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sabato 30 giugno 2012

Innamorarsi è l'esperienza più straordinaria e coinvolgente nella vita di una persona.






Innamorarsi è l'esperienza più straordinaria e coinvolgente nella vita di una persona.


Perché scatena una tempesta nella mente e nel corpo, legata alle complesse reazioni biochimiche che avvengono nel sistema nervoso centrale. Senza però negare la magia e il mistero del più importante dei sentimenti

Un bambino con le ali dall'aria furbetta ma inoffensiva, che si diletta a tirare frecce e a combinare pasticci. Questa è la rassicurante immagine che di Eros, il dio dell'amore, hanno dato gli artisti nel corso dei secoli. Ma se andiamo a scavare più a fondo nel mito, scopriamo che il dio Eros era legato al concetto di caos. Altro che marachelle innocenti di un angioletto paffuto: quando Eros colpisce, può creare e distruggere. Provocare tempeste e uragani, oppure portare il sereno e la pace. Ma una cosa è certa: dopo averlo incontrato, niente resta come prima. Non possiamo negarlo. L'amore è l'esperienza più straordinaria e intensa della nostra vita. Eppure per molto tempo la scienza si è rifiutata di analizzare questo fenomeno nella sua globalità. Certo, si sono moltiplicati gli studi per sezionare i meccanismi biologici della sessualità. Ma nessuno aveva osato entrare nel territorio proibito del sentimento, spirituale ed etereo. Come se le emozioni fossero entità misteriose, totalmente staccate dal corpo, rinchiuse in qualche angolo recondito di un'anima altrettanto segreta e impalpabile. Negli ultimi anni, grazie ai progressi delle neuroscienze, ci si è accorti che in realtà emozioni e stati d'animo dipendono da precise reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo grazie alla presenza dei neurotrasmettittori, sostanze che permettono alle cellule nervose, i neuroni, di comunicare tra loro. Anche se la scintilla che dà il via a una storia d'amore resta ancora un mistero. Tutti conosciamo i primi, inequivocabili sintomi che ci segnalano che Eros ha fatto centro. Il cuore accelera, lo stomaco sembra pieno di farfalle impazzite; e poi il tremore alle gambe, il respiro affannoso e le pupille dilatate, chiaro segno di interesse e attrazione. "Sono gli effetti dell'adrenalina, neurotrasmettitore prodotto dal surrene", spiega Luciano Martini, direttore dell'Istituto di endocrinologia dell'Università di Milano. E il sudore alle mani? La bocca secca per l'emozione? Tutta colpa della noradrenalina, altra sostanza originata dalle ghiadole surrenali. Il senso di benessere che si prova accanto al partner è invece da attribuire alle endorfine, molecole prodotte dal cervello e dalla ghiandola dell'ipofisi, responsabili dell'effetto euforizzante dell'amore. Che ci fa dimenticare persino di mangiare e dormire, e non ci fa sentire la fatica. "Non per niente, questi ormoni vanno di pari passo con quelli dello stress o Acth", aggiunge Martini. "Ogni molecola di Acth fa secernere anche una molecola di endorfine". L'aspetto più impulsivo e passionale dell'amore si può ricondurre invece alla dopamina, il neurotrasmettitore responsabile dei meccanismi di rinforzo nel cervello, cioè la capacità di gradire qualcosa e di ripetere il comportamento che procura piacere. La dopamina, infatti, è anche legata ai fenomeni di dipendenza da fumo, alcol e sostanze stupefacenti. Come dire, l'amore è una droga. L'ordine che la dopamina impartisce al cervello è categorico: "Desidera". L'ipotalamo, una porzione del cervello localizzata nella sua parte più interna, ordina allora al surrene di produrre adrenalina, la "molecola dell'agitazione". E la bufera ricomincia. Per fortuna che c'è la serotonina, il neurotrasmettitore che contribuisce a mantenere stabile il tono dell'umore. È anche grazie a questa sostanza che riusciamo a conservare l'equilibrio psicologico malgrado quella tempesta di ormoni ed emozioni che chiamiamo amore. L'azione dei neurotrasmettitori permette all'ipotalamo di comunicare con l'ipofisi, la ghiandola che secerne l'ormone luteinizzante o Lh. Il quale a sua volta controlla sia l'ovulazione, sia la produzione degli spermatozoi. E se anche non siamo consapevoli di questi complicati meccanismi biochimici, non possiamo certo ignorarne gli effetti. Vale a dire quelle reazioni così intense - spesso contrastanti tra loro - che ci fanno capire di essere perdutamente, disperatamente, meravigliosamente innamorati. Studiare i sentimenti ignorando quello che avviene nel corpo è impossibile, e questo principio vale per la semplice attrazione fisica, per il classico colpo di fulmine o per il grande amore destinato a durare tutta la vita. Persino il senso di identità sessuale, alla base dell'innamoramento, è da ricondurre a reazioni biochimiche a livello del sistema nervoso centrale. "Il cervello nasce sempre "femmina"", dice Luciano Martini. "Diventa "maschio" quando il testicolo secerne un ormone chiamato testosterone. Ma questo non basta. Il testosterone deve essere sottoposto a un altro processo, da parte di enzimi prodotti dal sistema nervoso centrale e chiamati aromatasi. Che trasformano il testosterone, maschile, in estrogeni, ormoni femminili. Sono loro, paradossalmente, a permettere la coincidenza tra organi genitali e identità sessuale maschile". Che si rafforza con l'educazione nei primi anni di vita e successivamente guiderà l'individuo nei suoi rapporti con l'altro sesso. "È questo a differenziare l'uomo dagli animali, che vengono spinti nella scelta del partner e nell'accoppiamento soprattutto dall'olfatto", osserva ancora Martini. "I mammiferi, in particolare, sono dotati dell'organo vomeronasale, che si trova su entrambi i lati del setto nasale, in cima a un osso chiamato, appunto, vomere". Su questa struttura si trovano i recettori dei feromoni, composti chimici con i quali gli animali comunicano le loro intenzioni di accoppiarsi. Succede qualcosa di simile anche nell'uomo? Forse anche noi ci innamoriamo di una persona perché la riconosciamo dall'odore? Negli esseri umani la presenza dell'organo vomeronasale è stata a lungo negata. In realtà esso è presente in buona parte