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martedì 2 aprile 2013

La donna che si voleva strangolare (Maria Grazia Cucinotta 3)








“Pretendo ke tu mi spieghi xkè il tempo si ferma quando sono con te, xkè nn esistono gli altri, xkè sembra ke i problemi nn mi sfiorano ... eppure bene o male ho avuto, kome dire, il mio tempo! Ma nn era kosì ... non era straordinario come adesso ... dillo alle tue fans ... di loro ke l amore è sl x gli eletti ... RP


Un giorno una signora entrò nello studio della clinica del professor Kurt Goldstein che, all’epoca, aveva una fama mondiale, per le sue eccezionali capacità mediche e il suo proverbiale occhio clinico. La donna appariva normale, conversava amabilmente e anzi sembrava non avere alcun problema. Ma era afflitta da un unico bizzarro disturbo: ogni tanto la mano sinistra le scattava in su, l’afferrava per la gola e tentava di strangolarla.





Maria Grazia Cucinotta - Il "Postino" suona sempre due volte!






La paziente doveva spesso usare la destra per trattenere la sinistra e costringerla a starsene buona. Certe volte le toccava addirittura sedersi sul malefico arto per combattere la furia con cui questo pretendeva di attuare il suo disegno criminoso. Noi abbiamo, come il frutto della noce è protetto da una dura scorza, due emisferi cerebrali a sua volta ingabbiati dal guscio osseo del cranio. Così come abbiamo due occhi, due reni o due femori.





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I due emisferi, sono collegati alla base, come la noce, da una struttura ponte chiamata corpo calloso che permette ai “due cervelli” di rimanere in “sincronia” e non andarsene con i propri pensieri ognuno per conto suo. A differenza di come appaiono dall’esterno, vale a dire due metà speculari, simili alle metà di una noce, sono deputate invece a distinte capacità mentali. Controllano ognuna la parte opposta del corpo. La più evidente differenza riguarda il linguaggio, posto nella stragrande maggioranza dei casi, nell’emisfero sinistro.





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Il destro invece è meno razionale, ma risponde meglio e con emozioni adeguate alle situazioni che capitano. Per questo quelli a cui gli viene un ictus all’emisfero destro (con conseguente paralisi a sinistra) sono “più fortunati”, non comprendendo appieno la gravità della situazione appaiono beatamente indifferenti, se non addirittura euforici. A differenza degli altri, che in genere sono giustamente piuttosto depressi. La maggior parte delle persone che scrivono con la destra hanno l’emisfero sinistro specializzato nel pensiero astratto, matematico e, come abbiamo detto, il linguaggio.





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L’emisfero destro si occupa soprattutto di relazioni spaziali, riconoscimento di persone, musica, mimica ed emozioni, (nella cui gamma rientrano sentimenti e amore) L’analisi di soggetti con cervello diviso è stata condotta per la prima volta da Roger Sperry in California. In un famoso esperimento un soggetto operato con taglio del corpo calloso, per impedire che la grave epilessia di cui soffriva si propagasse da un emisfero all’altro, fu sottoposto ad un test. Davanti ad uno schermo, progettato in un modo particolare, gli fu fatta vedere una zampa di pollo all’emisfero sinistro e contemporaneamente un’immagine di neve all’altro.





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Quando gli fu chiesto di scegliere delle carte con l’immagine da accoppiare a quella che vedeva in quel momento, la mano destra scelse un pollo, mentre la sinistra una pala. Alla domanda perché avesse fatto quella scelta disse: la zampa è associata al pollo mentre la pala serve a pulire il pollaio. Naturalmente aveva risposto solo l’emisfero sinistro, l’unico in grado di comprendere il linguaggio, ed aveva inventato una spiegazione logica anche per la pala, poiché nulla sapeva della neve.





