Elenco blog personale

lunedì 23 settembre 2013

Vento di Passioni










Vento di Passioni







« Io ho vissuto seguendo tutte le regole … degli uomini, di Dio … e tu non ne hai seguita nessuna … e tutti ti hanno amato di più … Samuel, nostro padre e mia … perfino mia moglie. »
(Alfred a Tristan, davanti alla tomba di Susannah)







Il colonnello Ludlow, dopo essersi ritirato dalle armi, decide di dedicarsi all'allevamento di bestiame in una fattoria nel Montana. La sua decisione avviene in seguito al disgusto provato nell'aver visto il trattamento che il governo statunitense ha usato nei confronti degli indiani. Dopo l'abbandono da parte di sua moglie, cresce da solo i suoi tre figli, Alfred, Tristan e Samuel. Un giorno Tristan, solo nella foresta, viene aggredito da un orso, e nella lotta il suo sangue si mescola creando un legame indissolvibile tra il ragazzo e l'animale. I ragazzi crescono, e Samuel si fidanza con Susannah, per la quale non sarà il solo a nutrire un certo affetto. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Samuel decide di arruolarsi come volontario e gli altri fratelli decidono di seguirlo con il solo scopo di proteggerlo. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Samuel muore in guerra tra le braccia di suo fratello Tristan. I due fratelli sopravvissuti tornano a casa ma si creerà tra loro una crescente rivalità, in quanto sono entrambi innamorati di Susannah. Susannah si innamora di Tristan ma questo, dopo essersi legato a lei e aver litigato con il fratello, che entra in affari in città, vede risvegliarsi in sé un senso di rabbia e vuoto, come diceva l'indiano Colpo Di Pugnale, si era risvegliato in lui l'orso. Tristan lascia tutto e parte senza una meta e per un periodo di tempo indefinito. Susannah lo aspetta finché lui non le invia una lettera dicendole "tutto quello che avevamo è morto come lo sono io, sposa un altro". Alfred, che aveva già litigato con il padre nel chiedergli la sua benedizione per diventare membro del Congresso, dopo aver letto questa lettera chiude i rapporti con lui e sposa Susannah







Vento di passioni - Oscar 1995







Il colonnello si sente mancare dopo questa notizia che lo porta a un invecchiamento più rapido e ad avere un ictus che gli impedisce di parlare. Dopo molti anni verso il 1920 Tristan ritorna, apprende la notizia del matrimonio e del successo politico del fratello Alfred e fa visita a Susannah. Riporta un po' di vita nella casa in campagna e si innamora di Isabell II che sposa successivamente e dalla quale avrà due figli, il primo chiamato come il fratello defunto, la secondogenita come la madre. Alla notizia di tutto ciò Susannah, essendo ancora innamorata di Tristan, soffre molto, Tristan negli anni del Proibizionismo si dedica al contrabbando di alcolici. 








Vento di passioni - Oscar 1995







Quest'ultimo fatto porta molti problemi con le forze dell'ordine, che venute a sapere dei traffici di Tristan gli tendono un agguato sulla strada del ritorno verso casa con la sua famiglia dopo una festa in città. Un poliziotto spara con il mitra per spaventarli ma nel farlo uccide Isabell II, Tristan furioso lo picchia a sangue finché viene fermato dagli altri poliziotti. Celebrato il funerale di Isabell II, Alfred si fa vivo per consigliare al fratello di dichiararsi colpevole e scontare trenta giorni di prigione per l'aggressione al poliziotto. Dopo aver scontato la pena nel carcere in città, in cui era venuta a fargli visita anche Susannah, torna a casa con l'intento di vendicarsi. Uccide il poliziotto che aveva guidato l'agguato in cui era stata uccisa sua moglie. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Susannah intanto, sopraffatta dalla depressione crescente scaturita dal non aver avuto l'uomo che amava e dal fatto di aver scoperto di essere sterile, si toglie la vita. Le forze dell'ordine con il loro capo si mobilitano verso la casa dei Ludlow con l'intento di eliminare senza processo Tristan, e prendono Pet e il piccolo Samuel, fino a quando non interviene Tristan mettendo a riparo le donne con i bambini. Dopo di che Tristan chiede di essere ucciso in mezzo al bosco per non essere visto dal suo ragazzo, ma Colpo Di Pugnale distrae gli uomini con il cavallo e il colonnello uccide tutti tranne lo sceriffo, che armato di pistola, sta per sparare ma muore anche lui grazie al tempismo di Alfred. Ormai Tristan, essendo ricercato, deve fuggire. Prima però chiede al fratello di prendersi cura dei suoi figli. Tristan fu il più longevo dei fratelli, a differenza di quel che si pensava. Si credeva infatti che lui sarebbe stato il primo a lasciare questo mondo. Invece a morire furono proprio le persone che più lo avevano amato. 