degli individui, e per giunta dotato di tutti i suoi recettori. Nessuno, però, è riuscito a trovare in questo organo il cilindrasse, o assone, cioè il canale sul quale viaggiano tutti gli impulsi emessi da una cellula nervosa e diretti al cervello. Insomma, per quel che ne sappiamo, l'organo vomeronasale umano è un telefono scollegato. Peccato, perché la sua presenza avrebbe potuto spiegare, almeno in parte, i motivi per i quali due persone si piacciono, si corteggiano e alla fine si innamorano. Gli odori che colpirebbero, senza che l'individuo ne sia consapevole, i recettori dell'organo vomeronasale non sono gli stessi captati dall'epitelio nasale vero e proprio. Non solo. La sensibilità di questo organo così controverso dipenderebbe anche dal sesso. Negli uomini si "ecciterebbe" se stimolato con sostanze prodotte dal corpo femminile; nelle donne, viceversa, sarebbe particolarmente sensibile ai feromoni maschili. Tanto che questa ipotesi ha fatto volare, peraltro a sproposito, la fantasia di alcuni produttori di profumo, che qualche anno fa hanno annunciato di aver inserito nelle formule dei loro prodotti anche i feromoni. Come se questi potessero svolgere un ruolo di "persuasori occulti" nei confronti dell'altro sesso, inviando sottili ma irresistibili messaggi subliminali. "Ma si trattava solo di trovate pubblicitarie", dichiara Martini. "Perché non ci sono prove che nell'uomo l'organo vomeronasale, oltretutto assente in alcuni individui, sia attivo". Cosa succede se dai recettori sensoriali esterni ci addentriamo nel sistema nervoso centrale? Scopriamo subito che le aree del cervello che controllano l'affettività e l'organizzazione delle emozioni non sono nella corteccia, cioè la parte più esterna, quella che permette l'elaborazione del pensiero. "Si tratta al contrario delle regioni più interne e "antiche" dal punto di vista evoluzionistico", spiega Costanzo Gala, psichiatra e responsabile del Servizio di psicologia medica del Policlinico di Milano. "Le zone degli affetti e degli istinti si trovano infatti nel sistema limbico, nel talamo, ipotalamo e ippocampo, cioè le strutture che conservano gli "imprinting" (le reazioni automatiche) che abbiamo in comune con gli animali". Gli impulsi elettrici inviati da queste aree del cervello alla ghiandola ipofisi si traducono poi in scariche ormonali, del tutto autonome dalla nostra volontà. "Per capire quanto siano delicati e complessi questi meccanismi, basta pensare che nel sistema nervoso i centri del dolore e del piacere sono gli stessi. Come se il cervello, di volta in volta, scegliesse i "contenuti" con cui riempirli", dice Giorgio Abraham, docente di Psichiatria all'Università di Ginevra e sessuologo. L'uomo, però, ha anche sviluppato la corteccia cerebrale (la parte esterna dell'encefalo), grazie alla quale elabora le emozioni elementari e costruisce i pensieri. Nella corteccia frontale, per esempio, ha sede la capacità - tipica di chi è innamorato - di proiettarsi nel futuro ricavandone sensazioni piacevoli. "Ma il nucleo della vita psichica resta l'affettività", sottolinea Gala. "Grazie alle tecniche diagnostiche più recenti, che ci permettono di "guardare" dentro al cervello, sappiamo che i farmaci antipsicotici, assunti da malati con gravi disturbi del pensiero, vanno a depositarsi e ad agire proprio nelle aree delle emozioni, per esempio il sistema limbico e talamico. Questo significa che la cognizione, cioè il modo di organizzare e interpretare la realtà, è governata dai circuiti affettivi prima ancora che dalla corteccia cerebrale. Quindi il pensiero funziona meglio se è accompagnato dall'emozione. La stessa parola "ricordare", che indica una funzione cognitiva, letteralmente significa proprio "riportare al cuore"". Pensiero e affettività, emozione e percezione, insomma, procedono di pari passo. "Perché l'amore è l'incontro tra Eros e Psiche, tra il principio maschile, fisico, del desiderio e quello femminile, spirituale, dell'anima e dell'intimità psichica", spiega Alberto Bimbi, psicologo e psicoterapeuta. Ansie, tumulti ed estasi. Amarezze e delusioni. Paure, fughe e minacce. È questo il percorso obbligato di ogni relazione di coppia. "E non è neppure così difficile prevedere il punto di arrivo", dichiara Giorgio Maria Bressa, psichiatra e psicoterapeuta. "Perché le basi di un rapporto si gettano con le prime 50 parole scambiate tra due persone. Tutto si gioca nei primi cinque minuti di comunicazione, o di silenzio. Nei messaggi verbali e in quelli non verbali". È in questa fase che si creano i ruoli e le attese reciproche. Se una persona ne conquista un'altra grazie alle proprie capacità dialettiche o se invece la seduce con un atteggiamento misterioso, le dinamiche di coppia saranno molto diverse. Nel primo caso, l'individuo tenderà ad adottare anche in futuro un atteggiamento estroverso, nell'altro continuerà a mostrarsi sfuggente. Senza però considerare che, in determinate situazioni, il partner può aspettarsi o desiderare comportamenti diversi. "Per questo i momenti di crisi possono essere capiti rifacendosi ai momenti iniziali di una relazione. Le "prime 50 parole" sono insomma un capitale da recuperare nei momenti difficili, quando non si riesce più a parlare lo stesso linguaggio". Reazioni biochimiche analizzate fase per fase. Storie di coppia scomposte in fotogrammi come se si trattasse di un film. "Ma spiegare la dinamica delle emozioni non significa svelare l'essenza dell'amore", sottolinea Giorgio Abraham. "Da cosa scaturisce quella scintilla che cambia il corso della nostra vita? Perché scegliamo proprio quella persona e non un'altra? Ci guida un istinto innato, scritto in una specie di "inconscio biologico", o qualcosa che si apprende con l'esperienza e l'educazione?". Per il momento il gene dell'amore non è stato scoperto e forse è meglio così. L'animo umano conserva ancora il mistero e la magia che da sempre ispirano i poeti e gli artisti. E tutti noi possiamo ancora permetterci di sognare sulle note di una canzone romantica. Come quella di Luca Carboni: "Ma l'amore che cos'è, beato chi lo sa capire... Ma l'amore cosa fa, io so che mi fa morire".

