Erotismo, pornografia e sentimenti 4) La nuova educazione sentimentale ( Ryan Reynolds)

Erotismo, pornografia e sentimenti 

4) La nuova educazione sentimentale


Sei una persona fantastika ... una di kuelle ke rieskono kon le parole a farti fremere ... la tua intelligenza mi taglia kome una lama ... ! RP

Il grande pittore giapponese Shinichi Kadowaki che og­gi ha novantadue anni, mi ha invitato a vedere i suoi quadri sull'amore e mi ha fatto avere un breve scritto che dice: "L'oggetto sessuale nei maschi è verso tante donne, nelle femmine verso pochi e determinati uomini. Il fine del desi­derio séssuale nei maschi è il piacere del sesso o uccidere. Nelle femmine avere una felicità e un rapporto dolce e colla­borativo. Inoltre il maschio, finito un rapporto sessuale, per­de l'interesse.

Ryan Reynolds - People - L'uomo più sexi del mondo  2010

Nelle femmine il rapporto aumenta il deside­rio di stare insieme". Queste affermazioni sono ancora vali­de oggi? A prima vista si direbbe di no. Negli ultimi mesi ho letto una decina di romanzi scritti da donne più o meno gio­vani. Mentre Erica Jong se la prendeva con i maschi perché non sapevano amare ed essere fedeli e cercava di avere lo stesso loro atteggiamento verso il sesso, in questi romanzi è ormai finita la ricerca dell'uomo da amare disperatamente mentre è diventata pratica comune il rapporto sessuale sen­za coinvolgimento emotivo, la droga e la bisessualità.

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Ho vi­sto anche molte puntate del serial Sex and the City, vero e proprio cult delle donne occidentali e ritratto del loro com­portamento o delle loro fantasie sessuali e di potere.

Questo mi porterebbe a dire che le affermazioni di Ka­dowaki si riferiscono alle donne giapponesi del passato ed oggi sono superate. Però, negli ultimi anni, ho ricevuto mol­te lettere confidenziali ed ho avuto molti colloqui con donne giovani e meno giovani sul tema del sesso e dell'amore. Ed ho visto che, effettivamente, moltissime hanno rapporti ses­suali senza coinvolgimento emotivo, alcune, per un certo pe­riodo della loro vita, sembrano addirittura cercare la promi­scuità, come a esplorare tutte le potenzialità del loro corpo.

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Un mio amico sessuologo, dopo aver esaminato un centinaio di ragazze, mi ha detto che non hanno certo bisogno di edu­cazione sessuale perché sul sesso ne sanno quanto lui. Ma, in compenso avrebbero bisogno di educazione sentimentale perché non capiscono i propri sentimenti e non capiscono quelli del loro uomo. Sono, nel campo emozionale, "analfa­bete". E questo le porta a fare esperienze disastrose, a con­flitti, ad usare droghe, fino a finire dallo psicologo.

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Nei miei colloqui però ho trovato tante donne che dico­no di desiderare, anzi di aver assoluto bisogno, nel rapporto sessuale, di tenerezza, intimità ed amore. Al punto che alcu­ne, ad un certo punto della propria vita, se non lo trovano, preferiscono rifiutare anche il rapporto. Ho conosciuto don­ne single bellissime che, dopo una esperienza turbinosa, conducono una vita casta perché non trovano l'uomo di cui si possono innamorare. Dicono di incontrare solo uomini privi di passione, di lealtà, di poesia e della capacità di do­narsi, di amare fino in fondo.

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E ne ho conosciute altre che, guardando semplicemente il loro comportamento ed ascol­tando come parlano, diresti che sono dei maschiacci ma, co­nosciute in profondità, ti accorgi che da tanto tempo porta­no nel cuore un grande, dolente amore per un uomo solo!

E ho conosciuto molti giovani uomini quasi stupiti, spa­ventati di fronte alla sicurezza delle loro coetanee che hanno rapporti sessuali senza problemi, a cui sembra non importi nulla dell'amore. Ed osservandoli con attenzione, decifran­do alcune loro parole, alcune loro osservazioni, ho ricavato l'impressione che siano loro ad essere sentimentali, ad avere bisogno di amore. Ma anche questo è veramente nuovo?

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Chi faceva le serenate? Le femmine o i maschi? Chi, nel corso della storia, ha più parlato, chi ha scritto più poesie d'amo­re? Nella Roma imperiale, quando le donne arricchite si ac­coppiavano con schiavi e gladiatori, non erano loro a scrive­re dolci poesie d'amore! Ma, bensì,  Catullo e Properzio. E nel Me­dioevo Dante, Cavalcanti, Petrarca. Dobbiamo arrivare al Rinascimento per incontrare donne che scrivono d'amore. Forse nulla è veramente cambiato e l'eterno incontro-scon­tro fra sessualità e amore continua solo in nuove forme.

