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lunedì 23 luglio 2012

Jacques Prevert, gli innamorati






gli innamorati



Jacques Prevert e Jacqueline Laurent  1937


Jacques Prevert nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900. In Bretagna trascorre diversi anni della sua infanzia e le tradizioni popolari bretoni eserciteranno sulla sua opera una grande influenza. Prévert si dimostra fin dalla sua più giovane età amante della lettura e dello spettacolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau e


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i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. I suoi primi testi risalgono al 1930 quando il poeta pubblica, sulla rivista "Bifur", Ricordi di famiglia ossia l'Angelo aguzzino.
L'anno seguente sulla rivista "Commerce", dove lavora Giuseppe Ungaretti come redattore, esce il Tentative de description d'un diner de têtes à Paris-France (Tentativo di descrizione di un banchetto a Parigi, Francia) e recita in un film di Marc Allégret, Pomme de terre.






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Tra il 1932 e il 1936 Prévert svolge un'intensa attività teatrale, lavorando con la compagnia "Gruppo d'Ottobre", della Federazione Teatro Operaio, una compagnia di sinistra che intende promuovere un "teatro sociale".
Per il gruppo Ottobre, Prévert fornisce un inno diventato popolare anche in Italia: Marche ou crève (Marcia o crepa). Scrive La Bataille de Fontenoy (La battaglia di Fontenoy) che viene rappresentata a Mosca nel 1933 durante una Olimpiade internazionale del Teatro Operaio alla quale partecipa anche come attore. Nello stesso 



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periodo inizia le sue collaborazioni cinematografiche producendo gli scenari di alcuni dei vertici poetici del cinema francese.
Scrive il testo e la sceneggiatura di L'affaire est dans le sac, diretto dal fratello Pierre e nel 1935 Le crime de Monsieur Lange per Jean Renoir.
Nel 1936 pubblica, sulla rivista "Soutes", La crosse en l'air e, su "Les Cahiers G.L.M.", Evénement.
Scrive i testi delle sue prime canzoni che,



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musicate da Joseph Kosma, verranno interpretate da famosi cantanti come Juliette Greco, Yves Montand, Mouloudji, Agnès Capri, Marianne Oswald e Les Frères Jacques.
Nel 1937 ritorna al cinema collaborando con Marcel Carné e scrive per il regista il copione di Drōle de drame (Lo strano dramma del dr. Molineaux) e nel 1938, dopo un soggiorno di un anno negli Stati Uniti a Hollywood, il soggetto del celebre film Quai des brumes (Porto delle nebbie), interpretato da Jean Gabin, Michèle Morgan, Pierre Brasseur, Michel Simon.  





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Negli anni che vanno dal 1939 al 1945 egli continua la sua attività di soggettista e sceneggiatore scrivendo Disparus de Saint_Agil per Christian-Jacques e Pierre Laroche,  Alba tragica, Le porte della notte, Mentre Parigi dorme per Carné, L'amore e il diavolo per Carné e Laroche, Remorques e Lumière d'été per Jean Grémillon, Adieu e Lèonard per il fratello Pierre, Aubervilliers per Eli Lotar.
Di questi anni è anche il capolavoro uscito dalla collaborazione Prévert- Carné, Les enfants du paradis (Gli amanti perduti) con Jean-Louis Barrault.
Nel 1944 escono, su "Les Cahiers d'Art", 



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Promenade de Picasso e Lanterne magique de Picasso. Nel frattempo il poeta, dimesso dall'esercito nel 1939, aveva lasciato Parigi per trasferirsi a sud a la Tourette-de-lupe dove Joseph Kosma, il fotografo Trauner e molti altri lo avevano raggiunto per lavorare con lui alla realizzazione dei film.
Farà ritorno a Parigi nel 1945, a guerra terminata.
Tra gli anni 1945 e 1947 Prévert riprende la sua attività teatrale con la rappresentazione di un balletto al quale collabora anche Pablo Picasso.
Escono intanto due raccolte di poesie, "Histoires" e la celebre "Paroles" edizione curata da René Bertelé che avrà un enorme successo.
Lavora anche alla sceneggiatura di alcuni 



