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venerdì 1 marzo 2013

Addio Emanuelle, regina del porno soft anni '70








Addio Emanuelle, regina del porno soft anni '70



 “Silvia, rimembri ancor quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi!”



E' morta ad Amsterdam, Silvia Kristel, protagonista di Emanuelle, film cult del porno soft anni '70 (18/10/2012)
Le lunghe gambe accavallate e lo sguardo indolente, seduta con nonchalance a seni nudi su un trono di vimini, nel 1974 fece scandalo fin dal manifesto di Emmanuelle, il film erotico di Just Jaeckin, diventando un simbolo della liberazione sessuale anni ’70. Non è mai riuscita a scrollarsi di dosso quel ruolo Sylvia Kristel, morta nel sonno a 60 anni appena compiuti, uccisa dal cancro che l’aveva colpita da tempo.





Sylvia Kristel





La sua agente Marieke Verharen, che ha dato notizia della scomparsa, non ha voluto rivelare se è morta a casa o in ospedale ad Amsterdam dove era ricoverata da luglio ed ha precisato che il funerale dell’attrice sarà in forma privata.
Secondo la Kristel «Si ha bisogno di inventare, evitando la verità. Si ha bisogno di drammatizzare... che è anche una forma di protezione». E qual è la verità che bisogna proteggere? La verità del sesso. Quell'insaziabilità amorosa ossessiva che tutti noi abbiamo viva dentro i nostri corpi. Lei ne fu portatrice, senza ombra di dubbio. Poco più che una ragazza, ruppe il perbenismo del mondo mostrando loro che la vera perversione non era tanto darsi al sesso, ma nasconderlo. Conoscerlo e viverlo. Senza fare finta che esso non esista.





Sylvia Kristel   2





Per questo lei ha incarnato Emmanuelle, in ogni suo dettaglio di carne, in ogni suo frammento amoroso, in ogni suo particolare di sesso, pulsante e profondo, senza curarsi dei sessi altrui, di ogni variabile di genere, di ogni metodo usato. (Il problema è con chi fai sesso e già fare solo sesso è disturbante, è vero non si deve nascondere il sesso, ma non lo si può dare al primo venuto e nel romanzo è così ndr) E per un'Europa che usciva dal '68, la sua Emmanuelle fu un abisso di tragico, ma raffinato erotismo che esplodeva fuori dalle pareti dell'intimità borghese. Olandese, figlia di un direttore d'orchestra, ricevette una rigida educazione cattolica, ma a 17 anni, forse per sfuggire a quella pressione religiosa, decise di dedicarsi alla danza, pagando le sue lezioni con lavori come barista, segretaria e impiegata in una pompa di benzina.





Sylvia Kristel   3





Nonostante volesse diventare maestra, nel 1973, si iscrisse al concorso di bellezza Miss Tv Europa. La vittoria le spalanca prima i cancelli della moda, dove lavorerà brevemente come indossatrice, e poi quelli per il cinema dove avrà un posto storico abbastanza rilevante.
Cinematograficamente, esordisce lo stesso anno nella pellicola L'amica di mio marito di Pim de la Parra; poi, notata dal fotografo Just Jaeckin, specializzato in erotismo patinato, viene scelta come protagonista per la trasposizione sul grande schermo dello scandaloso best-seller "Emmanuelle", spregiudicata storia di una giovane e bella donna che in Thailandia ha delle relazioni con uomini e donne.





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Da quel momento in poi il suo futuro è segnato. Non solo perché la sua filmografia da qui in poi sarà esclusivamente formata da pellicole erotiche (sono rari i casi in cui la si vedrà recitare in qualche genere diverso), ma perché la sua fama, il suo nome e il suo volto sono necessariamente diventati un cult. Lei, esordiente e poco più che ventiduenne, diventa la protagonista del più grande successo commerciale del genere soft-core di ogni tempo, che restò in programmazione per ben 10 anni in un locale degli Champs-Elysées di Parigi. Un film giusto al momento giusto, scrisse qualcuno. Emmanuelle rispondeva alle domande di trasgressione di un'altolocata borghesia annoiata.





