Il feromone, si sa, è
emanato dalla gente sexy. Volatile, fluttua nell'aria, turba le percezioni
sensoriali e chi lo respira, stravede, inciampa e falls in love.
Ricercatori
franco - canadesi hanno scoperto come rendere i moscerini della frutta sessualmente irresistibili
(per altri moscerini). Li hanno dotati di un fascino travolgente, tanto che
tutti i maschi del circondario ronzavano attorno agli esemplari femmine, ma
pure maschi, da loro "truccati". Che nessun omofobo storca il naso, è
di profumo che stiamo parlando e lo scopo non è depravare la natura, che
peraltro è già piuttosto fantasiosa, ma capire come funzionano (se funzionano) i feromoni, sfuggenti molecole
odorose che si ipotizza siano coinvolte nell'attrazione sessuale e che
da mezzo secolo fanno impazzire i ricercatori.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
È l'amore chimico, già in
vendita su internet, ma che ancora ha ben poco di scientifico. Accoppiarsi non
è un'impresa facile per i moscerini. Ci si incontra di
solito per cena, su frutto marcio, e qui cominciano i guai: è strapieno
di insetti simili. Come trovare quelli della propria specie e dell'altro sesso?
Si pensa che siano i feromoni a indicare la retta via. Ma ce ne sono una trentina e non è semplice capirne il
significato. Così Joel Levine, neurogenetista
dell'Università di Toronto, ha "cancellato" in alcuni
individui tutte le cellule che producono le perturbanti molecoline. L'idea era,
spiega su «Nature», di provare poi a profumarli artificialmente, ogni volta con
un diverso feromone e osservare le reazioni dei compagni. Con sorpresa ha
scoperto che tali sostanze hanno un ruolo nell'attrazione sessuale, ma non
proprio quello ipotizzato. I maschi,
infatti, non avevano bisogno di "additivi", anzi.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Facevano
pazzie per accoppiarsi sia con le femmine che con i maschi senza aromi (a
differenza delle femmine e di ciò che accadeva al protagonista inodore
dell'ampolloso romanzo Profumo di Patrick Süskind). Veri tombeuse d'hommes, il
segreto dei piccoli seduttori alati era l'eau de rien, capace di conquistare
addirittura maschi d'altra specie. Non resta che continuare a studiare: persino
per i moscerini della frutta, l'amore è più complicato di quanto s'immagini.
Scoperti
50 anni fa i feromoni sono stati scovati un
po' ovunque, dalle falene
agli elefanti, ma la prova che esistano nell'uomo, e che siano legati
all'attrazione sessuale e all'innamoramento ancora sfugge. Ripubblichiamo il
divertente articolo di Sylvie Coyaud in
occasione dei 50 anni della scoperta delle inquietanti molecoline. Per chi
fosse interessato a un ulteriore approfondimento, suggeriamo il saggio dello
zoologo di Oxford, Tristram Wyatt,
pubblicato su Nature del 15 gennaio 2009 (Vol. 457, No. 7227) o anche il suo
libro Pheromones and Animal Behaviour (Cambridge University Press 2003)
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Il
feromone, si sa, è emanato
dalla gente sexy. Volatile, fluttua nell'aria, turba le percezioni
sensoriali e chi lo respira, stravede, inciampa e
falls in love. Il fenomeno della caduta, diverso
dal processo in svolgimento dell'innamorarsi, evoca il colpo di fulmine anche
per gli effetti termici. Vanno dalla cotta effimera al perenne ardor, una variabilità causata da
fattori misteriosi («chissà cosa gli trovano a quello/quella»), mistici
(kharma), genetici (affinità tra complessi maggiori di istocompatibilità) e
altri ancora.
Di
sintesi o naturali e raccolti dalle ghiandole di Messaline e Don Giovanni referenziati, da
anni i feromoni sono in vendita online puri
o in soluzione. A richiesta, procureremo i link e una bibliografia sulla
maggiore o minor efficacia afrodisiaca dei vari prodotti. Qui citeremo solo i
testi di riferimento. Onore ai pionieri, iniziamo da "Feromoni: un termine nuovo per una classe di
sostanze biologicamente attive", «Nature»,
16 gennaio 1959.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Peter Karlson e Martin Lüscher propongono il neologismo
mutuato dal greco "f???", trasporto, e "o?µ???", stimolo,
che giustificano con alcuni esempi dei trasporti stimolati da dette sostanze,
idrocarburi per lo più, che sono il linguaggio, talvolta imperioso, più comune
all'interno di una specie, e interpretabile anche dalle altre. Rispetto agli
studi sugli insetti, quelli sui mammiferi sono
scarsi. D'altronde se spalmate il feromone sessuale di uno zanzaro sul
davanzale potete contare quante zanzare richiama al costo di qualche puntura.
Provarci con quello di un'elefantessa è un altro paio di maniche, infatti si
trova poca letteratura sui pachidermi. E fino agli anni Settanta, quasi nulla sugli umani.