PENSIERI E PAROLE 3


A CURVE SPIEGATE - Vorrei che le mie mani ti stringessero forte lungo la vita! Che ti assicurassero come una gomena nella rada del porto! Vorrei tirarti a secco nella darsena e toccare il tuo fasciame! Sentire le curve della chiglia sotto le mani! Tenerti tutta da poppa a prora, da babordo a tribordo, appeso al seno della polena!
CHIMERA - L amore tira fuori, mette in discussione, scava, erode, sanguina! Se manca l amore è come vivere in una cantina buia in cui la luce del sole è un diafano riflesso, un ricordo, una chimera! L amore è gioia, felicità, solarità, vita, abbracci, baci, sensualità infinita!

DESIDERIO - Il desiderio passa dappertutto, è intimo, nascosto, aggira il razionale, prende il corpo e ottunde la mente, muove la sensualità, il modo di esternarla, cattura la voce, sferza la voluttà! Acceca, aggredisce, con istinti primitivi, ancestrali! Il desiderio è urgente, vuole tutto e subito! É come un fiume in piena non conosce ostacoli! Si placa solo se soddisfatto!

DUELLO CANADESE - Ci si innamora perché si vogliono condividere le passioni, i sentimenti con chi li sappia ascoltare! Nell animo si cerca già un cenno, una vibrazione nell altro, ma manca chi li decifra! Si cerca chi non si ferma solo al corpo, ma analizza il pensiero, l affettuosità, la passione! Questo è l innamoramento! Senza questo stare insieme è solo ginnastica al buio o un duello canadese!

FASCINAZIONE - A volte, quando ci incontriamo, resto attonito a guardarti, affascinato dalla tua presenza! Ci deve essere una relazione tra il fascinans e il tremens di cui parlano i filosofi e noi! La fascinazione, il rapimento, l estasi, sono fenomeni antichissimi noi li possediamo ma non sappiamo di averli!


I 3 COMANDI DELL AMORE - Non ci si innamora a comando! E' un fatto che avviene a determinate condizioni! Non ti innamori se non scattano certe intese! E può anche darsi che l altro non sia così coinvolto! Alla base di tutto è l amore folle, un coinvolgimento totale difficile da raggiungere, quello che scocca è la meraviglia, lo stupore, l incoscienza! Il miracolo, il mistero, è l altro! Così com è, nella sua unicità, ti da la scossa! Se questo manca non è amore è agape, filia, solidarietà, ma senza eros non scatta le "tomber en amour!"

INTERMEZZO LUMINOSO - L incontro è l intermezzo luminoso che si giustappone all esistente! Allora tutti i dinieghi diventano leciti, un desiderio è una necessità, si cambia pelle! Si fanno cose che prima erano sconvenienti, e che ora sono complici, desiderabili! Vogliamo apparire per l altro a tutti i costi, anche se prima questo non era indispensabile!  Allora quel volto è tutti i volti, tutte le possibili esistenze! Quella voce tutte le voci! L incontro è tutti i possibili incontri! E ti senti unico straordinario nulla ti pesa se è per quel fine! Si ruba il tempo ordinario per lo straordinario! Dove si vince tutto o si è dannati! 

L ETERNALIZZAZIONE DEL PRESENTE - Nell innamoramento si vive uno stato di esaltazione! Ci si accorge di essere più belli, accettabili, desiderabili! L essere accettati, desiderati, ci pone in uno stato di grazia! La vita è più vita, più calda, più accogliente, il mondo il giardino dell eden! Cessa ogni ambiguità e il tempo passato con l amore è eterno! 

LA PATINA DEL TEMPO -  Nel tuo intimo sei molto femminile, ti hanno frenato la rigida educazione, le scelte inconsapevoli che hai fatto, i dolori subiti, l amore non manifesto ecc! Ma se togli la patina del tempo, il colore si ravviva e si accende! Cominci a brillare di una luce intensa e accechi chi come me si è fermato a guardare!

MERAVIGLIA - Ti meravigli se scopri di essere seducente, femminile, oltre ogni limite? Ti meravigli quando ti trovi bella in una foto? Quando ti riappropri della capacità di sedurre? Ti meravigli se vedi un uomo che sgrana gli occhi per te? Quando succede questo con gli insulti del tempo e della vita, allora fai pace col destino e gli chiedi un rendiconto! 

NOTTURNO – E’ notte e ti penso! Ti penso con tutti gli attributi femminili che mi hanno fatto innamorare di te! Dalle lunghe gambe, agli occhi di fuoco, dai seni turgidi, all incontenibile lato B, dalla bocca vermiglia, alle mani vellutate! Ma più di tutto, il tuo linguaggio intrigante, la tua intelligenza sapiente, il tono erotico, fatto di ritrosie, di voglie improvvise, di boccaccesche trovate! Infine l irrefrenabile voglia di essere coccolata, toccata, abbracciata e di morire in una stretta senza fine!

QUANDO - Quando accavalli quelle gambe dritte e illumini gli occhi come 2 fari nella notte, nessuno può rimanere indifferente alla tua persona e a tutto quello che fai! Quando muovi il bacino per incedere, quando spandi la tua femminilità come la primavera, diffondi un aura preziosa come l incenso nella trascendenza!

SENZA FIATO - Fatti coprire tutta dalle mie spalle! Aderisci al mio corpo come un francobollo! Apriti tutta e dondolati con me! Incolla la tua bocca sulla mia! Stuzzicami col tuo seno a punta! Respirami sul collo affannosamente! Cingimi con le tue cosce e fatti galoppare fino in fondo! Fammi rimanere senza fiato!




UNAM ET BONAM - Nell innamoramento l immagine della persona amata si giustappone a tutte le altre! Le scalza, le annienta, le annichilisce! Diventa la depositaria dell unico bene! Unam et bonam dicevano i monaci latini! E quando quella persona fa l amore con te è l apoteosi, la trascendenza, il pleroma dell amore! 

giovedì 28 giugno 2012

PENSIERI E PAROLE 2






IL SACRO - L innamoramento e il sacro sono valori della stessa grandezza! Santa Teresa D‘Avila nel suo libro "Il castello interiore" parla di Dio come un innamorata e lo confonde nelle sue crisi mistiche con un essere fatto di sangue e carne! L estasi è un esperienza ai confini della coscienza!
Gian Lorenzo Bernini - Estasi di S. Teresa
L AVVENTO - Fare l amore con te è un sacramento, è una creazione! Abbracciarti è un atto d amore, una dedizione infinita! Di un grande amore c è un prima e un dopo! E' uno spartiacque, prima di Cristo dopo Cristo! Il grande amore è un avvento, un cambiamento epocale, dopo niente sarà più come prima! 

MI MANCHI - Mi manca la mia mano sulla vita, così sinuosa che non scivola via! Mi manca quella tua camminata sui tacchi al pari della mia altezza! Mi mancano quegli occhi truccati che fanno vento se agiti le ciglia! Mi manchi quando mi siedi accanto e sbircio tra il reggiseno e le gambe accavallate! Mi manca quella femminilità debordante che trasmetti mentre passeggiamo!
 
ADORO - Adoro la tua voce carezzevole, sensuale, intrigante! I tuoi occhi chiari, profondi, luminosi! La tua bocca perfetta, vermiglia, invitante! La tua persona armoniosa, femminile, sinuosa! I tuoi seni turgidi, prepotenti, a punta! Il tuo bacino accogliente, vasto, debordante! Le tue cosce lunghe, tornite, spettacolari! Il tuo monte di Venere ambrato, nascosto, spudorato! Adoro l aura che ti circonda e ti rende misteriosa!

ORMAI - Ormai mi manca la tua presenza fisica! Il tocco delle tue labbra sulle mie! Il tuo ansimare quando ti stringo tra le braccia! L ansia del tuo sguardo mentre mi corri  incontro! Mi manca il contatto dei nostri corpi, mentre dopo averti sollevata, ti strofini a me lentamente pelle su pelle!