Vento di passioni - Oscar 1995







L'ultima volta che lo videro fu nel 1963, al nord del paese. In una sera con la luna degli alberi che germogliano viene a trovarsi contro l'orso che aveva segnato tutta la sua esistenza. Il film si chiude con la scena del combattimento tra Tristan e l'orso, col vecchio Colpo di Pugnale che commenta: "Ebbe una buona morte".



Critica 1 - Epica saga familiare americana ai tempi della Grande Guerra. Il colonnello William Ludlow, dimessosi dall'esercito per l'orrore dei massacri militari compiuti ai danni degli Indiani, si ritira sulle isolate Montagne Rocciose, lontano dalle ingerenze della civiltà. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Alleva da solo i suoi tre figli maschi: il primogenito Alfred (Aidan Quinn), il selvaggio e temerario Tristan (Brad Pitt) e il giovane Samuel (Henry Thomas, più conosciuto per il ruolo di Elliot in E.T. l'extra terrestre). La guerra e l'arrivo di una ragazza (Julia Ormond) sconvolgono gli equilibri familiari. Passione, tradimento, gelosia. Il destino. Pochi crimini sia del cuore che del corpo vengono lasciati impuniti. La rivalità tra fratelli, la politica corrotta, l'unità familiare ritrovata. La nascita e la morte, le attese, qualche imprevisto e la catarsi finale. Un plot che tutto sommato nulla aggiunge ad un certo tipo di letteratura, non casualmente tratto da un romanzo di Jim Harrison autore di opere che si prestano esplicitamente alla trasposizione cinematografica. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Godibile e pomposo blockbuster dalle pretese di impegno sociale. Sono occorsi ben diciassette anni per la realizzazione. Edward Zwick sfrutta al meglio le potenzialità del grande schermo per veicolare grandi suggestioni riuscendo egregiamente a catturare il grande pubblico. Un genere che tutto sommato solo Hollywood può e rende dignitoso. Il film è una buona vetrina per le diverse interpretazioni (in cui domina su tutti Anthony Hopkins), i ruoli di Aidan Quinn e Brad Pitt hanno inevitabili paralleli con Rock Hudson e James Dean ne Il gigante. Eccellente la fotografia di John Toll (premiata con l'Oscar nel 1995) e l'enfatica colonna sonora di James Horner tra i più prolifici e noti compositori di musica da cinema (vincitore nel 1998 di due premi Oscar per Titanic).







Vento di passioni - Oscar 1995








Critica 2 - Un film furbo e commerciale che mira a rivelarsi chissà quale grande opera cinematografica degna di stima, quando in realtà è il classico polpettone ricco di stereotipi e di false atmosfere alla Via col vento style. Offrendoci uno splendido Brad Pitt - che all'epoca era all'apice della sua bellezza - nel ruolo di Tristan, il tipico sex-symbol bello e impossibile, ma anche il tipico cowboy ribelle e selvaggio, tenta di dare sapore ed un tocco di charme epico alla trama, col risultato immediato di riuscire a coinvolgere soprattutto quelle donne e ragazzine che non appena lo vedono, cadono in preda ad un incontrollabile subbuglio ormonale. Riuscirà a coinvolgere molto meno però tutta quella gente neutrale che abbia gli ormoni apposto. Non che il film sia brutto, malfatto o frivolo, in taluni casi si dimostra anche interessante e commovente, ma la verità è che ha scopi ruffiani e pecca nel non approfondire mai abbastanza le sue tematiche. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Ricuce delle situazioni drammatiche che non portano mai ad avere un senso compiuto. La guerra, la morte di un fratello, la malattia di un padre, gli amori contesi ed irrisolti ed il sucidio, in questo film purtroppo sembrano argomenti introdotti a casaccio, col solo scopo di rivelarsi una formula avvincente che in realtà, alla fine però, di emozioni ne concede davvero poche. Le scene forse più toccanti infatti, sono quella in cui Tristan strappa il cuore dal corpo del fratello morto per riportarlo e seppellirlo nella sua patria e quella in cui il colonnello Ludlow dimostra che seppur vecchio, acciaccato e malato, ancora darebbe la vita per sostenere ed aiutare i suoi figli. Il resto è solo monotonia. Il sentimento che lega Susannah a Tristan in modo particolare, è avvilente e penoso, mentre la storia dell'orso che mescola il suo sangue a Tristan durante uno scontro, è a dir poco nauseante e squallida. Alla fine ne vien fuori un film sconclusionato, anche se in fondo accettabile. Certamente non è così magnifico ed intenso come mira o confida d'essere, anche perchè Brad Pitt e Julia Ormond non saranno mai Clark Gable e Vivien Leigh.








