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venerdì 12 luglio 2013

La letteratura erotica - introduzione





La letteratura erotica 
Introduzione




“La differenza tra erotismo e pornografia è la differenza tra il sesso celebrativo e quello masturbatorio”
Herbert Marcuse, da Eros e civiltà




Si intende per letteratura erotica uno scritto che abbia come suo argomento principale la trattazione anche esplicita di temi legati alla sessualità e all'amore fisico, attraverso i quali vengono, non di rado, veicolati contenuti filosofici o spirituali. Estremamente difficoltoso è il distinguo tra erotismo e pornografia, ma una distinzione, in letteratura, può essere azzardata definendo l'erotismo un percorso di conoscenza, e la pornografia la ripetizione stereotipata di una meccanica.




Papiro erotico torino




Un'altra differenza è che nell'erotismo non è obbligatoria la descrizione dell'atto sessuale in sé, ma ci si può limitare anche alla tensione che può portare all'atto sessuale medesimo. “Già negli scritti antichi si possono rintracciare riferimenti più o meno espliciti alla sessualità e all'amore sensuale. Il primo racconto erotico pervenutoci si può rintracciare nell'Antico Egitto dove la sessualità era molto sentita: un esempio lampante è il Papiro erotico dove immagini esplicite vengono accompagnate da testo. Ma grande parte ha avuto nella tradizione orientale, sia in testi di educazione sessuale come il Kama Sutra, che nelle raccolte di racconti come Le mille e una notte






Lawrence Alma Tadema - Saffo






L'erotismo è stato il perno attorno al quale hanno avuto formulazione numerosi miti greci, esponente di spicco della letteratura erotica greca è la poetessa Saffo.” Ancora riferimenti all'erotismo, legato al pathos e alla tragedia, si riscontrano in  Euripide  e Sofocle. Numerosi autori latini hanno composto scritti di carattere erotico e sensuale, principalmente il poeta  Catullo considera la passione sensuale come valore fondamentale dell'uomo.
Ovidio celebra l'amore e la sensualità nella sua opera, soprattutto con l'Ars amatoria, considerato il "capolavoro della poesia erotica latina". Nell'ambito della letteratura cristiana, viene considerata "poesia erotica" il Cantico dei Cantici contenuto nella Bibbia. Il desiderio, l'erotismo e l'amore sono al centro della poesia trobadorica europea e di numerose raccolte di novelle medievali, attraverso metafore più o meno esplicite.







John William Godward - Saffo






Un posto rilevante ha Giovanni Boccaccio: Il valore artistico del Decamerone ha permesso la circolazione dell'opera anche in epoche in cui si avanzavano riserve critiche sul contenuto.
Tra gli autori rinascimentali più noti ci sono Pietro Aretino con i suoi Sonetti lussuriosi e dubbi amorosi, e Luigi Tansillo (Il vendemmiatore). Espliciti riferimenti sessuali possono trovarsi nella produzione teatrale di Angelo Beolco, detto Ruzzante.
Si ricorda poi la  commedia  di  anonimo  veneziano del XVI secolo La Venexiana, scritta in lingua veneta, la stessa lingua utilizzata nelle sue poesie erotiche da Giorgio Baffo.







Ovidio - Ars amandi - Satiro e ninfa






Al genere erotico appartengono le memorie di Giacomo Casanova.
A cavallo tra Settecento e Ottocento, tra gli autori licenziosi si annoverano i siciliani Giovanni MeliDomenico Tempio  e Giuseppe Marco Calvino.
Esponente di spicco della letteratura erotica francese nel'700 è Donatien Alphonse François de Sade, Marchese de Sade, conosciuto anche come 'divin marchese', che mediante i suoi scritti dal carattere fortemente esplicito, ha veicolato un razionalismo radicale e nichilistica.






Le mille e una notte - Ed. tardo ottocento







Insospettabili pensatori si dedicarono alla narrazione erotica, fra tutti basti citare Denis Diderot con il suo I gioielli indiscreti.
Tra Ottocento e Novecento la letteretura erotica e quella pornografica ebbero grande successo, mescolandosi alla nuova letteratura femminile. Autori e autrici di tutto il mondo dedicarono pagine e pagine alla descrizione del desiderio e degli amplessi: da Sidonie - Gabrielle Colette  a David Herbert LawrenceHenry Miller  e Anais Nin soprattutto con Il delta di Venere. Il piacere fisico diviene una estetica nell'opera di Gabriele D' Annunzio.







