Quante volte ci si domanda: “Come si
fa a guarire di mal d’amore, smettere di soffrire se ti se sei innamorato e non
vieni ricambiato? “ Per rispondere ricordiamo che noi ci innamoriamo quando,
stanchi del nostro attuale modo di essere, vogliamo realizzare altre nostre
potenzialità e siamo pronti a ricominciare da capo. Allora ci innamoriamo di una persona che ci fa
intravvedere la nuova futura possibile vita.
Colazione da Tiffany - Locandina |
Così si accende il processo
di “stato nascente“ in cui noi trasfiguriamo tanto il mondo che la persona
amata. Sentiamo di avere un’affinità profonda, metafisica con lei e viviamo il
nostro amore come qualcosa che contribuisce all’armonia del mondo, alla
perfezione stessa del cosmo. Perciò se chi amiamo ci dice di no, ci rifiuta,
non riusciamo a capire, ci sembra qualcosa di assurdo, ma non sul piano
psicologico, sul piano della struttura costitutiva dell’essere. È un assurdo, un vuoto che ci
portiamo dentro per anni. E che può essere riempito definitivamente solo con un altro
innamoramento ricambiato. Ma allora non c’è nulla da fare contro il male
d’amore? No. No perche, nello “stato nascente”, noi stavamo mutando, e le
energie che volevano creare una nuova vita sono bloccate, ma ancora presenti.
Non possiamo realizzare una coppia amorosa, ma possiamo orientarle verso un
altra meta.
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn |
La terapia dell’innamoramento frustrato è una nuova attività
creativa.
Goethe si era innamorato di Charlotte Buff e, quando la ragazza ha sposato un altro, ha pensato al suicidio. Però,anziché suicidarsi, ha scritto il romanzo I dolori del giovane Werther, in cui un giovane si innamora, di una ragazza che (guarda caso) si chiama Charlotte e quando lei sposa un altro, si suicida. Goethe invece si salva. Un altro esempio: nel 1883 Nietzsche si innamora di Lou Salomé, vuol sposarla ma lei lo respinge. È sconvolto, fugge, ha degli incubi, è disperato. Ma non si suicida, scrive di getto, in pochi giorni, un'opera straordinaria: Così parlò Zarathustra.
Goethe si era innamorato di Charlotte Buff e, quando la ragazza ha sposato un altro, ha pensato al suicidio. Però,anziché suicidarsi, ha scritto il romanzo I dolori del giovane Werther, in cui un giovane si innamora, di una ragazza che (guarda caso) si chiama Charlotte e quando lei sposa un altro, si suicida. Goethe invece si salva. Un altro esempio: nel 1883 Nietzsche si innamora di Lou Salomé, vuol sposarla ma lei lo respinge. È sconvolto, fugge, ha degli incubi, è disperato. Ma non si suicida, scrive di getto, in pochi giorni, un'opera straordinaria: Così parlò Zarathustra.
Colazione da Tiffany - George Peppard |
Concludendo, per
guarire da un innamoramento deluso, la terapia efficace sta nel continuare il processo di trasformazione già
iniziato. Anzi, nell’accelerare il cambiamento esplorando nuove strade.
Soprattutto impegnandosi in un grande compito che richieda lotta, lavoro,
energia e creatività. Solo così le forze liberate dall’innamoramento possono
incanalarsi in un nuovo progetto. E la nostalgia, il dolore, la rabbia, la volontà di riscatto o di
vendetta diventano
potenze costruttive.
Il film di oggi è Colazione da Tiffany. New York; una giovane donna fasciata da un
tubino nero, occhiali da sole e sacchettino di carta in mano, cammina
con grazia e leggerezza all'ombra dei palazzi della Fifth Avenue. Questi,
marmorei e biancastri, troneggiano impassibili ed immuni ai turbamenti (o
paturnie) della vita d'ogni persona.
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn 2 |
In particolare Tiffany & co.,
gioielleria nella quale "pare che nulla di male possa mai accaderti"
è la meta della nostra Holly, la quale, estratti croissant e bibita dal sacchetto,
osserva la vetrina mentre consuma la sua colazione. Così si apre "Colazione da Tiffany",
film nell’olimpo dei più cult di tutti i tempi. Quando nell’autunno del
1960 Audrey Hepburn decise non senza molti dubbi (aveva da poco partorito il
suo primo tanto desiderato figlio) di partecipare alla trasposizione
cinematografica del film
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn 3 |
tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote, compì quella scelta che l'avrebbe legata per sempre
alla paradossale – cinica –sognatrice - adorabile Holly
Golightly. Holly è una sofisticata donna di New York che tra party e
visite a Sing Sing ha un solo mero obiettivo: farsi sposare da un qualche ricco sfondato. Abita
in un pratico appartamento con
un gatto senza nome, dorme con i tappi per le orecchie, chiama i taxi
con un fischio e veste scintillanti capi alla moda; poco gli interessano gli
altri e forse poco gli interessa anche la sua quotidiana routine, patinata solo
all’apparenza. Un giorno Paul (George Peppard),
scrittore alle prime armi ed in cerca di idee e tranquillità, si
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard |
trasferisce nello
stesso palazzo, ma dopo la conoscenza di Holly si accorgerà che con lei vicina il suo mestiere non gli
era mai sembrato così difficile. In mezzo alle luci ed ai rumori di New
York, tra strade trafficate e chiassosi interni si svolge l'amicizia dei due e
la ricerca della propria compiutezza personale di Holly. "Colazione da
Tiffany" è più di un film ed in esso Audrey Hepburn è più di un attrice.
Insieme fanno moda e tendenza, così come di tendenza erano i magnifici abiti ideati appositamente per
Audrey dal celebre stilista Hubert de Givenchy, che si aggiungeva alla
schiera di nomi famosi legati alla produzione quali
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard - il bacio |
Blake
Edwards, Truman Capote e Henry Mancini. Le locandine del '61 certo non
peccarono di superbia quando inneggiarono ad un film che sarebbe stato "eternamente
chic". Quante cose infatti ancora oggi appaiono inscindibilmente
legate ad esso: il lunghissimo bocchino per sigaretta che usa Holly, il
magnifico tubino nero disegnato da Givenchy, l'indimenticabile "Moon river", motivo
principale della colonna sonora di Mancini, la stessa casa di gioielli di
Tiffany & co.,che ottenne una
pubblicità non superabile neppure dai moderni media.
Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard - il bacio e il gatto. |
Ed ancora Audrey
Hepburn, in una delle più famose e celebrate interpretazioni della storia del
cinema. Infine
quella scena del bacio sotto la pioggia: magica, superba, cristallizzata nelle
languide note di "Moon river" che paiono trasmettere allo spettatore
una sensazione di eternità. L'eternità dell'avvicendarsi delle paturnie
e della felicità, del sole e degli acquazzoni, l'eternità di un film davvero
unico.
E' bello sapere che ci sei, che si parli d amore come nello dolce stil novo! E non per soldi, come nelle pellicole, nei romanzi e nei saggi degli editori. Anzi nessuno di questi soggetti è abilitato a parlarne visto che badano ai profitti, ai sondaggi ecc Tu lo fai per passione, si sente. Sono in villeggiatura e le mie amiche d albergo hanno chiesto di collegarsi a te dal pc in camera, ora avrai altre lettrici. La sai l ultima, ti legge anche mio marito! Con la scusa di educare i ragazzi, ha letto il film Melissa P e io rido. Con la scusa dei figli sbircia. Ti saluto. Silvia60
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