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mercoledì 13 febbraio 2013

“L’origine del mondo”, la donna del quadro di Courbet ha un volto!






 “L’origine del mondo”, la donna del quadro di Courbet ha un volto!

 
Francia, mostrato «il vero viso» della modella. Divisi gli esperti


Non è solo il ritratto di un sesso femminile: “L’origine del mondo” di Gustave Courbet ha anche un volto. È quanto sostiene Jean-Jacques Fernier, autore del “Catalogo ragionato” dell’opera del maestro del realismo francese e ritenuto uno dei più grandi esperti del pittore, annunciando di avere identificato una tela raffigurante la testa della modella che posò per il celebre quadro dipinto nel 1866 e conservato al Museo d’Orsay di Parigi. In sostanza: l’originale sarebbe stato ritagliato. La





Presunta testa di Joanna Hifferman modella di Gustave Courbet





notizia viene data in «esclusiva mondiale» dal settimanale Paris Match che parla di «una scoperta miracolosa». Ma altri esperti di Courbet reagiscono invece con scetticismo. Contattato dall’ANSA, il Museo d’Orsay «per ora non vuole commentare l’informazione in quanto l’opera appartiene a un privato». È infatti un appassionato d’arte - che preferisce mantenere l’anonimato - che nel 2010 comprò per 1.400 euro da un antiquario parigino l’olio su tela di 33 centimetri per 41 centimetri, senza firma, e raffigurante una testa di donna leggermente inclinata sul fianco con





Joanna Hifferman modella di Gustave Courbet





i capelli lunghi, castani, sciolti sulle spalle, gli occhi aperti rivolti verso l’alto, la bocca semiaperta. Dalle prime valutazioni degli esperti emerge che possa trattarsi di un Courbet. L’analisi scientifica della tela, i fili della trama, le proporzioni, i pigmenti e la tecnica pittorica, la prova che il bordo sia stato ritagliato lasciando intravedere il drappeggio della camicia e forse persino le iniziali dell’artista disegnate nell’orecchio: tutto fa pensare che il ritratto sia la parte superiore de “L’origine del mondo”. Il quadro viene quindi sottoposto al vaglio di Fernier che non ha dubbi: «E’ autentico». E non è tutto: l’esperto si spinge a ipotizzare che l’opera originale rappresentasse la modella nella sua interezza, «con le due





Ricostruzione del quadro intero di Gustave Courbet





braccia aperte, mentre esprime la pienezza del suo essere», e misurasse «120 centimetri per un metro o anche più».  Il soggetto ritratto è probabilmente una giovane donna irlandese di nome Joanna Hifferman, che in quegli anni era la modella preferita di Courbet (e l’amante dell’artista americano James Whistler). Il pittore fece un altro ritratto nel 1866 che ritraeva la bella Joanna, intitolato “La belle irlandaise”. “Tete de femme”, così è stata intitolata la tela rivelazione, sarà inserita nel “Catalogo ragionato” di Fernier, ed è ormai valutata 40 milioni di euro. “L’origine





Ecole deBeaux Arts - Atelier de Peintre





del mondo” ha raggiunto le collezioni del museo d’Orsay solo nel 1995 e prima, è stato poco visto e mai esposto al pubblico. Secondo gli esperti, il quadro venne commissionato all’artista dal diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey (1831-1879), ambasciatore dell’impero ottomano ad Atene, per la sua personale galleria di dipinti erotici che includeva prestigiosi quadri come “Le Bain Turc” di Ingres. Il dipinto passò poi attraverso una serie di collezioni private, riuscendo a sfuggire al saccheggio dei nazisti durante la Seconda Guerra mondiale, prima di arrivare nel 1954 nella raccolta dello psicanalista Jacques Lacan che lo teneva dissimulato dietro a un pannello. L’opera venne infine donata dagli eredi di Lacan allo Stato francese e da allora è esposta nelle collezioni del museo parigino.  





