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venerdì 8 febbraio 2013

L’amore e il peccato nel messaggio di Cristo









L’amore e il peccato nel messaggio di Cristo



L’adultera.

Il brano evangelico è di Giovanni, ma per stile e tema potrebbe essere attribuito a Luca. E', infatti, la celebrazione della misericordia e del perdono nei confronti di





Emile Signol - Cristo e l'adultera





una peccatrice, alla quale viene offerto di percorrere una nuova strada. E’ una donna sorpresa, da scribi e farisei, in flagrante adulterio. Non ci sono dubbi, dunque, su di lei. La donna è sola, posta al centro degli sguardi perfidi e perversi dei suoi accusatori, viene posta esattamente tra i due Testamenti: si tratta di un confronto tra Mosè e Gesù, tra le logiche dell'Antico e del Nuovo Testamento.
 Gesù è chino a terra a testa bassa, silenzioso. Con calma, come chi domina la situazione, comincia a scrivere in terra con il dito. Sono gli avversari che si





Tintoretto - Cristo e l'adultera - Gall Naz Arte Antica - Roma





innervosiscono. Loro insistono e vogliono che Gesù dia la sua opinione. Allora Gesù si alza e dice: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!". Gesù non discute la legge, ma cambia l’obiettivo del giudizio. Invece di permettere che loro pongano la legge al di sopra della donna per condannarla, chiede loro di esaminarsi alla luce di ciò che la legge esige da loro. Gesù non nega il giudizio di Dio o la Legge e neppure chiede pietà per la donna, scusandola o difendendola per un peccato che sicuramente ha commesso; vuole che ciascuno rivolga il giudizio della parola di Dio anzitutto verso se stesso.





Agostino Carracci - Cristo e l'adultera





Alla fine, Gesù rimane solo con la donna in mezzo al circolo. Si alza e la guarda: "Nessuno ti ha condannato!" Lei risponde: "Nessuno, Signore!" E Gesù: “Nemmeno io ti condanno! Vai e d’ora in poi non peccare più!" Gesù dà fiducia alla donna, non la condanna, ma ciò non significa indifferenza morale. La sua parola suona come un’assoluzione, congiunta però all’impegno accettato di non peccare più.
La donna, considerata colpevole e meritevole della pena di morte, rimane in piedi davanti a Dio, assolta, redenta e recupera la sua dignità.





Pieter van Lint - Gesù e la donna colta in adulterio





Cristo e la peccatrice

“Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”.




Wassilij Dimitriewitsch_Polenow - L'adultera 





Gesù  allora gli disse: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’ pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi ; lei invece mi





Lorenzo Lotto - L'adultera - 1527 - museo del Louvre - Parigi




ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire fra sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!” (Luca 7,36 - 7,50). 
Frans Franck le Jeune - Jésus et la femme adultere 




5 commenti:

  1. Ciao Gabry,
    Sono Anna Ambrosio, insegno in provincia di Napoli la disciplina Arte e Immagine. Apprezzo molto i tuoi riferimenti artistici e anatomici. Sono stata Modello Vivente e se vuoi posso inviarti dei miei nudi definiti plastici e interessanti da esperti. Credo di conoscerti al tempo delle nomine in ruolo degli anni ’80. Mi piace quello che scrivi, le foto, i contenuti e il successo del Blog. Ti invio la mia mail privata su Facebook! Non ho vergogna dire che mi piaci, passerei volentieri delle ore con te e se potessi anche dei lavori insieme! Sono separata e i miei figli sono adulti. Mi intriga l’idea di lavorare con un maestro come te su una materia così duttile. Se mi invii il num di cellulare visto che operiamo nella stessa città, possiamo prendere un caffè insieme. Ti abbraccio. Anna62

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  2. Ciao Gabry,
    sono Vale e ti scrivo in forma anonima! Tu sai che sono persa per te, penso a te, cerco di vederti, cerco di esserti accanto. Ma tu non mi pensi. O meglio, mi vuoi bene, questo lo so, ma non come io voglio. Vorrei tanto che ti sbloccassi. Ma anche se non dovessi riuscirci io sarò li, ti cercherò, ti aiuterò, anche se devo esserti solo amica. Eppure ai miei occhi tu ami un’altra! Non so chi è, ma ami un’altra! E non è quella di una volta. A tratti quando parli ti contraddici come se ci fosse un'altra persona. Spero di sbagliarmi! Ma anche se così fosse io voglio studiare con te, mangiare con te, sentire la tua voce! Studi le mie stesse carte e poi devi farmi il blog, altrimenti lo dico a Elena che ti picchia! Ah! Ah! Ah! Sei sempre con me. Se mi affaccio quasi ti vedo! Notte Vale60