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E diede il via a una serie di sequel che vedevano sempre la Kristel come protagonista: Emmanuelle l'antivergine (1975), Goodbye Emmanuelle (1977), Emmanuelle 4 (1983), Emmanuelle 7 (2001), diretti da altri registi.
La fama la porta fra le braccia dello scrittore belga Hugo Claus, con il quale condividerà la passione per i viaggi europei che le permisero di apprendere varie lingue. Tentò anche di sdoganarsi dal cinema prettamente erotico, scegliendo, per esempio, la commedia di Alain Robbe-Grillet Giochi di fuoco (1974), con Jean-Louis Trintignant, Philippe Noiret e la nostra Agostina Belli, o Una femmina infedele (1976) di Roger Vadim, ma il numero delle pellicole di stampo erotico sormontava quelle "normali".





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Conclude gli anni Settanta recitando in: Il margine (1976) di Walerian Borowczyk, con Joe Dallessandro; Tre simpatiche carogne (1977) di Francis Girod, con Michel Piccoli, Riccardo Garrone e Gérard Depardieu; Alice ou la dernière fugue (1977) di Claude Chabrol; l'italiano Letti selvaggi (1979) di Luigi Zampa e il catastrofico Airport 80 (1979) di David Lowell Rich. Poi nel decennio successivo la ritroviamo in Amore in prima classe (1980) di Salvatore Samperi, mentre susciteranno scandalo le sue Lezioni maliziose (1981) di Alan Myerson, giacché (nonostante la presenza di Emmanuelle) questo film è sicuramente il più controverso di tutta la sua filmografia.





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Nella parte di una badante francese che viene assunta da un ricco imprenditore affinché educhi sessualmente il figlio, la Kristel verrà accusata di pedofilia (assieme al regista) per via delle numerose scene di amplesso che hanno come protagonista lei e il sedicenne Eric Brown, scoprendo però poi che per le scene di nudo era stata usata una controfigura, l'americana Judy Sheldon. Un duro colpo per i fans che lei cercò di riconquistare celermente recitando in un altro film di Just Jaeckin: L'amante di Lady Chatterley (1981).





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Diventata madre dell'attore Arthur Kristel, recita accanto a Richard Chamberlain, Faye Dunaway, Ornella Muti e Hanna Schygulla ne Il veneziano (1986) e dopo alcuni film di Philippe Bot, eccola ritornare nell'horror di Christopher Coppola Dracula's Widow (1989). Nella sua carriera, perfino un film coreano: Seong-ae-ui chimmuk (1992), poi la sua ultima pellicola Bank (2002) di Sinan Cetin. Nel 2006, a 54 anni suonati, pubblica la sua autobiografia dal titolo più che ovvio: "Nue" ("nuda"), dove racconta il suo sesso, la sua vita di eccessi, i suoi letti selvaggi, il suo mondo e le purezze sentimentali, fra piaceri e dispiaceri quotidiani. Nel libro racconta di aver conosciuto l'inferno di alcol e droghe, gli abbandoni di diversi uomini, una grave malattia. In questo tempo di voyeurismo digitale e virtuale, la sua Emmanuelle avrebbe ancora molto da dare, ma siamo più che convinti che le storie che a lei si intreccerebbero, avvinghiandosi ancora una volta alla sua pelle nuda, diventerebbero decadenti e meno patinate. Muore il 18 ottobre 2012, all'età di 60 anni. Da tempo era malata di cancro.