Joanna Hifferman 2






Autore
Data
1866
Tecnica
Dimensioni
46×55 cm
Ubicazione
L'origine du monde (L'origine del mondo) è un dipinto di Gustave Courbet del 1866. Esso rappresenta i genitali femminili con uno stile pittorico alquanto realista.


Storia
Identità della modella
Durante il periodo nel quale è stato dipinto il quadro la modella preferita di Courbet era una giovane donna di nome Joanna Hiffernan, altrimenti conosciuta come Jo. Il suo amante a quei tempi era un pittore americano ammiratore di Courbet, James Whistler. Courbet fece un altro ritratto nel 1866 che ritraeva la bella Joanna, il cui nome era La belle irlandaise. Durante la sua





Origin-of-the-World





intera carriera Courbet fece quattro ritratti di Joanna. Probabilmente lei fu anche la modella che ispirò il quadro L'origine du monde che potrebbe spiegare la separazione tra Joanna e James McNeill. L'unico dubbio riguardo questa ipotesi scaturisce dalla differenza del colore tra i capelli di Joanna nel quadro La belle irlandaise che sono di un colore arancione acceso, con i peli pubici raffigurati nell 'Origine du monde.
Nel suo romanzo J’étais l’origine du monde (It. Io ero l'origine del mondo), pubblicato nel 2000, la scrittrice francese Christine Orban si schiera a sostegno di questa tesi, immaginando che l'io narratore del romanzo, Joanna Hiffernan, fosse l'amante di Courbet e abbia fatto da modella per il celebre dipinto. Bernard Teyssèdre in Le roman de l’origine (It. Il romanzo dell'Origine) del 1996, il cui protagonista è il dipinto stesso, aveva già suggerito il fatto che la Hiffernan fosse stata la modella.





Courbet - La belle irlandaise 





Proprietari
Il dipinto fu commissionato da Khalil-Bey, diplomatico turco e ambasciatore dell'impero ottomano ad Atene. Sainte-Beuve presentò il pittore francese a Khalil-Bey, che commissionò al pittore il dipinto per la sua personale galleria di dipinti erotici. Galleria che includeva prestigiosi quadri come Le Bain Turc di Ingres, oppure un altro dipinto di Courbet, Les Dormeuses, per il quale si suppone che la Hiffernan fosse una delle modelle. Dopo che la situazione finanziaria di Khalil-Bey divenne rovinosa a causa del gioco d'azzardo, il dipinto passò attraverso una serie di collezioni private. Fu inizialmente acquistato durante la svendita della collezione di Khalil-Bey nel 1868,





Symphony_in_White_No_3_1866





dall'antiquario Antoine de la Narde.
Edmond de Goncourt lo ritrovò fortuitamente in un negozio d'antiquariato, nel 1889, nascosto dietro a una tavola lignea decorata con l'immagine di un castello in un paesaggio innevato. Secondo Robert Fernier, un collezionista ungherese, il barone Ferenc Hatvany, comprò il dipinto nella galleria Bernheim-Jeune gallery nel 1910 e lo portò con sé a Budapest. Verso la fine della Seconda guerra mondiale, il quadro venne preso dalle truppe sovietiche, ma venne riscattato da Hatvany, il quale, quando emigrò, ebbe il permesso di portare





1866 Courbet Gustave - Paresse et Luxure ou le Sommeil 





con sé soltanto un'opera d'arte: egli scelse proprio l'Origine nel suo viaggio verso Parigi.[1] Nel 1955, L'origine del mondo venne battuta all'asta per 1.5 milioni di franchi francesi. Il suo nuovo proprietario divenne lo psicanalista Jacques Lacan. Insieme alla moglie, l'attrice Sylvia Bataille, collocò l'opera nella propria casa di campagna a Guitrancourt. Lacan chiese al fratellastro André Masson di costruire una cornice a doppio fondo e pitturare un altro quadro su questa. Masson dipinse una versione surrealista e allusiva de L’Origine du monde. Il pubblico di New York ebbe la possibilità di ammirare L’Origine del mondo nel 1988 durante lo spettacolo Courbet





Bain turc - Ingres particolare 





Reconsidered organizzato al Brooklyn Museum; l'opera venne inoltre inclusa nell'esposizione Gustave Courbet curata dal Metropolitan Museum of Art durante il 2008. Dopo la morte di Lacan, avvenuta nel 1981, il Ministro dell'Economia e Finanze francese approvò di conguagliare la tassa di successione della famiglia con il trasferimento dell'opera (dation en lieu secondo la legge francese) al Musée d'Orsay, atto finalizzato nel 1995.
Dal 19 marzo 2011 il dipinto è esposto per la prima volta in Italia presso il MART di Rovereto [2].


Impatto del realismo
L’Origine du monde vide la luce in un'epoca in cui i valori morali erano messi in discussione. Grazie alla natura verace del suo realistico erotismo grafico, il quadro ha ancora oggi il potere di scioccare. Per esempio, il 23 febbraio 2009, alcune copie di un libro raffiguranti L'Origine come copertina sono state sequestrate dalla polizia a Braga, in Portogallo, che le contestava come "pubblica pornografia".[3]




Manet - Olympia
 




Opera provocatoria
Durante il XIX secolo, il mostrare il corpo nudo divenne una rivoluzione, i cui principali attivisti furono Courbet stesso e Manet. Courbet rifiutava la pittura accademica e i suoi nudi lisci e idealizzati, ma ebbe anche da recriminare riguardo alle ipocrite convenzioni del Secondo Impero, dove erotismo e perfino pornografia erano accettabili in quadri mitologici o onirici.
In seguito Courbet ribadì di non aver mai mentito nelle sue opere, e il suo realismo allargò i limiti di quanto fosse considerato presentabile. Con L'Origine du monde egli rese ancora più esplicito l'erotismo dell'Olympia di Manet. Maxime Du Camp, in una dura invettiva, riportò la propria visita all'acquirente dell'opera, e la reazione alla vista di un quadro considerato "l'ultima parola nel dare realismo".


Influenza
La franchezza del quadro può esser servita da ispirazione, quantunque con una piega ironica, per l'ultima opera maggiore di Marcel Duchamp, Etant donnés (1946–1966), una costruzione che presenta anche l'immagine di una donna supina, a gambe aperte.[4]Nel Febbraio 1994, il romanzo Adorations perpétuelles (Adorazioni perpetue) di Jacques Henric riproduceva L’Origine du monde sulla propria copertina. La polizia visitò numerose librerie francesi per far ritirare il libro dalle loro vetrine. Alcuni proprietari, come quello della libreria Rome di Clermont-Ferrand, non tolse il libro, ma altri, come Les Sandales d’Empédocle in Besançon, assecondarono la richiesta, altri addirittura lo rimossero. L'autore si dichiarò addolorato da questi eventi: “Alcuni anni fa, le librerie erano contro l'establishment. Quando il Ministro degli interni, nel 1970, proibì il libro di Pierre Guyotat, Eden, Eden, Eden, le librerie furono luoghi di resistenza. Oggi invece anticipano la censura..." Sebbene gli standard morali e i risultanti tabù riguardanti l'esposizione della nudità siano cambiati dai tempi di Courbet, specialmente nella fotografia e nel cinema, il quadro rimane provocatorio. Il suo arrivo al Musée d'Orsay ha causato una forte eccitazione. L'artista serba Tanja Ostojić ha operato una parodia dell'opera nel suo "EU Panties", poster del 2005. Secondo i venditori di cartoline, L’Origine du monde è la seconda opera per popolarità dentro al Musée d’Orsay, dopo il Bal au moulin de la Galette di Renoir .[5]
Si dice che l'immagine sia stata fonte d'ispirazione per alcune scene del film di Catherine Breillat del 2004 Anatomie de l'enfer .[6] Nel mese di febbraio 2013, il settimanale francese Paris Match ha divulgato la notizia del ritrovamento, da parte di un appassionato d'arte, di un quadro raffigurante il volto di una donna, che sarebbe il viso della modella ritratto dallo stesso Courbet. La tesi è che il quadro originario fu diviso a metà, staccando il capo dal corpo. Paris Match sostiene che due anni di perizie e analisi sul dipinto del viso hanno confermato tale tesi.[7] La modella non sarebbe altri che Johanna Hiffernan. Sembrerebbe però che gli esperti del Musée d'Orsay rifiutino tale ipotesi, ritenendola non veritiera.



3 commenti:


  1. Hello Gabry,
    I'm reading right now that you posted the post number 200! This technology makes me gasp. I'm in New York and in Italy you read and emotion in real time. Just to embrace you and this would give you a kiss! I like you and I love it and write what you do. Back to being yourself, do not think of women who do not deserve it. Rejoice that fate has set you free from Circe. I phoned a friend and together we see sex in the Old Testament have now posted. If it's okay with you this summer come to Amalfi, a city that I love very much and I want you happy and in love with us and your partner! I salute you and I embrace you Jacqueline52 Russell



    Ciao Gabry,
    Leggo in questo momento che hai pubblicato il post numero 200! Questa tecnologia mi fa rimanere senza fiato. Io a New York e tu in Italia leggiamo e si emozioniamo in tempo reale. Solo per questo ti abbraccerei e ti darei un bacio! Mi piaci e mi piace da morire ciò che scrivi e che fai. Torna ad essere te stesso, non pensare a donne che non ti meritano. Gioisci che il destino ti ha liberato da una Circe. Ho telefonato ad un amica e insieme vediamo il sesso nell’Antico Testamento che hai ora postato. Se mi va bene questa estate vengo con lei ad Amalfi, città che amo moltissimo e ti voglio allegro e innamorato con noi e la tua compagna! Ti saluto e ti abbraccio Jacqueline52 Russell

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  2. Ciao Gabry,
    ti ho già chiesto delle cose sulle emozioni e sull’amore in biologia. Grazie per il nuovo post su amore cervello e fedeltà! Ti sono sempre vicina. Ricordi, sono una neo docente di biologia ma ho difficoltà a trovare testi che trattano le relazioni tra cervello, emozioni e sentimenti. Da quello che leggo sei preparato e ricercato nel lessico psichico, ma non vedo tracce di emozioni, dopamina, sesso e amore, cioè del circuito di Papez e delle sue connessioni, senza però entrare nel campo medico. Un po’ alla Quark concetti scientifici ma contenuti divulgativi. I miei lavori spaziano un pò su questi argomenti e mio padre medico, dice che “me le vado a cercare” e si rifiuta di aiutarmi, con la scusa che fa il dottore e non cerca cose strampalate. Nella mia cerchia nessuno ci capisce un c …. scusa ma mi fanno proprio arrabbiare! Un mondo di baci! Rosalba74

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  3. Giuditta Trevisan59
    Mi sono chiesta per anni se le tesi di Alberoni fossero state introdotte nella didattica dell’italiano e con mia somma sorpresa sono comparse alla maturità del 2009. Certo a te non saranno sfuggite. Però sento l esigenza di riportare i passi delle tracce ministeriali che ogni tanto rileggo sempre incredula. Nel mio lavoro ho cercato inutilmente uno come te nelle mie cerchie. Ora mi sento compresa da quando è comparso il tuo blog. Ma cosa facevi prima di dire la tua attraverso internet? A chi hai dedicato tutto questo sapere visto che non è un volume da leggere e commentare? Spesso sono presa dalla voglia di vederti, dialogare con te, credere in ciò che faccio e non solo subire i lazzi di mio marito che mi definisce folle. Se vuoi telefonare qualche volta ti mando il numero del cellulare criptato per evitare furti di identità sulla rete. Ti abbraccio, per ora. Giuditta59



    Nel 30ennale della pubblicazione di Innamoramento e amore, l’opera sui sentimenti più famosa del ‘900 riporto l’incipit della traccia per la maturità anno scolastico 2008-2009.
    «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.»
    F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 1979 - 2009


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