Emmanuele
Jannini e Helen Fisher individuano l’infedeltà maschile e femminile
l sesso è il
motore della vita e della storia probabilmente a questo si riferiva il pittore
francese Gustave Courbet quando nel 1866,
intitolò “l’origine del mondo” un suo capolavoro che ritraeva un primo piano
gli organi genitali di una donna. Il sesso sta nel cervello ben prima che negli
organi genitali argomenti di maggior rilievo trattati nel libro La scienza dell’amore
(Baldini &Castoldi) da Emmanuele A. Jannini,
docente di Sessuologia medica all’università dell’ Aquila, con la
collaborazione del biologo Giovanni Carrada.
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Le ricerche degli ultimi anni
hanno messo in evidenza – che il sesso sta nel cervello ben prima che negli
organi genitali, va riconosciuto, ci ricorda l’antropologa
Helen Fisher, che nel cervello della donna esistono differenze
significative rispetto a quello dell’uomo. La diversità femminile comincia
proprio dalla testa, da quello che c’è dentro, dalla chimica cerebrale e dai
contenuti mentali emotivi, affettivi e intellettivi.
Dice ancora la
Fisher: «L’impulso sessuale, l’emozione più profonda e primitiva che esista,
differisce nei due sessi in molti modi particolari. Gli studi più recenti
convalidano l’ipotesi che l’eccitazione femminile venga stimolata, molto più di
quella maschile, da
parole, immagini, racconti, film di contenuto sentimentale. La stessa
diversità è emersa per quanto riguarda le fantasie sessuali.
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«Anche queste,
infatti, sono differenti nei due sessi – prosegue l’antropologa americana -; in
quelle delle donne prevalgono
ancora la sottomissione e la resa (straordinariamente comuni tra le
femmine nel regno animale), in quelle degli uomini soprattutto la conquista e il dominio». «Fondamentalmente la
sessualità femminile è selettiva», ha affermato l’esperto. La donna deve
scegliere il proprio partner in modo oculato».
Il maschio
pertanto deve dimostrare anzitutto di essere fedele e affidabile. Come? Sfoggiando un
surplus «in atto» (es. ricchezza, potere…) o un
surplus «in potenza» (intelligenza, umorismo,
coraggio, creatività artistica…). In entrambi i casi, ha spiegato
Jannini, si tratta di ornamenti sessuali inutili dal punto di vista della
sopravvivenza individuale «L’uomo cioè tende a proporsi, mentre la donna tende
a disporre delle proposte». Questo si spiega ancora una volta con la storia
dell’evoluzione: la nostra specie ha conquistato la posizione eretta, ma il canale del parto (la dimensione
del bacino) non si è evoluto di pari passo, «perciò le donne sono
costrette a partorire figli immaturi, che necessitano
di cure parentali estremamente lunghe.
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Riguardo
all’aspetto fisico, la scelta delle donne è diversa nel corso della vita e
nelle diverse epoche. In prossimità del parto,
ad esempio, ricade su uomini con lineamenti di tipo più femminile (garanzia di
stabilità, quiete e protezione), nei periodi di maggiore
fecondità predilige caratteristiche più mascoline come la mascella
pronunciata (indice di potenza, virilità e buon patrimonio genetico).
Analogamente in passato, quando la donna dipendeva maggiormente dall’uomo dal
punto di vista economico, le caratteristiche maschili più apprezzate erano
legate alla forza e
prestanza fisica, oggi sono più orientate alla bellezza
e mitezza del carattere.
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Alla base
dell’accoppiamento vi è a priori l’attrazione. Grazie allo studio di varie
specie di animali e dei meccanismi chimici e ormonali, i ricercatori hanno
compreso molte cose sull’innamoramento e sull’amore. Con l’innamoramento si
possono seguire due strade inconsce: pre e post, soprattutto le donne, spiega
sempre Jannini. Le prime si innamorano
di uomini belli, affascinanti, talentuosi, intelligenti, di maschi virili
che garantirebbero geni migliori. Però, il rischio potrebbe essere che questi
uomini con queste caratteristiche siano più propensi all’inaffidabilità
e al tradimento. Le donne post si innamorano di uomini che garantiscano loro sicurezza:
ricchi, fedeli, protettivi. Però, solitamente sono uomini brutti con
caratteristiche meno appetitose agli occhi della donna, come la bellezza o la giovinezza.
