… Quando ti accoccoli tra le mie braccia e il tempo ci sfiora con
la sua dimensione … tutto si ferma, tutto giace, siamo sospesi tra vita e
morte, tra spazio, tempo e gravitazione! Allora il tuo respiro è come il rumore
del mare in una conchiglia … tutto il bene del mondo ci sfiora in un attimo! E
il miracolo si compie! Tra desiderio e follia … tra voglia e pazzia … dove
tutto è perfetto! E nella bolla del tempo levitiamo leggeri e inconsapevoli!
Non mi negare mai l amore! E' il respiro della vita … ! GV
Per realizzare
i nostri sogni, i nostri programmi dobbiamo convíncere gli altri, portarli
dalla nostra parte. Se prendiamo la parola seduzione
nel suo significato più ampio, come sé-ducere,
condurre con sé, dovremmo dire che siamo sempre
impegnati ín una attività di seduzione. Ma c'è anche un significato più ristretto della
parola. Quello che indica le attività e la messa in scena che facciamo per renderci interessanti, attraenti sul piano erotico.
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Anche gli animali, nella stagione degli amori, vestono
una livrea appariscente, emettono odori
particolari e svolgono rituali di accoppiamento.
Negli esseri umani queste attività sono culturali e volontarie, diverse quindi
da società a società, da epoca ad epoca, da individuo ad individuo. Al posto
della livrea c'è l'abbigliamento elegante, l'automobile. Al posto dei ferormoni abbíamo i dopobarba ed i profumi,
il maquillage. Per
quanto riguarda il corteggiamento, l'umanità si è sbizzarrita in mille modi
nell'inventare forme e rituali. Tutti gli innamorati desiderano ardentemente
conquistare la persona amata, ed usano tutte le risorse della loro intelligenza
e della lorò esperienza per farsi riamare. Così il più sprovveduto dei ragazzi,
la più timida delle ragazze si buttano allo sbaraglio.
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Scattano meccanismi
primordiali, engrammi genetici. La donna diventa più bella, gli occhi diventano
luminosi, languidi. Si fa più morbida, paziente, sorridente. L'uomo intraprendente,
instancabile. Nel film Nuovo cinema Paradiso di Gíuseppe Tornatore, quando il ragazzo di
quattordici anni si innamora, per molti mesi passa le notti davanti alla casa
della sua amata. Però l'innamoramento
rende anche timídi, rispettosi. Noi
adoriamo la persona amata, non abbiamo neppure il coraggio di sfíorarla con una
mano. Se ci dice di no,
restiamo paralizzati, non riusciamo a superare la resistenza, a trasformare
il no in sì. I ragazzi molto giovani spesso non sanno come comportarsi.
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Perciò,
quando si innamorano teneramente di una
loro compagna di classe, agiscono
în modo tanto maldestro da farla scappare e finire nelle braccia di un
altro più brillante e abile di loro. Ad un certo punto, anche l'innamorato più
sprovveduto capisce che, se vuol riuscire a conquistare il cuore della donna
amata, deve farsi coraggio, trovare le
parole adatte per parlarle, invitarla
ad uscire, inviarle un mazzo di fiori, portarla al ristorante. Meglio poi se arriva in motocicletta
o in automobile per
non farle fare il tragitto in tram o a piedi
sotto la pioggia. Insomma l'amore puro, disinteressato, sincero, ingenuo, non basta
a suscitare l'interesse dell'amato. Occorre l'arte
della seduzione.
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Il rapporto dell'innamorato con la seduzione è contraddittorio.
Da un lato egli vorrebbe essere amato per quello che è, senza fare nulla, per il fatto stesso di esistere. Dall'altro
è disposto ad usare ogni mezzo per conquistare la persona amata; anche un filtro
d'amore, anche l'ipnosi, anche l'inganno, perfino la minaccia. Ma, nello stesso
tempo, non vuole che l'altro gli risponda «ti amo» perché è ipnotizzato o per paura, ma perché lo ama davvero. Il vero innamoramento vuole la libertà. Così ogni innamorato, per
rendersi attraente agli occhi della persona amata, è pronto a fingere,
ad esagerare le proprie capacità.
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Questa messa in scena cozza contro il desiderio
di essere sincéro, di mostràre fino in fondo il proprio animo, di confessare
le proprie debolezze, i propri difetti. Il risultato di questa duplice
tendenza è stupendo. Ogni innamorato si sforza di mettere in evidenza quella che
considera la parte
migliore di se stesso. E fa di tutto per adeguarsi, per essere all'altezza di questa immagine
ideale. In sostanza si sforza di essere ciò che vorrebbe essere. Ne
scaturisce una formidabile spinta al miglioramento di sé.
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Ma non basta.
L'innamorato sa che la persona amata ha sogni,
desideri, aspirazioni, ideali a cui lui corrisponde solo in parte.
