Abbiamo visto
che nell'innamoramento la persona amata ci ricorda nei gesti, nello sguardo,
nel corpo tutte le persone
che abbiamo amato, ammirato, desiderato. Troviamo che assomiglia al
divo o alla diva che ci aveva affascinato, a
volte ci sembra che assomigli a nostra madre, altre volte a qualcuno che
abbiamo intensamente bramato.
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Non siamo
perciò di fronte ad un fenomeno di regressione? No. Sono stati proprio questi
fenomeni a trarre in inganno gli psicoanalisti. Noi possiamo tornare nel
passato, riviverlo per due motivi totalmente opposti. Il primo è la regressione, quando ne siamo
attratti, risucchiati. Allora è il presente che viene assorbito dal
passato. Il nevrotico continua a rimuginare ossessivamente il trauma, il
depresso l'errore compiuto. Tutto ciò che fa viene avvelenato continuamente
da quei ricordi,
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dai rimpianti che gli spengono la gioia di vivere, lo slancio
verso il futuro. L'innamorato procede nel modo opposto: egli vive gioiosamente il presente, è aperto sul futuro e ripercorre
il suo passato per sapere chi era e che cosa vuol diventare. Ricorda e rivive i
suoi dolori, le sue gioie, i suoi sogni per giudicarli, per scegliere, per
annullare le esperienze negative, per realizzare, ora, ciò che non ha realizzato allora, cioè per
costruire un nuovo se stesso e un nuovo futuro. Questo straordinario processo è la storicizzazione.
La
storicizzazione avviene solo nello stato
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nascente, e, in modo particolare,
nello stato nascente dell’innamoramento, quando destrutturiamo
il mondo vitale in cui siamo vissuti e ne creiamo uno nuovo.
Storicizzare vuol dire ripercorrere la propria vita passata per capire che cosa
ci è successo, come siamo
diventati ciò che siamo. Un problema che abitualmente non ci poniamo.
Abitualmente ci consideriamo qualcosa di unitario e non modificabile, con una
personalità e un carattere definiti. Ci accettiamo come siamo e pensiamo che
gli
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altri ci debbano accettare nello stesso modo. "Io sono fatto
così", diciamo. In parallelo consideriamo normale, naturale,
immodificabile il nostro modo di vivere.
Tutto cambia
quando si mette in moto il processo di incubazione dell'innamoramento. Allora
incominciamo ad interrogarci sulla nostra vita. E con l'innamoramento lo
facciamo in modo approfondito. Desideriamo stare vicino, parlare, guardare,
fare all'amore con la persona che ci attrae, ci affascina. Quando è lontana ci manca. E abbiamo dubbi, ci
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domandiamo se siamo veramente innamorati (prova di verità) e soprattutto se lei
ci ama (prova di reciprocità). In questa incertezza febbrile, vogliamo averla
sempre con noi, tutta per noi, essere rassicurati, addirittura
impossessarcene, fonderci
con lei in modo che non si possa più staccare. Fonderci fisicamente con
l'atto sessuale che, nell'innamoramento, è un parossismo erotico, meravíglioso.
Ma anche fondere le nostre anime, mettere insieme le nostre vite, far vedere a
lei il mondo come lo vediamo noi, e vedere il mondo attraverso i suoí occhi.
Perché tutto ciò che la persona
amata ci mostra ha un significato, un valore, è una rivelazione.
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Ma questa
condivisione del mondo non ci basta farla per il presente, vogliamo farla anche per il passato. Io voglio
vedere il mondo non solo come lo vede lei oggi, ma come l'ha visto da
adolescente, da bambina, da bambino. Voglio
rivivere la sua infanzia, i suoi dolori, le sue sofferenze, le sue paure.
E, se il nostro amore è reciproco, lei vuole lo stesso da me. Perciò non cí
stanchiamo di raccontarci
le nostre vite finché ciascuno non ha fatto propria anche la vita dell'altro.
La
storicizzazione è perciò uno strumento fondamentale per la fusione con
l'altro. Io, nel rileggere il mio passato, non sono più solo. Lo rileggo insieme al mio amato
e lui rilegge il suo con me. Mettendo in comune non solo il presente ma
il passato, costruiamo insieme la nostra nuova
identítà personale e collettiva.