Tuttavia il
ciclo ormonale condiziona i comportamenti stessi. Uno studio ha dimostrato che
le donne, al momento dell’ovulazione (picco massimo della fertilità) preferiscono uomini virili, a
garanzia dei buoni geni, mentre in stati di fertilità minore prediligono
uomini con tratti più dolci e femminei meno aggressivi. Alcuni psicologi
evolutivi affermano che la donna post tende per natura a tradire, allo scopo di
garantire alla prole contemporaneamente un buon DNA, grazie al tradimento la
donna può riuscire a procurarsi comunque quello che le manca. Come? Sposando un uomo fedele e generoso, ma concependo un
figlio con un amante dalle caratteristiche genetiche migliori.
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I ricercatori
la chiamano “ipotesi alla Emma Bovary” dal nome
della protagonista del romanzo di Flaubert; si sposa l’uomo che sembra più
affidabile si sceglie un amante gagliardo e brillante, magari anche più
giovane.(Probabilmente, la scelta delle donne di preferire il comportamento pre
e il post, dipende anche dalla
società in cui si vive. In una società maschilista la donna
prevalentemente è post, cerca cioè la sicurezza e la protezione dato che
dipende dall’uomo. In una società più evoluta, dove entrambi i sessi hanno pari
opportunità economiche, le donne tendono verso il pre, tipico dell’uomo.
Infatti, generalmente gli uomini tendono a preferire
donne belle, attraenti,
Nel nostro
corpo spiega Jannini, quando una persona si innamora lo stato chimico mentale raggiunge la massima
irrazionalità, tipica di un cocainomane, ma che nel tempo è destinato ad
affievolirsi. Comunque per garantire la sopravvivenza, la specie umana non deve
essere basata solo sull’attrazione sessuale. Rispetto agli altri animali, alla
nascita siamo immaturi per sopravvivere: abbiamo bisogno a lungo del supporto
dei nostri genitori affinché ci insegnino a vivere autonomamente. Per tenere
una coppia unita, la natura ha escogitato non più un
rapporto basato sulla passione bruciante, bensì da un legame simile a quello
che i genitori provano verso la prole.
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Questo stato si
chiama proprio amore. Nella specie umana
l’amore di coppia è molto simile all’amore materno, infatti, il rapporto è
regolato dallo stesso ormone: l’ossitocina. Esso si produce durante il parto, l’allattamento e
l’orgasmo. Freud sosteneva che rispetto alla natura animale, quella dell’uomo
nel campo sentimentale è originale. Per esempio, il desiderio femminile non
avviene solo durante il periodo della fertilità al fine di procreare, ma anche
a rafforzare il rapporto di coppia. Perché? La stimolazione della cervice uterina e delle mammelle
durante l’atto sessuale, infatti, riproduce la “meccanica” del parto e
dell’allattamento, stimolando la produzione di ossitocina,
rinforzando appunto, il legame. Questo stato sentimentale tende a comportarsi
in modo infantile nel linguaggio e nel comportamento. Il
bacio stesso rinforza il legame, riconducibile all’antico modo in cui la
madre nutriva il figlio, passandogli il cibo con la bocca. In conclusione, la
scienza darebbe ragione al mitico Freud, il quale predisse che l’amore per un partner è
riconducibile all’amore materno (complesso di
Edipo). Biologicamente in amore la differenza strategica e
comportamentale è differente, benché l’evoluzione e la cultura abbiano
contribuito ad avvicinare un po’ i medesimi pensieri e comportamenti.
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Sempre Jannini afferma -
La differenza sta nel fatto che il sesso femminile ha un patrimonio
genetico prezioso, disponendo di un solo ovulo al mese per volta, invece, il
sesso maschile addirittura è capace con una sola eiaculazione fecondare teoricamente l’intera popolazione
femminile europea. Questo ha portato inevitabilmente a una strategia
comportamentale differente dei due sessi: la
femmina è selettiva, il maschio è propositivo. Per quanto riguarda il
tradimento anche in questo caso si tradisce per ragioni differenti.
La donna non
accetta il tradimento durante una relazione amorosa: tradisce quando viene a mancare l’emotività,
quando finisce il rapporto afferma il sessuologo. Invece, l’uomo
istintivamente tende a essere protettivo, per cui è abile nel relazionarsi con
più persone, come il caso dell’amante.