Ascolta con attenzione ciò che lei gli dice, prende nota di tutto ciò che lei elogia o critica. Da
questi elementi cerca di scoprire quale è il modello ideale che lei ha in mente,
e si sforza di adeguarvisi, di realizzarlo. Così finisce per essere combattuto
fra due tendenze. Da un lato vuol realizzare il
proprio ideale. Dall'altro vuol diventare ciò che la persona amata
sogna, desidera, corrispondere
al suo ideale. Si mette in moto, quindi, un processo di continuo
ripensamento del proprio modello, della propria ímmagine, di ciò che è giusto
essere. E, poiché questa attività avviene in tutti e due, si genera una ricerca
bilaterale in cui entrambi, per tentativi ed errori, cercano il miracoloso punto d'incontro fra le proprie
esigenze profonde e quelle dell'altro.
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Fra i propri sogni e quelli dell'amato.
Fino ad arrivare ad avere dei desideri comuni, dei sogni comuni. Per le donne il conflitto fra spontaneità e seduzione è
ancora più forte. Esse imparano prestissimo quanto sia importante la
seduzione. L'imparano da bambine. Si accorgono che con uno sguardo, con un
sorriso, con una mossettina possono ottenere più che con mille capricci. Poi vedono
che gli uomini più intelligenti e più forti
sono disarmati di fronte alle moine, alle provocazioni, ai vezzi di donne mediocri e spregiudicate. Capiscono che gli
uomini vengono facilmente sedotti sul piano puramente sessuale. Che restano
incantati a guardare un seno
femminile.
In sostanza si
rendono conto che, per conquistare il proprio uomo, è essenziale
l'apparenza, il fascino, la capacità di farsi ammirare, desiderare.
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Ma
quando sono innamorate vorrebbero anche essere se stesse, sincere, semplici.
Anche la ragazza veramente innamorata usa in modo maldestro le arti della seduzione. Ciò che le riesce bene è
di rendersi bella, piacevole, dolce. Ma poi le batte il cuore, le viene da
piangere, vorrebbe scappare vía. Resta esterrefatta quando si accorge che l'uomo
che ama guarda, pieno di desiderío, una sua amica che gli mostra le gambe provocanti. O
che si volta ad osservare una prostituta
vestita in modo succinto. Allorà si scuote, ce la mette tutta, si trasforma in una vamp. Si butta allo sbaraglio. Eppure vorrebbe
farne a meno, perché se potesse seguire il suo impulso vorrebbe aspettare,
fiduciosa, che lui apra gli occhi e ami solo lei. Nel profondo dell'animo femminile
c'è il timore, lacerante, che l'amore vero,
sincero, semplice, non paghi, perché l'uomo
è sensibile solo all'artificio, alla manipolazione femminíle.
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Questo dilemma
femminile è espresso nella letteratura e nella mitología da due figure
archetipiche: la bella ad
dormentata e la maga. La prima aspetta, bella e
pura, l'uomo dei suoi sogni. L'altra esperta, spregiudicata, conquista
il cuore dell'uomo con i suoi incantesimi.
La donna innamorata si identifica con la prima. Vorrebbe aspettare, con gli occhi
chiusi, immobile, il bacio dell'amato che arriva su un cavallo bianco, e
partire con lui. Questo desiderio di essere cercata senza manipolare, la porta
spesso ad assistere, con terrore, al pericoloso avvicinarsi della rivale. Senza poter far nulla,
senza poter neppure mettere il suo amato sull'avviso. Lei sa che non serve
dirgli: “Guardati da quella, dai suoi intrighi”. L'uomo non le crederebbe. E
lei farebbe la figura della gelosa. O,
peggio, di una donna invidiosa della bellezza di un'altra. Ogni volta, nel
corso della sua vita, la donna si troverà di fronte ad un dilemma: quale strada
seguire? Quella ingenua, dei sentimenti sinceri,
o quella della manipolazione?
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Buona parte
della letteratura rosa tratta questo problema. L'eroina, che ama con cuore puro, si trova
sbarrata la strada da una rivale spregiudicata che
non è veramente innamorata, ma che non esita ad usare
le arti della seduzione. E tutto fa pensare che l'uomo si lasci
irretire, ingannare, sedurre. La storia si svolge fra equivoci e
incomprensioní in cui, più di una volta, lei è tentata di rinunciare perché l'uomo
cede, non capisce. Ma resiste e, alla fine, l'amore vero, il sentimento
generoso e sincero trionfa. L'arte della seduzione si esercita tanto meglio
quanto più si usa l'intelligenza, quanto più si tengono a freno le proprie passioni. Perché in
questo modo sappiamo superare i rifíuti, scegliere il momento più adatto, usare
spregiudicatamente i gesti e le parole idonee.
