La seduzione inconscia
Mi guarda? Gli interesso? Cosa pensa di me? Quante
volte ci siamo tormentati con domande come queste? Magari siamo in grado di
dare consigli e giudizi azzeccati all’amico o all’amica che ci chiede se piace
ad una data persona. Ma quando la cosa riguarda noi, veniamo assaliti da mille dubbi, insicurezze,
paure. Se prendiamo coraggio e ci facciamo avanti comunque, finiamo
magari con il fare gaffe, da cose sbagliate, incorrere in «figuracce». Quanti
problemi! E pensare che basterebbe
affidarsi al proprio istinto per far filare le cose lisce.
Facile a dirsi! L’istinto, quello che stesso che nelle
«altre» specie fa sì che sì che il pavone sfoggi la coda o che il cervo si
esibisca in articolate «danze» di corteggiamento, nell’essere umano viene soffocato e represso da cultura,
morale ed educazione. Ora, però la scienza della
comunicazione ha studiato a fondo il comportamento che
porta al formarsi di una coppia nel regno animale e ha rilevato che strategie
analoghe possono essere riscontrate anche nel genere umano.
Con un'unica differenza: in quest’ultimo sono per lo
più inconsce e proprio per questo scarsamente disponibili alla volontà e
all’intenzionalità. L’antropologo David Givens ha
individuato cinque fasi nel corteggiamento; ma sono le prime tre che poi
danno luogo seguenti fasi in cui l’attrazione reciproca è evidente e porta
all’approccio sessuale. I tre «passi«
che precedono questo momento sono: l’incontro,
lo studio, l’intesa.
Richard Gere - American gigolò |
l’incontro
In un primo frangente, l’uomo o la donna che provano
attrazione per qualcuno, esordiscono fornendo tre tipi di messaggi: Sono qui; Sono una femmina o sono un
maschio; Non ho intenzioni minacciose (vale soprattutto per l’uomo).
Non avendo la possibilità di variare il colore del
manto o di emettere stimolazioni olfattive, l’essere umano fa uso di artifici
materiali . Così la donna, analogamente
a quanto fa il pesce, quando sfoggia una livrea dai colori sgargianti, dipinge le sue labbra,
esalta le ciglia con il mascara, adorna le orecchie con orecchini e pendenti. L’uomo, dal canto suo, veste abiti eleganti, rade il
suo volto (uno stratagemma che serve a rassicurare sulle sue intenzioni,
evocando una condizione di imberbe, cioè di adolescente), prende possesso di un
territorio stazionandovi o delimitandone
il perimetro (ad esempio ad una festa) con oggetti personali con il proprio
bicchiere o piatto. La donna, al contrario si muove molto di più, passa da un tavolo ad un altro, si
sposta dalla cucina al salotto e così via. In questo suo andirivieni,
sembra ignorare i maschi presenti, ma ogni tanto, lancia occhiate oblique, rapide e ripetute.
American gigolò - Richard Gere e Lauren Hutton |
L’attestazione del genere sessuale
Per farci notare dal potenziale partner e per fargli
comprendere la nostra disponibilità, esaltiamo la nostra identità sessuale. Ci
si può sedere accavallando le
gambe e incrociando i piedi sulle caviglie (postura impossibile, per
conformazione anatomica, per un uomo e quindi simbolo di femminilità), toccandosi con il polso piegato
verso di sé, tenendo la mano
poggiata sul fianco, in modo da accompagnarne la curva (L’ampiezza del
bacino è indice della capacità di procreazione; un forte stimolo inconscio per
l’uomo). L’uomo, assume pose da «maschio dominante»: tiene le gambe esageratamente
scostate, tira il petto in fuori, solleva il mento, ride e parla in modo più
forte e sonoro. Il segnale «sono innocuo»: la sua funzione è di impedire
un travisamento dei segnali di dominanza (intesi, per
la verità, sì a «mostrarsi belli» di fronte ad una donna, ma anche ad
intimidire i possibili rivali). L’uomo, sorride più del solito, distende i tratti del
volto, parla tenendo i palmi delle mani rivolti verso l’esterno (un segno di arrendevolezza e di
pacificazione). La donna, per evitare
che l’uomo si senta inibito o frenato,
può mostrare posture infantili, come il piegare la testa verso
la spalla, l’abbracciarsi
o l’accarezzarsi la guancia. Un’altra tattica è il simulare la
condizione di fascinazione realizzata abbassando le palpebre superiori e schiudendo la bocca.