CHI SEI? - Sei un intrigo di volti, di destini, di persone! Sei mamma, figlia, sorella, moglie, professionista, gatta che fa le fusa, civetta, femmina! Spesso sei te stessa, originale, vera, semplice, genuina! A volte complicata, assorta, ermetica, misteriosa! Tu sei tutto questo e tanto altro! Io lo intravedo ma non mi è dato di vedere chiaro! Come Mosè a cui fu concesso di guidare il suo popolo, ma non di vivere nella terra promessa! Io vedo tutte queste donne in te, ma l amore le fonde tutte in un mirabolante coacervo che esplode tra le mie braccia!
Salvator Dalì - La persistenza della memoria
VORREI - Vorrei il tuo volto tra le mani per specchiare la mia anima! Vorrei la tua bocca per dissetarmi! Il tuo seno per pungermi la pelle! La tua voce per sentire che sei a un soffio da me! Le tue braccia per sentire la presenza del mondo! Le tue gambe per perdermi nella lap dance! Vorrei il tuo odore spalmato sulla mia pelle!

FERMA IL TEMPO - Ancor oggi fai fermare il tempo! Avviene mentre parli, mentre spieghi, mentre discuti! Fermi il tempo, dilati lo spazio, occupi l ambiente! A tua insaputa, con un sorriso, un occhiata, un gesto! E mentre il tempo scorre, gli attimi rallentano! Come una moviola ti giustapponi ai meandri del tempo e dipani l amore vissuto! Un amore sedimentato, ma sempre fluido come una caldera di lava!
INCANTESIMO - Tu mi hai fatto re-imparare     l amore! Il tuo modo così personale, così controverso di fare l‘amore, mi ha letteralmente riportato alle origini! Dove tutto è meraviglia, stupore, incanto! Una sensazione dimenticata o mai provata, come i passi di una danza antica e  misteriosa!

Pensieri e parole











FASCINO - Non mi prende la tua femminilità, ma come la porti! Come porti quel vestito, come ti muovi, come mi guardi, come sorridi! Chi ha fascino non deve far nulla per colpire, basta che sia se stessa! Arriva prima il fascino poi il tuo corpo! Lui avanza prima di te, ti annuncia! La prima cosa che si nota in lontananza è la sinuosità! Poi l incedere, quell ancheggiare naturale che promani, il tuo portamento! Allora balzano fuori il seno maestoso e procace, la vita sottile, le spalle tornite, il volto attraente, gli occhi ipnotici, la bocca tirabaci! Se si
Fascino
cala lo sguardo, allora si rimane allibiti di quanta grazia madre natura abbia profuso in si poco spazio! Cosce da maggiorata, bacino da origine del mondo, monte di venere da morire! Ma tutto non basta se non c è fascino, qualcosa di magnetico che cattura tutto ciò che incontra!

Follie
FOLLIE FOLLIE FOLLIE - Niente mi ha sconvolto più di te! Un esperienza ai limiti del conosciuto! Nessuno ha mai saputo quanta energia si è sprigionata in un incontro! Follie follie follie che mi mettono tanta tristezza perchè oggi sono molto più cadenzate! E l amore non è cadenzato! L innamoramento è rottura col passato, sovversione dei canoni, creazione di legami forti!

MIRACOLO D AMORE - Perchè non mi spieghi cosa è accaduto? Perchè è successo quello che è successo? Perchè mi desideravi già prima che io ne prendessi coscienza? Perchè è avvenuto a noi? Mai vista follia più folle di questa! E puntualmente si presenta ogni volta che c incontriamo! Si stessa follia, stessi gesti, stesse voglie, stessi desideri!
MUSICALITÀ - Stare con te è una festa per gli occhi! Non so dove guardare! Sei femmina in qualsiasi parte io rivolga lo sguardo! Come ti muovi, come stai seduta, come sorridi! Se parli allora non riesco a seguire il senso della frase, ne ascolto la melodia, la musicalità! Se mi arriva il tuo profumo allora mi perdo letteralmente! E se vuoi una risposta al dialogo è come se mi destassi in un miraggio!

il bosco
BOSCO DI CONIFERE - Sole negli occhi, pini e boschi a perdita d immagine! Mandrie padrone della strada! Fonti gelate in piena estate! E poi su, su, fino alla vetta ovattata di nubi! Un bosco fitto, ombroso d aria fine! Non un suono, solo due mani che si parlano! Baci, baci e ancora baci! Felicità a piene mani, un sorriso e due occhi mai visti! L incontro tra la terra e il cielo! Indimenticabile come sempre!
Positano di notte
PRESEPE VIVENTE - Inverni pieni di sole! Paletòt sul braccio e occhiali scuri! Mano nella mano in un presepe sulla costa! Tutto da sogno, bellezza nel paesaggio, nel corpo e nella mente! Voci, brusii, passanti quasi estivi, occhiate e baci dappertutto! Persi sulla sabbia, nei bistrot appollaiati sulle pendici! Istantanea impressionista, crepuscolare!