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Nell’emisfero destro hanno sede processi rapidi, attivi simultaneamente, parallelamente, globali, di sintesi, olistici, percepisce sensazioni, rappresentazioni non verbali, utilizza rappresentazioni “analogiche” e non si pone il problema delle spiegazioni.
Nell’emisfero sinistro accadono processi meno rapidi, lineari, sequenziali, tempo-dipendenti; dà significato alle parole e crea racconti, usa come rappresentazione pacchetti d’informazione monosemantici, utilizza rappresentazioni “digitali”, inventa narrazioni. Questa capacità di inventarsi storie, dare senso, coerenza e spiegazioni anche a partire dai pochi dati che dispone utilizzando la ragione, è stata chiamata da Michael Gazzaniga “interprete”.
Kurt Goldstein, dopo aver visitato la signora per metà suicida, sentenziò che la paziente non era pazza, ma aveva i due emisferi non in sincronia fra loro. L’emisfero destro aveva latenti pensieri d’autosoppressione violenta e un genuino progetto di eliminare l’intero corpo.





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All’inizio quando i due emisferi funzionavano all’unisono, l’impulso era stato tenuto a freno dai messaggi inibitori inviati tramite il corpo calloso dal più razionale emisfero sinistro. Poi in seguito ad un ictus al corpo calloso, suppose Goldstein (a quei tempi non esistevano tecniche per immagini a provarlo), l’inibizione era stata rimossa e ora l’emisfero destro poteva compiere la sua insana impresa utilizzando la mano sinistra. A qualcuno quella diagnosi sembrò fantascienza, ma il caso volle che non molto tempo dopo la donna morì, non per autostrangolamento ma per un ictus. L’autopsia confermò i sospetti del neurologo che qualche tempo prima era stata colpita da un ictus del corpo calloso che aveva interrotto le comunicazioni e il dialogo tra i due cervelli, sicché il destro era sfuggito al consueto controllo del sinistro.





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Diverse turbe affettive inspiegabili, come si vede, possono essere comprese solo ribaltando completamente la situazione. Se sentimenti, amore e affettività dipendono dall’emisfero destro, e per conseguenza dal Sistema Limbico destro, turbe affettive insensate, possono essere spiegate solo cercando l’interruzione del flusso dei neuro - trasmettitori durante il percorso dei 3 cervelli di Paul McLean. Il primo sessuale antico fatto di istinti e predazione, il secondo fatto di attaccamento e accudimento, il terzo fatto di seduzione e corteggiamento. Più di sessanta anni fa Goldstein aveva svelato la duplice natura della funzione cerebrale, dimostrando che i due emisferi erano in effetti preposti a compiti diversi. Che potrebbero essere persino opposti. Anche se noi di ciò non ne abbiamo la seppur minima consapevolezza.




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4 commenti:

  1. Gabry, are Daisy Jones of London, I have to give you information. Check if it is true that the cerebellum also means love and affection. I am sending you this item on the net. You are unique, but its the only one that compares love with reality, anatomy and physiology, while maintaining the high voltage level and charming. For he who touches these keys is either a doctor or a poet. You are both! I live in London and here in England I think we are a hundred that look at your blog. I like you so much. Daisy63

    Gabry, sono Daisy Jones di Londra, devo darti un informazione. Verifica se è vero che il cervelletto implica pure l’amore e l’affettività. Ti invio l’articolo in rete. Sei unico, ma proprio l’unico che confronta l’amore con la realtà, l’anatomia e la fisiologia, mantenendo sempre il livello di tensione alto e affascinante. Infatti chi tocca questi tasti o è un medico o un poeta. Tu sei entrambi! Risiedo a Londra e qui in Inghilterra credo siamo un centinaio che guardiamo il tuo blog. Mi piaci tanto. Daisy63

