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mercoledì 3 aprile 2013

A sinistra l’interprete della realtà, a destra i sentimenti e … non solo! (Melissa P)









Le attività bimanuali, le emozioni e la morale (Esperimenti di R. Sperry e M. Gazzaniga 4° parte)



Michael Gazzaniga può passare in rassegna i nomi dei suoi «pazienti dalla pazienza infinita!» con la facilità di un nonno che recita orgogliosamente i nomi dei nipotini – W.J., A.A., R.Y., L.B., N.G. Per motivi di riservatezza, sono noti nella letteratura scientifica solo con le iniziali. (Vicki ha acconsentito a essere identificata in questo articolo, purché non fossero pubblicati il suo cognome e il suo luogo di residenza.) 





Melissa P. - Maria Valverde  ..... che colpi di spazzola!





Nel maggio scorso, intervenendo al convegno annuale della Society of Neurological Surgeons, a Portland, Oregon, Gazzaniga ha mostrato spezzoni sgranati di un esperimento condotto nel 1976 con il paziente P.S., che al tempo aveva appena 13 o 14 anni. Gli scienziati volevano vedere come rispondeva alle parole scritte presentate solo al suo emisfero destro. Nel video viene chiesto al ragazzo qual è la sua ragazza preferita, ma la parola «ragazza» si accende brevemente solo per il suo emisfero destro. Come previsto, il ragazzo non riesce a rispondere verbalmente. Si stringe nelle spalle e scuote la testa, indicando che non vede alcuna parola. Ma poi fa una risatina. 





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È una di quelle risatine con cui le persone si tradiscono, la colonna sonora di quando ci si fa rossi in viso. Il suo emisfero destro il messaggio lo ha visto, ma quello verbale, il sinistro, ne rimane inconsapevole. Poi, con la mano sinistra, lentamente, il ragazzo sceglie tre tessere dello Scarabeo dall’assortimento davanti a lui. E le allinea a formare L-I-Z; il nome, siamo certi di non sbagliare, della più carina della classe! «Il ragazzo ha riferito che riusciva a comprendere il linguaggio verbale anche con l’emisfero destro», mi ha detto in seguito Gazzaniga. «È stato uno dei primi casi che confermavano che la capacità di linguaggio può anche essere bilaterale – era in grado di rispondere a delle domande mediante il linguaggio con tutti e due i lati.» 





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Le implicazioni di queste prime osservazioni, dice Miller, sono state «enormi». Mostravano infatti che «l’emisfero destro sta vivendo la sua propria esperienza dell’aspetto del mondo, che non può più esprimere se non attraverso i gesti e il controllo della mano sinistra». Qualche anno dopo i ricercatori scoprirono che anche Vicki aveva delle capacità verbali nell’emisfero destro. La callosotomia totale staccava sempre i collegamenti, ma agiva anche in modi assai diversi da una persona all’altra.


L’emisfero sinistro interpreta la realtà

Nel 1981, Sperry ottenne il premio Nobel per la medicina per le sue scoperte sul cervello diviso («Lo meritava», dice Gazzaniga.) Sperry è morto nel 1994, ma a quel punto la guida del gruppo era passata a Gazzaniga. Il nuovo secolo vide impegnati lui e gli altri studiosi del cervello diviso su un altro mistero: malgrado gli spettacolari effetti della callosotomia, W.J. e i successivi pazienti non hanno mai riferito di sentirsi men che interi. 





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Come ha scritto più volte Gazzaniga: gli emisferi non sentono l’uno la mancanza dell’altro. Gazzaniga ha sviluppato quella che chiama "teoria dell’interprete" per spiegare come mai le persone – compresi i pazienti split brain – hanno un senso unitario del sé e della vita mentale. L’ha elaborata a partire da compiti in cui si chiedeva a un paziente dal cervello diviso di spiegare a parole, il che richiede l’emisfero sinistro, un’azione che era stata richiesta ed eseguita unicamente da quello destro. «L’emisfero sinistro inventava una risposta a posteriori che fosse adatta alla situazione.» In uno dei suoi esempi preferiti, accendeva brevemente la parola «sorriso» per l’emisfero destro di un paziente, e la parola «faccia» per il sinistro, per poi chiedere al paziente di disegnare ciò che aveva visto. «La sua mano destra disegnò una faccia sorridente», ricorda Gazzaniga. 





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«“Perché l’hai fatta così?” ho chiesto. E lui: “Cosa vuole, una faccia triste? A chi piacciono le facce tristi?”» L’interprete del cervello sinistro, dice Gazzaniga, è quello che tutti usano per cercare di spiegarsi ciò che accade, filtrare l’assalto delle informazioni in entrata e costruire narrazioni che aiutano a dar senso al mondo. Gli studi sui cervelli divisi costituiscono «un patrimonio incredibile», commenta Robert Breeze, neurochirurgo dell’Ospedale dell’Università del Colorado ad Aurora, dopo aver seguito la lezione di Gazzaniga l’anno scorso. Ma, come per molti altri esperti del campo, a suo avviso la ricerca sui cervelli divisi è ormai superata. «Oggi abbiamo tecnologie che ci consentono di vedere queste cose» – strumenti di visualizzazione come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), che mostrano i siti delle funzioni cerebrali in grande dettaglio. Miller però dissente. «I pazienti di questo tipo possono dirci cose che la fMRI non potrà dirci mai», dichiara.




