Elenco blog personale

domenica 24 febbraio 2013

Ma mère - George Bataille







 Ma mère


"Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille


Riduzione cinematografica
Paese di produzione Francia, Portogallo, Austria, Spagna
Anno  2004
Durata    110 min
Colore    colore
Audio sonoro
Rapporto     1,66 : 1
Genere   drammatico, erotico
Regia Christophe Honoré
Soggetto     Georges Bataille
Sceneggiatura Christophe Honoré
Casa di produzione     Gemini Films
Fotografia   Hélène Louvart
Montaggio   Chantal Hymans
Interpreti e personaggi
Isabelle Huppert
Louis Garrel
Joana Preiss





 Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert - locandina





Ma mère è un film del 2004, diretto dal regista Christophe Honoré. Girato a Gran Canaria, è basato sull'omonimo e controverso romanzo incompiuto di Georges Bataille, i cui toni vengono inaspriti nella sceneggiatura del regista. Il film fu rifiutato a Cannes ma accettato al Taormina Film Festival.

Trama
Pierre, che ha trascorso l'adolescenza con i nonni e non è ancora maggiorenne, raggiunge i genitori per le vacanze estive e si trova davanti a un matrimonio a pezzi, in cui padre e madre si odiano e si tradiscono reciprocamente. Il padre li lascia per tornarsene in Francia ma muore





 Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   





improvvisamente. La madre, Hélène, che per l'ingenuo ragazzo incarna la purezza profanata da un padre ripugnante, gli rivela una sessualità perversa e con l’aiuto dell’amante Réa lo trascina verso il sadomaso e l’incesto.
Il film, a giudizio della critica non completamente riuscito malgrado la buona prova attoriale della Huppert, è complesso e ricco di discontinuità temporali. Il contrasto tra purezza e perversione si innesta su un rapporto madre-figlio in cui i temi edipici risultano esasperati, senza giungere ad una risoluzione vista la tendenza ad esibire più che a riflettere e il finale criptico.

1) Critica - Questo film considerato scandaloso, e rifiutato dal Festival di Cannes (ma accettato da Taormina),





Isabelle Huppert - Tribute 





ripercorre una morbosa vicenda edipica irrisolta. La storia, ispirata da un romanzo di Georges Bataille, ha come oggetto un amore di un figlio per la madre, che, insoddisfatta del sentimento di adorazione che lui ha per lei, gli rivela la sua vera e terribile natura e lo porta per mano nella perdizione della propria vita. Il regista Cristophe Honorè ha dichiarato di essersi ispirato a Sofocle e di unire realtà e finzione per alleggerire i contenuti che sono duri ed espliciti, molto più di quanto risultino sulle pagine scritte da Bataille. Il film è invece un inno alla bravura di Isabelle Huppert, immedesimata nella figura estrema della madre, prova d'attore senza confini e senza rete, ma la scena è solo una sua prerogativa. Ma mere delude





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   2





infatti per non riuscire a esprimere quello che lo scrittore aveva in mente, per la lentezza e per l'estremo osare del regista che vuole rappresentare gli eventi nudi e crudi senza porsi troppe domande. Un film che vorrebbe essere trasgressivo, senza giustificazioni, perché alcune volte i pensieri non sono immediatamente traducibili nelle immagini.

2) Critica - Ne uccide più Georges Bataille di guerre, carestie e aids. Deve essere un'attrazione irresistibile quella che spinge giovani autori innamorati di se stessi a osare l'«inosabile» trasponendo gli scritti del romanziere, saggista e poeta francese (1897-1962) considerato il nume tutelare della dissacrazione erotica: una specie di cupio dissolvi che si traduce quasi sempre in tracolli artistici totali. L'opera seconda di





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   3






Christophe Honoré riesce nell'impresa di battere la concorrenza e insediarsi in cima alla lista, grazie a una serie ininterrotta di incapacità narrative, goffaggini voyeuristiche e scivolate nel kitsch che avvolgono lo schermo come in un sudario. »