SQUARCIO NELLA TEMPESTA - Vorrei stapparti da me come una seconda pelle! Uscire da un guanto morbido e caldo che non è mio! Ma quando compari, tutti i ricordi si affollano, tutte le ire si placano, tutti i sensi destano! Come uno squarcio nella tempesta affranca il sole dalle nubi, così l immagine mi rapisce dagli strepiti del mondo!

L'edera - Tranquillo Cremona
CERTIFICATI D AMORE! Mi manca quella tua voce così personale che mi eccita appena la sento vibrare! Mi manca quello sfiorarmi tra la gente che certifica l amore! Mi manca quel volto proteso come preludio di un bacio! Mi manca quel tuo girarti intorno per un attimo di pausa e mettere in mostra i tuoi fulgidi gioielli! Mi mancano le mie grida mentre scavo nel tuo corpo e nella tua mente!

martedì 26 giugno 2012

Il fascino





                           Il fascino



Chi ha fascino? Fascino viene da affascinare , originariamente “ legare le fascine “, quindi legare a sè. Il fascino è il potere di attrarre, di trattenere, di condurre dove si vuole. E’ stato avvicinato alla magia, all’incantesimo. Una persona ha fascino quando con il suo aspetto, il suo abbigliamento, i sui gesti, i suoi sguardi, le sue parole attrae, si fa desiderare, si fa amare, si fa seguire. Ci sono diverse componenti del fascino. Nel caso della donna la prima è la bellezza, perchè è rara, desiderata, mette in moto emozioni, passioni. I desideri ardenti degli uomini, le invidie delle altre donne, i conflitti entrano a far parte del fascino. La bellissima lo sa e si sente superiore. Te ne accorgi da come cammina, da come guarda. Quando Telemaco, il figlio di Ulisse incontra Elena per cui era avvenuta la guerra di Troia coi suoi massacri e i suoi dolori, la trova divinamente serena. C’e un fascino della ricchezza, del potere e della fama. Le donne sono attratte dall’uomo che emerge, che eccelle, che vince , che tutti ammirano, temono o amano. Come i campioni sportivi, i cantanti famosi. i divi del cinema e della televisione, i miliardari, i potenti. Ed essi ne sono consapevoli e il loro viso, la loro gestualità esprimono l’ interna sicurezza . Il potere è parte integrante del loro fascino, lo nutre. L’ attore che non è più famoso, il politico che ha perso il potere, perdono il loro fascino. Anche fisicamente. Non hanno più lo sguardo, il gesto, la postura di un tempo. C’ e un fascino del passato. Desdemona si innamora di Otello quando lui le racconta la sua vita, le sue sofferenze, le sue battaglie , le sue vittorie. Nel film di Scorsese L’età dell’innocenza, La contessa Olewska, interpretata da Michelle Pfeiffer, ha fascino perché porta nella banalità Americana il mistero del diverso , del peccaminoso , del proibito, il conturbante incantesimo degli amori e delle passioni europee. C'e infine un fascino della visione. Alcuni uomini, alcune donne in certi momenti interpretano le speranze , i sogni collettivi, danno loro voce, indicano una meta. E raccolgono attorno a se, spesso in modo rapido, milioni di persone a formare un movimento, un partito. Sono i capi carismatici. Alcuni di loro, prima di essere al vertice del movimento, non avevano fascino. E solo nell'incontro con la folla che si sprigiona il loro magnetismo che lega, stordisce e può portare ad ogni bene come ad ogni male.

Aforismi sul fascino femminile

Il fascino per me è come il sesto senso.
In una donna è un raggio di misteriosa bellezza che rende speciale ogni suo gesto, anche il più banale; è qualcosa che avverti e non vedi, come spesso accade a ciò che è inspiegabile, ignoto, è irresistibile.
La bellezza è il piacere degli occhi; una donna bella desideri conquistarla, dalla donna affascinante vieni conquistato.
Il fascino "anche" senza bellezza, non ha bisogno di nulla!

E’ la capacità involontaria di irradiare un'aura di femminilità in ogni piccola cosa, senza l'intento di dire a noi uomini"...State a vedere adesso quanto sono femminile mentre faccio questo...." perchè questa è pura rappresentazione e quindi non vi è nulla di spontaneo!...

Quando nel suo essere semplice " acqua e sapone"  non egocentrica e iper truccata riesce cmq a far incantare e guardare pietrificato dalla sua bellezza! Una bellezza che non è puramente estetica fisica, ma è tutto un insieme!! La voce femminile che fa rabbrividire ed essere impacciati anche se si ostenta sicurezza, le sue parole che non hanno mai nulla di banale, e il suo modo di muoversi. Questa è una Donna affascinante...

