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domenica 28 aprile 2013

Sesso e amore nell’antico Egitto











“ Questa nostra intesa! Questa complicità senza fine! Questi abbracci sussultanti! Queste smanie sotto pelle, mi danno il termometro del nostro amore! E' come un vulcano sempre pronto all’eruzione! Una forza della natura! Lo amo da morire! Se non ci fosse dovrei inventarlo! “ GV



In Egitto il sesso era vissuto con estrema naturalezza e veniva esaltato senza pregiudizi o sensi di colpa.
La nudità non era insolita perché le donne andavano in giro poco vestite o coperta da abiti trasparenti, mentre gli uomini coperti solo da leggeri drappi.  Già era presente l’arte della seduzione con l’uso di sostanze ritenute afrodisiache, trucchi, tatuaggi e gingilli vari atti a sedurre e far apparire più attraenti. Per evitare gravidanze indesiderate si ricorreva all’uso di una sorte di profilattico fatto di pelle o di lino oppure la donna assumeva pozioni o lozioni che come la cipolla si riteneva evitassero la gravidanza. 





circoncisione presso gli antichi egizi





La donna aveva un ruolo importante nelle vita sociale e religiosa (vi sono state anche donne faraone e altre che influenzavano enormemente l’operato del faraone) anche se il matrimonio agli inizi (prima della rivoluzione sociale del 2000 a.C.) era riservato solo alla classe aristocratica. Presso gli antichi egizi era praticata la circoncisione rituale come segno di affiliazione a Ra, il dio del Sole, che aveva circonciso sé stesso. Era un segno di passaggio dall’infanzia all’età adulta e riservata prevalentemente alle caste più elevate, per avere accesso agli antichi misteri.





Festa erotica antico Egitto con balli e canti





L’incesto era normale in Egitto, soprattutto nelle famiglie nobili ed in particolare in quella del faraone, delle quali si voleva, in tal modo, preservare la purezza del sangue. La coppia di consanguinei è l’immagine dell’unione più assoluta, sul piano dinastico e religioso. Del resto nella religione egiziana l’incesto era rappresentato addirittura da tre delle massime divinità: Iside, sorella e sposa di Osiride, dal quale partorisce Horo, il dio-falco. Ed anche nell’ambito delle civiltà dei Medi e dei Persiani, stando almeno a quanto ce ne dicono gli storici Eròdoto e Strabone,  l’incesto, a livello delle famiglie regnanti, era notevolmente presente, come fu anche nell’Egitto all’epoca dei Tolomei (dopo il 323 a.C.). Cleopatra VII sposò due dei suoi fratelli più giovani mentre sua madre e suo padre (Cleopatra V e Tolomeo XII), erano a loro volta sorella e fratello. 





Nudità egizie





Nei tempi antichi l’incesto era una pratica alquanto comune anche presso le famiglie nobili Inca e hawaiane. In un censimento romano-egizio risulta che i matrimoni tra fratelli e sorelle rappresentava il  20%  di tutti i matrimoni. La prima immagine di una coppia omosessuale di cui si ha notizia nella storia egiziana, che ne è diventata  simbolo, è quella di Khnumhotep e Niankhkhnum, una coppia di ragazzi egiziani che visse intorno al 2400 a.C.  I due sono dipinti in una posizione in cui si baciano sul naso, la più intima posizione nell’arte egiziana, circondati da ciò che sembrano essere i loro eredi. 





cosmesi donne egizie





Ma le persone omosessuali e transgender erano comuni anche in altre civiltà pre-coloniali come Aztechi, Maya, Quecha, Mochica, Zapotechi ed i Tupi del Brasile. In Persia l’omosessualità e le espressioni omoerotiche erano tollerate in molti luoghi pubblici, monasteri, seminari, taverne, campi militari, nelle terme e nei luoghi di ritrovo. In Egitto non mancano neppure testimonianze relative alla necrofilia (l’accoppiamento con un cadavere), dove una delle massime preoccupazioni dei parenti di una giovane defunta risulta essere quella di evitare che gli imbalsamatori della Casa dei morti ne profanassero sessualmente il cadavere. In una società di costumi così liberi non poteva mancare l’autoerotismo e l’Antico Egitto ci testimonia, addirittura, una forma particolare di autoerotismo, quello definito “sacrale” o religioso, così come c’erano le “prostitute sacre”. 





Nudità della terra nel mito di Osiride - Papiro di greenfield





In alcuni rappresentazioni figurative si vede il faraone che si masturba eiaculando il suo sperma verso il cielo (che nella mitologia egiziana è divinità femminile, Nut, mentre divinità maschile è la terra, Geb), e tale atto assumeva un significato simbolico e religioso. Il primo manuale del sesso, rinvenuto in un fragile vaso di terracotta è un papiro dell’antico Egitto, conservato nel museo Egizio di Torino e toglie il primato al Kamasutra, celebre trattato indiano che contiene i segreti dell’arte amatoria. Il documentario trasmesso da History Channel ci presenta una visone di un Egitto cosmopolita, aperto all’esterno e con un sano senso dell’erotismo.
Immagini sorprendenti, insolite per noi abituati a geroglifici e scene di vita quotidiane raffigurati sule pareti delle  tombe egizie, che ci hanno tramandato un’idea di popolo rigido e represso. 




papiro_erotico Museo  Egizio di Torino 1




Queste immagini invece descrivono con dovizia di dettagli le acrobazie sessuali più antiche della storia.  Il papiro erotico, esemplare rarissimo e unico nel suo genere,  ci permette di confrontare le emozioni e i desideri degli egizi di cui non sappiamo nulla. Greci e romani dalla sessualità spiccata hanno lasciato molte tracce, ma sull’Egitto la storia per pudore, ha calato il silenzio. Ancora oggi alcune immagini non vengono mostrate al pubblico.  Nella valle dei re, in una caverna, c’è un’immagine nascosta, un graffito antico, dipinto probabilmente da un artigiano  raffigurante la regina impegnata in un atto sessuale, presa da dietro dal suo amante.





papiro_erotico Museo  Egizio di Torino 2






Nei templi le immagini riportano erezioni prodigiose dal forte significato simbolico, rimandano al trapasso e  la morte è l’inizio di una nuova vita quindi  sessualità e fertilità sono associati e fondamentali per l’inizio della vita ultraterrena.
Per poter rinascere nell’oltretomba è necessario avere una prorompente attività sessuale. Agli occhi degli egizi la valenza erotica e la procreazione sono il lasciapassare anche per un’intensa vita erotica nell’aldilà. Il fallo, la virilità, la potenza sessuale permea la cultura egizia.
Il sesso ha un ruolo centrale nella loro vita, il mondo è nato dal rapporto sessuale degli dei e se sono discreti nel rappresentare il sesso terreno in quello divino raggiungono la pornografia. Il fallo  non è altro che l’esaltazione della potenza degli dei.
La nudità era un fatto naturale tanto è vero che le donne vestivano abiti trasparenti e giravano tranquillamente a seno nudo coperte solo da un perizoma, esistevano danzatrici che allietavano con le loro danze le serate dei nobili per poi scatenarsi in orge frenetiche, la prostituzione era praticata comunemente e non censurata.





papiro_erotico Museo  Egizio di Torino 3





Non hanno confini, il rito dell’amore è naturale. Quando non erano impegnati nel lavoro svolgevano un’intensa attività sessuale. Sono stati trovati canti e liriche d’amore, certo di tono più raffinato, ma comunque a sfondo sessuale e le parole ci insegnano come vivevano l’amore. Un giusto modo di vivere,  sano e consapevole il ciclo della vita e del piacere. Musica e sesso vanno a braccetto nell’antico Egitto, amore fisico e spirituale sono un tutt’uno, espressione serena della natura. Uomini, come super eroi e donne che escono dall’acqua con vesti bagnate  che sottolineano le forme del corpo.
Fantasie erotiche e appetiti simili ai nostri.
Atti sessuali piuttosto espliciti ed immagini pornografiche che non sono state esposte nei musei per questioni di pudore ma che ci associano al loro immaginario fornendoci  l’equivalente storico delle riviste porno attuali.





