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mercoledì 27 febbraio 2013

Erotismo, pornografia e sentimenti 2) Infedeltà coniugale ed innamoramento (Nicki Minaj)







 Erotismo, pornografia e sentimenti 


2) Infedeltà coniugale ed innamoramento

" ... e poi sei arrivato km 1fulmine a ciel sereno ... 
 per me sei 1 maledetto ... pkè sei riuscito in 3gg a farmi sciogliere il sangue nelle vene ... !" RP



Helen Fisher, nel suo libro Anatomia dell'amore, dopo aver preso in esame i costumi sessuali e matrimoniali di tutte le popolazioni storiche e le culture etnologiche della terra è giunta alla conclusione che, nel corso della storia, sono sem­pre stati gli uomini ad avere più mogli contemporaneamen­te. Ma tutte le mogli, però, hanno sempre cercato di impedi­re ai mariti di prendersi un'altra sposa.





Nicki Minaj - La venere nera





E poiché anche i ma­schi sono gelosi delle loro mogli e non vogliono concorrenti, dobbiamo concluderne che, nella nostra specie, c'è una for­te tendenza alla esclusività amorosa e sessuale. Contempora­neamente, in tutte le società, esiste sempre anche un certo grado di infedeltà coniugale tanto nei maschi quanto nelle femmine. Una infedeltà coniugale che però, con altrettanta regolarità, è ufficialmente proibita anche se praticata di na­scosto. Tutti sanno che esiste, ed è continuamente oggetto di confidenze e di pettegolezzo.





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Però non deve diventare trop­po pubblica. Anche nella coppia, a parte specifici accordi o forme di matrimonio aperto, l'infedeltà viene tollerata solo se nessuno parla.
L'universalità di questi comportamenti ci dice che nel­l'essere umano esistono due tendenze, due desideri di base antagonisti. Il primo è il desiderio di una persona particola­re, unica, inconfondibile, con cui stabilire un legame amoro­so duraturo, esclusivo e di cui siamo perciò gelosi.





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L'altro è un impulso esplorativo che ci spinge tutti, maschi o femmi­ne, a cercare incontri, rapporti e relazioni erotiche con per­sone nuove e diverse. È stato il primo impulso, quello amo­roso, che lega, a generare, nel corso dell'evoluzione umana, il matrimonio, la cura dei figli, la famiglia. Ma, con altrettan­ta tenacia, queste istituzioni sono sempre state insidiate dal­l'altro impulso, quello esplorativo. È solo nell'innamoramento che questi due principi smettono di scontrarsi. Solo nell'innamoramento quella per­sona diventa l'uno e il molteplice nello stesso tempo se stessa e ogni altra.





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Nella persona amata sono concentrati tut­ti i ricordi, tutte le impressioni anche fugaci di ciò che ab­biamo voluto, di ciò che abbiamo sperato, di ciò che abbia­mo desiderato nel passato. Il nostro amato è la sintesi di tut­ti gli incontri, di tutti i divi, di tutte le fotografie, dei prota­gonisti di tutti i romanzi, di tutti i film, di tutti gli spettacoli, di tutti i sogni, di tutti gli amori, di tutti gli amanti, di tutti gli uomini, di tutte le donne che abbiamo ammirato, sogna­to, desiderato. Allora non dobbiamo più cercare, esplorare perché l'esplorazione la facciamo in lui che ci rivela via vía nuovi volti di se stesso o che incarna sempre nuove persone.






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Solo l'innamoramento è un continuo cercare, un continuo scoprire, ed un continuo trovare.
Al di fuori dell'innamoramento i due principi tendono a separarsi. Il risultato è che, nel corso della vita, l'impulso che ci lega ad una persona e quello che ci porta a cercare il diver­so, non scompaiono mai e, se in un certo periodo prevale il primo, in un secondo tempo può prevalere il secondo, e vi sono casi in cui si presentano insieme. I dati antropologici ci dicono infatti che, in quasi tutte le società umane, il rapporto coniugale è molto stabile nei primi quattro anni, poi tende ad affievolirsi e può finire con un divorzio.





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Oppure il rapporto dura, ma si rifà vivo l'impulso esplorativo.
In questi casi allora noi siamo legati ad una persona, le vogliamo bene, la desideriamo in modo esclusivo, non am­mettiamo che abbia rapporti sessuali con altri, ne siamo ge­losi però, nello stesso tempo, vogliamo essere liberi di aver­ne noi, di continuare le nostre esplorazioni. Di avere perciò una moglie o un marito affezíonato e fedele mentre noi ci permettiamo qualche avventura o un amante.
Questa è, a mio giudizio, la forma di relazione che tende ad imporsi con maggior frequenza. Ma è una relazione squili­brata moralmente perché noi vogliamo per noi stessi qualcosa che non ammettiamo per l'altro.



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Se il nostro partner fa lo stes­so, entriamo inesorabilmente in conflitto. In tutti i luoghi ed in tutti i tempi la società ha cercato di impedire questo con­flitto o di regolarlo. In oriente concedendo al maschio molte mogli e concubine e negando lo stesso diritto alla donna. In occidente imponendo una rigorosa monogamia ad entrambi ma ammettendo, di fatto, più libertà per il maschio. Tutto questo però è finito in epoca recente dopo la rivoluzione ses­suale ed il femminismo. Ad entrambi i sessi sono riconosciuti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Però non ci sono più né leg­gi né norme morali imposte a tutti e valide per tutti. La nostra società lascia una grandissima libertà di scelta. Il risultato è che, in ogni coppia, cresce la possibilità di conflitto fra l'amo­re esclusivo e la sessualità esplorativa.



5 commenti:

  1. Questo blog sull’amore è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. Di solito i blog e i siti sull’amore o sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Inutile dire che mi sei simpatico. In primavera ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Ti bacio. Maria De Angelis65

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  3. Dear Gabry,
    Now you read everywhere from New York and we are a large group of girls aged! Congratulations, photo more beautiful and great. Excellent texts and widespread on many topics. Bello also the religious aspect that never escapes you. I like you, I like what you write and how you handle things. Are you a fixed point. Continues we will be many. From New York a big ok! I embrace you. Abigail White59

    Caro Gabry,
    Ormai ti leggono dappertutto e noi da New York siamo un folto gruppo di ragazze stagionate! Complimenti, foto sempre più belle e grandi. Ottimi testi e molto diffusi su tanti argomenti. Bello anche l’aspetto religioso che mai ti sfugge. Mi piaci, mi piace ciò che scrivi e come tratti le cose. Sei un punto fisso. Continua saremo in tante. Da New York un grande ok! Ti abbraccio. Abigail White59



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  4. Gabry,
    Tu sei l’unica persona che incarna quello che ho letto 33 anni fa su Innamoramento e amore di Francesco Alberoni! Non credevo fosse possibile dare corpo a queste parole che riporto e che sono stampate nella mia mente. «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio.” E’ vero! Io ero in un eterno purgatorio, leggere te, i tuoi scritti, le tue raccolte, i tuoi pensieri, le tue foto, mi hanno fatto sentire non più sola. Come se mi fossi destata da un eterno letargo. Grazie, ti offro questa mia testimonianza. Giusy66 Dandolo

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  5. Caro Gabry,
    sono venuta nel mio studio per leggerti un po’. Chissà che fai in questo momento, forse prepari un altro post sull’amore. Ma che distanza c’è tra te e tutti gli altri uomini! Nessuno scrive cose come le tue. Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonella De Crescenzo54

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