Elenco blog personale

lunedì 16 luglio 2012

Il mal d’amore - Colazione da Tiffany








 Quante volte ci si domanda: “Come si fa a guarire di mal d’amore, smettere di soffrire se ti se sei innamorato e non vieni ricambiato? “ Per rispondere ricordiamo che noi ci innamoriamo quando, stanchi del nostro attuale modo di essere, vogliamo realizzare altre nostre potenzialità e siamo pronti a ricominciare da capo. Allora ci innamoriamo di una persona che ci fa intravvedere la nuova futura possibile vita


Colazione da Tiffany - Locandina
  

 Così si accende il processo di “stato nascente“ in cui noi trasfiguriamo tanto il mondo che la persona amata. Sentiamo di avere un’affinità profonda, metafisica con lei e viviamo il nostro amore come qualcosa che contribuisce all’armonia del mondo, alla perfezione stessa del cosmo. Perciò se chi amiamo ci dice di no, ci rifiuta, non riusciamo a capire, ci sembra qualcosa di assurdo, ma non sul piano psicologico, sul piano della struttura costitutiva dell’essere. È un assurdo, un vuoto che ci portiamo dentro per anni. E che può essere riempito definitivamente solo con un altro innamoramento ricambiato. Ma allora non c’è nulla da fare contro il male d’amore? No. No perche, nello “stato nascente”, noi stavamo mutando, e le energie che volevano creare una nuova vita sono bloccate, ma ancora presenti. Non possiamo realizzare una coppia amorosa, ma possiamo orientarle verso un altra meta. 


Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn
La terapia dell’innamoramento frustrato è una nuova attività creativa.
Goethe si era innamorato di Charlotte Buff e, quando la ragazza ha sposato un altro, ha pensato al suicidio. Però,anziché suicidarsi, ha scritto il romanzo I dolori del giovane Werther, in cui un giovane si innamora, di una ragazza che (guarda caso) si chiama Charlotte e quando lei sposa un altro, si suicida. Goethe invece si salva. Un altro esempio: nel 1883 Nietzsche si innamora di Lou Salomé, vuol sposarla ma lei lo respinge. È sconvolto, fugge, ha degli incubi, è disperato. Ma non si suicida, scrive di getto, in pochi giorni, un'opera straordinaria: Così parlò Zarathustra. 
 


Colazione da Tiffany - George Peppard


Concludendo, per guarire da un innamoramento deluso, la terapia efficace sta nel continuare il processo di trasformazione già iniziato. Anzi, nell’accelerare il cambiamento esplorando nuove strade. Soprattutto impegnandosi in un grande compito che richieda lotta, lavoro, energia e creatività. Solo così le forze liberate dall’innamoramento possono incanalarsi in un nuovo progetto. E la nostalgia, il dolore, la rabbia, la volontà di riscatto o di vendetta diventano potenze costruttive.
Il film di oggi è Colazione da Tiffany. New York; una giovane donna fasciata da un tubino nero, occhiali da sole e sacchettino di carta in mano, cammina con grazia e leggerezza all'ombra dei palazzi della Fifth Avenue. Questi, marmorei e biancastri, troneggiano impassibili ed immuni ai turbamenti (o paturnie) della vita d'ogni persona. 

Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn 2


In particolare Tiffany & co., gioielleria nella quale "pare che nulla di male possa mai accaderti" è la meta della nostra Holly, la quale, estratti croissant e bibita dal sacchetto, osserva la vetrina mentre consuma la sua colazione. Così si apre "Colazione da Tiffany", film nell’olimpo dei più cult di tutti i tempi. Quando nell’autunno del 1960 Audrey Hepburn decise non senza molti dubbi (aveva da poco partorito il suo primo tanto desiderato figlio) di partecipare alla trasposizione cinematografica del film 

Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn 3
  

tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote, compì quella scelta che l'avrebbe legata per sempre alla paradossale – cinica –sognatrice - adorabile Holly Golightly. Holly è una sofisticata donna di New York che tra party e visite a Sing Sing ha un solo mero obiettivo: farsi sposare da un qualche ricco sfondato. Abita in un pratico appartamento con un gatto senza nome, dorme con i tappi per le orecchie, chiama i taxi con un fischio e veste scintillanti capi alla moda; poco gli interessano gli altri e forse poco gli interessa anche la sua quotidiana routine, patinata solo all’apparenza. Un giorno Paul (George Peppard), scrittore alle prime armi ed in cerca di idee e tranquillità, si 

Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard
  

trasferisce nello stesso palazzo, ma dopo la conoscenza di Holly si accorgerà che con lei vicina il suo mestiere non gli era mai sembrato così difficile. In mezzo alle luci ed ai rumori di New York, tra strade trafficate e chiassosi interni si svolge l'amicizia dei due e la ricerca della propria compiutezza personale di Holly. "Colazione da Tiffany" è più di un film ed in esso Audrey Hepburn è più di un attrice. Insieme fanno moda e tendenza, così come di tendenza erano i magnifici abiti ideati appositamente per Audrey dal celebre stilista Hubert de Givenchy, che si aggiungeva alla schiera di nomi famosi legati alla produzione quali 


Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard - il bacio


Blake Edwards, Truman Capote e Henry Mancini. Le locandine del '61 certo non peccarono di superbia quando inneggiarono ad un film che sarebbe stato "eternamente chic". Quante cose infatti ancora oggi appaiono inscindibilmente legate ad esso: il lunghissimo bocchino per sigaretta che usa Holly, il magnifico tubino nero disegnato da Givenchy, l'indimenticabile "Moon river", motivo principale della colonna sonora di Mancini, la stessa casa di gioielli di Tiffany & co.,che ottenne una pubblicità non superabile neppure dai moderni media


Colazione da Tiffany - Audrey Hepburn e George Peppard - il bacio e il gatto.


 Ed ancora Audrey Hepburn, in una delle più famose e celebrate interpretazioni della storia del cinema. Infine quella scena del bacio sotto la pioggia: magica, superba, cristallizzata nelle languide note di "Moon river" che paiono trasmettere allo spettatore una sensazione di eternità. L'eternità dell'avvicendarsi delle paturnie e della felicità, del sole e degli acquazzoni, l'eternità di un film davvero unico.


1 commento:

  1. E' bello sapere che ci sei, che si parli d amore come nello dolce stil novo! E non per soldi, come nelle pellicole, nei romanzi e nei saggi degli editori. Anzi nessuno di questi soggetti è abilitato a parlarne visto che badano ai profitti, ai sondaggi ecc Tu lo fai per passione, si sente. Sono in villeggiatura e le mie amiche d albergo hanno chiesto di collegarsi a te dal pc in camera, ora avrai altre lettrici. La sai l ultima, ti legge anche mio marito! Con la scusa di educare i ragazzi, ha letto il film Melissa P e io rido. Con la scusa dei figli sbircia. Ti saluto. Silvia60

    RispondiElimina