Ed. tardo ottocento







Il maggiore esponente della letteratura erotica nipponica tra  Ottocento  e  Novecento è Tanizaki Jun'ichirō, autore di grande prestigio e raffinatezza che ha posto al centro della sua produzione il feticismo dei piedi.
Vladimir Nabokov con il suo romanzo Lolita è considerato uno dei maggiori autori di letteratura erotica di tutti i tempi.
Dominique Aury con lo pseudonimo di Pauline Réage pubblica nel 1954 il romanzo Histoire d'O e, qualche anno più tardi, Louis-Jacques Rollet-Andriane  pubblicherà, usando come pseudonimo il nome della moglie, l'ex-attrice tailandese Emmanuelle Arsan, il suo Emmanuelle. Entrambi i libri porteranno la letteratura erotica definitivamente dall'essere genere di nicchia a genere popolare, grazie anche alle fortunate trasposizioni cinematografiche. Allo stesso modo, Marguerite Duras con la trasposizione cinematografica del suo L'Amante, ha trovato nuova fama tra il pubblico più giovane.






Età di Lulù - Francesca Neri







In anni recenti grande successo ha avuto Almudena Grandes con il romanzo Le età di Lulù, mentre alla rielaborazione del genere erotico in Italia, grande parte ha avuto Una Chi, pseudonimo diBruna Bianchi, che indaga i rapporti di potere tra i sessi.
Audaci e spesso crudi, nell'indagine del rapporto amoroso, sono gli scritti della poetessa Patrizia Valduga, mentre alternano lirismo a pornografia le lettere e le poesie della praghese Jana Černá.
(I link sono intatti ed operanti per muoversi meglio in Wikipidia)




3 commenti:

  1. Gabry, sono Francesca De Rossi,
    ti ricordi di me? Ripropongo ciò che ti dissi di Witman, il poeta americano, che ci fa "conoscere" quello che la quotidianità e chiuse visioni secolari … non ci consentono spesso di vedere e sentire … L’idea che emerge in modo forte e chiaro … nella visione di questo poeta … è che il piacere fisico non è un complemento bensì un elemento essenziale dell’amore … e che accanto ed insieme al vero sentimento d’amore ci consente di giungere all’estasi divina. L’eros quindi assume anch’esso una sacralità che è stata negata per millenni dai fondamentalismi religiosi … che hanno in pratica … staccato l’anima dal corpo … demonizzando quest’ultimo ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce … Ora alla luce di quanto ho detto vorrei un tuo illuminato parere. Cosa ne pensi?. Non puoi non essere d’accordo. Ma dalle tue esperienze mi aspetto di più. Uno per tutti, tutti per uno. Fatti vivo, forse per ferragosto scendiamo, anche se con la crisi …! A me basta anche solo una mail Francesca64

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  2. Salve. Sono ancora Silvia Ricci di Arezzo. Posso sapere come stai. Il blog ti precede ma di te niente foto o messaggi nuovi. Sei sempre come un anno fa. Occhiali scuri e maglietta nera. Sembri qualcosa tra Dan Aykroyd dei Blues Brothers e lo scuro di Giorgio Armani. Scherzo. Stai benissimo. Per me puoi essere più scuro del carbone. Ti dissi che volevo una foto con giacca e cravatta. Anch’io con le mie amiche ho un blog sull’amore, il titolo è “L’amore è una cosa meravigliosa” come l’omonimo film. Il primo e unico post è: “L'amore sboccia in coda al semaforo” una allegoria delle ultime ridicole tendenze maschili - il traffico nuovo luogo del corteggiamento - Della serie: cogli l’attimo. Postato per far capire ai maschietti quanto sono lontani dall’universo femminile. Ecco il perché del tuo successo nel nostro gruppo. Tu parli la nostra lingua, sei uno di noi. A una persona che si esprime cosi sull’amore, vuoi dirgli tutto, ma proprio tutto, come a un confessore. Ciao Silvia60

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  3. Gabry sono Annamaria Salvati mi occupo di psicologia cosa pensi del seguente aforisma – “C'é chi chiude senza problemi con il passato, con una storia importante ma ormai finita... E c'é chi, invece, ne resta condizionata nonostante tutto, al punto da compromettere il proprio presente sentimentale, per non parlare del futuro. Il ricordo dell'ex, degli anni trascorsi insieme, delle abitudini e dei progetti condivisi, ritorna come un'esperienza mitica, irripetibile, depurata come per magia da ogni incomprensione e dissapore (che pure c'erano, tant' é vero che la relazione é finita...). Ed ecco che, di fronte a ogni nuovo incontro, sorge spontaneo il paragone: "Tanto, con nessun altro potrò mai essere felice come lo sono stata con lui...". Un atteggiamento limitante, che impedisce di trovare di nuovo l'amore.” Ti conosco da poco. Me ne ha parlato un amica. Mi piace quello che scrivi. Auguroni. Annamaria67

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