American gigolò - Richard Gere e Lauren Hutton 2 |
Lo studio
Questa fase ha il fine di scoprire se l’altro, già
giudicato attraente, ha i requisiti» per essere anche interessante. Una ricerca
condotta su individui di entrambi i sessi, di cultura europea o asiatica, ha
messo in luce una scoperta notevole. L’ambiente di provenienza fornisce forme e modi del comportamento;
tuttavia, la donna di qualsiasi nazionalità ha un modo fine e
universale di segnalare attrazione e, nel contempo,
spingere l’altro a scoprirsi. In altre parole, modifica velocità, durata, ampiezza e altre sottigliezze
del movimento. Le movenze si fanno gradualmente più pacate, frequenti e
moderate. Queste minime modificazioni, non avvertite coscientemente; nondimeno,
si insinuano e il loro effetto si somma, influenzando l’apertura del compagno.
L’etologo austriaco Karl Grammer ha osservato che le donne hanno anche un altro
modo per mettere alla prova la compatibilità del partner, ma solo se si sentono
attratte: fanno un movimento (come,
passarsi la mano fra i capelli o aggiustarsi la gonna restano in attesa (seppure
la strategia non risulti cosciente o intenzionale) di una reazione del partner
(che ad esempio, può massaggiarsi l’avambraccio o appoggiare la mano sulla
coscia. Se le volte successive in cui la donna ripeterà lo stesso segnale,
l’uomo rifarà anch’esso lo stesso movimento, l’incastro
sarà perfetto e, preso atto della coordinazione, la donna gli si svelerà
in modo più esplicito. La conversazione, in questo frangente, è in genere
leggera,
generalmente priva di opinioni forti o personali; le divergenze di opinione vengono
accuratamente evitate.
American gigolò - Richard Gere e Lauren Hutton 3 |
Durante, i primi scambi verbali, una donna mostra
di trovare più attraente un uomo che nel parlare, solleciti il suo punto di vista, mostri di capirla ed
esprima calore e gradevolezza. Nel corso della valutazione, uomo e donna
tessono una complessa
trama di interazioni
non verbali ad indicare gradimento, interesse o eventualmente rifiuto.
La reazione più caratteristica che segnala l’atteggiamento della donna è la
posizione delle braccia: sono quasi sempre conserte, quando
l’uomo che le sta di fronte le è indifferente o non le piace;
tendono
invece a rimanere aperte, se prova attrazione. In quel momento i comportamenti mostrati da
entrambi i sessi per manifestare l’interesse sono simili e, per lo più
sovrapponibili; esistono però dei segnali tipicamente maschili e altri più
caratteristicamente femminili, parte di questi comportamenti sono stati
catalogati dallo psicologo Stefano Benemegli
Vediamo quindi quali sono i segnali più «sessisti»:
l’uomo
Si può toccare l’avambraccio o accarezzarlo;
Si Liscia la cravatta o, tenendola per la punta, la
tira verso l’esterno;
Accavalla le gambe verso la donna o orienta il corpo o
parte di esso verso di lei, mentre conversa con qualcuno o si mostra
interessato ad altro;
Si passa una mano sul torace;
Si avvicina, spesso con un pretesto e mostra di voler
stare vicino alla donna (ad
esempio, appoggiandosi con la mano sullo stipite di
una porta, tenendo i piedi sul
poggiapiedi della sedia della partner, ecc).
Inclina il busto verso la donna e lo tiene inclinato
oppure (ma questo è valido per
entrambi i sessi);
se è seduto a lato della donna, riduce l’angolo tra sé
e lei
Si strofina il retro del collo o il torso.
American gigolò - Richard Gere e Lauren Hutton 3 |
La donna
Si passa la
lingua sulle labbra (spesso sul labbro superiore e centralmente);
Si accarezza capelli o ne annoda una ciocca su un
dito;
Si manipola un anello, il lobo dell’orecchio o la
collana;
Si Passa delicatamente la mano sulla spalla, sulla
parte anteriore del collo e sul collo del piede;
Tocca l’altro anche se in modo apparentemente
involontario (come con uno sfioramento) ma
ripetutamente.
Si tocca dove è
stata appena toccata dall’altro (così, se l’uomo mette la mano
sull’avambraccio della donna, nel dirle una cosa;
quando lo toglie, lei può accarezzarsi
nello stesso punto);
Si abbottona e sbottona più volte un bottone della
camicetta.
Entrambi, se si accorgono che l’interlocutore è
antipatico o (questo vale in particolare per la donna) troppo spinto, possono
dare dei segnali di rifiuto.
Segnali di rifiuto (validi per entrambi i sessi):
Incrociare le braccia;
Sfregarsi il naso;
Ritrarre il busto o fare un passo indietro;
Accavallare le gambe in senso contrario
all’interlocutore;
Togliersi qualcosa dalla zona lacrimale (nell’angolo
interno dell’occhio);
Mantenere
il volto inespressivo;
Spazzolare
all’improvviso la giacca, la gonna o i pantaloni da polvere, da un peluzzo o un
capello.
intesa
Se
le prime due «prove» hanno dato esito positivo, si crea una maggiore
esposizione e la conversazione si fa più fluida, mentre gli argomenti diventano più personali ed
intimi. Si assiste inoltre ad una intensificazione del comportamento non
verbale di entrambi.
Osserviamo,
in questa fase, che gli occhi appaiono come patinati, le pupille sono dilatate,
muscolatura diviene più tonica e scattante. Si notano poi cambiamenti tipici
dei due sessi:
nella
donna, le labbra si gonfiano e arrossano; l’atto di passarsi la lingua sulle
labbra diventa più frequente.
Il
tono di voce dell’uomo diviene più nasale; questo curioso fenomeno, avverte la
donna
stato
di eccitazione sessuale. Questo avviene per una concatenazione di effetti; l’eccitazione porta ad un
inturgidimento di tutte le parti cave; prima fra tutte, l’organo sessuale.
I turbinati organi che si trovano nelle cavità nasali, si gonfiano, ostruendo i
«passaggi». Questo fatto sua volta, conferisce alla voce quella specifica
sonorità nasale. Per analogia, questa tonalità segnala che lo stesso rigonfiamento si è
realizzato nei genitali. L’aspetto più significativo di questo momento
dell’interazione è stato dato da una perfetta sincronizzazione dei movimenti dei
due interagenti. Quando l’affiatamento è grande, possono non passare più di due
secondi che l’altro ripete posture, autocontatti, gestualità
dell’interlocutore. Da
questo momento, il passo al contatto fisico vero e proprio è breve!
American gigolò - Richard Gere e Lauren Hutton 4 |
Come
faccio spesso per dare vita ai comportamenti seduttivi uso un film famoso. E chi
se non American Gigolò!
Julian
Kay (Richard
Gere) è un gigolò,
amato dalle donne per la prestanza fisica e la bellezza mascolina. Inizialmente
alle dipendenze di Anne (Nina Van Pallandt), si
ritrova a lavorare per Leon (Bill Duke), uomo senza scrupolo alcuno.
Julian
incontra per caso Michelle Stratton (Lauren
Hutton), moglie del senatore Charles (Brian Davies), ed i due si
innamorano. Leon nel frattempo induce Julian a concedere una prestazione ad una
coppia depravata, i Rheyman. La signora Rheyman viene trovata uccisa in modo
cruento e Julian si trova tra gli indiziati, incalzato dal detective Sunday (Hector
Elizondo). Abbandonato da tutti, capisce di essere oggetto delle macchinazioni
del senatore Stratton, aiutato da Leon. Incapace di difendersi, incontra
direttamente il senatore ed alla ricerca della verità Julian mette alle strette
Leon che accidentalmente precipita dalla finestra dopo un' accesa discussione
con Julian. Quest'ultimo viene a questo punto arrestato con l'accusa di
omicidio, dal quale verrà però scagionato da una cameriera che lo ha visto
tentare di salvare Leon. Michelle resasi conto del cinismo del marito,
candidato al ruolo di governatore della California,
e dell'amore che prova per Julian, come prova estrema d'amore abbandona il
tetto coniugale e scagiona Julian fornendogli un alibi di ferro affermando di
aver trascorso con lui la notte durante la quale è stato commesso l'omicidio.
