Le esperienze di Harry Harlow
Parleremo del dottor Harry Harlow e dei suoi cuccioli di scimmia usati come cavie per dimostrare quanto l’amore materno sia importante per lo sviluppo e la sopravvivenza di un infante. Nel 1958 era docente presso l’Università del Wisconsin, ed intuì che il legame madre-figlio andava aldilà del semplice bisogno nutrizionale istituendo di fatto l’affetto come bisogno primario. Iniziò col prendere dei cuccioli di macaco e separarli dalla madre, chiudendoli in piccole celle buie per periodi di tempo prolungati. Naturalmente non reagirono bene: depressione, aggressività e
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turbamenti comportamentali caratterizzarono lo sviluppo dei cuccioli, ma non solo… Egli notò che staccavano i tappetini dal fondo delle gabbie per abbracciarli sviluppando di fatto un attaccamento, allora ritenuto insensato, per una figura che potremmo denominare “madre surrogata”.
E’ più importante la fame o l’amore?
Dal 1957 al ’63 si susseguirono una serie di esperimenti nei quali quale divise dalle madri naturali le scimmiette appena nate dotandole di differenti tipi di madri surrogate. In particolare due: la prima denominata “madre di pezza”, era soffice e riscaldata ma senza latte e la seconda, denominata “madre di ferro”, era formata da fili d’accaio ed assolutamente inadatta a dare alcun tipo di “calore” ma possedeva un biberon contenente l’alimento liquido. Bene, le scimmiette rimanevano tutto il
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tempo abbracciando la “madre di pezza”, quando avevano fame correvano dalla “madre di ferro”, si nutrivano per pochi secondi e tornavano subito dalla “soffice scultura” .
Egli aveva dimostrato come il bisogno affettivo fosse più importante di quello nutrizionale, ma i disturbi comportamentali proseguivano mostrando comportamenti antisociali, si nascondevano rannicchiate in un angolo e venivano evitate e escluse dalle altre scimmie. Quelle allevate dalla sola “madre di ferro” invece presentavano gravi squilibri mentali che le portavano anche a tentare il suicidio in presenza di altri esemplari.
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Dolore e spavento sono meno forti del bisogno di ricevere amore!
Harlow, allora, decise di continuare con altri esperimenti per capire scientificamente quali caratteristiche creassero attaccamento. Costruì altre madri-surrogato utilizzando diversi materiali, cambiandone quindi la consistenza, notando che più la madre era soffice più veniva apprezzata. Successivamente provò a far passare dell’acqua fredda tramite una serpentina inserita all’interno della “madre preferita” ed i cuccioli iniziarono ad evitarla come se fosse morta. Successivamente volle quantificare quanto fosse importante la presenza di un tipo di attaccamento, costruendo delle vere e proprie torture:
“Madri di pezza” dotate di congegni a molla che scattavano quando il cucciolo le abbracciava, scaraventandolo
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letteralmente a metri di distanza, altre che lanciavano getti d’aria compressa ed infine costruì anche madri stile “Vergine di Norimberga”, con spuntoni che uscivano dal corpo che trafiggevano il malcapitato ad ogni tentativo di ricevere quel po’ di calore materno, spuntando al momento opportuno. Nessun cucciolo demorse dal provare ad abbracciarle, ripetendo la stessa scena periodicamente.
Und 'gruselig, was Sie über das Bedürfnis nach Zuwendung bei Tieren und Menschen zu sagen. Ich lese eine helle und sagte mir, ich hatte einen neuen Post eingegeben. Ich las die Tränen, vor allem aber Ihren Bedarf, um die Wurzeln der Liebe kennen. Du bist schön. Weiter. Elke64
RispondiEliminaUnd 'gruselig, was Sie über das Bedürfnis nach Zuwendung bei Tieren und Menschen zu sagen. Ich lese eine helle und sagte mir, ich hatte einen neuen Post eingegeben. Ich las die Tränen, vor allem aber Ihren Bedarf, um die Wurzeln der Liebe kennen. Du bist schön. Weiter. Elke64
RispondiEliminaE’ raccapricciante quello che dici sul bisogno di affetto negli animali e nell’uomo. Ti stavo leggendo e una luce mi ha detto che era stato inserito un nuovo post. Leggendo mi venivano le lacrime, ma soprattutto il tuo bisogno di conoscere le radici dell’amore. Sei bellissimo. Continua. Elke64
Non so se ti ho mandato questo commento nel caso scusa lo rileggi. Lucia.