L'innamoramento e il cervello










Cosa succede nel nostro cervello quando siamo tristi, felici, impauriti o furiosi? È possibile definire un 'cervello emotivo'? E perché le emozioni esistono? Le emozioni rappresentano un duplice enigma. In primo luogo occorre chiedersi quale sia la funzione di processi che così pesantemente influenzano il nostro comportamento, il nostro pensare ed i nostri ricordi. Certamente non possono essere uno scherzo della natura. In secondo luogo, occorre chiedersi quale sia il correlato cerebrale di un vissuto così intenso e personale.
Certamente le emozioni semplici sono nate per controllare la motivazione, cioè per guidare il comportamento dell'individuo verso alternative che sono vantaggiose per i suoi geni. A questo punto è evidente perché il piacere sessuale susciti una reazione positiva così forte. Ma quali sono i correlati chimici di questo piacere?
Nel 1954 i due ricercatori Olds e Milner effettuarono un esperimento che rappresenta una delle pietre miliari nello studio del cervello. Inserirono in diversi punti del cervello di un ratto un sottile elettrodo stimolante. Premendo una leva, il ratto chiudeva un circuito, stimolando elettricamente la regione cerebrale nella quale l'elettrodo era infisso. Quando l'elettrodo era posto in alcune regioni critiche situate alla base del cervello, il ratto premeva la leva fino quasi allo sfinimento senza farsi distrarre neanche dall'offerta di cibo o acqua. Questo esperimento suggerì l'esistenza di un particolare circuito neuronale la cui attivazione agisce come una ricompensa, detto altrimenti, di centri del piacere nel cervello. Studi successivi hanno dimostrato l'esistenza di 'centri del piacere' nel cervello delle scimmie e anche di pazienti umani. Queste regioni si trovano nella parte anteriore del cervello e se stimolate producono una sensazione simile all'anticipazione di un orgasmo. Studi successivi hanno dimostrato che alla base di queste sensazioni c'è una sostanza chimica detta dopamina. La dopamina è prodotta da alcuni neuroni e viene rilasciata quando questi sono attivi elettricamente. Il rilascio di dopamina in queste regioni del cervello provoca una sensazione di piacere e molte sostanze stupefacenti, direttamente o indiret-tamente, agiscono sulla dopamina. È possibile che lo stesso meccanismo sia attivato, in misura minore, anche da un sigaro cubano, da un bicchiere di ottimo vino, dai tagliolini al tartufo e chissà, forse anche dai concerti brandenburghesi di Bach. Infatti, la dopamina è generalmente associata a sensazioni piacevoli, ma i meccanismi che generano la specificità di questi piaceri sono ancora sconosciuti.
Cosa si può dire invece dell'emozione associata all'innamoramento? Studi effettuati nei roditori indicano che due ormoni, la vasopressina nel maschio, e l'ossitocina nella femmina, sono di fondamentale importanza. Se questi ormoni sono bloccati le bestioline non formano coppie. Anche negli umani questi stessi ormoni vengono rilasciati al momento dell'orgasmo ed è stato suggerito (ma non provato) che possono contribuire a rendere più saldo un legame sentimentale.
Questi stessi ormoni negli animali sono alla base dell'attaccamento della madre ai piccoli: l'evoluzione crea la possibilità di un legame di coppia sfruttando i meccanismi dell'amore materno già esistenti e dirigendo verso il partner la risposta emotiva generata nella madre dai propri cuccioli.
Una caratteristica interessante collegata al corteggiamento e all'amore è l'uso di espressioni e toni vocali che normalmente vengono usati quando si parla o gioca con dei bambini. Quando due innamorati parlano, il tono della loro voce sale diventando più acuto ed è molto comune riferirsi all'amato con vezzeggiativi che sono sinonimo di bambino o cucciolo. Se questo non suona certo come una novità, è interessante osservare come questo comportamento sembri universale e non ristretto alla nostra cultura. Il rivolgersi nei confronti del proprio amato come si farebbe verso un bambino potrebbe quindi essere espressione di un meccanismo evolutivo simile a quello ha portato alla nascita della monogamia nei roditori.
L'amore è certamente la più sfuggente delle emozioni ed è impossibile rispondere alla domanda che tutti si pongono "perché lui/lei e perché ora"? La biologia potrà forse un giorno spiegare le sensazioni associate alle emozioni, così come già oggi spiega perché la paura aumenta il battito cardiaco, ma non può spiegare gli stimoli, le idee, i pensieri che scatenano le nostre emozioni.
Si sente spesso dire però che l'amore è una questione di chimica, e si possono proporre congetture ben informate sul tipo di cambiamenti nella chimica dei neuroni che sono all'origine della tempesta emotiva che scuote il cervello degli innamorati.
Prima di cercare di capire cosa accade nel cervello degli innamorati, vediamo di capire cosa succede nel loro corpo, ricordando che mente e corpo partecipano entrambi all'esperienza di un emozione.
L'aumento del battito cardiaco alla vista della persona amata è uno dei sintomi più classici dell'infatuazione. Questo effetto è sicuramente causato da un attivazione del sistema nervoso simpatico ed è mediato dal neurotrasmettitore noradrenalina. Alle stesse cause può essere ricondotta l'involontaria dilatazione della pupilla che ha luogo quando si guarda una persona attraente, il cambiamento del respiro e molte altre sensazioni fisiche che ben conosciamo. Se i cambiamenti chimici e ormonali che sono alla base delle sensazioni fisiche degli innamorati possono essere facilmente compresi sulla base di conoscenze basilari di fisiologia, molto più arduo è invece affermare con un certo grado di certezza quali cambiamenti nella chimica del cervello siano alla base della sensazione emotiva collegata con l'amore.
Alcuni psichiatri hanno suggerito l'esistenza di due componenti nell'amore che lo accomunano a specifici disturbi psichiatrici: una componente euforica e una componente ossessiva.
L'euforia è quella che ci tiene svegli la notte, che permette di fare cose che si credevano impossibili, e che ci rende felici. È possibile che la dopamina sia in qualche modo coinvolta nell'euforia. Un gruppo di psichiatri pisano ha posto invece l'accento su di una seconda sostanza chimica, la serotonina, e sul suo coinvolgimento nelle ossessioni. Alcune coppie di innamorati hanno accettato di sottoporsi a un prelievo di sangue, ed è stato rilevata una variazione della serotonina simile a quella osservata in pazienti ossessivi. Un anno dopo però, la concentrazione di serotonina nel sangue degli innamorati si è normalizzata. D'altronde, c'era bisogno di complesse misurazioni chimiche per dimostrare che l'amore rende folli?

