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sabato 28 settembre 2013

L’amicizia (Pink . cantante USA)








L’amicizia





Alcune riflessioni sul significato dell'amicizia, un fenomeno che ho analizzato con passione. Esiste ancora l'amicizia nel mondo contemporaneo? Ad una prima osservazione sembrerebbe di no. Il mondo degli affari è dominato dal mercato e dall'utile economico. La politica dalla competizione per il potere. In entrambi i casi c'è ben poco spazio per rapporti personali sinceri. Il mondo moderno, inoltre, ci impone un continuo mutamento. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Quando cambiamo residenza e lavoro finiamo anche per lasciare i vecchi amici. Promettiamo di rivederci ma, poi, sorgono in noi nuovi interessi, nuovi bisogni, abbiamo nuovi incontri. Nessuno può restare immobile e guardarsi indietro. In Italia, la parola amicizia ha assunto addirittura un significato negativo, di privilegio, di raccomandazione. Per trovare un posto di lavoro, per essere ammesso all'ospedale, per avere una casa in affitto, occorrono delle raccomandazioni, delle amicizie







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Se segui la procedura regolare, burocratica, non ottieni nulla. L'amicizia è il mezzo per passare davanti agli altri, per eludere la norma. La parola amicizia ha finito, così, per indicare i criteri particolaristici, i privilegi, grandi e piccoli, in un sistema che, se fosse giusto, dovrebbe essere invece retto da criteri universalistici e di merito. Il mondo moderno (Vedi la notissima teoria di Talcott Parsons, Il sistema sociale, Comunità, Milano 1965) è caratterizzato dal passaggio dai ruoli particolaristici, ascritti, ed emotivi a ruoli universalistici, acquisiti e neutrali. L'amicizia appare, perciò, come un anacronismo e, per di più, fonte di ingiustizia. In una società giusta le posizioni vanno attribuite non in base all'amicizia, ma al merito valutato in modo imparziale







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







I servizi sociali devono erogare le loro prestazioni non ai raccomandati, ma a tutti. Un sistema amministrativo infiltrato dall'amicizia è clientelare, mafioso, ingiusto. Molti, perciò, pensano che l'amicizia sia una sopravvivenza del passato. Qualcosa come la lealtà feudale, oppure la magia o il folklore. Secondo costoro l'amicizia, col passare degli anni, perde di importanza, ed il suo destino è di scomparire per lasciare il posto a rapporti impersonali ed obiettivi. Altri ritengono che l'amicizia riuscirà a sopravvivere, ma confinata accuratamente alla sfera dell'intimo, senza alcuna contaminazione con gli affari, i pubblici uffici e la politica. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







La tesi di questo libro è che, nonostante questa prima impressione catastrofica, le cose non stiano affatto così. L'amicizia continua ad essere una componente essenziale della nostra vita. Probabilmente nella stessa misura del mondo antico (il rinnovato interesse per questo argomento, anche in Italia, è testimoniato dal fatto che il v Congresso internazionale di studi antropologici siciliani - Palermo, 24-26 novembre 1983 - ha scelto come tema: L'amicizia e le amicizie). Anche la sua struttura essenziale, ciò che la distingue da tutti gli altri tipi di relazione interpersonale, non è cambiata. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Cinque secoli prima di Cristo e in una tradizione culturale. totalmente diversa, come quella cinese, Confucio elencava cinque tipi fondamentali di relazioni interpersonali. La relazione fra imperatore e suddito, quella fra padre e figlio, la relazione fra uomo e donna e quella fra fratello maggiore e fratello minore. Tutti e quattro questi tipi di relazione sono gerarchici, fra superiore ed inferiore. Esiste però una quinta relazione che non è gerarchica, ma avviene fra uguali: è l'amicizia. Certo, nelle diverse epoche e nelle diverse società, l'amicizia si presenta in forme diverse. In una società guerriera sarà essenzialmente una fratellanza d'armi







