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martedì 24 luglio 2012

Via col vento!



 
 Via col vento!


Via col vento (Gone with the Wind) è un film drammatico diretto da Victor Fleming nel 1939.
Universalmente ricosciuto come uno dei film più famosi della storia del cinema, ha stabilito dei record che rimangono tuttora insuperati. Il film venne prodotto da David O. Selznick e distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer; la sceneggiatura, in buona parte dovuta a Sidney Howard, è tratta dal romanzo omonimo di Margaret Mitchell, vincitore del premio Pulitzer nel 1937.
La lavorazione del film fu molto complessa e travagliata per i film di quel periodo storico: complessivamente richiese circa due anni per poter essere realizzato e il suo 


Via col vento - Locandina
  

completamento è dovuto principalmente al grande sforzo economico e lavorativo di Selznick, la cui intenzione era di farne un grande affresco storico, oltre che una semplice storia d'amore; per raggiungere il suo scopo Selznick vi dedicò quasi tutte le sue energie nel periodo della produzione. Proprio la grandiosità produttiva e il grande successo di pubblico rendono questo film una pietra miliare indiscutibile nella storia del cinema; si è trattato, infatti, del primo caso di successo planetario nella storia del cinema.
Ufficialmente la regia è attribuita a Victor Fleming, ma durante la produzione si sono succeduti George Cukor e Sam Wood.[1] Lo stesso Selznick (considerato da molti il vero autore del film)[2] ha avuto una forte presenza nella direzione così come su molti aspetti del film, tra cui anche la sceneggiatura, il montaggio e la scelta degli attori, a dimostrazione che questo più degli altri è il "suo" film.
E' il film di tutti i tempi reso immortale da un cast insuperabile che ha la sua punta di 


Via col vento -Vivien Leigh
  

diamante nella Rossella O'Hara di Vivien Leigh. Unico punto debole di un film perfetto l'Ashley Wilkes di Leslie Howard un po' troppo in su con gli anni per un personaggio che dovrebbe avere meno di trenta anni e decisamente bruttino: non si riesce a capire, infatti, come Rossella per ben 222 minuti insista caparbiamente nel circuire il "povero" Ashley, ormai avviato al malinconico tramonto quando attorno a lei si aggira il Rhett Butler di Gable, la più simpatica canaglia di tutta la storia del cinema hollywoodiano. Tendenzialmente magniloquente nel creare un'atmosfera che, forse, nella contea di Clayton in Georgia non è mai esistita, il film rimane il prodotto di una Hollywood ormai scomparsa, ma che per tanti anni ci ha 


Via col vento -Vivien Leigh e Clark Gable
  

fatto sognare a occhi aperti grazie ad attrici, attori e registi che davano il "tu" alla cinepresa e si imponevano con il peso della loro personalità e in Via col vento di queste personalità ve ne sono parecchie: la De Havilland, sensazionale Melania, la MacDaniel, la Mammy di colore ricca di umanità e di simpatia, la Munsun nel ruolo di Bella, Thomas Mithchell, il focoso Geraldo O'Hara fino ad arrivare alla Prissy petulante e piagnucolosa di Butterfly Macqueen. La regia di Fleming, subentrato a Cukor, è sempre efficace: poco indulge al melò per dare spazio all'intensa drammaticità di alcune scene che vengono interpretate dagli interpreti principali in modo sempre efficace e credibile. Ma è su 


Via col vento -Vivien Leigh e Clark Gable 2
  

Vivien Leigh che vorrei tornare. Attrice inglese nata in India, ma cabarbia e volitiva come il personaggio che fu chiamata a interpretare: la capricciosa, egoista, egocentrica Rossella che le fruttò il suo primo Oscar; l'altro verrà qualche anno dopo per il ruolo di Blanche Du Bois in un Tram chiamato Desiderio accanto a Marlon Brando. Orbene questa Rossella domina il film dalle prime battute fino al fatidico "Tomorrow is an other day" per nulla vinta, ma anzi pronta a dare battaglia ancora per riconquistare l'uomo che finalmente si è accorta di amare. Era impossibile che fra Rossella e Rhett l'amore non dovesse 


Via col vento -Vivien Leigh, Olivia De Havilland e Leslie Howard
  

nascere: troppo simili, troppo mascalzoni entrambi, troppo avventurieri ma con una differenza di non poco conto: Rhett è l'avventuriero dal cuore d'oro, Rossella è l'avventuriera che, se mai ha posseduto un cuore - cosa di cui dubitare - l'ha seppellito alla fine del primo tempo quando giura che i nordisti non la batteranno e che lei e la sua famiglia non soffriranno mai più fame e miseria a costo di rubare, mentire, tradire e uccidere. Melò allo stato puro in questi momenti reso ancor più melò da una colonna sonora unica al mondo che fonde insieme i sentimenti dei protagonosti con la storia di una società travolta dal vento della guerra. A questo caledoscopio di 