Innamoramento, attrazione, passione e fedeltà ‘sono scritti’ in poche molecole chimiche

Ormai da anni la ricerca scientifica ha evidenziato come i meccanismi dei sentimenti siano strettamente legati alla presenza o all’assenza di alcune sostanze chimiche nel corpo. A partire dai colpi di fulmine, sempre associati ad alte quantità di ormoni in circolo: i ferormoni, responsabili dell’attrazione sessuale e nell’uomo anche il testosterone, la cui produzione è legata alla passione erotica. I ferormoni sono in grado di produrre dei reali effetti attrattivi o repulsivi tra due persone in funzione della loro compatibilità e sono il motivo per cui non è possibile innamorarsi di una persona che abbia un odore che non sia gradito. 
Anche l’amore romantico è soggetto alle leggi della chimica, soprattutto nella fase iniziale, caratterizzata da sensazioni sessuali ed emotive molto intense. L’innamoramento è strettamente correlato agli effetti della feniletilamina e alla produzione elevata di dopamina e norepinefrina (associate ad una bassa attività di serotonina nel cervello). La feniletilamina è un ormone della classe delle anfetamine che l’organismo produce naturalmente, dagli effetti simili a quelli provocati da certe droghe o dagli sport estremi, come la riduzione dell’appetito e l’iperattività, che si riscontrano tipicamente in una persona innamorata. Ma l’azione della feniletilamina non finisce qui. Questa infatti stimola il rilascio della dopamina, un neurotrasmettitore che agisce su numerosi processi fisici e psicologici. Tra l’altro, la dopamina è intimamente legata al sistema limbico, la zona del cervello sede delle emozioni e delle funzioni vitali come la sete, la fame e la sessualità, e consente di rinforzare alcuni comportamenti che apportano piacere e soddisfazione. Quando un evento è più felice di quanto fosse sperato, la dopamina emette un segnale di felicità i cui effetti euforizzanti spingono a ripetere l’esperienza. È questo il motivo per cui si sviluppa un forte attaccamento verso l’altra persona e la necessità di sentirla e vederla spesso.
Tuttavia, secondo quanto ci dicono gli esperti, questo ’periodo magico’ non può durare più di sei-sette anni. Poco a poco infatti l’organismo si abitua alla feniletilamina e l’allegria si attenua. Per i ‘drogati’ di feniletilamina questo segna spesso la fine della coppia e la voglia di cercare altri partner per poter ricreare gli effetti euforizzanti della feniletilamina. La persona lasciata va invece in deficit di questo ormone e si verifica ciò che viene comunemente chiamato ‘il mal d’amore’. Resta comunque il fatto che, seppur svanita la fase dell’innamoramento, la chimica continua ad essere protagonista e in questa fase ‘si può contare’ su altri ormoni quali l’ossitocina e le endorfine. Come ha spiegato Armando Zingales, presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici, “nel rapporto affettivo a lungo termine è ormai assodato l’importante ruolo svolto dalla chimica. Per esempio, nelle donne è l’ossitocina a favorire l’attaccamento al proprio partner, o se si vuole, la ‘fedeltà’, mentre nell’uomo è la vasopressina a svolgere un ruolo di sereno appagamento”. L’ossitocina è ormai provato che generi un aumento della sensibilità alle carezze e che spinga al contatto fisico e agli abbracci. Praticamente una sorta di ‘colla ormonale’ che fa stare insieme per tanto tempo anche dopo l’esaurimento della feniletilamina. Quando l’organismo sviluppa una tolleranza alla feniletilamina e non si scatenano più gli effetti dirompenti presenti all’inizio del rapporto, il cervello inizia a produrre le endorfine che apportano calma e sollievo al dolore e riducono l’ansia, procurando una sensazione di benessere che si traduce in una relazione affettiva molto forte che non si vuole più interrompere. È questa la fase dell’amore-attaccamento che può durare per anni.
“Il fatto che la chimica sia così importante in tutti gli aspetti della nostra vita, compresi quelli più intimi e personali come l’amore e la fedeltà non deve nè stupirci nè disorientarci – sostiene Zingales. La natura non ha paura della chimica, ma la usa sapientemente. Noi dobbiamo imparare a fare altrettanto, perché non c’è vita senza chimica e la qualità della vita dipende dalla chimica stessa".