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







È questa l'immagine dell'amicizia che ci hanno trasmesso i poemi dell'antichità: Patroclo e Achille, Eurialo e Niso, Enea e Pallante. Venendo verso l'epoca moderna troviamo amicizie in cui sono più importanti la cultura e la politica. Dante, Guido Cavalcanti e Lapo Gianni erano tre poeti della Firenze del '200. Michel de Montaigne e Etienne de La Boétie erano due scrittori della Francia del '500. Ancora più recentemente troviamo l'amicizia fra Marx ed Engels e quella fra Max Horkheimer e Theodor Adorno. La prima ha influenzato tutta la politica contemporanea, la seconda il pensiero sociologico. Non dobbiamo, però, farci troppo fuorviare dalle differenze. Certo, queste ci sono, ma esiste anche qualcosa di comune che ci consente, appunto, di parlare di amicizia in tutti questi casi. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Per identificare ciò che è caratteristico del fenomeno che vogliamo studiare, non è tanto sulla diversità che dobbiamo soffermarci, quanto su questi elementi comuni. Ci colpisce allora, per prima cosa, questo fatto. La parola amicizia non ha un solo significato, ma diversi. E non solo da oggi. Lo aveva rilevato già duemila anni fa Aristotele che aveva appunto cercato di distinguere diversi tipi di amicizia per identificare, fra essi, la «vera» amicizia. Per Aristotele la distinzione più importante è quella fra amicizia fondata sull'utile e quella fondata sulla virtù, l'unica che merita il nome di vera amicizia (Aristotele, Etica Nicomachea, Laterza, Bari 1979, pag. 195 e segg.). Anche nella Grecia antica, perciò, il legame che univa due soci di affari non era l'amicizia, ma l'interesse a far prosperare la loro impresa. Anche allora l'amicizia fra i politici era, spesso, soltanto una forma dell'utile politico. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Vediamo, allora, brevemente quali sono i significati più comuni di questa parola. Ci accorgeremo che, nella maggioranza dei casi, la parola amicizia ha ben poco a che fare con quello che noi intendiamo quando pensiamo ad un vero amico.


Primo significato: i conoscenti. La maggior parte delle persone che consideriamo nostre amiche sono, in realtà, solo dei conoscenti. Persone, cioè, che non ci sono lontane come la totalità amorfa degli altri. Sappiamo che cosa pensano, che problemi hanno, li sentiamo affini, ci rivolgiamo a loro per aiuto e li aiutiamo volentieri. Abbiamo con loro buoni rapporti. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Però non abbiamo una profonda confidenza, non raccontiamo loro le nostre ansie più segrete. Vedendoli non ci sentiamo felici, non ci viene spontaneo di sorridere. Se hanno successo, o ricevono un premio, o hanno un colpo di fortuna, non ci sentiamo felici come se fosse successo a noi. In molte amicizie di questo tipo c'è addirittura invidia, maldicenza, antagonismo. I rapporti ostentatamente cordiali, talvolta, coprono una realtà conflittuale, o una profonda ambivalenza. Certo, queste persone non ci sono estranee, ci sono anzi vicine. Ma perché dobbiamo chiamare amicizia relazioni affettive così diverse? Siamo di fronte ad un uso improprio del termine. Lo era nel passato e lo è oggi.







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.








Secondo significato: solidarietà collettiva. Occorre inoltre distinguere, così come avevano già fatto gli antichi, l'amicizia dalla solidarietà (su questo argomento esiste una analisi molto bella compiuta da Luigi Lombardi Vallauri, Amicizia, carità, diritto, Giuffrè, Milano 1974, pag. 15 e segg.). In questo secondo senso, amici sono tutti coloro che stanno dalla nostra parte, per esempio in una guerra. Da un lato gli amici, dall'altro i nemici. Questo tipo di solidarietà non ha nulla di personale. Colui che porta la mia stessa divisa è amico; ma di lui non so nulla. A questa stessa categoria appartengono le forme di solidarietà che si costituiscono nelle sette, nei partiti e nelle chiese. I cristiani si chiamano fra loro fratelli o amici. I socialisti compagni, i fascisti camerati. Siamo sempre, però, in presenza di legami collettivi, non di rapporti rigorosamente personali.