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Erotismo, pornografia e sentimenti 3) Dirlo, non dirlo! (Kim Basinger)

Erotismo, pornografia e sentimenti 

3) Dirlo, non dirlo!

Ma tu lo vuoi kapire una volta x tutte ke hai skonvolto la mia vita, ke mi manki .... kazzo se mi manki ... ma nn lo so dire come te! ... Ho ankora il tuo sapore sulle labbra ... kazzo! Ho voglia di te ... RP

Dice Jennifer: "Ma perché io voglio che mio marito fac­cia all'amore solo con me e non con un'altra anche se io stes­sa l'ho tradito con altri uomini? Perché non ammetto che il mio uomo scopi con un'altra e, se dovesse farlo, per me sa­rebbe una rottura irreparabile? Lo so che, facendo all'amore una volta, non si lega in modo duraturo e continuerebbe ad amarmi.

Kim Basinger - 9 settimane e 1/2

Eppure non lo ammetto lo stesso. "Anch'io l'ho tradito. Sono stata a letto con due uomini, uno era un suo amico e l'altro un mio collega durante un congresso. E stato un capriccio momentaneo, in un momen­to in cui avevamo litigato e stavamo lontani a lungo. E penso che anche lui, ne sono sicura, dopo tanti anni che siamo in­sieme qualcuna se la sia fatta. E sono altrettanto sicura che non sopporterebbe di sapere che io sono stata a letto con un altro. Io infatti mi guardo bene dal dirglielo. E mi guardo bene dal chiedere la stessa cosa a lui.

"Così siamo due traditori che si mentiscono. Ma nell'a­more non si dovrebbe dire tutto, essere sinceri, leali?

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Ma noi siamo leali, ci vogliamo bene. (E chi ci crede! ndr) Io voglio veramente bene a mio marito. Ho fatto all'amore con quei due, ma non li cam­bierei con mio marito per tutto l'oro del mondo. Nemmeno per sogno. Lo conosco bene, so che è onesto, pulito, genero­so, che farebbe qualsiasi sacrificio per me. Non solo, mi pia­ce, mi piace vivere con lui, parlare con lui, dormire con lui, fare all'amore con lui. E credo che sia lo stesso da parte sua. Il nostro è un buon matrimonio. Entrambi però dobbiamo tacere e mentire per evitare di distruggere il nostro rappor­to, la nostra vita.

Kim Basinger 1 

È strano: finché taciamo o finché mentia­mo il nostro amore continua ad essere intenso nella pretesa di essere esclusivo. Ma non dobbiamo mai verificare che sia esclusivo perché, se lo facessimo, lo distruggeremmo".

In realtà tutte le relazioni umane sono fatte di cose che si possono dire e di cose che non si possono dire. Una mia intervistata che ha avuto una vita amorosa travagliata, ad un certo punto si è messa con un uomo più giovane e gli ha det­to: "Tu puoi fare quello che vuoi. Ma fa' in modo che io non veda mai nulla, che io non sappia mai nulla, e non ti venga mai in mente di farmi delle confessioni".

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Il silenzio non vale solo per l'amore. Tutta la politica, tutta l'arte del negoziato, tutte le relazioni umane, anche fra genitori e figli sono fondate sul non dicibíle. Noi non pos­siamo esprimere i pensieri, i fatti ed i sentimenti che ferireb­bero l'altro o che svelerebbero aspetti di noi stessí che lo turbano. Non dobbiamo dirlo nemmeno a noi stessi: la no­stra vita sarebbe una sarabanda caotica di emozioni contrad­dittorie senza un centro che produce una coerenza e un or­dine, che impone un no o un sì. Le relazioni umane sono rette dallo stesso principio di indeterminazione della meccanica quantistica: sai come so­no andate le cose solo quando hai compiuto una misura, cioè quando sei intervenuto sul fenomeno e, con il tuo inter­vento, lo hai modificato. Già la pretesa di sapere, già la do­manda altera il rapporto. In ogni caso, la verità è sempre un artefatto generato dalla tua azione che ha costretto le cose ad essere "o questo, o quello".

Kim Basinger 2

Erotismo, pornografia e sentimenti 2) Infedeltà coniugale ed innamoramento (Nicki Minaj)

 Erotismo, pornografia e sentimenti 

2) Infedeltà coniugale ed innamoramento

" ... e poi sei arrivato km 1fulmine a ciel sereno ... 
 per me sei 1 maledetto ... pkè sei riuscito in 3gg a farmi sciogliere il sangue nelle vene ... !" RP

Helen Fisher, nel suo libro Anatomia dell'amore, dopo aver preso in esame i costumi sessuali e matrimoniali di tutte le popolazioni storiche e le culture etnologiche della terra è giunta alla conclusione che, nel corso della storia, sono sem­pre stati gli uomini ad avere più mogli contemporaneamen­te. Ma tutte le mogli, però, hanno sempre cercato di impedi­re ai mariti di prendersi un'altra sposa.

