I figli del secolo - Alfred de Musset e George Sand
Credi di amarla perchè la stimi, ma sei incapace di amare e quelli
che ti amano tu li distruggi (un amico a Alfred De Musset)
Essa (George Sand) è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l'aspetto maschile: ergo, non è donna... (Honoré de Balzac)
Armonia, armonia, linguaggio inventato dal genio umano per uso dell'amore, ci venisti dall'Italia, dove eri venuto dal cielo. (Alfred De Musset)
Essa (George Sand) è un maschio, è artista, è grande, generosa, devota, casta; ha l'aspetto maschile: ergo, non è donna... (Honoré de Balzac)
Armonia, armonia, linguaggio inventato dal genio umano per uso dell'amore, ci venisti dall'Italia, dove eri venuto dal cielo. (Alfred De Musset)
Critica 1
- Alfred de Musset e George Sand sono belli, ricchi, intelligenti e maledetti.
Lui poeta disilluso e
vizioso, lei giornalista e scrittrice di successo, altera, passionale e androgina: nasce un
amore tormentato che sfocerà in tragedia. Abbandonato nei magazzini per oltre
sette anni (il film è dello scorso millennio), I
figli del secolo ripropone con
una certa efficacia il tema dell'amore folle e
disperato.
Girare film che raccontino di sentimenti forti e tragici, per
di più ambientati in un contesto cultural - letterario, non è mai cosa facile,
ma Diane Kurys riesce comunque a descrivere la follia, il genio e la passione che provano l'uno
per l'altra due personaggi borderline, senza
quasi mai scadere nel facile melodramma. Il film alterna pregi e difetti: tra i
primi ascriviamo la bella
performance della Binoche, intrigante e sensuale come spesso le capita
di essere, la colonna sonora di Luis Bacalov e l'attenzione certosina devoluta
all'aspetto visivo della pellicola, dai costumi alle
scenografie.
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Meno gradevoli sono invece il ritmo sincopato del film e la
sua eccessiva lunghezza. Curiosità: al tempo delle riprese, gli attori Juliette Binoche e Benoit Magimel erano davvero marito
e moglie nella vita reale (si sono separati nel
2003): forse, in certi ambienti, l'unico modo per rendere eterna una storia
d'amore è proprio quello di fermarla su pellicola. Storia della passione degli
scrittori romantici George
Sand e Alfred de Musset, già famosi per le loro opere;
Un film di Diane Kurys. Con Juliette Binoche, Benoît Magimel, Stefano Dionisi, Robin Renucci. Karin Viard, Isabelle Carré, Patrick Chesnais, Arnaud Giovaninetti, Denis Podalydès, Olivier Foubert, Marie-France Mignal, Ludivine Sagnier
Titolo originale Les enfants du siècle. Biografico, durata 135 min. - Francia 1999.
Un film di Diane Kurys. Con Juliette Binoche, Benoît Magimel, Stefano Dionisi, Robin Renucci. Karin Viard, Isabelle Carré, Patrick Chesnais, Arnaud Giovaninetti, Denis Podalydès, Olivier Foubert, Marie-France Mignal, Ludivine Sagnier
Titolo originale Les enfants du siècle. Biografico, durata 135 min. - Francia 1999.
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Critica 2
- George Sand e Alfred de Musset si conoscono quando entrambi sono già scrittori affermati e d'età matura,
convinti dell'inesistenza del grande amore che sconvolge la vita. Musset è
l'incarnazione del poeta maledetto, il
romantico che vede solo il male del mondo, che
la vita non può più soddisfare e che si lascia bruciare dalle passioni e dai vizi. Sand è
una donna libera ed emancipata. Dichiaratamente femminista, veste con abiti maschili, fuma la pipa e, avendo
deciso, tempo prima, che anche se donna sarebbe diventata un'ottima giornalista
e una scrittrice affermata, si è consacrata interamente alla sua passione.
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Il
rapporto tra i due diventa subito di perfetta simbiosi, intellettuale e sentimentale. Vivono una
passione tormentata ma con picchi estremi di creatività che scandalizza le loro
famiglie, gli amici e quanti sono loro accanto, costringendoli a lasciare Parigi per fare approdo a Venezia, alla
ricerca di un'impossibile felicità, mentre sono destinati a diventare i
protagonisti di una terribile tragedia.
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Sono Adele Franco, riporto dal mio blog una discussione nata sul testo di Freud introduzione alla Psicanalisi. Vorrei un tuo parere. Grazie!
RispondiEliminaSi distinguono secondo Freud “due pulsioni principali, o specie di pulsioni o gruppi di pulsioni, in base ai due grandi bisogni: la fame e l’amore” (S. Freud Angoscia e vita pulsionale – lez.32 di Introduzione alla Psicoanalisi 1932).
Tutto ciò che viene fatto dall’uomo, tende all’autoconservazione ed alla conservazione della specie. Nella richiesta sessuologica, come in qualsiasi altra richiesta psicologica, il paziente porta una incapacità a tendere ad una o ad entrambe queste sfere. Viene ammessa in modo più o meno conscia l’incapacità a sostenere o a mantenere un rapporto costruttivo con se o con l’altro. Nel caso di una disfunzione sessuale non è soltanto una incapacità a soddisfare un proprio bisogno, ma anche una difficoltà ad entrare in relazione con il mondo degli affetti e delle emozioni e quindi una difficoltà ad entrare in relazione con uno o una, altro da sé.
Sei d’accordo con queste affermazioni? Adele66
Gabry mi presento, sono Giustino D'Amico, entusiaste dell’amore e del tuo Blog! Riporto la visione dello stato nascente di Francesco Alberoni. Attualmente libro di testo in diverse letterature di nazioni del Nord Europa.
RispondiElimina“Due persone, in un certo momento della loro vita, incominciano un mutamento, si rendono disponibili a staccarsi dai precedenti oggetti d'amore, dai precedenti legami, per dare origine ad una nuova comunità. Allora entrano in stato nascente, uno stato fluido e creativo, in cui si riconoscono reciprocamente e tendono alla fusione. In tal modo essi costituiscono un noi, una collettività ad altissima solidarietà e ad altissimo erotismo.”
Tali dichiarazioni hanno rappresentato da più di 40 anni la nuova visione dei sentimenti. Al punto che agli esami di maturità del 2009 è stato inserito nella letteratura insieme al celebre passo del Canto 5° dell’Inferno di Dante Alighieri. Te che sento entusiasta per i Maestri Dante - Alberoni come valuti appieno questi passaggi? Grazie Giustino76
Mi Presento sono Gerardo Ambrosio e mi occupo di fito farmacologia. Possiamo approfondire le proprietà e le caratteristiche della noce di cola? Spesso confinate tra bevanda, cibo e leggenda. Leggi questo estratto dal mio blog -
RispondiElimina“Noce di cola proprietà e controindicazioni? La noce di cola è il frutto di un particolare albero sempreverde che cresce nelle foreste pluviali di Africa, Brasile e Giamaica. Il suo gusto originario è amaro, anche se questa caratteristica non impedisce a milioni di persone di cibarsi di esso. La noce di cola è stata utilizzata per secoli dalle civiltà antiche, in quanto veniva sia masticata per ripristinare la vitalità di una persona e per promuovere la digestione, sia consumata per agire da stimolante sessuale, sia impiegata come particolare incenso durante le funzioni religiose.”
Rientra tra le tue esperienze? O conosci maggiori dettagli? Grazie Gerardo74
Caro Gabry, sono Gianni De falco, mi occupo di Letteratura d’Amore e ho un mio blog. In occasione della morte di Carlo Castellaneta vorrei che riportassi come epitaffio il senso dei due romanzi a me cari e a te vicini come Blog, nella fattispecie “Le donne di una vita” e “Passione d’amore”. Riporto una sua riflessione in un’intervista –
RispondiElimina“Ho sempre pensato, e continuo a pensare, che alla fine della vita sapremo di noi stessi, nel migliore dei casi, l'ottanta per cento di quanto ci serviva per essere felici. Perché nell'altro venti per cento ci sono tutte le contraddizioni irrisolte che ci siamo portati dietro fino all'ultimo giorno, i dubbi, le paure, le illusioni che ci hanno accompagnato dall'infanzia alla vecchiaia, intrecciati in modo così complesso da non riuscire mai a venirne a capo. In effetti il segreto di un'esistenza felice sarebbe proprio questo: saper identificare al momento giusto i nostri bisogni profondi, cioè dove sta il nostro bene. Si direbbe un traguardo elementare, se non fosse che, a quella che possiamo definire "la voce della coscienza" che dovrebbe guidarci senza sbagliare la rotta, si oppongono giorno per giorno centinaia di altri richiami.” Grazie Gianni78
Gabry, come già sai, sono Pina Lo Russo e curo la storia della donna i costumi, l’amore e il sesso nella storia. Mi piace come hai postato i recenti post religiosi. A tale uopo ti inoltro una verifica di questo versetto sul Deuteronomio. Mi dai un tuo parere. Mi unisco alle tante persone che ho visto. Per ora ti saluto. Ciao. Pina69
RispondiEliminaDeuteronomio
- Quando un uomo sposa una donna che poi non vuole più, perché ha scoperto qualcosa di indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo metta in mano e la mandi via. Se lei, uscita dalla casa di quell’uomo, diviene moglie di un altro e se quest’altro marito la prende in odio, scrive per lei un atto di divorzio, glielo mette in mano e la manda via di casa sua, o se quest’altro marito, che l’aveva presa in moglie, muore, il primo marito, che l’aveva mandata via, non potrà riprenderla in moglie, dopo che lei è stata contaminata, poiché sarebbe cosa abominevole agli occhi del Signore. Tu non macchierai di peccato il paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà come eredità.
P.S. Anche tu hai dei post intrisi di sesso! Non vedo la finalità. Ma ti credo. Vorrei almeno una spiegazione. Non una critica. Spesso anche le cantanti le attrici sono riprese sempre nelle nudità più boccaccesche. Quantunque io sia molto liberale e tollerante. Vedo in te un aspetto più oscuro, ti circondi di sesso, scienza, arte e religione, e a volte fanno a botte tra loro. Come mai? Però ti ammiro! Ancora ciao. Pina69