3) critica - Il film scandalo rifiutato da Cannes e passato a Taormina è una sonora bufala. Adattando un romanzo incompiuto di Bataille, I’esordiente Christophe Honoré ha assunto uno stile pensoso, da cinema internazionale d’essai, riscattando con uno stile compito e “dogmeggiante” i temi pruriginosi in una ansia di nobilitazione un po’ ridicola. Pierre (Garnel) arriva in un’isola spagnola dopo la morte dei nonni a cui era stato affidato. Lì, dopo la notizia che anche il padre è morto, comincia un rapporto vagamente incestuoso con la madre (Huppert), che Io fa istruire ai sesso da sue amiche disinibite




Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   4
 





4) critica - Bocciato da Cannes, cui ambiva, ma accolto da un festival di Taormina goloso di scandali, esce in contemporanea in tutta Europa Ma mère, secondo film del trentacinquenne Christophe Honoré. A Taormina è stato giustiziato dai fischi e ribattezzato immediatamente “Ma mer(d)e” o‚ dai più cinefili, “La maman est la putain“, giochi di parole sicuramente difensivi. Perché il film, tratto dal romanzo incompiuto di Georges Bataffle, è disturbante, a volte intollerabile. Vi si racconta dell’educazione erotica impartita da mamma Isabel Huppert, dissoluta, indecente, disperata, al figlio Louis Garrel, un diciassettenne che si è formato sui libri





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   5





di Paul Claudel e presto impara ogni tipo di perversione, compreso l’incesto, con tragedia incorporata. »
In Francia ha fatto molto rumore, fino alle più ridicole recriminazioni per essere stato "escluso" dal festival di Cannes, questo orribile film che ha il solo merito di contenere la numero uno di tutte le attrici europee: Isabelle Huppert, una volta in più impavida alle prese con un ruolo che avrebbe fatto scappare a gambe levate anche la più trasgressiva delle sue colleghe. Figuriamoci quelle (la gran parte delle italiane tra esse) che temono anche la più casta delle scene d'amore




Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   6
 




5) critica - Da un romanzo incompiuto di Georges Bataille (1897-1962), pubblicato postumo (1977), liberamente adattato dal prolifico scrittore-commediografo-regista al suo 2° lungometraggio. Un trio della ricca borghesia francese – padre, madre, figlio – è in vacanza in un'isola delle atlantiche Canarie, palcoscenico dell'osceno turismo di massa. Il padre esce di scena subito, morto in un incidente d'auto. Il diciassettenne Pierre adora la madre Hélène, stanca di sé stessa, che prima gli svela la sua dissolutezza, poi lo induce a seguirla nell'esplorare l'abisso delle pulsioni e delle perversioni che portano l'uomo alla "caduta nella melma animale".





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   7





Epilogo tragico. Trasferire in immagini audiovisive Bataille è una battaglia perduta in partenza. C. Honoré l'ha persa senza disonore, attenuandone il misticismo di segno cattolico e sottolineandone la segreta pietà nel personaggio enigmatico di Hansi (E. de Caunes). Punta sul contrasto tra l'abbagliante ambiente solare dell'isola e il ripugnante disordine della sporca sessualità che ha per traguardo la morte. Mirabile I. Huppert, attrice impietosa verso sé stessa nel mostrare rughe e lentiggini. Lascia il segno anche l'ombroso L. Garrel (The Dreamers).


6) Intervista - Isabelle Huppert, madre libertina e incestuosa! Torna con il film che ha scandalizzato la Francia, 'Ma Mère'





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   8





E' la dark lady del cinema francese. Musa ispiratrice dei maestri della Nouvelle Vague all'inizio della sua carriera, Isabelle Huppert negli ultimi anni ha portato sullo schermo tante donne estreme: assassine al gusto di cioccolata (per Claude Chabrol), pianiste masochiste e madri glaciali (per l'austriaco Michael Haneke). Ora torna sui nostri schermi con un ruolo altrettanto forte in Ma Mère del giovane Christophe Honoré: una madre libertina che inizia il figlio (interpretato da Luis Garrel, visto in 'The dreamers' di Bernardo Bertolucci) ad ogni forma di perversione. Il film (tratto da un romanzo incompiuto di Georges Bataille) in Francia ha destato molto scalpore, rifiutato dal festival di Cannes è uscito in sala con il divieto ai 18 anni riscuotendo un





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   9





grosso successo di pubblico. Il proibito, si sa, incuriosisce. Pelle d'un avorio lentigginoso, capelli rossi e un corpo da adolescente, Isabelle Huppert era a Taormina per promuovere questo film a cui tiene molto. Incontrandola, ti sembra di ritrovare alcuni segni dell'eccentricità dei suoi personaggi: si rifiuta di prendere gli ascensori preferendo farsi quattro piani a piedi, fa fatica a farsi fotografare senza occhiali da sole… però, quando inizi a parlare con lei, si rilassa e tenta persino di dire qualche parola in italiano.

