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domenica 10 febbraio 2013

Kelly Lebrock - La signora in rosso







La signora in rosso





Kelly Lebrock - La signora in rosso
 




Nel 1984, Kelly Lebrock fu il nuovo sex symbol con i boccoli castani, labbra e sguardo carnosissimi e un culo alto come il Monte Bianco


Titolo originale



























Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1984
Durata 87 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 1,85 : 1
Genere commedia
Costumi Ruth Myers 





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La signora in rosso (The Woman in Red) è un film del 1984 diretto dal regista Gene Wilder.
Remake del film francese Certi piccolissimi peccati (Un éléphant ça trompe énormément) di Yves Robert del 1976.
Il tema musicale "I Just Called to Say I Love You", scritta ed interpretata da Stevie Wonder, ha fatto guadagnare al film un Premio Oscar ed un Golden Globe.

Trama
Teddy Pierce è un buon padre di famiglia che vive a San Francisco. Lavora come responsabile in uno studio pubblicitario affermato, e frequenta il tennis club con gli






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inseparabili amici di sempre. Una mattina, nel garage della propria azienda, Pierce s'imbatte in Charlotte l'affascinante donna in rosso: ultima modella scoperta dal suo superiore. La splendida giovane, non sapendo di essere osservata da Teddy, danza per qualche istante fatale sulla grata del ricircolo dell'aria, imitando la mitica Marilyn Monroe. L'effetto è immediato. Egli comincerà un corteggiamento al limite dell'assurdo, che lo porterà ad avere più grattacapi che altro, al punto che si ritroverà in accappatoio su di un cornicione al ventesimo piano di un palazzo del centro.
Una commedia brillante, priva di volgarità, che coinvolge gli spettatori, di Gene Wilder, che firma la pellicola come regista oltre che come attore protagonista.





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Colonna sonora
La colonna sonora del film, curata da John Morris e Stevie Wonder, include brani interpretati da Wonder e Dionne Warwick. In particolare il brano I Just Called to Say I Love You di Stevie Wonder vinse sia l'oscar che il golden Globe per la migliore canzone originale nel 1985.
1.           The Woman In Red - 4:39
2.           It's You - 4:55
3.           It's More Than You - 3:15
4.           I Just Called to Say I Love You - 6:16
5.           Love Light in Flight - 6:54
6.           Moments Aren't Moments - 4:32
7.           Weakness - 4:13
8.           Don't Drive Drunk - 6:33




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Citazioni 
La celebre scena in cui Charlotte (Kelly LeBrock) passa al di sopra di uno scarico dell'aria che le fa sollevare la gonna, è una citazione del film del 1955 Quando la moglie è in vacanza, in cui nella stessa situazione veniva a trovarsi il personaggio interpretato da Marilyn Monroe. Anche la locandina di La signora in rosso è simile a quella di Quando la moglie è in vacanza: la protagonista femminile (La Monroe per Quando la moglie è in vacanza e la LeBrock per La signora in rosso) in primo piano con la gonna alzata dal vento, e alle sue spalle, raffigurato molto più "in piccolo", il protagonista maschile (Tom Ewell per il film del 1955 e Gene Wilder per quello del 1984).





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Critica
Commedia frizzante che riscosse un notevole successo alla sua uscita, il protagonista e regista Gene Wilder rilanciò la sua carriera rivitalizzando al meglio un vecchio film transalpino e applicando le regole della commedia dettate dal maestro Blake Edwards. Senza mai eccedere in volgarità o cadute di tono, Wilder dipinse con leggerezza e un pizzico di romanticismo il fuoco che infiamma le tentazioni dell'ultraquarantenne americano medio seduto sulla sua quotidianità famigliare che trova il risveglio dei sensi in una bomba sexy molto più giovane di lui fuoriuscita dal nulla con il suo vestito rosso e svolazzante per via dell'aria prodotta dalla sotterranea, questa scena passata alla storia del cinema rimanda fortissimamente ad una icona del passato che al contrario della sua erede subiva passiva senza ancheggiare il frescolino del sottosuolo ed indossava un vestito bianco in un'altra commedia epocale firmata da Billy Wilder, il suo nome era Marilyn Monroe.





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Kelly Le Brock entrò nei sogni dell'Europa al tempo disunita e in quelli degli americani più uniti che mai nel decretare il suo status di nuovo sex symbol con i boccoli castani, labbra e sguardo carnosissimi e un culo alto come il Monte Bianco, ma la sua stella rossa si spense dopo poche altre apparizioni per non riaccendersi più.
La trama è comunque esile e gli spunti più divertenti sono quelli in cui entra in scena la compianta e bravissima Gilda Radner nel ruolo della collega di ufficio di Wilder, la quale a causa di una serie di misunder stending si crede essere l'oggetto delle sue attenzioni in realtà rivolte all'irresistibile signora in rosso. Il grande successo fu decretato anche grazie alla bella ed appropriata colonna sonora di Steve Wonder che include l'hit "I just call to say I love you", la title track "The woman in red" e la mia preferita in assoluto "It's you".
Gli anni non hanno fatto bene a questo film caduto nel dimenticatoio come la sua protagonista ma rimane sempre piacevole da vedere, anche se è indubbiamente un pò out of vogue come l'invito a fare sesso della signora in rosso che diceva "Serviti il pasto cow boy" (
orribile e maschilista ndr) poco prima della fine del film scandalosamente privo di un fine finale.