Museo Egizio di Torino, ingresso






Il Papiro erotico di Torino
Di lui si sa poco. Poteva essere un sacerdote o, più probabilmente (così farebbe pensare il suo aspetto), un contadino. Lei era un'avvenente cortigiana, esperta in arti amatorie. L'incontro tra i due avvenne 3 mila anni fa, in una casa di piacere egizia. Lui dovette andarsene piuttosto soddisfatto, a giudicare dalle immagini che, su un papiro del 1100 a. C. circa, descrivono con dovizia di dettagli e sorprendente senso dello humour le loro acrobazie sessuali. Questo papiro satirico-erotico, abbastanza famoso perché unico nel suo genere, è sempre stato conservato al Museo egizio di Torino. 





coito graffiti antico Egitto





Non dalla parte «a luci rosse» però, bensì da quella, più «rispettabile», del testo scritto. L'autore, uno scriba che visse durante il Nuovo regno, lo eseguì per divertimento, o magari su commissione. Il papiro, scoperto verso i primi anni del 1800 nel villaggio di Deir el-Medina, dovette stupire non poco: quella donna seminuda che si trucca seduta a gambe larghe su una giara e quell'uomo che la guarda estasiato (la sua reazione è, per dirla in modo elegante, di vigoroso apprezzamento) rilanciavano un'immagine dell'antico Egitto ben lontana dall'idea che l'Occidente se n'era fatto.





ceramica egizia - ballerina






Tanto che Jean-François Champollion (il decifratore dei geroglifici), che lo vide a Torino, nel 1824, commentò nei suoi appunti: «C'erano immagini di un'oscenità mostruosa che mi diedero un'impressione assai singolare della saggezza e compostezza egiziana...».
«Ma la civiltà egizia non era affatto remota e astratta, tutta tesa verso l'aldilà come magari si pensa tuttora. Anzi. Era un popolo pragmatico, realista e amante della vita» assicura Francesco Tiradritti, docente di egittologia a Napoli.
«Questo papiro racconta un momento di vita reale: la donna egizia si preparava a un incontro erotico non spogliandosi e struccandosi, come avviene oggi, ma aggiungendo elementi, come belletti, parrucca, fiori sui capelli». 





Antico Egitto -  proprietà afrodisiache della lattuga 





Il fiore di loto, ben visibile sopra il capo della cortigiana, aveva un valore particolare: era un simbolo di bellezza e desiderio e, sminuzzato, si riteneva avesse effetti afrodisiaci. E la giara su cui è seduta conteneva con ogni probabilità unguenti e grassi profumati, da spalmare sui capelli e sulle parti intime.
«L'Egitto di questo periodo era cosmopolita, aperto all'esterno, con un senso sano dell'erotismo» conferma Patrizia Piacentini, egittologa all'università Statale di Milano. «Sono stati trovati canti e liriche d'amore, certo di tono più raffinato, ma comunque a sfondo sessuale. E le donne dell'epoca erano emancipate, potevano gestire eredità e divorziare, avevano garanzie e diritti».
Che sia per questo che quella raffigurata nel papiro, pur indaffarata nelle posizioni più scomode e improbabili, mantiene un'espressione serena, si direbbe serafica? Forse. E forse, prima di accogliere il suo «cliente», gli avrà sussurrato: «Vieni, passiamo un'ora felice», che era la tipica (e bella) espressione di allora per dire «facciamo l'amore».      


egizi - masturbazione sacra
      



2 commenti:


  1. Уважаемые Gabry,
    Домитилла являются Ружевича, ответить на ваш запрос форуме по делу о великой любви "замужней женщины, который в своей жизни до 30 лет, чтобы изменить партнеры часто контрастирует с ее мужем, но это не позволит ему! Те же предметы, которые находятся в пути и необходимо изменить мою жизнь! Эта женщина, которая в 42 лет влюблена в одного человека другому и имеют те же истории 12 лет, не покидая своего мужа! Это женщина, которая всегда говорит ", который был самой большой любовью историю своей жизни!" Какое время ушла к другому человеку, но никогда не покидает своего мужа! Это просто хитрые, лукавые, незрелые сука! Спроси ее, что это ты делаешь все это она сделала бы что? И "классический змея, которая в священных картин с изображением Мадонны давит голову. Мне жаль, но я так не думаю. Domitilla61


    Caro Gabry,
    sono Domitilla Różewicz, rispondo alla tua richiesta di forum sul caso del grande amore “Una donna sposata, che nella sua vita a 30 anni cambia spesso partner per contrasti con il marito, ma che non lo lascia! La stessa che si assoggetta a dei percorsi e si impone di cambiar vita! Questa donna che a 42 anni si è innamorata di un altro uomo single e ha avuto con lo stesso una storia di 12 anni, senza mai lasciare il marito! Sempre questa donna che dice “quella è stata la più grande storia d’amore della sua vita!” Che ora lo ha lasciato per un ulteriore uomo, ma non lascia mai il marito! E’ solo furba, bugiarda, immatura e puttana! Chiedile se fossi stato tu a fare tutto questo lei cosa avrebbe fatto? E’ la classica serpe che nei quadri sacri la Madonna schiaccia il capo. Mi spiace ma io la penso così. Domitilla61

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  2. Ciao Gabry,
    sono Adele Rossi, iscritta da poco e rispondo al tuo post “Perché le donne tradiscono?” del 25 apr u.s. Nel forum la russa Domitilla consiglia di schiacciare il capo a donne che tradiscono marito e amante! Non sono d’accordo! E’ tempo di imitarle dopo secoli di soprusi maschili. Anche se spregiudicate e un po’ puttane, fanno pagare agli uomini quello che hanno dispensato per lungo tempo a noi donne. La cosa che non mando giù, però, è il suo comportamento con un uomo innamorato! Perché solo un uomo innamorato, libero e da lei scelto, poteva sopportare tanta mostruosità. Doveva infierire con i mascalzoni sposati che cercano vittime giovani e indifese. Ma non credo che lei abbia il mio stesso senso combattivo e di rivolta. Una che si tiene il marito, dopo una storia di 10 anni, che lei definisce grande amore, è solo una grande stronza! Certamente il marito le serve per il suo perbenismo e forse per i suoi soldi. Deve essere una che ha solo smania di seduzione e protagonismo. Oppure una prostituta d’alto borgo, che sfrutta gli uomini in cambio di favori. Certo che se dovessi infierire contro un uomo che amo, non mi comporterei così. Lo farei solo con gli stronzi e quelli che si danno tutte quelle fottute arie! Restano a suo carico 10 lunghi anni con lo stesso uomo. Ma parlare di grande amore non sta ne in cielo ne in terra. Chi ama si mette in gioco, perde la testa, non si fa sfuggire il Grande Amore! Più che una donna innamorata sembra una Mata Hari, una che sale e scende dall Orient Express pronta e disponibile con tutti ma a tradire tutti, il marito per primo e poi tutti gli altri. Ma ha dei figli, una famiglia regolare o vive sotto copertura? Vorrei altri particolari, ma solo per dare corpo alla mia ipotesi di Gran Puttana! Una che tradisce il marito senza cercare le basi dell’amore, tradisce solo per il gusto di tradire. Amore, che poi dice di aver trovato, ma tradisce anche quello. Tali comportamenti mi ricordano tanto Madame Bovary e lei sembra solo una “Serpe nel seno”. Sono femminista e detesto gli uomini di cacca, ma che io possa sprofondare, se questo non è un comportamento di una Donna di Merda di una lontana Prima Repubblica! Adele 67

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