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Il cervello rettile e il Sistema limbico in soccorso alla neocorteccia

Altri ricercatori stanno studiando il ruolo delle comunicazioni sub-corticali (attività studiate da Paul MacLean nei 3 cervelli cervello antico, medio e nuovo) nel coordinamento dei movimenti delle due mani. I pazienti con cervello diviso non hanno grandi difficoltà nell’eseguire compiti che richiedono due mani. Nel 2000, un gruppo diretto da Liz Franz all’Università di Otago, in Nuova Zelanda, ha chiesto a dei pazienti dal cervello diviso di eseguire dei compiti che richiedono due mani, alcuni a loro familiari e altri nuovi. Hanno trovato che un paziente, esperto pescatore, riusciva a mimare l’atto di legare la lenza ma non quello, poco familiare, di infilare il filo nella cruna di un ago. La Franz ha concluso che le abilità «bimanuali» praticate a lungo sono coordinate a livello subcorticale, e quindi le persone dal cervello diviso sono in grado di coordinare senza intralci le due mani. (le memorie implicite: Andare in bici, Guidare l’auto, Nuotare ecc. vedi Post di marzo 2013 - Le emozioni ci mettono nei guai! Anche fare sesso è una emozione implicita perché attivata dalle parti arcaiche del cervello) 





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E’ come se il taglio del corpo calloso non incide su attività coordinate dal cervello antico cosiddetto rettile e dal cervelletto.  Miller e Gazzaniga hanno anche cominciato a indagare il ruolo dell’emisfero destro nel ragionamento morale. Si tratta di una di quelle funzioni di alto livello di cui l’emisfero sinistro era considerato il monarca assoluto. Negli ultimi anni, però, le indagini di visualizzazione dell’attività cerebrale hanno mostrato che l’emisfero destro è profondamente coinvolto nel trattamento delle emozioni, intenzioni e credenze degli altri – cioè in quella che molti scienziati hanno preso a chiamare «teoria della mente». Per Miller, questo campo di ricerca illustra perfettamente il valore degli studi sui cervelli divisi, perché gli strumenti di visualizzazione, da soli, non arrivano a darci le risposte.





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La morale divisa, è tempesta nel cervello!

In un lavoro iniziato nel 2009, i ricercatori hanno presentato a due pazienti dal cervello diviso una serie di storie, in ciascuna delle quali si parlava di danni provocati accidentalmente o intenzionalmente. L’obiettivo era capire se, secondo quei pazienti, una persona che intende avvelenare il suo capo, ma non ci riesce perché scambia lo zucchero per veleno per topi, è o no allo stesso livello morale di uno che uccide accidentalmente il suo capo avendo scambiato il veleno per topi, come fosse zucchero. (La maggior parte della gente conclude che il primo è moralmente più reprensibile.) I ricercatori leggevano le storie ad alta voce, il che vuol dire che a riceverle era l’emisfero sinistro, e chiedevano risposte verbali, in modo che fosse ancora l’emisfero sinistro, guidato dal meccanismo interprete, a elaborare ed esprimere la risposta. Riuscivano i pazienti split brain a dare il convenzionale giudizio morale usando solo questo lato del cervello? No. Secondo il loro ragionamento, i due scenari erano moralmente equivalenti. Il risultato fa pensare che per questo tipo di ragionamenti siano necessari tutti e due i lati della corteccia.





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Questo però presenta un altro enigma, perché amici e parenti dei pazienti dal cervello diviso non notano in loro modi di ragionare insoliti o insufficienze nella teoria della mente. Il gruppo di Miller suppone che nella vita quotidiana altri meccanismi di ragionamento potrebbero compensare gli effetti della sconnessione che si evidenziano in laboratorio. E ha in programma di verificare l’idea.
Mentre si assottigliano le opportunità di far ricerca sui cervelli divisi, Gazzaniga è occupatissimo a cercare di convertire in formato digitale l’archivio delle registrazioni delle prove condotte con i membri di questo gruppo, alcune delle quali risalgono a più di 50 anni fa. «Vedevamo un sacco di cose stupefacenti, e anche altri dovrebbero averne la possibilità grazie a questi video.» Forse, aggiunge, altri ricercatori potranno addirittura scoprire qualcosa di nuovo. 





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Altri pazienti dal cervello diviso potrebbero rendersi disponibili – ce n’è un piccolo gruppo in Italia, per esempio; ma con la concorrenza delle ricerche basate su tecniche di visualizzazione e tante delle maggiori scoperte ormai alle sue spalle, Gazzaniga ammette che i giorni di gloria di questo campo di indagine sono probabilmente al tramonto. «In termini di pazienti sottoposti alle prove, sta finendo.» Però aggiunge: «Faccio fatica a dire che è finita». E forse non lo è – fino a che ci sono scienziati che si spingono ad affrontare nuove domande sulle funzioni lateralizzate del cervello, la sua connettività e le sue comunicazioni, e fino a quando Vicki e i suoi compagni saranno in giro e disposti a partecipare alla scienza. In realtà, in tutti quest anni, dice Vicki, il suo coinvolgimento non è mai stato una cosa che faceva per sé. «Si è sempre trattato di ottenere informazioni che potessero aiutare gli altri.»