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Una vecchia leggenda, ripresa
nel film Una strega in paradiso, con James Stewart e Kim Novak, dice che la strega non può
ínnamorarsi. Se si innamora perde i suoi poteri. È vero, i grandi seduttori tengono a freno
i loro sentimenti. Una delle più affascinanti opere sull'importanza della
freddezza emotiva nella
seduzione è “Le relazioni pericolose”.
I protagonisti sono due libertini,
una donna, la marchesa di Merteuil e il visconte di Valmont. Essi dedicano tutto
il loro tempo a manipolare i sentímentí degli altri
per farli innamorare e, in questo modo, renderli
schiavi o condurli alla rovina. Sanno usare i più raffinati giochi
psicologici per suscitare l'amore: la lusinga, l'adulazione,
fanno appello alla compassione, alla tenerezza, fingono
un amore sconfinato, una dedizione totale,
mettono in scena false partenze, falsi suicídi, simulano nobili rinunce, sentimenti religiosi.
Poi, raggiunto il loro intento, usano il loro potere per scopi turpí, come vendícarsi di qualcuno.
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O, semplicemente per
vincere una scommessa, per ridere con gli altri alle spalle
dell'ingenuo che si è fatto intrappolare. Per riuscire, il seduttore
non può avere sentimenti sinceri, deve sempre fingere. In una lettera al
visconte di Valmont, la marchesa di Merteuil scrive: «Mia prima cura fu di conquistare
solo gli omaggi degli uomini che non mi piacevano. Mi servivano a procurarmi
gli onori della resistenza; intanto mi
abbandonavo senza paura all'amante
preferito. Ma siccome a costui, col pretesto di una mia finta
timidezza, non ho mai
permesso di accompagnarmi in società, gli occhi di tutti erano sempre
fissi sull'amante sfortunato»
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Degli amanti fortunati, perché non fossero
pericolosi, si procurava però sempre qualche segreto, per
poterli minacciare e ricattare. «Se provavo qualche dispiacere» aggiunge
mi studiavo di assumere un'aria serena ed allegra; ho spinto il mio zelo fino a
procurarmi dei dolori volontari per cercare
di assumere, nel frattempo, l'espressione del piacere. Ho impiegato la stessa
cura e maggior fatica per reprimere i sintomi di una gioia inattesa. Così sono
riuscita ad avere sulla mia fisionomia quella assoluta padronanza di cui, a
volte, vi ho così stupito...” Possiamo ora domandarci perché, se è tanto
ímportante la freddezza, l'innamoramento sincero viene così spesso ricambiato?
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E troviamo la risposta studiando il meccanismo seduttivo usato dal libertino. Il seduttore finge
di essere innamorato e finge di avere tutte
le virtù che la società di quel momento considera più nobili. Lo stato nascente dell'innamoramento
infatti ha uno straordinario potere
di contagio. La frase di Dante «Amor ch'a nullo amato amar perdona» è vera.
L'innamoramento ha una sua intrinseca potenza seduttiva che affascina chi è
predisposto. Il seduttore, dunque, finge di essere innamorato, però ha cura di
non fare nessun gesto che metta in allarme l'altra persona, che la ponga sulla
difensiva. L'innamoramento infatti è un abbandono
pericoloso, e ciascuno di noi se ne difende. Il seduttore aggira
astutamente tutte le difese. Ripete che lui non chiede nulla, che non vuole
nulla, che è pronto a sparire in ogni momento. Ricordate come si comporta la
seduttrice all'inizio del film Attrazione fatale?
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Il vero
innamorato, al contrario, di solito è emotivo, esigente, oppressivo e, nello stesso tempo, incerto, timido. Insiste, scongiura, poi balbetta,
trema, piange. L'innamoramento non è mai uno scherzo,
non è mai un gioco. Se c'è una cosa che gli innamorati ignorano, è l'umorismo.
L'innamorato fa tutto sul serio. Mette in gioco la sua vita,
e ti chiede di mettere in gioco la tua. Chi non è pronto a farlo, chi non si
sente attratto a sufficienza, si tira indietro, si difende. Qualche volta fugge per non
alimentare speranze ingiustificate. Questo non accade con il seduttore, perché egli sa fermarsi in tempo, sa aspettare, rassicurare. Non crea mai ansie e
paure. Proprio per questo, quando una persona ha dei dubbi e delle resistenze,
finisce per innamorarsi più facilmente del
seduttore che di chi l'ama veramente. Quando incontriamo una persona
innamorata e non ce la sentiamo di ricambiare i suoi sentimenti, molto spesso
preferiamo stare insieme a
una persona che non ci impegna. Uno che cí diverte e con il quale può
nascere una amicizia, o con cui possiamo avere una avventura erotica. Tanto, ci
diciamo, se l'altro è veramente innamorato mi aspetterà, supererà la prova. Infatti il vero amore è tenace, non si arrende facilmente.