Via col vento -Vivien Leigh 2
  

sentimenti bisogna aggiungere lo splendore di un technicolor curato da Natalie Kalmus, la "maga" del colore, a cui si devono buona parte dei film in technicolor di quelli anni fra cui Sangue e Arena di Robert Mounulion e i Tre Moschettieri di Sidney, solo per citarne alcuni. Insomma nove Oscar tutti meritati perché hanno consentito agli spettatori di tante generazioni di sognare, di piangere, di immedesimarsi in quei ruoli e di uscire dal cinema con la convinzione di avere assistito al "più grande spettacolo del mondo". Grazie Vivien, grazie Clark, grazie Victor e soprattutto grazie David: è alla tua caparbia follia che possiamo ancora godere di un capolavoro.
Dal mito al feticcio: il libro, da cui è tratto il film, viene soppesato e scrutato, pesa infatti. nell’originale, 600 


Via col vento -Vivien Leigh e Clark Gable  3
  

grammi, contiene 1037 pagine; il primo  giorno di vendita  (30 giugno 1946): vende 50.000 copie, tre settimane dopo 176.000 copie; sei mesi dopo 1.000.000 di copie, oggi è arrivato a 25.000.000 di copie ed è stato tradotto in trenta lingue.
David O. Selznick lo acquista per 50.000 dollari e decide di passare alla fase di realizzazione dell’opera.
La scelta dell’attore che deve impersonare Rhett Butler ricade su Clark Gable, il sex-symbol maschile del tempo. Gable è però legato da contratto alla MGM che tratta la cessione del divo a queste condizioni: partecipazione ai costi di produzione del film fino a 2.500.000 dollari, diritto alla distribuzione e partecipazione a1 50% dei profitti.


Via col vento -Vivien Leigh 3

 

Chiuso l’affare Gable, bisogna trovare l’attrice per la parte di Rossella: 110 talent-scout vengono ingaggiati, si selezionano 1400 attrici, ma senza esito. La ricerca costa 92.000 dollari. O. Selznick, il creatore del mito, passa, senza Rossella all’esecuzione dell’opera.
Il primo colpo di manovella viene dato l’11dicemnbre del 1938: si filma l’incendio della città di Atlanta; il regista è George Cukor: vengono ricostruiti in studio 53 edifici e affidato lo spegnimento a 15.000 galloni d’acqua.
A questo punto, per caso, come avvenne nelle fantasiose narrazioni, si trova l’attrice che impersonerà Rossella: è arrivata da Londra in compagnia di Myron O Selznick e viene subito indicata come una divina apparizione: è Vivien Leigh.
Si susseguono i registi, infine dirige Victor 


Via col vento -Vivien Leigh e Clark Gable  3
  

Fleming, ma lo aiutano Sam Wood e Sidney Franklyn perché Fleming è spesso colpito da crolli nervosi. Le scene d’azione sono dirette da Breezy Eason.
Si consorziano gli sceneggiatori: Sidney Howard viene sorretto da Ben Hecht (cui è dovuto il prologo dell’epopea), F.S. Fitzgerald, ormai alcolista, scrive poco, Charles McArtur, John Van Druten e lo stesso O’Selznick.
Il film viene portato a termine il 15 Luglio 1939, 22 settimane dopo il primo ciack.
Max Steiner, il grande musicista di King Kong, Piccole donne, Casablanca, Il traditore, curò da solo la colonna sonora.
Arriviamo al momento dell’uscita del film: date e somme misurano la lunghezza e la grandezza dell’impresa.


Via col vento - Clark Gable

 

La prima proiezione pubblica ha luogo ad Atlanta  il 15dicembre 1939.
il 20 febbraio del 1940 viene insignito di 10 Oscar e le file  per vederlo si misurano in chilometri (qui non ci sorreggono dati di prima mano).
Sappiamo, però, che al cinema  Ritz di Londra il film restò in cartellone per circa 4 anni,  che il compenso di Vivine Leigh fu di 30.000 dollari, che i cavalli impiegati nelle varie scene furono 1.100, le persone 2.400 (appena il doppio dei cavalli), i costumi delle donne 2.500, quelli del solo Gable 44.
Infine, il costo complessivo del film risultò di 3.200.000 dollari prebellici, più 757.000 dollari  per titoli di testa e spese varie ed eventuali.
Durata del film originale: 222 minuti.
Via col vento -Vivien Leigh e Clark Gable - poster

 

Lunghezza della pellicola effettivamente girata: 1.000.000 di metri.
La CBS pagò per lo sfruttamento ventennale del film 35.000 dollari. Torniamo al 1ibro da cui siamo partiti, anzi dal copione: l’originale fu venduto all’asta, per 13.500.000 lire italiane, a un tale Ken Kragen, un agente hollywoodiano, da Olivia de Havilland, ovvero dalla mitica Melania Hamilton Whilkes!
 

15 commenti:

  1. Sono sull adriatico e il tempo è out così sfogliavo il tuo blog. Hai da poco postato Via col vento. Magistrale, anche se datato è uno dei più grandi film di tutti i tempi. Ora le foto vanno nel classico monitor del pc, ma te lo ha fatto notare qualcuno mi pare? Prima le foto erano belle ma non entravano nello schermo. Forse tu usi un 22 o 25 pollici. Sei un sogno come sempre. A settembre. Un abbraccio.