4 commenti:

  1. Gabry, are Daisy Jones of London, I have to give you information. Check if it is true that the cerebellum also means love and affection. I am sending you this item on the net. You are unique, but its the only one that compares love with reality, anatomy and physiology, while maintaining the high voltage level and charming. For he who touches these keys is either a doctor or a poet. You are both! I live in London and here in England I think we are a hundred that look at your blog. I like you so much. Daisy63

    Gabry, sono Daisy Jones di Londra, devo darti un informazione. Verifica se è vero che il cervelletto implica pure l’amore e l’affettività. Ti invio l’articolo in rete. Sei unico, ma proprio l’unico che confronta l’amore con la realtà, l’anatomia e la fisiologia, mantenendo sempre il livello di tensione alto e affascinante. Infatti chi tocca questi tasti o è un medico o un poeta. Tu sei entrambi! Risiedo a Londra e qui in Inghilterra credo siamo un centinaio che guardiamo il tuo blog. Mi piaci tanto. Daisy63

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  2. Ik ben Helen Van Leeuwen in Amsterdam, ik woon op een van de beroemde grachten, zoals die van je magische Venetië. Ik hou van je blog liefde. En vaak denk ik aan jou. Hier zijn een groep dames die vaak kijken naar wat je schrijft, inclusief foto's van knappe mannen. We vragen ons een vraag en zou graag een reactie. Lees aandachtig - "Vrouwen doen het omdat in het hart van de mensen zijn niet in staat om de instincten behouden .. en liever de persoon eerst weten en probeer iets als ze weten dat ze kunnen hun hart ophalen ... dan is het ding is niet voor alle vrouwen als niet voor alle mannen .. afhankelijk van de mensen ... uit hoe ze groeiden ... Er zijn volwassen mannen die seks hebben voordat u liever de vrouw die anderen die doen het gewoon voor de pure en gezonde sport te wonen weten! In ieder geval, vrouwen zijn veel meer emotioneel voor mij en de mannen laten zich meeslepen door emoties en gevoelens worden uitgevoerd, terwijl de mannen voor de instincten die hormonen hebben en altijd een duizend liever alleen seks hebben! Bent u het eens met deze gedachte? Verschijning geplaatst. Helen59

    Sono Helen Van Leeuwen di Amsterdam, abito su uno dei suoi famosi canali, come quelli della tua magica Venezia. Amo il tuo Blog sull’amore. E spesso ti penso. Qui siamo un gruppo di signore che guardano spesso cosa scrivi, foto di begli uomini compresi. Ti poniamo un quesito e vorremmo una risposta. Leggi attentamente - “Le donne lo fanno col cuore perchè a contrario degli uomini sono capaci a trattenere gli istinti.. e preferiscono prima conoscere la persona e quando sanno di provare qualcosa riescono a concedersi ... poi la cosa non vale per tutte le donne come non vale per tutti gli uomini .. dipende dalle persone ... da come sono cresciute ... ci sono uomini maturi che prima di fare sesso preferiscono conoscere la donna che frequentano altri che invece lo fanno solo per puro e sano sport! In qualsiasi caso le donne per me sono molto piu sentimentali degli uomini e si lasciano travolgere da emozioni e sentimenti, mentre gli uomini per gli istinti che hanno e per gli ormoni sempre a mille preferiscono solo far sesso! Sei d’accordo con questo pensiero? Aspetto un tuo parere. Helen59

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  3. Sai già che abito a Rio de Janeiro, ti ho scritto altre volte. Ho trovato interessati tutte le storie e le filosofie che descrivi. Vorrei pubblicassi qualcosa su l’amore del ‘700, definito il secolo dei libertini, almeno a Venezia. Complimenti per il Blog è veramente bello. Ti saluto LanaDias62

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  4. Gabry, sono Giusy Bianchetti!
    Mi hanno ridato le coordinate del tuo blog. Le avevo smarrite. Come ti dissi anche io ho un blog e posto degli articoli su giornali locali di Brescia, ma non ho assolutamente la tua diffusione. Oggi hai quasi 80.000 lettori o presunti tali. A Brescia diverse amiche ormai ti parlano. Si, solo donne, agli uomini piaci meno a livello di critiche. Eppure tutte quelle attici e cantanti succinte mi fanno pensare il contrario. Però come sono tosti gli uomini più belle del mondo che pubblichi. Foto grosse, pure con attributi! Che fico quel William Levy. Da morire. Come posso fare, scrivo anche romanzi e problemi d’amore, se puoi me li posti? Non ti conosco ma da come appari sei un bell’uomo. Se poi metti i contenuti che mi intrigano un casino. Dimmi tu! Ti seguo ok. Giusy70

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