La colonna sonora del film, creata nel 1979 da Giorgio
Moroder, è stata premiata come soundtrack
dell'anno nel 1980.
Sei splendido stai rivisitando la mia vita. Nel 1980 avevo 18 anni e mi innamorai del film “American gigolò” Da urlo. Ho ancora con me la raccolta delle locandine e il film rigorosamente in cassetta VHS. Non ti dico poi le centinaia di foto su carta patinata del mio idolo. Io l’ho detto che con posso sognare. Sei la fine del mondo. Grazie Rosanna63
RispondiEliminaInteresting blog on love. I hope that the photo posted is real. I like the woods, the branches of trees and sly that air which is at peace with the world. If only part of what you write is true, you must have known very well love! But I read that this need esternarlo so hot, printed on the face of a handsome mature, is an indication of dissatisfaction. I would like to talk to a close, but on the other side of the world, but never say never, I pretend to be felt only by gestures and tone of voice that you have inside you. Answer me about it, if you can, there account. I have given your access to all my friends i Manhattan, I think you will please. Before we talked among ourselves as if the opportunity arose, now if we take the Italian coffee comment on your phrasing. The posts are interesting, but today I think you whispered something of yours. "Thoughts and Words" are personal, too direct, hit once, they are more experienced! That's why we decided to comment, to me the task to work out our thoughts. I do not say the idea of the background to the post with famous films, a stroke of genius. If you want to send something from our blog, then to New York "Love" a fraternal greeting. Abigail59
RispondiEliminaStai scavando nei meandri della mente e io che ti avevo preso per un imbonitore della rete. Ti ricordi di me, sono Valentina Cornero, la criticona! Forse la prima che ho postato un commento al tuo blog. Da allora io mi sono presa delle strigliate dalle tue “fans” e tu imperterrito hai sfornato 50 post uno più intrigante dell’altro. Sono felice di essermi sbagliata. Anzi è bello constatare che ci sia tutto quello che dici senza secondi e tripli fini. Ma oggi è così, meglio ricredersi che essere triturati dal sistema. Che devo dire, se sapessi dove sei vorrei aiutarti ma non dici dove risiedi. Dall’altro blog che hai postato, grazie al pulsante sotto il titolo, so che insegni e sei di Salerno. E’ già qualcosa. Quando ho cercato di decifrare tutte quelle teorie e quelle foto sul cervello e sulla didattica mi sono sentita piccina piccina. Ho proprio preso una cantonata, Prof però insisto, ora che mi sono ricreduta su te voglio vederti, perché persone così non ne ho viste tante nelle vita. Ti saluto, vogliono il pc. Un bacio. Valentina64
RispondiEliminaSi vous voyez un français écrit est mon espoir que vous pouvez traduire ainsi avec Google. Vous êtes encore plus intéressant que je l'espérais. Je n'aurais jamais trouvé un moyen de passer de la psychologie du film à la connaissance du public en général. Vous êtes un homme intelligent et passionné. Félicitations pour ne pas publier plus de pensées? J'adore Francoise67
RispondiEliminaSpettacolari le bellissime foto dei film che riporti sul blog. Io non ci riesco, cerco il film con google e chiedo immagini, ma quelle tue son tutta un'altra dimensione. Non ci sono, ho provato e riprovato ma non esistono e quando ci sono non sono come le tue più grandi e contrastate. Possibile che mi devi mettere in crisi anche in questo. Già ci riesci cambiando la foto di riferimento, mi piaci di più. Ma ora anche tirando dal cappello a cilindro sistemi impossibili. Ma chi sei esisti o sei un’entità? Ho letto l’altro blog sulla didattica e il cervello, l’ho fatto vedere a un amico Prof e non ci ha capito un c … poi al mio medico che ha chiuso la partita con un “notevole”! Ti penso. Emma61
RispondiEliminaВсе больше и больше красивых вашего блога. Некоторые друзья говорили мне следовать за вами. Я думаю, вы будете получать новости из России. Я не знаю, слышал ли ты, но мы, русские женщины очень романтичны и страстны. Здесь, однако, почти все люди мелкие и грубые. Он сказал, что итальянские мужчины очень жарко. Вы, как и вы? Вы счастливы? Я врач, но я не очень счастлив. Почему бы не история любви. С удовольствием.Объятие. Irina63
RispondiElimina