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.








Terzo significato: relazioni di ruolo. È la classe delle relazioni di tipo personale, ma basate sul ruolo sociale. Abbiamo qui l'amicizia secondo l'utile, sia quella dei soci in affari, sia quella dei politici. Questo tipo di legami ha ben poco di affettivo, e dura finché dura l'utile da salvaguardare. Vi troviamo, inoltre, molte relazioni professionali, fra colleghi di lavoro e fra vicini di casa.








Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Quarto significato: simpatia e amichevolezza. Arriviamo, infine, alla categoria costituita dalle persone con cui ci troviamo bene, che ci sono simpatiche, che ammiriamo. Anche in questo caso, però, occorre essere prudenti ad usare l'espressione amicizia. Spesso si tratta di stati emotivi labili, superficiali.


di Francesco Alberoni (segue)



martedì 24 settembre 2013

I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand









 I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand







Credi di amarla perchè la stimi, ma sei incapace di amare e quelli che ti amano tu li distruggi (un amico a Alfred De Musset)


Essa (George Sand) è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l'aspetto maschile: ergo, non è donna... (Honoré de Balzac)



Armonia, armonia, linguaggio inventato dal genio umano per uso dell'amore, ci venisti dall'Italia, dove eri venuto dal cielo. (Alfred De Musset)








Critica 1 - Alfred de Musset e George Sand sono belli, ricchi, intelligenti e maledetti. Lui poeta disilluso e vizioso, lei giornalista e scrittrice di successo, altera, passionale e androgina: nasce un amore tormentato che sfocerà in tragedia. Abbandonato nei magazzini per oltre sette anni (il film è dello scorso millennio), I figli del secolo  ripropone con una certa efficacia il tema dell'amore folle e disperato







I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand







Girare film che raccontino di sentimenti forti e tragici, per di più ambientati in un contesto cultural - letterario, non è mai cosa facile, ma Diane Kurys riesce comunque a descrivere la follia, il genio e la passione che provano l'uno per l'altra due personaggi borderline, senza quasi mai scadere nel facile melodramma. Il film alterna pregi e difetti: tra i primi ascriviamo la bella performance della Binoche, intrigante e sensuale come spesso le capita di essere, la colonna sonora di Luis Bacalov e l'attenzione certosina devoluta all'aspetto visivo della pellicola, dai costumi alle scenografie. 







I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand








Meno gradevoli sono invece il ritmo sincopato del film e la sua eccessiva lunghezza. Curiosità: al tempo delle riprese, gli attori Juliette Binoche e Benoit Magimel erano davvero marito e moglie nella vita reale (si sono separati nel 2003): forse, in certi ambienti, l'unico modo per rendere eterna una storia d'amore è proprio quello di fermarla su pellicola. Storia della passione degli scrittori romantici George Sand e Alfred de Musset, già famosi per le loro opere; 
Un film di Diane Kurys. Con Juliette Binoche, Benoît Magimel, Stefano Dionisi, Robin Renucci. Karin Viard, Isabelle Carré, Patrick Chesnais, Arnaud Giovaninetti, Denis Podalydès, Olivier Foubert, Marie-France Mignal, Ludivine Sagnier
Titolo originale Les enfants du siècle. Biografico, durata 135 min. - Francia 1999. 






I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand








Critica 2 - George Sand e Alfred de Musset si conoscono quando entrambi sono già  scrittori affermati e d'età matura, convinti dell'inesistenza del grande amore che sconvolge la vita. Musset è l'incarnazione del poeta maledetto,  il romantico che vede solo il male del mondo, che la vita non può più soddisfare e che si lascia bruciare dalle passioni e dai vizi. Sand è una donna libera ed emancipata. Dichiaratamente femminista, veste con abiti maschili, fuma la pipa e, avendo deciso, tempo prima, che anche se donna sarebbe diventata un'ottima giornalista e una scrittrice affermata, si è consacrata interamente alla sua passione. 