Per motivi d'igiene, laviamo e deodoriamo i punti nevralgici. Di morale, non
siamo mica bestie. Di evoluzione, i primati sono più
eccitati da percezioni visive che olfattive. Di buon senso: se le
zaffate sono per noi inodori, non possono sollecitarci l'olfatto. Per inciso,
questa obiezione perdura sebbene, da millenni, siamo sedotti da, e seduciamo
con, profumi fatti con
estratti di piante, zeppi di ormoni vegetali che il nostro naso non
distingue.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Un'altra obiezione riguarda l'organo
vomero-nasale o di Jacobson, dal nome dell'olandese che l'ha scoperto
nel 1813. Nel gatto e nel topo, sono due buchetti alla base del setto nasale, tappezzati
di cellule dedicate alla cattura di quelle molecole che le spediscono nel bulbo
olfattivo e in aree cerebrali, amigdala, ippocampo
eccetera, legate alle emozioni e agli appetiti. Chi ha naso come la
scrivente, sarà certo di averne uno Jacobson funzionante in particolare nell'età
riproduttiva. Nel 1959, la credenza pareva infondata: se anche
l'avessimo ereditato da un antenato remoto, mentre in milioni di anni l'homo –
foemina compresa – diventava sapiens, l'organo s'era otturato. Nel sapiens
sapiens era sparito. Ma nel 1971, Martha McClintock
dell'università di Chicago raccoglie il sudore dalle ascelle di
volontarie prima, durante e dopo l'ovulazione, e lo fa annusare ad altre donne
il cui ciclo mestruale si
accorcia o si protrae di conseguenza.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Ciò dimostra l'esistenza di
feromoni distinti, scrive McClintock su «Nature» uno pre e uno post-ovulazione.
Sbocciano subito ricerche analoghe. Volontari/e sniffano ovatta nuova e
magliette lavate con sapone inodore, poi altre indossate da sconosciuti per
ore, giorni, anche una settimana. Per misurare se, quale e quanta attività
biologica ne derivi, si sottopongono a esami della saliva, del sangue, più di recente a imaging
cerebrale per risonanza magnetica prima, durante e dopo l'annusata.
L'attività c'è sempre, ma è contraddittoria. Il cervello degli omosessuali
reagisce come quello delle eterosessuali, e il cervello delle omosessuali come
quello degli eterosessuali. No, la gamma delle reazioni individuali coincide
con quella di omo ed etero ai feromoni del sesso opposto. L'androstadienone maschile alza il tasso di
cortisolo nel sangue delle donne, e provoca attrazione.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
No, repulsione. No, l'una
e l'altra a seconda dei giorni. Un composto con estradiolo
(femminile) estratto dall'urina delle ratte e sparso nelle gabbie dei
ratti provoca nei roditori e, a sorpresa, nei ricercatori (maschi entrambi)
l'identica reazione. Quella, per capirci, che fece chiedere a Mae West «Ti sei portato
la pistola o sei solo contento di vedermi?».
Nel
frattempo lo Jacobson è scoperto in altri primati, cebi però, quindi parenti lontani, ritrovato e
perso di nuovo negli umani. La metodologia della McClintock è confermata, poi
smentita in Exploring the Brain (928 pagine
di autori vari, Lippincott, William e Wilkins) dove si legge che «nessuna
evidenza solida ha mai dimostrato che i feromoni sessuali umani cambiano il
comportamento di individui del l'altro sesso». Sarà. Ma in Profumo di Jitterburg (Dalai, Baldini & Castoldi
2003) Tom Robbins racconta di Priscilla che inavvertitamente ottiene in un
profumo lo stimolo capace di attirarle i trasporti di miliardari e lesbiche. In
certi roditori inoltre, per essere efficaci i feromoni indispensabili al legame
affettivo vanno leccati. È così anche negli umani? Improbabile, la gente ci sembra sexy prima
che gli enzimi della nostra saliva ne metabolizzino il je ne sais quoi.
Attrazione fatale - Michael Douglas e Glenn Close - Adrian Lyne - 1987 |
Arriva
alla stessa conclusione Tristam Waytt,
professore di zoologia a Oxford e autore del manuale di riferimento (Pheromones
and Animal Behaviour, Cambridge University Press 2003), nell'articolo
"Pheromones: 50 Years" uscito su «Nature» giovedì scorso. Passa in
rassegna le ricerche che ci riguardano, e le trova "inconcludenti".
Però non cita certi acidi grassi volatili umani,
detti giustamente copuline, brevettati e
venduti in spray. Vorremmo fossero efficaci, professore, non per uso personale,
non ci fraintenda. Per spruzzarli dove gli uomini fanno la guerra invece di
fare... Non funzionano neppure quelli? Pazienza prof, come tante ricerche dei
suoi colleghi non hanno salvato il mondo però l'han fatto ridere. Altri
cinquanta di questi anni anche a lei.
Sono Sandro Lunardi, mi occupo di filmografia. Il tuo Blog è perfetto, ma un po’ avaro sulla cinematografia passionale ed erotica da grandi firme. Scusami! A dire il vero la suggestione dei ruoli Scienza – Cinema o viceversa è spettacolare. Chi legge il post scientifico è costretto a ricordare il film e chi si incanta con le foto del film famoso incoccia una nota scientifica. Ben fatto! Pare che tiri, ma a me che sono un purista non amo le commistioni. Vorrei un tuo parere su Attrazione fatale che tu usi come testimonial nel post sui feromoni.