Vento di passioni - Oscar 1995








Critica 3 - La strepitosa interpretazione di Brad Pitt nelle vesti di Tristan, il più affascinante e selvaggio dei tre fratelli, figli del colonnello inglese (A. Hopkins), consegna agli appassionati di grande cinema una storia d'amore che si consuma nel dramma e nel tempo. Da un amore stroncato dalla guerra si passa ad un amore folle, tra l’uomo selvaggio e la donna elegante. La diversità e la voglia di ritrovare se stesso, da parte del protagonista, porta la propria donna tra le braccia del fratello innamorato di lei, senza mai essere davvero corrisposto. Dopo anni, Tristan torna da un lungo viaggio in giro per il mondo e sposa l'ex piccola figlia dell'amico indiano di famiglia. Tutto sembra perfetto ma la vita pone a Tristan la perdita della moglie che sfocia nella vendetta ed in una serie di altri intoppi e rischi. Finale drammatico ad alta tensione emotiva. 







Vento di passioni - Oscar 1995







Scenografie eccezionali e dialoghi assolutamente degni della fama del film. Tra i migliori interpretati dal grande e spesso sottovalutato Brad Pitt! Il finale è in linea con lo spirito romantico ed appassionato del film. A dispetto delle critiche Vento di Passioni è un film assolutamente da vedere. Ben recitato, splendido nelle scene, avvincente nella trama, insolito nel finale, il film si colloca, a mio avviso, tra i più importanti degli ultimi anni. Le tematiche del film sono molte, profonde e sempre attuali. L'amore tra Isabel e Tristan commuove realmente, così come la rivalità tra i fratelli ed il finale drammatico. Raffinato, realistico, coinvolgente.










4 commenti:

  1. Gabry sono Debora Padovani, la Biologa veneta e spesso ti scrivo. Vorrei un tuo commento sulla proposta di conferire al Dott. Rizzolatti, tra gli scopritori del sistema dei Neuroni Specchio, il Premio Nobel per la Biologia. Riporto un commento dal mio Blog – “Fisiologia dell’amore”

    - Li chiamano "neuroni specchio", e rappresentano una scoperta ricca di conseguenze psicologiche, filosofiche e sociali. Sono neuroni funzionanti da motori della partecipazione, nel guardare i movimenti e le reazioni emotive di un altro individuo, dei medesimi centri cerebrali che si attiverebbero se noi stessi ne fossimo i protagonisti. Tale immediata empatia, esplicitamente "corporea", è estendibile al campo minato dell'amore?

    - Giriamo la domanda a Giacomo Rizzolatti, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma. Bello fantasticare, prima d'incontrarlo, su quello che potrebbe essere l'aspetto di uno scienziato geniale (di Rizzolatti s'è parlato spesso, negli ultimi anni, come possibile premio Nobel), e trovare un personaggio totalmente adeguato alle nostre aspettative. Capelli bianchi e mossi da troppe idee, occhi spiritosi e acuti, aria volatile di chi si aggira in qualche stratosfera inattingibile, Rizzolatti è il celebrato capofila della rivelazione dei "neuroni specchio", con tutto il loro gran bagaglio di ricaschi in ambito relazionale. Scoperti nei primi anni Novanta, testimoniano le ragioni fisiche del riconoscimento degli altri, delle loro azioni e persino delle loro intenzioni.
    Gabry sono Debora Padovani, la Biologa veneta e spesso ti scrivo. Vorrei un tuo commento sulla proposta di conferire al Dott. Rizzolatti, tra gli scopritori del sistema dei Neuroni Specchio, il Premio Nobel per la Biologia. Riporto un commento dal mio Blog – “Fisiologia dell’amore”

    - Li chiamano "neuroni specchio", e rappresentano una scoperta ricca di conseguenze psicologiche, filosofiche e sociali. Sono neuroni funzionanti da motori della partecipazione, nel guardare i movimenti e le reazioni emotive di un altro individuo, dei medesimi centri cerebrali che si attiverebbero se noi stessi ne fossimo i protagonisti. Tale immediata empatia, esplicitamente "corporea", è estendibile al campo minato dell'amore?