I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand







Il rapporto tra i due diventa subito di perfetta simbiosi, intellettuale e sentimentale. Vivono una passione tormentata ma con picchi estremi di creatività che scandalizza le loro famiglie, gli amici e quanti sono loro accanto, costringendoli a lasciare Parigi per fare approdo a Venezia, alla ricerca di un'impossibile felicità, mentre sono destinati a diventare i protagonisti di una terribile tragedia.




I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand






lunedì 23 settembre 2013

Vento di Passioni










Vento di Passioni







« Io ho vissuto seguendo tutte le regole … degli uomini, di Dio … e tu non ne hai seguita nessuna … e tutti ti hanno amato di più … Samuel, nostro padre e mia … perfino mia moglie. »
(Alfred a Tristan, davanti alla tomba di Susannah)







Il colonnello Ludlow, dopo essersi ritirato dalle armi, decide di dedicarsi all'allevamento di bestiame in una fattoria nel Montana. La sua decisione avviene in seguito al disgusto provato nell'aver visto il trattamento che il governo statunitense ha usato nei confronti degli indiani. Dopo l'abbandono da parte di sua moglie, cresce da solo i suoi tre figli, Alfred, Tristan e Samuel. Un giorno Tristan, solo nella foresta, viene aggredito da un orso, e nella lotta il suo sangue si mescola creando un legame indissolvibile tra il ragazzo e l'animale. I ragazzi crescono, e Samuel si fidanza con Susannah, per la quale non sarà il solo a nutrire un certo affetto. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Samuel decide di arruolarsi come volontario e gli altri fratelli decidono di seguirlo con il solo scopo di proteggerlo. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Samuel muore in guerra tra le braccia di suo fratello Tristan. I due fratelli sopravvissuti tornano a casa ma si creerà tra loro una crescente rivalità, in quanto sono entrambi innamorati di Susannah. Susannah si innamora di Tristan ma questo, dopo essersi legato a lei e aver litigato con il fratello, che entra in affari in città, vede risvegliarsi in sé un senso di rabbia e vuoto, come diceva l'indiano Colpo Di Pugnale, si era risvegliato in lui l'orso. Tristan lascia tutto e parte senza una meta e per un periodo di tempo indefinito. Susannah lo aspetta finché lui non le invia una lettera dicendole "tutto quello che avevamo è morto come lo sono io, sposa un altro". Alfred, che aveva già litigato con il padre nel chiedergli la sua benedizione per diventare membro del Congresso, dopo aver letto questa lettera chiude i rapporti con lui e sposa Susannah







Vento di passioni - Oscar 1995







Il colonnello si sente mancare dopo questa notizia che lo porta a un invecchiamento più rapido e ad avere un ictus che gli impedisce di parlare. Dopo molti anni verso il 1920 Tristan ritorna, apprende la notizia del matrimonio e del successo politico del fratello Alfred e fa visita a Susannah. Riporta un po' di vita nella casa in campagna e si innamora di Isabell II che sposa successivamente e dalla quale avrà due figli, il primo chiamato come il fratello defunto, la secondogenita come la madre. Alla notizia di tutto ciò Susannah, essendo ancora innamorata di Tristan, soffre molto, Tristan negli anni del Proibizionismo si dedica al contrabbando di alcolici. 