Però nelle fasi iniziali, quando è poco più di una esplorazione, l'amore è
anche fragile.
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Soprattutto in certe persone gelose e insicure. Il vero amore
deve sempre difendersi dalla falsa seduzione.
Nella domanda ricorrente «Mi
ami?» c'è anche questo quesito «Fai sul serio o scherzi, sei sincero o mi inganni?».
E non e facile trovare la risposta. Per questo, nell'amore, ci difendiamo,
poniamo delle prove, aspettiamo, cerchiamo di decifrare il comportamento
dell'altro. L'amore non è solo dono. È anche
intelligenza, azione per conquistare la persona amata, per superare le
difficoltà, per respingere gli attacchi, per sconfiggeré i rivali che vogliono
impadronirsi di chi amiamo. È anche scoperta delle vere intenzioni dell'altro. È decifrazione, scavo in profondità nel mondo
della possibile menzogna. È, infíne, azione su se stessi, metamorfosi, perfezionamento,
superamento delle prove. Tutti i romanzi, tutti film d'amore sono il racconto di
questa avventura interiore ed esteriore,
di questa ricerca, di questa lotta contro se stessi e contro il mondo.
Gabry,
RispondiEliminasono Anita Padovani e insegno biologia. Puoi insistere sulle malattie veneree? Oggi fanno tanti guasti ma nessuno ne parla a fondo ora che ti seguono quasi 90.000 persone non sarebbe male mostrare anche l’altra faccia più subdola del sesso libero e non protetto. Grazie!
P.S. ho appena scoperto il tuo blog e ti seguo sul mio IPad. Ok Anita65
Gabry,
RispondiEliminascusami, sono Luisa Ferretti, ma che sono quegli aforismi che stai postando sotto il titolo principale di ogni articolo, di colore azzurro, carattere minus, che inneggiano a stati d’animo e firmati con le sigle RP - VV – GV ? tu mi incuriosisci sempre! Ciao Luisa60
Ciao Gabry,
RispondiEliminasono Adele Rossi, iscritta da poco e rispondo al tuo post “Perché le donne tradiscono?” del 25 apr u.s. Nel forum la russa Domitilla consiglia di schiacciare il capo a donne che tradiscono marito e amante! Non sono d’accordo! E’ tempo di imitarle dopo secoli di soprusi maschili. Anche se spregiudicate e un po’ puttane, fanno pagare agli uomini quello che hanno dispensato per lungo tempo a noi donne. La cosa che non mando giù, però, è il suo comportamento con un uomo innamorato! Perché solo un uomo innamorato, libero e da lei scelto, poteva sopportare tanta mostruosità. Doveva infierire con i mascalzoni sposati che cercano vittime giovani e indifese. Ma non credo che lei abbia il mio stesso senso combattivo e di rivolta. Una che si tiene il marito, dopo una storia di 10 anni, che lei definisce grande amore, è solo una grande stronza! Certamente il marito le serve per il suo perbenismo e forse per i suoi soldi. Deve essere una che ha solo smania di seduzione e protagonismo. Oppure una prostituta d’alto borgo, che sfrutta gli uomini in cambio di favori. Certo che se dovessi infierire contro un uomo che amo, non mi comporterei così. Lo farei solo con gli stronzi e quelli che si danno tutte quelle fottute arie! Restano a suo carico 10 lunghi anni con lo stesso uomo. Ma parlare di grande amore non sta ne in cielo ne in terra. Chi ama si mette in gioco, perde la testa, non si fa sfuggire il Grande Amore! Più che una donna innamorata sembra una Mata Hari, una che sale e scende dall Orient Express pronta e disponibile con tutti ma a tradire tutti, il marito per primo e poi tutti gli altri. Ma ha dei figli, una famiglia regolare o vive sotto copertura? Vorrei altri particolari, ma solo per dare corpo alla mia ipotesi di Gran Puttana! Una che tradisce il marito senza cercare le basi dell’amore, tradisce solo per il gusto di tradire. Amore, che poi dice di aver trovato, ma tradisce anche quello. Tali comportamenti mi ricordano tanto Madame Bovary e lei sembra solo una “Serpe nel seno”. Sono femminista e detesto gli uomini di cacca, ma che io possa sprofondare, se questo non è un comportamento di una Donna di Merda di una lontana Prima Repubblica! Adele 67
Oddio ma che le farei a quel grandissimo gran bel pezzo di f che è la kidman! il suo corpo è da sturbo e i moltissimi suoi film la si guarda tenendoselo in mano. E lei questo lo sa benissimo ed infatti è per questo si fa vedere sempre apposta nuda...vero nicole! E chi non se la farebbe questa bella anzi bellissima anzi direi davvero stupenda incredibile stangona così veramente tanto troppo bona com'è?
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