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film, tra cui La Bergère et le ramoneur (La pastorella e lo spazzacamino) per Paul Grimault che sarà ripreso nel 1979 e darà vita ad un cartone animato dal titolo assolutamente fantastico "Il re e l'uccello", Notre Dame de Paris di Jean Delannoy e La fleur de l'age, che rimase incompiuto e segnò la fine della collaborazione con Carné.
Scrive intanto numerosi testi per bambini che, realizzati dal fratello Pierre, verranno rappresentati in televisione.
Nel 1947 sposa Janine Tricotet e nasce la figlia Michelle. Nel 1948, cade da una finestra degli uffici della Radio e precipita sul marciapiede dei Champs-Elysées rimanendo in coma per diverse settimane. Ripresosi si trasferisce con la moglie e la figlia a Saint-Paul de Vence, dove rimane fino al 1951.






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Scrive nel frattempo un nuovo soggetto, Les Amants de Vérone, per il regista André Cayatte, e pubblica una nuova edizione del suo best-seller "Paroles" che erano state riunite per la prima volta nel 1945 da René Bertelé, la raccolta "Spectacle" e "La Grand Bal du Printemps".
Nel 1955 egli ritorna definitivamente a Parigi, pubblica una nuova raccolta di poesie, La pluie et le beau temps e si dedica ad una nuova attività artistica, quella del collages, che esporrà nel 1957 alla galleria Maeght a Saint-Paul de Vence. Nel 1956 il poeta pubblica il volume Miró con G. Ribemont-Dessaignes, con delle riproduzioni di opere di Mirò.
Nel 1963 pubblica un nuovo volume di poesie, Histoires, et d'autres histoires.






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Nel 1966 esce l'opera Fatras, con 57 suoi collages.
Negli anni successivi si stabilisce nella sua dimora di Omonville-la-Petite, nel dipartimento della Manche, ma colpito da grave malattia conduce vita ritirata ricevendo solamente alcuni dei suoi più cari amici, come Yves Montand, Juliette Greco, Raymond Queneau, il regista Joseph Losey, l'attore Serge Reggiani e pochi altri.
L'11 aprile 1977 Prévert muore a Omonville-la-Petite, di cancro al polmone.

Uomo eclettico ma la sua fama è dovuta soprattutto alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e 


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la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale. Le parole alle quali Prévert si affida sono audaci e l'accostamento che crea tra di esse può sembrare a volte brutale o polemico o blasfemo, ma invece è molto più saggio di quanto possa apparire.
Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, ricordiamo ancora Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie.



 

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I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo
le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non
ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più
lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore
del loro primo amore


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Questo amore
Questo amore
Cosi violento
Cosi fragile
Cosi tenero
Cosi disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore cosi vero
Questo amore cosi bello
Cosi felice
Cosi gaio
E cosi beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E cosi sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora cosi vivo
E tutto soleggiato
E tuo
E mio
E stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due


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Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci. 



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Baciami
In un quartiere della ville Lumiére
Dove fa sempre buio e manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C'era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
"È buio qui
Manca l'aria"
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi.
"Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l'aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l'età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!".

 



12 commenti:

  1. Mi chiedevo quando lo avresti fatto! Jacques Prevert, l apostolo degli innamorati. Ed è solo l inizio. A mare il tempo si è guastato e leggo male sull Iphone ok leggerò dopo in albergo. Sei un diavolo tentatore mo pure Prevert ci mancava. Ciao Antonella66

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  2. Non ti fai mancare proprio nulla, ora pure Prevert. Una cosa che non sapevo era il bacio di quel fotografo francese. Visto spesso anche in rete, ma non con tanti dettagli. Ho visto ben 27 lettori fissi e 2500 clic in 1 mese ma sai che se va bene sono 30mila in un anno. Devo darti una mano dopo le ferie Ok. Laura69