Vento di passioni - Oscar 1995







Quest'ultimo fatto porta molti problemi con le forze dell'ordine, che venute a sapere dei traffici di Tristan gli tendono un agguato sulla strada del ritorno verso casa con la sua famiglia dopo una festa in città. Un poliziotto spara con il mitra per spaventarli ma nel farlo uccide Isabell II, Tristan furioso lo picchia a sangue finché viene fermato dagli altri poliziotti. Celebrato il funerale di Isabell II, Alfred si fa vivo per consigliare al fratello di dichiararsi colpevole e scontare trenta giorni di prigione per l'aggressione al poliziotto. Dopo aver scontato la pena nel carcere in città, in cui era venuta a fargli visita anche Susannah, torna a casa con l'intento di vendicarsi. Uccide il poliziotto che aveva guidato l'agguato in cui era stata uccisa sua moglie. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Susannah intanto, sopraffatta dalla depressione crescente scaturita dal non aver avuto l'uomo che amava e dal fatto di aver scoperto di essere sterile, si toglie la vita. Le forze dell'ordine con il loro capo si mobilitano verso la casa dei Ludlow con l'intento di eliminare senza processo Tristan, e prendono Pet e il piccolo Samuel, fino a quando non interviene Tristan mettendo a riparo le donne con i bambini. Dopo di che Tristan chiede di essere ucciso in mezzo al bosco per non essere visto dal suo ragazzo, ma Colpo Di Pugnale distrae gli uomini con il cavallo e il colonnello uccide tutti tranne lo sceriffo, che armato di pistola, sta per sparare ma muore anche lui grazie al tempismo di Alfred. Ormai Tristan, essendo ricercato, deve fuggire. Prima però chiede al fratello di prendersi cura dei suoi figli. Tristan fu il più longevo dei fratelli, a differenza di quel che si pensava. Si credeva infatti che lui sarebbe stato il primo a lasciare questo mondo. Invece a morire furono proprio le persone che più lo avevano amato. 







Vento di passioni - Oscar 1995







L'ultima volta che lo videro fu nel 1963, al nord del paese. In una sera con la luna degli alberi che germogliano viene a trovarsi contro l'orso che aveva segnato tutta la sua esistenza. Il film si chiude con la scena del combattimento tra Tristan e l'orso, col vecchio Colpo di Pugnale che commenta: "Ebbe una buona morte".



Critica 1 - Epica saga familiare americana ai tempi della Grande Guerra. Il colonnello William Ludlow, dimessosi dall'esercito per l'orrore dei massacri militari compiuti ai danni degli Indiani, si ritira sulle isolate Montagne Rocciose, lontano dalle ingerenze della civiltà. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Alleva da solo i suoi tre figli maschi: il primogenito Alfred (Aidan Quinn), il selvaggio e temerario Tristan (Brad Pitt) e il giovane Samuel (Henry Thomas, più conosciuto per il ruolo di Elliot in E.T. l'extra terrestre). La guerra e l'arrivo di una ragazza (Julia Ormond) sconvolgono gli equilibri familiari. Passione, tradimento, gelosia. Il destino. Pochi crimini sia del cuore che del corpo vengono lasciati impuniti. La rivalità tra fratelli, la politica corrotta, l'unità familiare ritrovata. La nascita e la morte, le attese, qualche imprevisto e la catarsi finale. Un plot che tutto sommato nulla aggiunge ad un certo tipo di letteratura, non casualmente tratto da un romanzo di Jim Harrison autore di opere che si prestano esplicitamente alla trasposizione cinematografica. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Godibile e pomposo blockbuster dalle pretese di impegno sociale. Sono occorsi ben diciassette anni per la realizzazione. Edward Zwick sfrutta al meglio le potenzialità del grande schermo per veicolare grandi suggestioni riuscendo egregiamente a catturare il grande pubblico. Un genere che tutto sommato solo Hollywood può e rende dignitoso. Il film è una buona vetrina per le diverse interpretazioni (in cui domina su tutti Anthony Hopkins), i ruoli di Aidan Quinn e Brad Pitt hanno inevitabili paralleli con Rock Hudson e James Dean ne Il gigante. Eccellente la fotografia di John Toll (premiata con l'Oscar nel 1995) e l'enfatica colonna sonora di James Horner tra i più prolifici e noti compositori di musica da cinema (vincitore nel 1998 di due premi Oscar per Titanic).