Secondo Jannini, il modo di amare è diverso tra i due sessi perché non si
capiscono. L’unico modo per salvaguardare un rapporto duraturo è attraverso il compromesso e la graduale comprensione.
Tanto si
riporta a cura di Gabriella Turco, – Indirizzo
Sessuologia dell’Università degli Studi dell’Aquila (coordinatore: prof. Emmanuele A. Jannini).
Gabry, sono a casa, potrei telefonare o mandarti un sms, ma preferisco la cosa che più mi lega a te, il Blog! Forse sono un’inguaribile romantica, ma è stata la prima volta che come nelle favole, guardando un messaggio nella bottiglia (del Web) ho incontrato il tuo volto nella foresta. Voglio solo che tu stia bene ti mando un bacio col soffio della mano. Ti penso. Lucrezia53
RispondiEliminaGabry, sono Giuditta Trevisan, se leggi “Sedurre il demonio” lascia perdere le pagine sul ruolo dello scrittore. Possono piacere, forse, a qualche signora dell’Ohio che sia settantenne (come l’autrice del libro Erica Jong, a questo punto) e che abbia un’idea dei letterati da film — appunto — americano e per signore: gente divorata dal Demone della scrittura, che beve molto, seduce leggendo poesie, va a finire i libri in romantici palazzi cinquecenteschi veneziani, ovviamente fatiscenti. Però la Jong, da decenni aspirante letterata, è una scrittrice. Quando racconta, racconta! Altrimenti non avrebbe venduto 18 milioni di copie del suo “Paura di volare” uscito nel 1973; un po’ romanzo di formazione sessuale ebraico- newyorkese, versione femminile di largo consumo del “Lamento di Portnoy” di Philip Roth; molto libro-apripista che trasformò la rivoluzione sessuale in bestseller, sdoganò il parlare di sesso tra donne, lanciò la fiction femminile autoironica (non sempre riuscita, ma vabbé). Per me il libro non parla ne d’amore, ne di sesso, ma di una pasticciona che ai suoi tempi scriveva come oggi 100 colpi di spazzola o 50 sfumature di grigio ecc. Tu cosa pensi a riguardo? Ciao Giuditta59
RispondiEliminaSai già che abito a Rio de Janeiro, ti ho scritto altre volte. Ho trovato interessati tutte le storie e le filosofie che descrivi. Vorrei pubblicassi qualcosa su l’amore del ‘700, definito il secolo dei libertini, almeno a Venezia. Complimenti per il Blog è veramente bello. Ti saluto LanaDias62
RispondiEliminaAvviso ai naviganti. Poiché il Prof. Gabry per motivi tecnici usa un monitor da 32 pollici a me sembra gigantesco! Ma non è così, basta andare sulla barra in alto del Browser (Explorer, Firefox, Opera, Crome ecc.) e sotto la voce Visualizza scegliere lo zoom del proprio monitor 70% - 80% ecc Ok! Questo lo ha detto lui più di un mese fa. Luisa ferretti60
RispondiEliminaGabry, sono Giusy Bianchetti!
RispondiEliminaMi hanno ridato le coordinate del tuo blog. Le avevo smarrite. Come ti dissi anche io ho un blog e posto degli articoli su giornali locali di Brescia, ma non ho assolutamente la tua diffusione. Oggi hai quasi 80.000 lettori o presunti tali. A Brescia diverse amiche ormai ti parlano. Si, solo donne, agli uomini piaci meno a livello di critiche. Eppure tutte quelle attici e cantanti succinte mi fanno pensare il contrario. Però come sono tosti gli uomini più belle del mondo che pubblichi. Foto grosse, pure con attributi! Che fico quel William Levy. Da morire. Come posso fare, scrivo anche romanzi e problemi d’amore, se puoi me li posti? Non ti conosco ma da come appari sei un bell’uomo. Se poi metti i contenuti che mi intrigano un casino. Dimmi tu! Ti seguo ok. Giusy70
Ma che viso stupendo tutto da baciare, ma che grandissimo bel cu.. tutto la leccare e penetrare, ma che gambe tutte assolutamente da accarezzare e aprire e che belle ed eccitantissime tettine davvero molto attizzanti che ha tutte da toccare, toccare e toccare e tastare sulle quali allungare e metterci sempre con tantissimo piacere sopra le mani, ha proprio Nicole!
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