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  3. Sono Emma, ho riportato uno dei tuoi pensieri sul Fascino. Quello che mi ha stravolto di più. Non ho mai letto aforismi come questo. Ora lo hai inserito nel target dei titoli di testa del Blog. “Non mi prende la tua femminilità, ma come la porti! Come porti quel vestito, come ti muovi, come mi guardi, come sorridi! Chi ha fascino non deve far nulla per colpire, basta che sia se stessa! Più lo leggo e più per me è l’apoteosi della tuo pensiero sulla femminilità. Ogni donna ama essere femminile, fascinosa, ma non avevo mai pensato che il fascino non è solo femminilità ma portamento. Sei straordinario! Sembra quasi che il fascino sia un vestito da indossare, da portare. E’ da come si “indossa” la femminilità che si crea la magia del fascino. Sono decenni che sono me stessa ma nessuno dice che ho fascino. (Mi hanno detto “bella gnocca” “tocco di figa”- scusa ma a te voglio dire le cose come le sento). Questo per chiarire che non sono da buttare, devo postare delle foto da spiaggia che a detta di tanti sono belle. Ma nessuno ha usato argomenti come i tuoi. Sono convinta che se mi vedi saprai dare il giusto valore ai miei attributi. Una che da tempo vuole conoscerti. Emma Fontana61

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  4. Ciao sono Laura!
    E’ un bel blog il tuo. La novità che più mi convince è questa scrittura immensa, pensa lo leggo dal divano a 2, 3 metri di distanza. Come un libro e le parole colorate sono una chicca. Un po’ meno le foto, non sempre inerenti al contesto, secondo la moda corrente. Io invece sarei più scrupolosa visto il ricco parterre dei contenuti. Ho visto che il Blog è nato 8 mesi fa. Ci sono 56.823 lettori in continua ascesa. Io è un anno che sono li e non mi ha notato nemmeno un cane. Forse è il modo come assembli gli argomenti e la tua esperienza (hai i capelli bianchi). Io ho venti anni meno di te (43 sig) però da quello che dici e da come appari non disdegnerei una storia con uno così fascinoso. Infatti non è l’età o il fisico che contano ma il feeling, la complicità. Belli i tuoi pensieri. Fanno vibrare. Faccio la giornalista a tempo perso, vorrei insegnare, sono una lettrice incaricata all’Università. Sposata con un fantasma che vedo, non vedo, solo la domenica e ho due figli che sono tutto per me. Perché gli uomini non capiscono? Ho letto a fondo tutto su di te. Sei separato! Hai avuto recenti insulti dalla vita, ma chi non ne ha. Mi chiedo che razza di donne hai avuto se, dopo averti avuto, ti lasciano per chissà chi. Io non ne ho mai visti tipi così. O distratti, o belli e ignoranti, o insensibili e cinici! Ti inoltro la mia mail, mandami il cellulare almeno sento la tua voce. Così mi illudo che non sono sola nell’universo. Non sono brutta, vedi la foto, ma tutti ci provano per 1 solo e inutile scopo. Poi sono solo vuoti a perdere. Laura Mantovani69 N.B. ho già scritto poche parole a giugno 2012 ma qualcuno mi cancellò. E ho cambiato pure la foto del profilo.

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  5. Ho scritto della tua introduzione iniziale al blog sul “Convegno” di Alciati.
    “I baci desiderati e appassionati incontrano le tinte e le atmosfere del dirompente “Il convegno” di Ambrogio Antonio Alciati (1878-1929). Un bacio voluttuoso anche se i corpi dei due amanti non possono stringersi perché separati da un’inferriata. Questo dipinto appartiene al genere della Scapigliatura, e certamente ha subito l’influenza di Tranquillo Cremona, non solo nello stile pittorico, ma anche nel soggetto rappresentato: i due amanti si avvinghiano appassionatamente come l’edera all’inferriata, che la donna, con il braccio proteso verso l’alto, sembra voler superare. Le pennellate sono vibranti e vaporose, intorno a loro domina il verde del giardino. Un capolavoro.”
    Non so se lo hai letto, ma tempo fa riproposi la descrizione, oggi la sento più vibrante che mai. Ho visto che hai inserito dei post su Ambrogio Alciati e Tranquillo Cremona. Mi piaci ogni giorno di più! SerenaSoriente64

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