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  2. Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67

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  3. Gabry parto mercoledì 1 agosto e torno intorno al 20. Mi raccomando sempre barra a dritta. Non so se prendo internet sul mio samsung in riviera, altrimenti mi aggiorno al rientro. In questa settimana ti faccio sapere. Ciao Davide68

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  4. 1) Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67
    2) Sorry I have not added to the translation. Of course you know how to do it but I do not know you well and still do not want you to think ill of me. Tiffany67

    1) L’amore è una tematica da sempre al centro dell’attenzione dell’uomo e quindi anche oggetto di interesse della psicologia.
    Ma cos’è l’amore? A volte capita di essere confusi al riguardo e chiederci, ad esempio, se proviamo amore o solo attrazione, se siamo veramente innamorati del nostro partner o “è solo un’abitudine”, oppure può capitare di sentirci soggiogati in un rapporto che più che amore è diventato ossessione e sofferenza, o in altri casi ancora, la relazione è un campo di battaglia e la rabbia sembra costituire il legame più forte.
    Per comprendere cos’è l’amore prima di tutto è importante distinguerlo dall’innamoramento. Sei d’accordo su questo? Perché vedo che nel tuo contenitore l’amore è molto vago. Scrivimi, io seguo la scuola psicologica americana. Sei interessante ed intrigante allo stesso tempo. Belle le foto. Sono le tue ragazze quelle che si vedono nel profilo? Sei simpatico fammi sapere. Tiffany67


    2) Scusa non ho inserito la traduzione. Certo tu sai come si fa ma io non ti conosco ancora bene e non voglio che pensi male di me. Tiffany67

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  5. Ho pubblicato il blog cinematografo e ho postato Guerre stellari. Ciao. Renato

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  6. Già! A chi. E’ vero. Chissà a chi hai dedicato questa poesia. Lo so non sono fatti miei, ma siamo su un blog, ti ho visto nascere, ne parlo con le amiche ecc. Ora vorrei comunicarlo, ma mi sono bloccata interdetta sul significato “a chi” chissà che cosa vuoi dire e a chi lo vuoi dire. Ok a noi poveri mortali organizzare la giornata e tirare avanti. Grazie per farmi sognare, un bacio. Emma61

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  7. Chi è la donna del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Chi è l uomo del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Tutto questo non lo dici. “A chi” è una poesia affascinante. Niente di autobiografico? Ti Saluto. Francesca64

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  8. Fantastica la foto dei gatti abbracciati che hai postato in “Imprinting o innamoramento?” Ma dove le prendi? Sei un gran casino, interessante la teoria imprinting animale e innamoramento umano. Per un estate ricca di meningi. Ti seguo. Luisa57

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  9. Interessanti le teorie tra l’imprinting e l’innamoramento, postati mercoledì 25 luglio 2012, non hai autori o altro? Se non adesso fa qualcosa per il rientro. Tra poco siamo in ferie. Ciao. Ti seguo. Silvia60

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  10. hai già postato "Imprinting o innamoramento 2" sei più veloce della luce. Grazie, lo devo leggere adesso anche se casco dal sonno. Giornata disturbata, cielo grigio, ultimi giorni di lavoro. Grazie. Silvia60

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  11. Gabry hai superato gli 80 post e le 2800 visite prima che io vada in ferie. Calmati, se voglio darti una mano non posso fare più nulla. Ciao bello. Scusa gli scherzi. Ok vai forte! Un abbraccio. Davide68

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  12. Gabry vado in ferie il 2 agosto, ma tu non mi lasci proprio nulla da fare. Ormai sei nelle alte sfere. Se posto un articolo posso firmarlo? Io scendo al sud o il 2 o il 3 agosto, ci possiamo prendere un attimo un caffè? Un amico che non conosci. Davide68

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  13. Und 'gruselig, was Sie über das Bedürfnis nach Zuwendung bei Tieren und Menschen zu sagen. Ich lese eine helle und sagte mir, ich hatte einen neuen Post eingegeben. Ich las die Tränen, vor allem aber Ihren Bedarf, um die Wurzeln der Liebe kennen. Du bist schön. Weiter. Elke64

    E’ raccapricciante quello che dici sul bisogno di affetto negli animali e nell’uomo. Ti stavo leggendo e una luce mi ha detto che era stato inserito un nuovo post. Leggendo mi venivano le lacrime, ma soprattutto il tuo bisogno di conoscere le radici dell’amore. Sei bellissimo. Continua. Elke64

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  14. Non so se ti ho mandato questo commento nel caso scusa lo rileggi. Ci tenevo a ribadire il mio pensiero. Lucia.
    Di solito i blog e i siti sull’amore sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Questo, come ho già detto, è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. In autunno ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Inutile dire che mi sei simpatico. Ti bacio. Lucia56

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  15. Non so se ti ho mandato questo commento nel caso scusa lo rileggi. Ci tenevo a ribadire il mio pensiero. Lucia.
    Di solito i blog e i siti sull’amore sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Questo, come ho già detto, è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. In autunno ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Inutile dire che mi sei simpatico. Ti bacio. Lucia56

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