Nicki Minaj - La venere nera

E poiché anche i ma­schi sono gelosi delle loro mogli e non vogliono concorrenti, dobbiamo concluderne che, nella nostra specie, c'è una for­te tendenza alla esclusività amorosa e sessuale. Contempora­neamente, in tutte le società, esiste sempre anche un certo grado di infedeltà coniugale tanto nei maschi quanto nelle femmine. Una infedeltà coniugale che però, con altrettanta regolarità, è ufficialmente proibita anche se praticata di na­scosto. Tutti sanno che esiste, ed è continuamente oggetto di confidenze e di pettegolezzo.

Nicki Minaj - La venere nera   2

Però non deve diventare trop­po pubblica. Anche nella coppia, a parte specifici accordi o forme di matrimonio aperto, l'infedeltà viene tollerata solo se nessuno parla.

L'universalità di questi comportamenti ci dice che nel­l'essere umano esistono due tendenze, due desideri di base antagonisti. Il primo è il desiderio di una persona particola­re, unica, inconfondibile, con cui stabilire un legame amoro­so duraturo, esclusivo e di cui siamo perciò gelosi.

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L'altro è un impulso esplorativo che ci spinge tutti, maschi o femmi­ne, a cercare incontri, rapporti e relazioni erotiche con per­sone nuove e diverse. È stato il primo impulso, quello amo­roso, che lega, a generare, nel corso dell'evoluzione umana, il matrimonio, la cura dei figli, la famiglia. Ma, con altrettan­ta tenacia, queste istituzioni sono sempre state insidiate dal­l'altro impulso, quello esplorativo. È solo nell'innamoramento che questi due principi smettono di scontrarsi. Solo nell'innamoramento quella per­sona diventa l'uno e il molteplice nello stesso tempo se stessa e ogni altra.

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Nella persona amata sono concentrati tut­ti i ricordi, tutte le impressioni anche fugaci di ciò che ab­biamo voluto, di ciò che abbiamo sperato, di ciò che abbia­mo desiderato nel passato. Il nostro amato è la sintesi di tut­ti gli incontri, di tutti i divi, di tutte le fotografie, dei prota­gonisti di tutti i romanzi, di tutti i film, di tutti gli spettacoli, di tutti i sogni, di tutti gli amori, di tutti gli amanti, di tutti gli uomini, di tutte le donne che abbiamo ammirato, sogna­to, desiderato. Allora non dobbiamo più cercare, esplorare perché l'esplorazione la facciamo in lui che ci rivela via vía nuovi volti di se stesso o che incarna sempre nuove persone.

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Solo l'innamoramento è un continuo cercare, un continuo scoprire, ed un continuo trovare.

Al di fuori dell'innamoramento i due principi tendono a separarsi. Il risultato è che, nel corso della vita, l'impulso che ci lega ad una persona e quello che ci porta a cercare il diver­so, non scompaiono mai e, se in un certo periodo prevale il primo, in un secondo tempo può prevalere il secondo, e vi sono casi in cui si presentano insieme. I dati antropologici ci dicono infatti che, in quasi tutte le società umane, il rapporto coniugale è molto stabile nei primi quattro anni, poi tende ad affievolirsi e può finire con un divorzio.

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Oppure il rapporto dura, ma si rifà vivo l'impulso esplorativo.

In questi casi allora noi siamo legati ad una persona, le vogliamo bene, la desideriamo in modo esclusivo, non am­mettiamo che abbia rapporti sessuali con altri, ne siamo ge­losi però, nello stesso tempo, vogliamo essere liberi di aver­ne noi, di continuare le nostre esplorazioni. Di avere perciò una moglie o un marito affezíonato e fedele mentre noi ci permettiamo qualche avventura o un amante.

Questa è, a mio giudizio, la forma di relazione che tende ad imporsi con maggior frequenza. Ma è una relazione squili­brata moralmente perché noi vogliamo per noi stessi qualcosa che non ammettiamo per l'altro.

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Se il nostro partner fa lo stes­so, entriamo inesorabilmente in conflitto. In tutti i luoghi ed in tutti i tempi la società ha cercato di impedire questo con­flitto o di regolarlo. In oriente concedendo al maschio molte mogli e concubine e negando lo stesso diritto alla donna. In occidente imponendo una rigorosa monogamia ad entrambi ma ammettendo, di fatto, più libertà per il maschio. Tutto questo però è finito in epoca recente dopo la rivoluzione ses­suale ed il femminismo. Ad entrambi i sessi sono riconosciuti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Però non ci sono più né leg­gi né norme morali imposte a tutti e valide per tutti. La nostra società lascia una grandissima libertà di scelta. Il risultato è che, in ogni coppia, cresce la possibilità di conflitto fra l'amo­re esclusivo e la sessualità esplorativa.