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6 commenti:

  1. Gabry,
    Tu sei l’unica persona che incarna quello che ho letto 33 anni fa su Innamoramento e amore di Francesco Alberoni! Non credevo fosse possibile dare corpo a queste parole che riporto e che sono stampate nella mia mente. «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio.” E’ vero! Io ero in un eterno purgatorio, leggere te, i tuoi scritti, le tue raccolte, i tuoi pensieri, le tue foto, mi hanno fatto sentire non più sola. Come se mi fossi destata da un eterno letargo. Grazie, ti offro questa mia testimonianza. Giusy66 Dandolo

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  2. Questo blog sull’amore è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. Di solito i blog e i siti sull’amore o sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Inutile dire che mi sei simpatico. In primavera ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Ti bacio. Maria De Angelis65

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  3. Caro Gabry,
    sto leggendo i tuoi "pensieri e parole" sul tuo blog dell’amore. Sono bellissimi, me ne sono innamorata a "prima lettura". A chi sono dedicati? In tutta la vita, 3 fidanzati e 1 marito, che ora non c’è, non ho mai avuto o letto una roba così! Non sono ricercati, ma immediati che colpiscono dentro. Sono l’espressione di una vena poetica, che scoppia nella mente. Nessuno nota tanti dettagli in una donna! Mi fai star male! Il solo pensiero che appartengono a qualcuna mi rende livida di gelosia. Il pensiero che ci sia una fortunata che possa essere fatta oggetto di un sentimento così profondo mi fa rimanere senza parole! E' una donna bellissima? Una santa? No i dettagli del suo corpo sono troppo evidenti! Sono curiosa di sapere chi è, ci sono troppe descrizioni sensuali, ma la persona per me è la stessa! Quando usciremo con mio padre voglio parlartene muoio di curiosità! Debora Severino68

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  4. Caro Gabry,
    sono venuta nel mio studio per leggerti un po’. Chissà che fai in questo momento, forse prepari un altro post sull’amore. Ma che distanza c’è tra te e tutti gli altri uomini! Nessuno scrive cose come le tue. Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonella De Crescenzo54

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  5. Наконец блоге на любовь, которая также заботится о страсти при всех точек зрения. Вы не сказали, что преподавать, но я люблю писать литературные темы. В любом случае, поздравляю! Это трудно найти много отрывков из статей в блоге любви. Как женщина занимается карьерой я должен сказать, что это кажется реальным блог чистыми и не отвлекающий маневр. Они, как правило, глупые или размыты. Если вы находитесь в "лес" поздравления вы красивый мужчина! Они, как правило, все в костюмах Тамара Golubev57


    Finalmente un blog sull’amore che si occupa pure della passione sotto tutti i punti di vista. Non hai detto cosa insegni ma credo materie letterarie da come scrivi. In ogni caso complimenti! E’ difficile trovare tanti estratti dalla saggistica in un blog d’amore. Come donna impegnata in carriera devo dire che mi sembra un blog reale e pulito non uno specchietto per le allodole. Di solito sono sciocchi o slavati. Se sei tu nella “foresta” complimenti sei un bell’uomo! Di solito sono tutti in giacca e cravatta Tamara Golubev57

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  6. Gabry sono Sonia Lunardi,
    ancora una volta ti ricordo una mia follia, una frase detta da te tempo fa nel commento al film “La donna che visse due volte” hai detto “E quando, assieme a lui, reincontriamo Magdalaine, come Scotty ce ne reinnamoriamo senza possibilità alcuna di scampo. Fatale, bellissima, fragile, ma apparentemente forte, la Nowak è qui l'incarnazione del desiderio.” Sono queste espressioni che mi fanno venire i brividi. Dette dall’uomo giusto ad una donna la sconvolgono, le fanno “girare la testa”! Ecco perché io ti leggo, perché metti insieme le cose giuste al momento giusto, “cogli l’attimo” cosa non da tutti. Deve essere bello anche solo essere presente nella vita di una persona così. Ecco perchè la tua poesia “A chi” è così struggente. Scusa lo sfogo ma devo pure essere me stessa, altrimenti leggerei solo giornali di gossip. Pubblica un'altra poesia calda e vibrante! Grazie dei momenti lirici. Sonia65

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