Illusioni d'amore ed autoinganno
Uno
sguardo, un sorriso, magari un'inflessione della voce e l'attrazione scatta
irresistibile. Al volto che piace si attribuiscono ogni sorta di virtù: bontà, dolcezza, una risolutezza
che promette protezione, una malinconia che risveglia la propria,
gratificante, dedizione. Pochi dettagli, che altri troverebbero insignificanti,
bastano a scatenare fantasie e proiezioni spesso illusorie e ingiustificate: per far corrispondere l'innamorato
all'immagine ideale interna, gli si cuciono addosso vestiti magici, ma assolutamente inesistenti.
L'amore è una cosa meravigliosa - William Holden e Jennifer Jones |
E quando ci si accorge dell'autoinganno pur di non perdere
l'investimento affettivo ci si convince che l ' altro cambierà, perché l'amore
fa miracoli. E' vero? Assolutamente no, come dimostra la psicologa Jole Baldaro
Verde. L' innamoramento, scrive, e' un fortissimo desiderio di entrare nello
spazio psicologico e fisico dell'altro e scatta ogni volta che i bisogni fondamentali identità
sessuale, attaccamento autonomia e autostima non vengono soddisfatti, o se ne
presentano di nuovi. Per raggiungere l'obiettivo, non si lesina nulla,
nemmeno l'autoaccecamento sulle reali caratteristiche dell'amato e
l'autoinganno sulle proprie: una trappola inesorabile, che nella maggior parte
dei casi farà a pezzi tutti i due. Per piacere si finisce per compiacere,
svalutando la propria identità e acquisendone una nuova, ma posticcia. Eppure,
già al momento dell'incontro sono presenti quasi tutte le caratteristiche che
segneranno il destino della coppia, evidenti agli estranei ma non ai
protagonisti. Il luogo stesso, ad esempio, non e' mai casuale ma sebbene tutti
gli innamorati lo ricordino perfettamente, nessuno pensa che già quello
rispondesse a un bisogno.
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Ogni luogo e' infatti la promessa di qualche cosa. Conoscersi
a una festa galeotta per eccellenza, secondo un'inchiesta su 130 studenti
genovesi e' un segnale di continuità: stesso gruppo sociale, stesso livello di studi, nessuna
rottura con la vita precedente. Incontrarsi in vacanza (al secondo
posto) promette gusti
simili e nessuna lite sul tempo libero. Il vicino di banco o di
scrivania fa sperare in una comunanza
di interessi che potrebbero riempire il tempo che resta dopo le coccole
e l' amore. E le persone che si conoscono da sempre (all'ultimo posto) si promettono reciprocamente una vita
senza scossoni, nel segno della similarità. Nei giovani il ruolo sociale
ha poca importanza. Da grandi, invece, le cose cambiano. E la professione
esercita un'attrattiva non certo marginale nello scatenare le fantasie: all'uomo d'ordine o di legge, al
collaudatore o al pilota d'aereo vengono attribuite le qualità dello stereotipo
paterno.
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Di conseguenza molte donne tendono a proiettare su questi
uomini tutte le caratteristiche positive che avrebbero desiderato nel padre o che il padre ha
effettivamente avuto. Non e' detto, pero', che a queste professioni
corrispondano le qualità sognate. Uomini e donne hanno, a livello inconscio, un
modello ideale di partner che confrontano con tutte le persone che incontrano.
Ma per decodificare i segnali in arrivo, ricorda la Baldaro Verde, occorre
saper esaminare spassionatamente la realtà cosa che non molti sanno fare, come
dimostrano le inchieste alle quali si rifa'. I bisogni insoddisfatti cercano infatti una riparazione e
l'innamoramento è l'occasione buona per ottenerla. Il pulcino bagnato, ad esempio,
in genere cercherà un genitore e per sedurlo utilizzerà la strategia della sottomissione e dell'infelicità.
A questi segnali reagisce di solito il generoso, cioè l'individuo che ha un compulsivo bisogno di
prendersi cura degli altri.
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La coppia che si forma e' complementare
ognuno dei due riceve qualcosa in cambio di quello che dà ma traballante: se il pulcino bagnato cresce e
diventa adulto, che se ne farà di un genitore? E se i segnali erano
illusori? E' probabile che la coppia, sebbene delusa, resti insieme prigioniera
del gioco innescato, tanto e' forte il bisogno di sicurezza dell'uno e il
timore di affrontare un'immagine di sé svalutata dell'altro. C'è anche una
terza possibilità: i bisogni iniziali vengono soddisfatti, i due crescono e si
evolvono nella stessa direzione fino a diventare una coppia adulta. E' questa la coppia più solida,
perché fondata sullo scambio non dei bisogni, ma dei doni. Ma anche
questo rapporto indubbiamente felice può deteriorarsi se non si continua a
cambiare insieme e non si condividono interessi che diventano fondamentali.
Soddisfatti i bisogni fondamentali, ne nascono infatti degli altri. E una risposta negativa apre
inevitabilmente la porta al desiderio di un nuovo amore.
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Come faccio sempre per dare vita ai
comportamenti del post uso un film famoso. E chi se non “L’amore
è una cosa meravigliosa (1955)”!
Ecco
un film che divenne famoso per il suo tema musicale, scritto da Paul Francis
Webster e Sammy Fain, premiati con l’Oscar nell’occasione. Ma se il tema
omonimo del film ancora oggi è ricordato, questo celebre melodramma diretto da
Henry King, uno specialista del genere, e interpretato da Jennifer Jones e
William Holden, all’epoca fu molto apprezzato dall’establishment hollywoodiano,
al punto da avere ben 8
Nomination e tre Oscar, per la canzone, le musiche (di Alfred Newman) e
i costumi (di Charles Le Maire).
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L’ambientazione è di quelle esotiche, che
tanto piacevano agli americani (ma anche a noi europei) e in questo caso il
luogo è la Hong Kong del
1949, colonia britannica ai confini della “rivoluzione”, che proprio
quell’anno sconvolgerà la Cina con l’avvento al potere dei comunisti di Mao. L’elemento che oggi
ci fa sorridere è il dover immaginare la Jones come
una mezzosangue, un po’ europea un po’ cinese, che fa il pari con l’altra
celebre mezzosangue, indiana, interpretata dall’attrice nel western Duello al
sole, con Gregory Peck. Ma allora l’idea di prendere un’attrice asiatica come
protagonista era impensabile, ed ecco quindi la storia di questa dottoressa euroasiatica,
come ella stessa si autodefinisce, andata via dalla Cina alla morte del marito,
che dedica tutto il suo tempo al lavoro duro in un ospedale. L’incontro con il
corrispondente inglese Mark (William Holden, corpo maschile “erotico” di quegli
anni, di cui il contemporaneo Picnic meglio ne segnalò le caratteristiche di “uomo
nuovo”), cambierà per sempre la vita della non più giovanissima Han Suyin. Il film vive della passione e della
felicità dei due protagonisti, dei loro incontri, delle loro nuotate, delle
passeggiate sotto l’albero, dei loro appuntamenti, e di una malinconia
di fondo, dovuta ai conflitti che la donna incontra per i pregiudizi razziali e per
la propria famiglia, ed all’impossibilità per Mark di divorziare dalla moglie. Ma questi
conflitti con la quotidianità vengono abbattuti uno ad uno dalla forza del loro
sentimento e il film sembra ogni volta come voler appoggiare i due
protagonisti, renderli vincenti contro i piccoli ostacoli della vita.
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E se ci
aspettiamo litigi, pianti o zuffe tra i due innamorati, siamo fuori luogo,
perché L’amore è una cosa meravigliosa celebra il più ardito dei sentimenti con
una devozione assoluta, e se l’happy end non è assicurato, questo non significa
che il senso dell’operazione ne sia vanificato. La guerra incombe e già
prefiguriamo un destino crudele per il corrispondente,morirà in una azione di
guerra, tanto più quando l’indovino di turno gli predirà ben 87 anni di vita
assieme... Il finale strappalacrime avrà fatto infuriare i critici, ma
sicuramente gli spettatori - commossi - non se ne saranno mai accorti... Per
una volta, preferiamo il doppiaggio italiano, anche per godere della mitica
voce di Emilio Gigoli, uno dei grandi della storia del doppiaggio italiano.