Vento di passioni - Oscar 1995








Critica 2 - Un film furbo e commerciale che mira a rivelarsi chissà quale grande opera cinematografica degna di stima, quando in realtà è il classico polpettone ricco di stereotipi e di false atmosfere alla Via col vento style. Offrendoci uno splendido Brad Pitt - che all'epoca era all'apice della sua bellezza - nel ruolo di Tristan, il tipico sex-symbol bello e impossibile, ma anche il tipico cowboy ribelle e selvaggio, tenta di dare sapore ed un tocco di charme epico alla trama, col risultato immediato di riuscire a coinvolgere soprattutto quelle donne e ragazzine che non appena lo vedono, cadono in preda ad un incontrollabile subbuglio ormonale. Riuscirà a coinvolgere molto meno però tutta quella gente neutrale che abbia gli ormoni apposto. Non che il film sia brutto, malfatto o frivolo, in taluni casi si dimostra anche interessante e commovente, ma la verità è che ha scopi ruffiani e pecca nel non approfondire mai abbastanza le sue tematiche. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Ricuce delle situazioni drammatiche che non portano mai ad avere un senso compiuto. La guerra, la morte di un fratello, la malattia di un padre, gli amori contesi ed irrisolti ed il sucidio, in questo film purtroppo sembrano argomenti introdotti a casaccio, col solo scopo di rivelarsi una formula avvincente che in realtà, alla fine però, di emozioni ne concede davvero poche. Le scene forse più toccanti infatti, sono quella in cui Tristan strappa il cuore dal corpo del fratello morto per riportarlo e seppellirlo nella sua patria e quella in cui il colonnello Ludlow dimostra che seppur vecchio, acciaccato e malato, ancora darebbe la vita per sostenere ed aiutare i suoi figli. Il resto è solo monotonia. Il sentimento che lega Susannah a Tristan in modo particolare, è avvilente e penoso, mentre la storia dell'orso che mescola il suo sangue a Tristan durante uno scontro, è a dir poco nauseante e squallida. Alla fine ne vien fuori un film sconclusionato, anche se in fondo accettabile. Certamente non è così magnifico ed intenso come mira o confida d'essere, anche perchè Brad Pitt e Julia Ormond non saranno mai Clark Gable e Vivien Leigh.








Vento di passioni - Oscar 1995








Critica 3 - La strepitosa interpretazione di Brad Pitt nelle vesti di Tristan, il più affascinante e selvaggio dei tre fratelli, figli del colonnello inglese (A. Hopkins), consegna agli appassionati di grande cinema una storia d'amore che si consuma nel dramma e nel tempo. Da un amore stroncato dalla guerra si passa ad un amore folle, tra l’uomo selvaggio e la donna elegante. La diversità e la voglia di ritrovare se stesso, da parte del protagonista, porta la propria donna tra le braccia del fratello innamorato di lei, senza mai essere davvero corrisposto. Dopo anni, Tristan torna da un lungo viaggio in giro per il mondo e sposa l'ex piccola figlia dell'amico indiano di famiglia. Tutto sembra perfetto ma la vita pone a Tristan la perdita della moglie che sfocia nella vendetta ed in una serie di altri intoppi e rischi. Finale drammatico ad alta tensione emotiva. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Scenografie eccezionali e dialoghi assolutamente degni della fama del film. Tra i migliori interpretati dal grande e spesso sottovalutato Brad Pitt! Il finale è in linea con lo spirito romantico ed appassionato del film. A dispetto delle critiche Vento di Passioni è un film assolutamente da vedere. Ben recitato, splendido nelle scene, avvincente nella trama, insolito nel finale, il film si colloca, a mio avviso, tra i più importanti degli ultimi anni. Le tematiche del film sono molte, profonde e sempre attuali. L'amore tra Isabel e Tristan commuove realmente, così come la rivalità tra i fratelli ed il finale drammatico. Raffinato, realistico, coinvolgente.