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  3. Ma sei un folle hanno dato Io ti salverò oggi alle 15 e alle 22 sei già li che lo posti. Una roba da non credere. Ma vivi col pc a letto? O a mare? Che foto giganti, a me non vanno nello schermo, mi sa che devi ridurle. Belle però. Tutto ok. Mi piaci. Giuliana58

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  4. Sono sull adriatico e il tempo è out così sfogliavo il tuo blog. Hai da poco postato Via col vento. Magistrale, anche se datato è uno dei più grandi film di tutti i tempi. Ora le foto vanno nel classico monitor del pc, ma te lo ha fatto notare qualcuno mi pare? Prima le foto erano belle ma non entravano nello schermo. Forse tu usi un 22 o 25 pollici. Sei un sogno come sempre. A settembre. Un abbraccio.Lorenza62

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  5. Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67

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  6. Gabry parto mercoledì 1 agosto e torno intorno al 20. Mi raccomando sempre barra a dritta. Non so se prendo internet sul mio samsung in riviera, altrimenti mi aggiorno al rientro. In questa settimana ti faccio sapere. Ciao Davide68

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  7. 1) Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67
    2) Sorry I have not added to the translation. Of course you know how to do it but I do not know you well and still do not want you to think ill of me. Tiffany67

    1) L’amore è una tematica da sempre al centro dell’attenzione dell’uomo e quindi anche oggetto di interesse della psicologia.
    Ma cos’è l’amore? A volte capita di essere confusi al riguardo e chiederci, ad esempio, se proviamo amore o solo attrazione, se siamo veramente innamorati del nostro partner o “è solo un’abitudine”, oppure può capitare di sentirci soggiogati in un rapporto che più che amore è diventato ossessione e sofferenza, o in altri casi ancora, la relazione è un campo di battaglia e la rabbia sembra costituire il legame più forte.
    Per comprendere cos’è l’amore prima di tutto è importante distinguerlo dall’innamoramento. Sei d’accordo su questo? Perché vedo che nel tuo contenitore l’amore è molto vago. Scrivimi, io seguo la scuola psicologica americana. Sei interessante ed intrigante allo stesso tempo. Belle le foto. Sono le tue ragazze quelle che si vedono nel profilo? Sei simpatico fammi sapere. Tiffany67


    2) Scusa non ho inserito la traduzione. Certo tu sai come si fa ma io non ti conosco ancora bene e non voglio che pensi male di me. Tiffany67

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  8. Ho pubblicato il blog cinematografo e ho postato Guerre stellari. Ciao. Renato

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  9. Già! A chi. E’ vero. Chissà a chi hai dedicato questa poesia. Lo so non sono fatti miei, ma siamo su un blog, ti ho visto nascere, ne parlo con le amiche ecc. Ora vorrei comunicarlo, ma mi sono bloccata interdetta sul significato “a chi” chissà che cosa vuoi dire e a chi lo vuoi dire. Ok a noi poveri mortali organizzare la giornata e tirare avanti. Grazie per farmi sognare, un bacio. Emma61

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  10. Chi è la donna del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Chi è l uomo del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Tutto questo non lo dici. “A chi” è una poesia affascinante. Niente di autobiografico? Ti Saluto. Francesca64

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  11. Interessanti le teorie tra l’imprinting e l’innamoramento, postati mercoledì 25 luglio 2012, non hai autori o altro? Se non adesso fa qualcosa per il rientro. Tra poco siamo in ferie. Ciao. Ti seguo. Silvia60

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  12. Gabry vado in ferie il 2 agosto, ma tu non mi lasci proprio nulla da fare. Ormai sei nelle alte sfere. Se posto un articolo posso firmarlo? Io scendo al sud o il 2 o il 3 agosto, ci possiamo prendere un attimo un caffè? Un amico che non conosci. Davide68

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