L'intervista
Madame Huppert, perché sceglie sempre dei ruoli così impegnativi?




Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   10
 





Il cinema è difficile da guardare ma non da fare, forse perché non è la realtà. Per noi attori, il cinema è un lavoro, che facciamo con sentimento ma è un lavoro… 
Si fa fatica ad accettare un film che esplora territori bizzarri anche se questo film è assolutamente realistico. A teatro, nella tragedia o nei drammi di Shakespeare, si tende a trovare più credibili sentimenti inconfessabili come questi.
 Come attrice non ho affrontato il ruolo pensando questa è una madre che va a letto con suo figlio, piuttosto l'ho vista come un'esplorazione poetica e letteraria dell'animo umano. E’ difficile accettare che il cinema ci conduca in questo genere di esplorazione.





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   11
 





Nel film, uno dei personaggi dice 'La perversione non esiste'. Lei è d'accordo?
 Ma no, certo che esiste. Il problema è che la parola perversione spesso viene utilizzata a sproposito... purtroppo esiste ma non in questo film. Il film non racconta la storia da un punto di vista morale, d’altronde perversione è un termine di natura medica, psichiatrica. Questo film non parla né di perversione, né di perversità.

Quanto conta per lei il valore provocatorio di un film?
 E' vero, questo film, è una provocazione, uno scandalo, ma questo non avrebbe alcun valore se non fosse il corollario di una specie di innocenza, di fragilità. Se non fosse così non mi interesserebbe.




Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   12
 





Se 'La pianista' era un film interessante, e secondo me lo era, è perché mostrava una realtà inaccettabile, ma allo stesso tempo legata all'idea della perdizione.

Negli ultimi anni della sua carriera, si è prestata generosamente a giovani registi che osano con storie molto forti. E' un modo per aiutarli a farsi conoscere?
 L'altruismo non esiste al cinema e, se esiste, è assolutamente reciproco; ho tanto da imparare da loro, almeno quanto loro da me. Non si tratta sicuramente di carità!

L'abbiamo amata molto in un ruolo brillante, in quello della zia zitella di 'Otto donne e un mistero' di Francois Ozon. Perché non frequenta più spesso la commedia brillante?





Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   13




Purtroppo non è facile trovare una commedia scritta in modo intelligente e per questo finisco per fare soprattutto ruoli drammatici. Ma presto uscirà un film che ho fatto negli Stati Uniti, si intitola 'I Heart Huckabee's' (che è il nome di un supermercato) di David O. Russell, il regista di 'Three kings' ed è una commedia... finalmente!

Il romanzo - "Ma mère" G Bataille
Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1956, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "II giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte. "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".


Christophe Honoré - Ma mère - Isabelle Huppert   14



3 commenti:

  1. Caro Gabriele,
    Ti ho conosciuto solo ieri ma non ho nemmeno il tuo telefono. Che sbadata. Anna è la tua amica sono andate via. E io ripenso a tutte le cose che ci siamo detti. Ho letto il tuo blog. Finalmente uno sull’amore come dio comanda! Ho visto che ci sono 61.000 persone che lo seguono! 60 collaboratori e 700 commenti da tutto il mondo! Spero non mi deluderai nel tempo se ti faccio i complimenti. Ho visitato tanti siti, blog, scritti e foto sull’amore, ma nessuno mi ha preso come questo. Leggo le cose che ho vissuto, le emozioni che ho provato e che ora non provo più! Non ho paura a dire che ho 48 anni, ma ne dimostro, a detta di tanti, meno di 40. Tu quanti me ne dai? Però devi essere sincero. Non è per il mio ex marito o i miei ex amanti, ma nessuno che avesse osato dire una sola parola di quelle che tu distribuisci a piene mani. Ma anche il linguaggio e il tono della tua voce ascoltati ieri sono pieni di fascino. Ti leggo incuriosita mentre cerco “Amore come passione” un saggio di Luhmann e ho incrociato “L'innamoramento profondo è uno stupore e una paura” nel tuo blog. Non ti dico, ho rivisto tutti, ma dico tutti, i miei sogni d’amore della mia giovinezza. Ho cercato le tue immagini e ho trovato un uomo maturo di bell’aspetto. Ma da vicino sei tutta un'altra cosa. Se non ti avessi conosciuto saresti rimasto solo una bella effige e nulla più. Sono soprattutto i tuoi guizzi che mi fanno morire. In ogni caso mi sono detta, se esiste un altro essere vivente che la pensa così allora siamo in due. Oggi altre mie amiche che sono venute da me sono entusiaste anche se un po’ guardinghe. Ma è una meraviglia. Ho pure vinto la scommessa quando ho mostrato i tuoi “pensieri e parole”. Sono genuini e si sente. Sono più belli di tutti gli articoli. Fanno vibrare e mi entrano come se fossero miei. Come le poesie di Prevert, anzi meglio perché sono veramente per qualcuna. Ho scoperto una chicca, secondo me i “pensieri e parole” sono tuoi, gli aforismi come “Lei - L’altra” ecc sono di una tua spasimante, mentre alcuni post sono diretti a qualcuna che come dici nel testo ti ha tradito! Mi sbaglio? Poi questo fiorire di foto di Anna Galiena da settembre 2012 potrebbe significare che la tua attuale “lei” somiglia questa attrice. Sono nel giusto? Comunque, siamo tutte entusiaste, ieri sera dal parrucchiere non abbiamo letto più i gossip sui giornali, ma parlavamo di te. Sento che alcuni post appartengono a qualcuna (che invidio), ma sono contenta che condividi le emozioni con gli altri. Abbiamo pensato di fare un blog sulle “emozioni femminili” spero che tu ci dia una mano. A Pasqua aspettati una sorpresa! Non so se sei sposato, ma mi fai morire come una quindicenne. Al solo pensiero che posso rivederti mi tremano le gambe e se lo sanno le mie figlie mi fulminano. Non so che dire, se penso che mi leggerai m’incanto. Un bacio e un abbraccio. Arrivederci, Anna mi dirà quando possiamo tornare da me per una cena. Silvia Esposito64

    RispondiElimina
  2. Caro Gabry
    Ti leggo e mi faccio sentire dopo un po’. Ora abbiamo un sollievo dalla scuola per via delle elezioni. Spero che sia lo stesso per te così potrai leggermi. Inseguo i tuoi "pensieri e parole" sul blog. Cercavo la canzone di Battisti e sono arrivata a te per caso. Non li avevo notati prima. Sono bellissimi, me ne sono innamorata a "prima lettura". A chi sono dedicati? In tutta la vita, non ho mai avuto o letto una roba così! Nemmeno nei cioccolatini perugina! Tanto quelli sono dei riporti di grandi poeti. Ma questi sono veri e si sentono. Non sono ricercati, ma stati d’animo immediati che colpiscono dentro. Non sono nemmeno espressione di una vena poetica, ma vere esigenze che scoppiano nella mente. Nessuno nota tanti dettagli in una donna! Mi fai star male! Il solo pensiero che appartengono a qualcuna mi rende livida di gelosia. Il pensiero che ci sia una fortunata che possa essere fatta oggetto di un sentimento così profondo mi fa rimanere senza parole! E' una donna bellissima? Una santa? No i dettagli del suo corpo sono troppo evidenti! Sono curiosa di sapere chi è, ci sono troppe descrizioni sensuali, ma la persona per me è la stessa! Quel modo così caldo e personale quando parli di lei mi manda in visibilio a volte mi immedesimo e le parole mi calano dentro! Sei immenso, per il solo fatto che fai sognare le persone. E se i sogni aiutano a vivere tu vivi tante volte nella mente di chi ti legge! Che dire, vorrei continuare a leggere, mi fai star bene! Fortunata la donna che ti sta accanto e fa da musa ispiratrice! FedericaVitali61

    RispondiElimina
  3. Questo blog sull’amore è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Il tutto con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. Di solito i blog e i siti sull’amore o sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Inutile dire che mi sei simpatico. In primavera ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Ti bacio. Maria De Angelis65

    RispondiElimina