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RispondiEliminaStai scavando nei meandri della mente e io che ti avevo preso per un imbonitore della rete. Ti ricordi di me, sono Valentina Cornero, la criticona! Forse la prima che ho postato un commento al tuo blog. Da allora io mi sono presa delle strigliate dalle tue “fans” e tu imperterrito hai sfornato 50 post uno più intrigante dell’altro. Sono felice di essermi sbagliata. Anzi è bello constatare che ci sia tutto quello che dici senza secondi e tripli fini. Ma oggi è così, meglio ricredersi che essere triturati dal sistema. Che devo dire, se sapessi dove sei vorrei aiutarti ma non dici dove risiedi. Dall’altro blog che hai postato, grazie al pulsante sotto il titolo, so che insegni e sei di Salerno. E’ già qualcosa. Quando ho cercato di decifrare tutte quelle teorie e quelle foto sul cervello e sulla didattica mi sono sentita piccina piccina. Ho proprio preso una cantonata, Prof però insisto, ora che mi sono ricreduta su te voglio vederti, perché persone così non ne ho viste tante nelle vita. Ti saluto, vogliono il pc. Un bacio. Valentina64
RispondiEliminaSi vous voyez un français écrit est mon espoir que vous pouvez traduire ainsi avec Google. Vous êtes encore plus intéressant que je l'espérais. Je n'aurais jamais trouvé un moyen de passer de la psychologie du film à la connaissance du public en général. Vous êtes un homme intelligent et passionné. Félicitations pour ne pas publier plus de pensées? J'adore Francoise67
RispondiEliminaSpettacolari le bellissime foto dei film che riporti sul blog. Io non ci riesco, cerco il film con google e chiedo immagini, ma quelle tue son tutta un'altra dimensione. Non ci sono, ho provato e riprovato ma non esistono e quando ci sono non sono come le tue più grandi e contrastate. Possibile che mi devi mettere in crisi anche in questo. Già ci riesci cambiando la foto di riferimento, mi piaci di più. Ma ora anche tirando dal cappello a cilindro sistemi impossibili. Ma chi sei esisti o sei un’entità? Ho letto l’altro blog sulla didattica e il cervello, l’ho fatto vedere a un amico Prof e non ci ha capito un c … poi al mio medico che ha chiuso la partita con un “notevole”! Ti penso. Emma61
RispondiEliminaВсе больше и больше красивых вашего блога. Некоторые друзья говорили мне следовать за вами. Я думаю, вы будете получать новости из России. Я не знаю, слышал ли ты, но мы, русские женщины очень романтичны и страстны. Здесь, однако, почти все люди мелкие и грубые. Он сказал, что итальянские мужчины очень жарко. Вы, как и вы? Вы счастливы? Я врач, но я не очень счастлив. Почему бы не история любви. С удовольствием.Объятие. Irina63
RispondiEliminaSei l’incubo delle mie vacanze! Se sapessi dove sei verrei da te solo per ascoltare una delle storie che racconti senza aprire bocca. Ma come mai non hai fatto tutto questo prima? Ma chi sei veramente? Dimmi che sei vero, perché in caso contrario sfascio il PC. Ma non può essere che in 20 giorni la mia mente è volata via così. C’è qualcosa che non mi torna. Quando personalizzi una cosa è 100 volte meglio di tutto quello che c’è in rete. La scrittura, forse per via dei caratteri, le foto per il contrasto, i colori, la grandezza. Mio figlio dice che usi programmi tuoi personali, perche le foto in rete non sono così. Me ne ha scaricata una uguale sembra un giorno di nebbia. Mi fai star male. Vorrei almeno vederti e poi dire ok hai visto che non era vero. Scherzo, dentro so che ci sei. Ho visto commenti in inglese, francese, russo e perfino arabi! Tutto in 20 giorni. Ok sei una “magnifica ossessione”! Ti bacio. Silvia60
RispondiEliminaSei sorto dal nulla e ora si vedono su quello che dici commenti in inglese francese russo e anche in arabo. Ma chi sei veramente dillo ti crediamo lo stesso siamo curiose noi del club! Se esisti davvero possiamo vederti almeno telefonare? Ora sono in spiaggia e ti contatto con l Iphone grazie al tuo modo di scrittura ti leggo benissimo anche senza occhiali e coi colori ho quasi imparato la tua tecnica! Chissà quante persone ti leggono! Ma scrivi anche di domenica non sei in ferie? O sei pieno di pc e tel ultimo tipo e contatti tutti da dove ti trovi? Ho letto il blog didattico sei un mostro! Mio marito lavora in agenzia e gli hanno detto che ciò che dici è tutto vero! Ma allora se sei vero perchè non ti senti con una di noi? A parlare con persone intelligenti e passionali apre alla vita. Emma61
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