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4 commenti:

  1. Ciao Gabry,
    sono Vale e ti scrivo in forma anonima! Tu sai che sono persa per te, penso a te, cerco di vederti, cerco di esserti accanto. Ma tu non mi pensi. O meglio, mi vuoi bene, questo lo so, ma non come io voglio. Vorrei tanto che ti sbloccassi. Ma anche se non dovessi riuscirci io sarò li, ti cercherò, ti aiuterò, anche se devo esserti solo amica. Eppure ai miei occhi tu ami un’altra! Non so chi è, ma ami un’altra! E non è quella di una volta. A tratti quando parli ti contraddici come se ci fosse un'altra persona. Spero di sbagliarmi! Ma anche se così fosse io voglio studiare con te, mangiare con te, sentire la tua voce! Studi le mie stesse carte e poi devi farmi il blog, altrimenti lo dico a Elena che ti picchia! Ah! Ah! Ah! Sei sempre con me. Se mi affaccio quasi ti vedo! Notte Vale60

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  2. Sono Emma, ho riportato uno dei tuoi pensieri sul Fascino. Quello che mi ha stravolto di più. Non ho mai letto aforismi come questo. Ora lo hai inserito nel target dei titoli di testa del Blog. “Non mi prende la tua femminilità, ma come la porti! Come porti quel vestito, come ti muovi, come mi guardi, come sorridi! Chi ha fascino non deve far nulla per colpire, basta che sia se stessa! Più lo leggo e più per me è l’apoteosi della tuo pensiero sulla femminilità. Ogni donna ama essere femminile, fascinosa, ma non avevo mai pensato che il fascino non è solo femminilità ma portamento. Sei straordinario! Sembra quasi che il fascino sia un vestito da indossare, da portare. E’ da come si “indossa” la femminilità che si crea la magia del fascino. Sono decenni che sono me stessa ma nessuno dice che ho fascino. (Mi hanno detto “bella gnocca” “tocco di figa”- scusa ma a te voglio dire le cose come le sento). Questo per chiarire che non sono da buttare, devo postare delle foto da spiaggia che a detta di tanti sono belle. Ma nessuno ha usato argomenti come i tuoi. Sono convinta che se mi vedi saprai dare il giusto valore ai miei attributi. Una che da tempo vuole conoscerti. Emma Fontana61

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  3. Ciao sono Laura!
    E’ un bel blog il tuo. La novità che più mi convince è questa scrittura immensa, pensa lo leggo dal divano a 2, 3 metri di distanza. Come un libro e le parole colorate sono una chicca. Un po’ meno le foto, non sempre inerenti al contesto, secondo la moda corrente. Io invece sarei più scrupolosa visto il ricco parterre dei contenuti. Ho visto che il Blog è nato 8 mesi fa. Ci sono 56.823 lettori in continua ascesa. Io è un anno che sono li e non mi ha notato nemmeno un cane. Forse è il modo come assembli gli argomenti e la tua esperienza (hai i capelli bianchi). Io ho venti anni meno di te (43 sig) però da quello che dici e da come appari non disdegnerei una storia con uno così fascinoso. Infatti non è l’età o il fisico che contano ma il feeling, la complicità. Belli i tuoi pensieri. Fanno vibrare. Faccio la giornalista a tempo perso, vorrei insegnare, sono una lettrice incaricata all’Università. Sposata con un fantasma che vedo, non vedo, solo la domenica e ho due figli che sono tutto per me. Perché gli uomini non capiscono? Ho letto a fondo tutto su di te. Sei separato! Hai avuto recenti insulti dalla vita, ma chi non ne ha. Mi chiedo che razza di donne hai avuto se, dopo averti avuto, ti lasciano per chissà chi. Io non ne ho mai visti tipi così. O distratti, o belli e ignoranti, o insensibili e cinici! Ti inoltro la mia mail, mandami il cellulare almeno sento la tua voce. Così mi illudo che non sono sola nell’universo. Non sono brutta, vedi la foto, ma tutti ci provano per 1 solo e inutile scopo. Poi sono solo vuoti a perdere. Laura Mantovani69 N.B. ho già scritto poche parole a giugno 2012 ma qualcuno mi cancellò. E ho cambiato pure la foto del profilo.

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  4. Ho scritto della tua introduzione iniziale al blog sul “Convegno” di Alciati.
    “I baci desiderati e appassionati incontrano le tinte e le atmosfere del dirompente “Il convegno” di Ambrogio Antonio Alciati (1878-1929). Un bacio voluttuoso anche se i corpi dei due amanti non possono stringersi perché separati da un’inferriata. Questo dipinto appartiene al genere della Scapigliatura, e certamente ha subito l’influenza di Tranquillo Cremona, non solo nello stile pittorico, ma anche nel soggetto rappresentato: i due amanti si avvinghiano appassionatamente come l’edera all’inferriata, che la donna, con il braccio proteso verso l’alto, sembra voler superare. Le pennellate sono vibranti e vaporose, intorno a loro domina il verde del giardino. Un capolavoro.”
    Non so se lo hai letto, ma tempo fa riproposi la descrizione, oggi la sento più vibrante che mai. Ho visto che hai inserito dei post su Ambrogio Alciati e Tranquillo Cremona. Mi piaci ogni giorno di più! SerenaSoriente64

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