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  2. Ik ben Helen Van Leeuwen in Amsterdam, ik woon op een van de beroemde grachten, zoals die van je magische Venetië. Ik hou van je blog liefde. En vaak denk ik aan jou. Hier zijn een groep dames die vaak kijken naar wat je schrijft, inclusief foto's van knappe mannen. We vragen ons een vraag en zou graag een reactie. Lees aandachtig - "Vrouwen doen het omdat in het hart van de mensen zijn niet in staat om de instincten behouden .. en liever de persoon eerst weten en probeer iets als ze weten dat ze kunnen hun hart ophalen ... dan is het ding is niet voor alle vrouwen als niet voor alle mannen .. afhankelijk van de mensen ... uit hoe ze groeiden ... Er zijn volwassen mannen die seks hebben voordat u liever de vrouw die anderen die doen het gewoon voor de pure en gezonde sport te wonen weten! In ieder geval, vrouwen zijn veel meer emotioneel voor mij en de mannen laten zich meeslepen door emoties en gevoelens worden uitgevoerd, terwijl de mannen voor de instincten die hormonen hebben en altijd een duizend liever alleen seks hebben! Bent u het eens met deze gedachte? Verschijning geplaatst. Helen59

    Sono Helen Van Leeuwen di Amsterdam, abito su uno dei suoi famosi canali, come quelli della tua magica Venezia. Amo il tuo Blog sull’amore. E spesso ti penso. Qui siamo un gruppo di signore che guardano spesso cosa scrivi, foto di begli uomini compresi. Ti poniamo un quesito e vorremmo una risposta. Leggi attentamente - “Le donne lo fanno col cuore perchè a contrario degli uomini sono capaci a trattenere gli istinti.. e preferiscono prima conoscere la persona e quando sanno di provare qualcosa riescono a concedersi ... poi la cosa non vale per tutte le donne come non vale per tutti gli uomini .. dipende dalle persone ... da come sono cresciute ... ci sono uomini maturi che prima di fare sesso preferiscono conoscere la donna che frequentano altri che invece lo fanno solo per puro e sano sport! In qualsiasi caso le donne per me sono molto piu sentimentali degli uomini e si lasciano travolgere da emozioni e sentimenti, mentre gli uomini per gli istinti che hanno e per gli ormoni sempre a mille preferiscono solo far sesso! Sei d’accordo con questo pensiero? Aspetto un tuo parere. Helen59

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  3. Gabry, sono Giuditta Trevisan, se leggi “Sedurre il demonio” lascia perdere le pagine sul ruolo dello scrittore. Possono piacere, forse, a qualche signora dell’Ohio che sia settantenne (come l’autrice del libro Erica Jong, a questo punto) e che abbia un’idea dei letterati da film — appunto — americano e per signore: gente divorata dal Demone della scrittura, che beve molto, seduce leggendo poesie, va a finire i libri in romantici palazzi cinquecenteschi veneziani, ovviamente fatiscenti. Però la Jong, da decenni aspirante letterata, è una scrittrice. Quando racconta, racconta! Altrimenti non avrebbe venduto 18 milioni di copie del suo “Paura di volare” uscito nel 1973; un po’ romanzo di formazione sessuale ebraico- newyorkese, versione femminile di largo consumo del “Lamento di Portnoy” di Philip Roth; molto libro-apripista che trasformò la rivoluzione sessuale in bestseller, sdoganò il parlare di sesso tra donne, lanciò la fiction femminile autoironica (non sempre riuscita, ma vabbé). Per me il libro non parla ne d’amore, ne di sesso, ma di una pasticciona che ai suoi tempi scriveva come oggi 100 colpi di spazzola o 50 sfumature di grigio ecc. Tu cosa pensi a riguardo? Ciao Giuditta59

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  4. Sai già che abito a Rio de Janeiro, ti ho scritto altre volte. Ho trovato interessati tutte le storie e le filosofie che descrivi. Vorrei pubblicassi qualcosa su l’amore del ‘700, definito il secolo dei libertini, almeno a Venezia. Complimenti per il Blog è veramente bello. Ti saluto LanaDias62

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