RispondiEliminaDi solito i blog e i siti sull’amore sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Questo, come ho già detto, è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. In autunno ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Inutile dire che mi sei simpatico. Ti bacio. Lucia56
Nel commento al film “La donna che visse due volte” hai detto “E quando, assieme a lui, reincontriamo Magdalaine, come lui ce ne reinnamoriamo senza possibilità alcuna di scampo. Fatale, bellissima, fragile, ma apparentemente forte, la Nowak è qui l'incarnazione del desiderio.” Sono queste espressioni che mi fanno venire i brividi. Dette dall’uomo giusto ad una donna la sconvolgono, le fanno “girare la testa”! Ecco perché io ti leggo, perché metti insieme le cose giuste al momento giusto, “cogli l’attimo” cosa non da tutti. Deve essere bello anche solo essere presente nella vita di una persona così. Ecco perche la tua poesia “A chi” è così struggente. Scusa lo sfogo ma devo pure essere me stessa, altrimenti leggerei solo giornali di gossip. Grazie dei momenti lirici. Sonia65
RispondiEliminaBello il post su Vertigo (La donna che visse 2 volte) Bella la descrizione su Kim Novak "irresistibile" e misteriosa, rispetto a una Marilin Monroe svampita e tutta curve! Cogli sempre nel segno. Anche io ritengo questo film il più bello di Hitchcock e forse uno dei film in cui amore e seduzione siano magistralmente resi sul set. Ciao. E' bello commentare con una persona che ti capisce. Lorenza62
RispondiElimina“Gilda”: il mito di Rita Hayworth, ai massimi livelli, bellissima e maledettamente brava. Un film che ha uno status quasi mitico.Gabry sei mostruosamente erotico, le foto sembrano stampate oggi, non 67 anni fa! Unico.Debora63
RispondiEliminaIl personaggio di Gilda è davvero ambiguo e maledettamente ben interpretato. Vulcanica, lunatica, superstiziosa, infantile, vivacissima, capricciosa, sensuale, affamata di amore e di attenzioni, imperscrutabile, misteriosa: Gilda incarna ogni aspetto della femminilità. E’ la femmina per eccellenza, come ogni uomo la immagina. Per tutto il film le sue azioni restano enigmatiche, e l’unica cosa certa è il suo costante, ossessivo, desiderio di restare sempre al centro dell’attenzione. E tu sei peggio di lei la tratteggi con le parole, ma soprattutto con immagini sublimi. ti seguo sempre. Rosanna63
RispondiEliminaGabry, come tu sai, Gilda, alias Rita Hayworth nel numero finale, dove balla fasciata in un tubino nero, e si sfila i guanti è giustamente entrato nella storia del cinema, ed è un capolavoro di fascino sfrontato e provocante che fa da contraltare ad una scena precedente, dove Gilda canta la medesima canzone in modo intimo e raccolto. Sono le due facce di una donna complessa, di un personaggio che è molto più di quello che sembra. Mai viste foto cosi chiare e contrastate, sei un mago. Belle, belle, belle. Chissà quante foto così hai fatto ad ….. A chi? Ciao. Giuliana58
RispondiEliminaSai ho letto qualcosa su Gilda, la Hayworth venne utilizzata fino a quando non comparvero altre star più duttili di lei, e poi presto dimenticata. “Gilda” segna la nascita del suo mito, crea un personaggio che le rimarrà per sempre incollato addosso, anche fuori dal cinema: Gilda è la dea dell’amore, la femmina archetipa, bellissima, imprevedibile, bruciante di vitalità e di passione. Per la Hayworth, una maledizione: “Ogni uomo che ho mai conosciuto si è innamorato di Gilda… e si è svegliato la mattina dopo con me”. sonia65
