittura emarginati, mentre tra l’aristocrazia e l’alta borghesia, erano tenuti in gran considerazione, specialmente perché erano persone sempre aggiornate su tutto quanto riguardava la moda ed il gossip … insomma, erano l’anima dei salotti mondani!
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Anche tra le donne la pratiche omosessuali erano abbastanza
diffuse: ovviamente venivano tenute nascoste eventuali relazioni amorose tra
donne, perché anche in questo secolo apparentemente così libero da ogni
pregiudizio e formalità, le donne occupavano una
posizione marginale nella società. Piccola curiosità: secondo un luogo
comune, le donne dei Paesi germanici (Prussia,
Baviera, Sassonia, Austria) avevano una marcata predilezione per i rapporti omosessuali,
anzi, sotto questo punto di vista erano addirittura voraci!
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Gabry,
RispondiEliminasono Anita Padovani e insegno biologia. Puoi insistere sulle malattie veneree? Oggi fanno tanti guasti, ma nessuno ne parla a fondo, ora che ti seguono quasi 90.000 persone non sarebbe male mostrare anche l’altra faccia (più subdola) del sesso libero e non protetto. Grazie!
P.S. ho appena scoperto il tuo blog e ti seguo sul mio IPad. Ok Anita65
Gabry,
RispondiEliminascusami, sono Luisa Ferretti, ma che sono quegli aforismi che stai postando sotto il titolo principale di ogni articolo, di colore azzurro, carattere minus, che inneggiano a stati d’animo e firmati con le sigle RP - VV – GV ? tu mi incuriosisci sempre! Ciao Luisa60
Quanto mi piace Paola! è così sensuale, molto prorompente e decisamente eccitante. Ha un decolletè e delle gambe davvero assolutamente piacevolissimi da vedere. E da ciò che si vede anche nelle foto 8 e 10 Paola ha un lato A e un lato B direi entrambi davvero molto interessanti.
RispondiEliminama quanto è bona Paola Perego!!!
RispondiEliminaGrazie mille, soprattutto per la terza foto della Perego! Non ho potuto fare a meno di stamparla..MILF spettacolare!!
RispondiEliminaScelta del soggetto superlativa. Ho appena finito una lunga goduta sulle foto pubblicate della Sig.ra Perego. Grazie!
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