L’opera che ha
rivoluzionato la pittura francese e che suscitò polemiche quando fu acquistata
(Il chiavistello) di Jean-Honoré Fragonard, suscitò
scalpore nel 1974 per diverse ragioni. La prima è evidente: Fragonard è morto
nel 1806, oltre due secoli fa. A quella data era più che dimenticato, spazzato
via dall' estetica neoclassica sotto l' impulso di J. L. David. Oggi è tra i pittori più popolari
del XVIII secolo. La seconda ragione è di altra natura. Si ha la
sensazione che Il
chiavistello, oggi un «classico» del museo, faccia parte da sempre delle
collezioni del Louvre. Per niente. Quando la tela fu comprata nel 1974, quasi
quarant' anni fa, scoppiò una polemica di rara violenza e i conservatori del
Louvre furono attaccati con veemenza. Prima di spiegare i motivi di questi
attacchi, riportiamo la sensuale
descrizione che, nella seconda metà del XIX secolo, diedero i fratelli
Goncourt, tra i primi ad aver riscoperto Fragonard: «La composizione è assai
nota, quel gruppo allacciato in uno stato di ardore e di debolezza insieme, l' uomo in camicia, in calzoni, che
allunga un braccio nudo e muscoloso fino alla serratura della porta che spinge
con la punta delle dita, la testa girata, avvolge in uno sguardo di
desiderio la donna che abbraccia col braccio sinistro, la donna abbandonata, il volto rovesciato, gli
occhi spaventati e supplici, disperando di se stessa e respingendo con mano già
debole la bocca del suo amante...
J. H. Fragonard - L'altalena |
La sua caduta, la si intuisce, Fragonard non è uomo da dimenticare in fondo al dipinto quello che lui sa cosi bene aprire e disfare: il letto». Il letto, certo, ha un' importanza capitale. Notiamo un dettaglio che non è affatto privo d' interesse. La mela posata sulla tavola sulla sinistra del quadro, non è forse la mela di Adamo ed Eva? Per quale motivo lo si può affermare? Semplicemente perché Fragonard, in opposizione al Catenaccio, aveva dipinto una Adorazione dei pastori, anch' essa oggi al Louvre.
Aveva voluto
cosi giustapporre un tema profano e un tema religioso, l' Amore sacro e l' Amor
profano. Ma perché questo scandalo nel 1974? Fragonard si era fatto conoscere
per i suoi soggetti licenziosi
e agili e per una esecuzione di una grande libertà, un tocco vigoroso e
rialzato che richiama quello di Frans Hals e annuncia quello di un Daumier o di
un Manet. Niente di simile per Il catenaccio. Fragonard aveva conosciuto la
gloria, ma si cominciava - siamo verso il 1776 - a dimenticarlo. Aveva fatto un
secondo viaggio in Italia per ritrovare l' ispirazione e, al suo ritorno, volle
cambiare la propria maniera di dipingere. È questa nuova maniera di dipingere,
più liscia e più leccata, che non compresero coloro che attaccarono il Louvre.
Fragonard rende omaggio a Rembrandt, semplifica la
composizione, la costruisce, la riduce alla grande diagonale che collega il
chiavistello alla mela e che sfiora i volti, la spoglia di ogni dettaglio
superfluo. Senza dimenticare né Rubens né Boucher, pur conservando quella
vitalità e quello slancio che gli sono propri, Fragonard tenta di modificare la sua concezione artistica
e dà alla sua opera una gravità, una serietà e un' emozione a cui non ci aveva
abituati. Il catenaccio è all'
incrocio d' una realtà palpitante e d' un sogno voluttuoso. Lo scandalo
che suscitò il dipinto fu anche dovuto, senza dubbio, alla sua forza erotica, allora non accettata, alla sua
audacia nella descrizione di questa coppia complice che si rifiuta, si accorda
e si concede. Bisognerà attendere il Salon del 1785 e il Giuramento degli Orazi di
David per incontrare un dipinto più innovativo nella pittura francese.
In diverse tele di Fragonard la
complicità e la passione si tagliano a fette! Nell "Altalena"
compare uno spunto di voierismo, spesso partecipe delle sue tele, dove alla
giovane che fa svolazzare le sue grazie si contrappone, in un flash luminoso,
un uomo in ammirazione mentre lei solleva la complice gamba! E che dire della
tela "L inutile resistenza" in cui alle
avances di un giovine, una ragazza seminuda oppone una timida resistenza! E
ancora i volti stupiti e guardinghi de "L
incontro" che descrive in maniera arcadica due amanti nel fogliame
odoroso per un rendez-vous! Ed è sempre la complicità e la passione che si
muovono ne "Il bacio rubato"! I volti
tesi verso l incontro di due amanti, tradiscono il non essere visti, il non
essere scoperti da chi non è invitato! Figure di rara grazia e potenza
seduttiva!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina