Julia Kendall
è un personaggio protagonista della serie a fumetti Julia
- Le avventure di una criminologa, edita dalla Sergio Bonelli Editore.
Julia Kendall, la criminologa in minigonna! |
Chi è Julia
Julia
Kendall è una giovane
donna, single, che vive e lavora a Garden City, un'immaginaria città del
New Jersey, a circa un'ora
di macchina da New York. Vive nella grande casa
di famiglia al 96 di Tulip Street, che condivide solo con la sua gatta Toni, e guida
una vecchia Morgan 4/4 del 1967, che sovente la
lascia a piedi. Ha da poco superato i trent'anni, ed è una criminologa, ovvero si occupa dello studio dei
reati e dei loro esecutori.
Julia Kendall, la criminologa in minigonna! |
Il
lavoro principale di Julia è quello di insegnante alla Hollyhock University, l'università di
Garden City, dove è docente della cattedra di criminologia, ma svolge
anche la professione di consulente, sia per le
istituzioni che per i privati cittadini. Proprio il suo ruolo di consulente la
porta spesso a collaborare con Leo Baxter, un
investigatore privato con cui sono amici fin dai tempi dell'infanzia, e
soprattutto con il Garden
City Police Department, in particolare con il Tenente
Alan Webb e con il Sergente Ben Irving.
Julia viene spesso coinvolta nelle loro indagini, talvolta anche in maniera del
tutto confidenziale, dato che con il Tenente ed il Sergente si è ormai creato
un rapporto di stima ed amicizia molto solido, anche se non sono rari dei
violenti screzi proprio con Webb, per via delle differenti posizioni politiche
ed etiche.
Julia
riesce quasi sempre ad assicurare alla giustizia i criminali di turno, grazie
soprattutto alla sua straordinaria umanità e sensibilità, con le quali riesce
ad immedesimarsi nelle menti dei sospettati: durante le indagini Julia cerca
sempre di capire – "capire",
non "giustificare" – i motivi che hanno spinto i malviventi a
compiere i loro crimini, e questo suo approccio la porta sempre ad intuire e
prevedere le loro mosse.
Julia Kendall, la criminologa in minigonna! |
Biografia del personaggio
Audrey
Hepburn è l'attrice a cui Giancarlo Berardi si è ispirato per la realizzazione
grafica di Julia Kendall. Alta, magra, scattante come una cerbiatta, ricalca il
personaggio della Hepburn. Sempre in
minigonna e tacchi alti fa sfoggio della sua acerba femminilità, a volte non
disdegna le autoreggenti. Capelli cortissimi e gambe tornite, Julia promana una
sensualità invadente, al di la del personaggio d’origine, che elargisce dai
suoi grandi occhi e dal modo in cui accarezza il suo gatto.
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Julia nasce in una
famiglia benestante, ma all'età di appena 3 anni
la sua vita viene sconvolta da una tragedia: la morte dei suoi genitori in un incidente
automobilistico. Questo trauma la segnerà per il resto della sua vita,
tanto che ancora oggi è vittima di terribili incubi che la assalgono nel cuore della notte. Dopo
l'incidente, Julia e sua sorella Norma (che all'epoca aveva soltanto pochi
mesi) vengono affidate alla loro nonna materna,
Lillian Osborne.
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Nonna Lillian si rivelerà una seconda madre per Julia e
Norma, e nonostante l'essere rimasta vedova di suo marito Walter (il nonno di
Julia e Norma, un archeologo
che ha passato la vita in giro per il mondo) e tutti gli altri problemi
del caso, riuscirà ad allevare le due nipoti senza troppi problemi.
Durante
l'adolescenza, nonostante una forte passione per il
pianoforte, Julia decide di iscriversi alla Hollyhock University e
frequentare criminologia.
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Qui incontra il Professor
Raymond Cross, docente della cattedra e all'epoca consulente della
Polizia di Garden City: Cross, intuendo le capacità e le potenzialità di Julia,
decide di prenderla sotto la sua ala protettrice ed inizia a coinvolgerla nelle
sue indagini ed in quelle del Dipartimento di Polizia. Julia inizia così a
prendere confidenza con il
mondo del crimine, ed incontra per la prima volta alcune persone che
diverranno poi parte del suo lavoro e della sua vita futura, come l'allora "Detective" Irving, il
"Tenente" Carter ed il Dottor Tait.
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In quegli anni sua sorella
Norma, una bella ragazza con capelli ricci e lentiggini, entra nel mondo della
moda, dove in breve tempo diventa una famosa e richiesta modella. Questo mondo porterà però Norma
a contatto con la droga, trascinandola nella
tossicodipendenza; problema che sembra superare nel corso degli anni,
pur tra i dubbi e le preoccupazioni di Julia. Dopo
la laurea Julia raccoglie ben presto l'eredità del Professor Cross, diventando prima la sua assistente
e poi, nonostante la giovane età, prendendone il posto come nuova docente della cattedra di criminologia all'università,
dopo che quest'ultimo sarà andato in pensione;
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inoltre Julia continua
anche la sua collaborazione con il Dipartimento di Polizia di Garden City, che
nel corso degli anni si farà sempre più stretta. I suoi partner sono ormai da
tempo il Sergente Irving e il nuovo Tenente Alan Webb, un ex militare con una visione del mondo molto
diversa da quella di Julia, e con cui la Dottoressa entra sovente in
conflitto, ma con cui alla fine si stabilisce un bel rapporto di collaborazione
e di amicizia. Con il passare degli anni
Nonna Lillian ha preferito lasciare spazio alle sue nipoti ed è andata a vivere
in una casa di riposo (nonostante le insistenze di Julia per riaverla a casa
con sé), e considerando che Norma è sempre in giro per
il mondo a sfilare in passerella, oggi Julia vive da sola nella grande
casa della Nonna,
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salvo per la compagnia di Toni, la sua gatta, e di Emily
Jones, la governante di colore che lavora tutti i giorni a casa sua, e
che Julia considera ormai come una di famiglia. Infatti, nonostante l'età che
avanza ed il suo forte desiderio di maternità, non
ci sono uomini nella vita di Julia; l'unico ragazzo che ha saputo far
breccia nel suo cuore è stato Jeffrey Noah, un
Sergente dell'Antiterrorismo con un divorzio alle spalle, con cui ha
portato avanti un'altalenante
relazione per un paio d'anni, salvo poi troncarla quando ha capito che
Jeffrey non voleva fare progetti concreti per il loro futuro.
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Per compensare il suo desiderio di maternità,
negli ultimi tempi Julia ha adottato a distanza un bambino africano, di nome
Abebe.
Curiosità
Nel
2007 Julia è stata scelta come testimonial per una campagna di
sensibilizzazione sociale di Medici Senza Frontiere. Julia compie gli anni il
15 novembre, stesso giorno del suo creatore Giancarlo Berardi.
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Gabry,
RispondiEliminasono Giuseppe Cortellesi editor di fumetti on line. Bello il suggerimento che ti ho dato su Julia Kendall? Superbo il tuo post su Julia!! Mi piace. Io stesso non riesco a ingrandire i ritratti e non so usare bene lo scanner. Mi aiuti? Ora mi accontento di quello che trovo in rete, ma è poca cosa. Sono a Roma e non disdegno per le ferie di affacciarmi da te. Ti va? Fammi sapere. Ok per il Blog. Una favola, ma ne vorrei parlare a voce. Ciao Giuseppe63
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGabry, sono Francesca Rinaldi,
RispondiEliminasai che abito dalle tue parti
ma non ti sento più! Giovanna
e Lucio dicono che sei introvabile.
Non ti telefono per corretezza.
Stai bene? Ti invio i miei pensieri su
Stendhal che già conosci.
Commentali. Ti voglio bene ciao.
Francesca59
“Ogni amore comincia con
l'ammirazione. Segue una
sensazione di grande gioia. La gioia
fa insorgere la speranza. A questo
punto Stendhal consiglia alla donna
di capitolare per ottenere il massimo
piacere fisico possibile; infatti,
quando la speranza fa capolino,
anche gli occhi delle donne più
contegnose si accendono; il piacere
è vivo e si manifesta per segni
evidenti. Nasce così l'amore, e
avviene la prima cristallizzazione.
Secondo Stendhal, dopo la prima
cristallizzazione l'insorgere del dubbio
è inevitabile. A questo punto
l'innamorato sente intensamente il
bisogno di un amico, ma, come fa
acutamente notare Stendhal, gli
amanti al culmine dell'amore non
hanno amici. Il dubbio assume
forme diverse negli uomini e nelle
donne. L'uomo si domanda, "potrò
piacerle? vorrà amarmi?" la donna
dice, " forse per gioco dice di
amarmi? è un carattere solido? può
rispondere a se stesso della durata
dei suoi sentimenti?"
Il superamento del dubbio e la
sicurezza di amare e di essere
riamati provoca la seconda
cristallizzazione. In questa fase gli
amanti hanno la sensazione che se
non saranno amati periranno. La
seconda cristallizzazione non può
avvenire se la donna cede troppo in
fretta. Tuttavia, quando tale
cristallizzazione si compie, gli
innamorati non vedono più in una
luce reale. L'uomo sminuisce le
proprie qualità ed esalta ogni
minima attrattiva della persona che
ama, Per Stendhal l'amore è
innanzitutto una questione di
fantasia. Quando s'incontra con il
suo amante, la donna prova piacere
non nella sua persona reale ma
nell'immagine che di lui si è costruita
nella mente. Secondo Stendhal
l'unico esito possibile per l'amore è
un'amata delusione.
Secondo Stendhal, il vero ardore amoroso
esiste solo associato alla paura. Quando
non si ha più paura di perdere la persona
amata, la fiducia e la dolce consuetudine
spengono l'ardore dell'amore.
Che pensi?
Gabry, Sono Valentina, ho ancora una volta ricostruito il tuo Blog da quanto me ne hai parlato ad ottobre 2012. Agli inizi contavi 725 lettori al mese, a luglio 3135, ad agosto 5677, a settembre 5320, ad ottobre 6243, a novembre 6580, non voglio dilungarmi lo sai oggi a luglio 2013 quanti ti leggono al mese? Te lo dico io! 21.000, lo sapevi? In totale ti leggono in tutto il mondo a luglio 2013 ben 145.000 lettori, con una media mensile di 21.000 presenze! Notevole! Hai perso il ritmo solo quando la notizia dello schifo (come dici tu) ti frantumò l’immagine! Ma ora sei un fiume in piena! Sono stracontenta per te. Tvb Ti penso sempre. Valentina60
RispondiEliminaCaro Gabry,
RispondiEliminasono Antonietta Liberti. Seguo sempre il tuo blog sull’amore. Me lo hanno segnalato a dicembre scorso. Spero che la tua foto sia reale. Se solo una parte di quello che scrivi è vero, devi aver conosciuto molto bene l’amore! Eppure io leggo che questo bisogno di esternarlo così caldo e tempestoso, stampato sul volto di un bell’uomo maturo, è indice di insoddisfazione. Ti dissi che volevo parlarti da vicino, ho la pretesa di sentire solo dai gesti e dal tono della voce quello che ti brucia dentro. Rispondimi a riguardo, se puoi, ci conto. Ho dato il tuo accesso a tutte le mie amiche, penso ti faccia piacere. Prima ne parlavamo tra di noi quando se ne presentava l’occasione, ora spesso commentiamo i tuoi fraseggi. I post sono belli, ma credo che alcuni sono personali, troppo diretti, colpiscono subito, sono più vissuti! Ecco perche abbiamo deciso di commentarli, a me il compito di esternare i nostri pensieri. Ti bacio! Antonietta53