RispondiElimina"Attrazione fatale non fa della donna passionale un vero e proprio tema, essa è soltanto un mostro in un film di mostri" (Pauline Kael).
Recitato senza imperfezioni, in particolare da un Douglas che da quel momento sarà il naturale candidato al ruolo di "vittima" delle donne, è l'ennesima attualizzazione thriller di uno schema abusato: lui, lei e improvvisamente l’altra. La tranquilla routine di una famiglia borghese e felice viene sconvolta dall’irruzione del desiderio sottoforma di una amante, un po' dark lady un po' strega, che nel finale originale (e poi rigirato) si suicidava (e in questa versione è uscito in Giappone e in homevideo negli Usa).
Decisamente più interessante l'effetto che produsse sull’America reaganiana e conservatrice degli anni ‘80, a riprova di come l'immaginazione criminale del genere descriva e ritrascriva in cinema la società che lo circonda: del film colpiscono l'odioso risveglio della difesa dei valori famigliari, l'atavica paura maschile del sesso debole, la personificazione della minaccia dell'AIDS. Il successo al botteghino, i dibattiti defatiganti dimostrano però che frugava, con abilità sinistra, nel profondo. Grazie! Sandro60
Gabry,
RispondiEliminasono Lorenza Talarico, la Psichiatra di Parma. Sono affascinata dalle teorie di Roger Sperry sul comportamento bimodale. Hanno implicazioni sia nell’ambito cognitivo, sia in quello affettivo. Tu sei l’unico, che io sappia, ad avere una casistica più ampia sull’aggiornamento degli studi e le implicazioni sulle 9 intelligenze di Gardner e i neuroni specchio di Rizzolatti. Ne hai parlato, con modalità diverse, nel Blog sulla didattica “Nuova Didattica Gabry” e su questo. Puoi ancora una volta fare il punto sullo stato dell’arte di questa affascinante disciplina ibrida tra la Neurologia, la Psicologia e la Cognizione? Grazie Lorenza68
Gabry mi presento sono Alessandro Di Francesco Editor Digit per ragazze.
RispondiEliminaIl romanzo rosa è un genere letterario che narra vicende amorose e passionali, a lieto fine, venate di romanticismo, destinato soprattutto ad un pubblico femminile. È considerato un tipo di romanzo appartenente alla letteratura di consumo.
Le storie, spesso scritte da donne, sono articolate su trame estremamente intricate e sono incentrate su passioni amorose quasi sempre dipinte a tinte fosche. Attualmente quest'impronta narrativa è riscontrabile in un certo tipo di letteratura al femminile diffusa non soltanto in libreria ma anche nei più diversi e disparati punti distributivi.
Poiché conti numerose donne puoi darmi una mano a pubblicare le mie edizioni? Grazie! Alex74
Sono Luisa Paleologa di Torino. Anche io ho notato, a proposito di Psicopatologia sessuale, pubblicato nei commenti dalla collega Giovanna Bianchi, che esiste una casistica aggiornata in via di definizione. Vorrei aggiungere che sul mio Blog “La sessualità deviata” ho trovato una casistica più recente del famoso volume del Dott. Richard von Krafft-Ebing, autore di “Psychopathia sexualis” Te ne mando degli stralci via mail. Non vorrei ripetermi, ma il tuo blog mi affascina. Mi piace molto… Luisa64
RispondiEliminaCaro Gabry!
RispondiEliminaSono Lella Costantini. In una precedente nota ho già detto che seguo il tuo blog sulla didattica. Ti ho contattato ad agosto per il concorso dei docenti, ma spesso mi soffermo su Amore Psiche Gabry. E’ più ricco di articoli e foto, ma c’è davvero di tutto. Dal gossip (inutile, lo accetto solo per i ragazzi in cerca di foto) alle spigolature storiche, alle biografie, all’arte ecc. Belle tue poesie dedicate a chissà chi!!! E le risposte erotiche delle tue fan. Certo per uno che ne ha viste tante scendere nell’agone del sesso e dell’amore vuol dire che hai ancora tanto da dare. Sai ho imparato, grazie a te, a usare un po’ il PC. Ma solo per cercare il tuo sito e quello didattico. Il per il resto lo usa mia figlia. Pensavo di essere vecchia per certe cose, e invece …..! Mi sono data una scossa e a 53 anni ho scoperto di essere ancora femmina ….. e mio marito non manca di puntualizzare che sto mettendo un po’ troppo la testa fuori dal sacco. Scherzi a parte queste letture sono per me una botta di vita. Mi ero già rassegnata ad essere nonna e ….. invece mi fanno perfino i fischi per strada. Quando si dice che ….. un Bolg allunga la vita. Ti dirò, mi piaci anche se credo tu sei più giovane di me o mi sbaglio. Ma dai commenti che ti fanno sei molto ricercato. Ti seguo sempre, sono una di quelle innamorate di Colazione da Tiffany’s! un sogno immortale come tu dici. Ti abbraccio. Lella59