RispondiEliminaSai ho letto qualcosa, la Hayworth venne utilizzata fino a quando non comparvero altre star più duttili di lei, e poi presto dimenticata. “Gilda” segna la nascita del suo mito, crea un personaggio che le rimarrà per sempre incollato addosso, anche fuori dal cinema: Gilda è la dea dell’amore, la femmina archetipa, bellissima, imprevedibile, bruciante di vitalità e di passione. Per la Hayworth, una maledizione: “Ogni uomo che ho mai conosciuto si è innamorato di Gilda… e si è svegliato la mattina dopo con me”. sonialunardi65
RispondiEliminaHo sentito dire che le persone che hanno un rapporto di coppia duraturo hanno livelli più alti di un ormone che viene chiamato "ormone dell'amore". Riduce lo stress, aumenta la fiducia e l'empatia con il prossimo e aiuta a socializzare. E’ vero? Ne sai qualcosa. Qui da noi siamo 5 colleghe di un ufficio e ti teniamo molto in considerazione. Dicono che voi italiani la sapete lunga sull’amore. Aiutaci. Tamara57
RispondiEliminaSehr geehrte Gabry, hat langjährige Leidenschaft als eine Verletzung nicht als starkes Engagement oder Überempfindlichkeit gesehen worden. Augustinus 'Reflexion stattfindet um die Begriffe Liebe, Leidenschaft, dilectio, voluptas Amicitia und als Orte, wo man nicht mehr sich selbst und lassen Sie das "Ausmaß" der göttlichen Ordnung. , Mit Ausnahme der Liebe Gottes, unbedingte, unausweichlich, ewig, und dass die Renditen Exzellenz und potentia. Ich beschäftige mich mit der Geschichte des Mittelalters in Europa. Ich wünschte, wir tauschten Meinungen. Danke. Romy65
RispondiEliminaCaro Gabry, per lungo tempo la passione è stata vista come trasgressione più che come forte impegno o eccesso di sensibilità. La riflessione di Agostino si svolge intorno ai concetti di amor, passio, dilectio, voluptas e amicitia come luoghi in cui non si è più se stessi e si esce dalla "misura" dell'ordine divino. Fa eccezione naturalmente l'amore verso Dio, incondizionato, ineludibile, eterno e che restituisce eccellenza e potentia. Io mi occupo di storia del medioevo in europa. Mi piacerebbe che ci scambiassimo opinioni. Grazie. Romy65
Gabry, Witman, poeta americano, ci fa "conoscere" quello che la quotidianità e chiuse visioni secolari… non ci consentono spesso di vedere e sentire… L’idea che emerge in modo forte e chiaro… nella visione di questo poeta… è che il piacere fisico non è un complemento bensì un elemento essenziale dell’amore… e che accanto ed insieme al vero sentimento d’amore ci consente di giungere all’estasi divina. L’eros quindi assume anch’esso una sacralità che è stata negata per millenni dai fondamentalismi religiosi… che hanno in pratica… staccato l’anima dal corpo… demonizzando quest’ultimo ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce…. Ora alla luce di quanto ho detto vorrei un tuo illuminato parere. Cosa ne pensi?. Non puoi non essere d’accordo. Ma dalle tua esperienze mi aspetto di più. Uno per tutti, tutti per uno. Francesca64
RispondiEliminaMi hanno dato le coordinate del tuo blog. Anche io ho un blog e posto degli articoli su giornali locali di Brescia, ma non ho la tua diffusione. Mi dicono delle amiche che in un mese sei arrivato lontano. Come posso fare, scrivo anche romanzi e problemi d’amore, se puoi me li posti? Non ti conosco ma dalla foto sembri una bella persona. Dammi una possibilità. Ti seguo ok. Giusy70
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