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Hello Gabry,
I'm reading right now that you posted the post number 200! This technology makes me gasp. I'm in New York and in Italy you read and emozioniamo in real time. Just to embrace you and this would give you a kiss! I like you and I love it and write what you do. Back to being yourself, do not think of women who do not deserve it. Rejoice that fate has set you free from Circe. I phoned a friend and together we see sex in the Old Testament have now posted. If it's okay with you this summer come to Amalfi, a city that I love very much and I want you happy and in love with us and your partner! I salute you and I embrace you Jacqueline52 Russell
Ciao Gabry,
Leggo in questo momento che hai postato il post numero 200! Questa tecnologia mi fa rimanere senza fiato. Io a New York e tu in Italia leggiamo e si emozioniamo in tempo reale. Solo per questo ti abbraccerei e ti darei un bacio! Mi piaci e mi piace da morire ciò che scrivi e che fai. Torna ad essere te stesso, non pensare a donne che non ti meritano. Gioisci che il destino ti ha liberato da una Circe. Ho telefonato ad un amica e insieme vediamo il sesso nell’Antico Testamento che hai ora postato. Se mi va bene questa estate vengo con lei ad Amalfi, città che amo moltissimo e ti voglio allegro e innamorato con noi e la tua compagna! Ti saluto e ti abbraccio Jacqueline52 Russell
Ciao Gabry,
RispondiEliminati ho già chiesto delle cose sulle emozioni e sull’amore in biologia. Grazie per il nuovo post su amore cervello e fedeltà! Ti sono sempre vicina. Ricordi, sono una neo docente di biologia ma ho difficoltà a trovare testi che trattano le relazioni tra cervello, emozioni e sentimenti. Da quello che leggo sei preparato e ricercato nel lessico psichico, ma non vedo tracce di emozioni, dopamina, sesso e amore, cioè del circuito di Papez e delle sue connessioni, senza però entrare nel campo medico. Un po’ alla Quark concetti scientifici ma contenuti divulgativi. I miei lavori spaziano un pò su questi argomenti e mio padre medico, dice che “me le vado a cercare” e si rifiuta di aiutarmi, con la scusa che fa il dottore e non cerca cose strampalate. Nella mia cerchia nessuno ci capisce un c …. scusa ma mi fanno proprio arrabbiare! Un mondo di baci! Rosalba74
Giuditta Trevisan59
RispondiEliminaMi sono chiesta per anni se le tesi di Alberoni fossero state introdotte nella didattica dell’italiano e con mia somma sorpresa sono comparse alla maturità del 2009. Certo a te non saranno sfuggite. Però sento l esigenza di riportare i passi delle tracce ministeriali che ogni tanto rileggo sempre incredula. Nel mio lavoro ho cercato inutilmente uno come te nelle mie cerchie. Ora mi sento compresa da quando è comparso il tuo blog. Ma cosa facevi prima di dire la tua attraverso internet? A chi hai dedicato tutto questo sapere visto che non è un volume da leggere e commentare? Spesso sono presa dalla voglia di vederti, dialogare con te, credere in ciò che faccio e non solo subire i lazzi di mio marito che mi definisce folle. Se vuoi telefonare qualche volta ti mando il numero del cellulare criptato per evitare furti di identità sulla rete. Ti abbraccio, per ora. Giuditta59
Nel 30ennale della pubblicazione di Innamoramento e amore, l’opera sui sentimenti più famosa del ‘900 riporto l’incipit della traccia per la maturità anno scolastico 2008-2009.
«L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.»
F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 1979 - 2009
Ciao Gabry,
RispondiEliminaSono sempre Lorenza, parli spesso di Santi, di Cristo, dell’Avvento, di fermare il tempo ecc.? E, invece, in altri pensieri, mi fai morire, con frasi erotiche che sfiorano l’hard? Io ti immagino molto maschio con una grande passione. Ma mi affascinano tanto gli aspetti religiosi che sento in te. Spesso ricorre la follia o la pazzia. Io ne ho paura, la follia non ha dato mai buoni frutti. Mi sono oscuri anche concetti come “l’eternalizzazione del presente”. Ancora passi da un rapporto da sogno sfrenato, da rimanere senza fiato, (beata lei) a unam et bonam dei monaci latini. Va bene la licenza poetica e passionale, ma ci sono delle contraddizioni stridenti che per me aumentano il desiderio di farmi spiegare, anche con esempi, il tuo pensiero misterioso, ma pieno di attrattive. Ti abbraccio. Lorenza Milani62