    - Giriamo la domanda a Giacomo Rizzolatti, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma. Bello fantasticare, prima d'incontrarlo, su quello che potrebbe essere l'aspetto di uno scienziato geniale (di Rizzolatti s'è parlato spesso, negli ultimi anni, come possibile premio Nobel), e trovare un personaggio totalmente adeguato alle nostre aspettative. Capelli bianchi e mossi da troppe idee, occhi spiritosi e acuti, aria volatile di chi si aggira in qualche stratosfera inattingibile, Rizzolatti è il celebrato capofila della rivelazione dei "neuroni specchio", con tutto il loro gran bagaglio di ricaschi in ambito relazionale. Scoperti nei primi anni Novanta, testimoniano le ragioni fisiche del riconoscimento degli altri, delle loro azioni e persino delle loro intenzioni.

    - Se hai proposte o nuovi elementi, mandali te ne sono grata. Debora65



    RispondiElimina
  2. Sono Adele Franco, riporto dal mio blog una discussione nata sul testo di Freud introduzione alla Psicanalisi. Vorrei un tuo parere. Grazie!
    Si distinguono secondo Freud “due pulsioni principali, o specie di pulsioni o gruppi di pulsioni, in base ai due grandi bisogni: la fame e l’amore” (S. Freud Angoscia e vita pulsionale – lez.32 di Introduzione alla Psicoanalisi 1932).
    Tutto ciò che viene fatto dall’uomo, tende all’autoconservazione ed alla conservazione della specie. Nella richiesta sessuologica, come in qualsiasi altra richiesta psicologica, il paziente porta una incapacità a tendere ad una o ad entrambe queste sfere. Viene ammessa in modo più o meno conscia l’incapacità a sostenere o a mantenere un rapporto costruttivo con se o con l’altro. Nel caso di una disfunzione sessuale non è soltanto una incapacità a soddisfare un proprio bisogno, ma anche una difficoltà ad entrare in relazione con il mondo degli affetti e delle emozioni e quindi una difficoltà ad entrare in relazione con uno o una, altro da sé.
    Sei d’accordo con queste affermazioni? Adele66

    RispondiElimina
  3. Gabry mi presento, sono Giustino D'Amico, entusiasta dell’amore e del tuo Blog! Riporto la visione dello stato nascente di Francesco Alberoni. Attualmente libro di testo in diverse letterature di nazioni del Nord Europa.
    “Due persone, in un certo momento della loro vita, incominciano un mutamento, si rendono disponibili a staccarsi dai precedenti oggetti d'amore, dai precedenti legami, per dare origine ad una nuova comunità. Allora entrano in stato nascente, uno stato fluido e creativo, in cui si riconoscono reciprocamente e tendono alla fusione. In tal modo essi costituiscono un noi, una collettività ad altissima solidarietà e ad altissimo erotismo.”
    Tali dichiarazioni hanno rappresentato da più di 40 anni la nuova visione dei sentimenti. Al punto che “Innamoramento e amore”, agli esami di maturità del 2009, è stato inserito nella letteratura insieme al celebre passo del Canto 5° “Paolo e Francesca” dell’Inferno di Dante Alighieri. Te che sento entusiasta per i Maestri Dante - Alberoni come valuti appieno questi passaggi? Grazie Giustino76

    RispondiElimina
  4. Mi Presento sono Gerardo Ambrosio e mi occupo di fito farmacologia. Possiamo approfondire le proprietà e le caratteristiche della noce di cola? Spesso confinate tra bevanda, cibo e leggenda. Leggi questo estratto dal mio blog -

    “Noce di cola proprietà e controindicazioni? La noce di cola è il frutto di un particolare albero sempreverde che cresce nelle foreste pluviali di Africa, Brasile e Giamaica. Il suo gusto originario è amaro, anche se questa caratteristica non impedisce a milioni di persone di cibarsi di esso. La noce di cola è stata utilizzata per secoli dalle civiltà antiche, in quanto veniva sia masticata per ripristinare la vitalità di una persona e per promuovere la digestione, sia consumata per agire da stimolante sessuale, sia impiegata come particolare incenso durante le funzioni religiose.”
    Rientra tra le tue esperienze? O conosci maggiori dettagli? Grazie Gerardo74

    RispondiElimina