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sabato 11 agosto 2012

La sensualità




 La sensualità


La sensualità, nell'uomo, è profondamente le­gata alla bellezza del corpo femminile. Questo non vuol dire che l'uomo sia eccitato erotica­mente solo dalle donne belle. Ma che, nella donna, in qualsiasi donna, lui riuscirà a vedere la bellezza. L'occhio erotico estrarrà la bellezza dai suoi gesti, dal modo in cui accavalla le gambe, dal sorriso, dagli occhi, dalla curva dei fianchi, dal tondo delle spalle, dall'incavo dell'ingui­ne, dal rilievo del monte di Venere, dal colore della pelle, dal riflesso dei capelli, dalle ombre, dal variare delle luci la sera ed il mattino. La bellezza erotica del corpo della donna è, per l'uomo,


Charlize Theron
  

come la natura, come il mondo, fon­te di continua meraviglia. Ne è incantato, rapito. Per que­sto l'uomo vorrebbe tutte le donne. Per questo motivo le copertine delle riviste sono piene di donne nude. Per que­sto motivo, negli Stati Uniti, gli uomini pagano per vede­re le go go girl ballare senza fine davanti a loro. Per questo motivo gli spettacoli musicali televisivi sono sempre pieni di bellissime ballerine vestite di strass e di piume, ma dove è sempre il corpo nudo che appare-scompare, si intrave­de, si immagina. L'uomo ha bisogno di vedere il corpo femminile, di berne la bellezza, come la donna ha bisogno dell'attenzione, dell'ammirazione, del corteggiamento del­l'uomo.



Gabriel Garko


Per l'uomo, lo sviluppo di un rapporto amoroso coinci­de con la progressiva, meravigliosa scoperta della bellezza di quella particolare donna, della sua donna. La bellezza non appare mai tutta all'inizio. Gli uomini restano colpiti vedendo una bella donna, si voltano per strada. Ma que­sto succede anche alle donne. Anzi le donne sono molto più capaci di valutare l'aspetto estetico della bellezza femminile, ne colgono la terribile potenza di attrazione. 


Cheryl  Cole
  

Sono orgogliose quando si sentono belle, sono prese da un morso di gelosia vedendo un'altra più bella e più elegante.
L'ammirazione dell'uomo per la bella donna vista oc­casionalmente è, in genere, effimera. Lo sguardo erotico è facilmente eccitabile, però è altrettanto volubile. Il più delle volte gli uomini non sono profondamente colpiti dal­la particolare bellezza di una donna, non ne sono turbati. Certo le fanno i complimenti, ma perché quel vestito pia­ce, quell'acconciatura è originale, perché quella donna è gradevole.



Tom Cruise


È nello svolgimento del rapporto erotico che l'uomo scopre, nella sua donna, il turbamento provocato dalla bellezza. Improvvisamente vede quanto non aveva mai visto prima. E una commozione poetica che gli fa sorgere un grido di meraviglia e di riconoscenza. Nell'amore il miracolo si ripete una seconda volta, poi una terza, poi ad ogni incontro. Ogni volta un particolare, ogni volta la sconcertante esperienza della perfezione. Anche la donna prova questa emozione guardando il suo uomo, ma l'espe­rienza dell'uomo è più violenta. Assomiglia alla meravi­glia riconoscente 


Emma  Watson
 

della madre che guarda incantata il suo bambino di due anni. E, infatti, dagli uomini la bellezza della donna amata è sempre stata avvicinata a quella dei bambini, suscita la stessa tenerezza, fino ad un senso di struggimento.
Anche la donna ha bisogno di tempo per conoscere il suo uomo, per donarsi a lui. Nell'innamoramento improv­viso si sente attratta da quell'uomo, vuol stare con lui ma, nello stesso tempo, ne è stupita. È stupita delle sue sensa­zioni. È come se quell'uomo avesse abbattuto la porta del­la sua casa e fosse entrato di forza, non atteso eppur gra­dito. Gli è grata, però non


Johnny Depp
  

lo conduce subito nelle innu­merevoli stanze di cui è costruito il suo corpo e la sua ani­ma. Resta con lui in una sola, vive una situazione di in­cantamento ma, per portarlo oltre, per rivelare le poten­zialità del suo corpo, ha bisogno di tempo. Talvolta finge che nella sua casa vi siano solo poche stanze, anche se vorrebbe portarlo in tutte, anche se nemmeno lei sa quante stanze possiede. Per proseguire in questo viaggio la donna tenta di afferrare ogni minimo battito del corpo dell'uomo, ogni pulsione.


Angelina Jolie Cannes 2011
  

Partecipa di tutte le sfumature prima, durante, dopo l'atto sessuale. L'uomo (l'avevamo visto) è stupito della metamorfosi della donna, prima vestita, lontana, separata, poi abbandonata, nuda, fremente. La donna è stupita soprattutto della metamorfosi del sesso dell'uomo. E’ piccolo, poi cresce sino a diventare enorme, sino a non rievocarne lo stato iniziale. E quando è piccolo non riesce mai a fermare, nella memoria, la sua forma di quando è eretto. Questo dimenticare, questo stupore della metamorfosi, la porta ad accarezzarlo, ad accarezzarlo di nuovo.


Hugh  Grant
  

Non è mai paga - se ama il suo uomo - di riuscire a compiere il miracolo. Lo stupore provocato dall'erezione diventa senso di smarrimento, di annegamento, quando l'artefice dell'erezione è la sua bocca. Perché lo sente crescere sulle labbra, sulla lingua. È lo stupore della creazione, perché è lei 1'artefice della metamorfosi della materia. Questo stupore non si usura, almeno finché è innamorata.
La donna non è solo stupita dal mistero dell'erezione , ma dal suo desiderio di baciare il corpo dell'amato tanto all'esterno come all'interno. Vorrebbe baciare tutti i suoi organi, navigare nei liquidi, sentirne il fluido calore, sentirne 1'odore. Nascondersi in un angolo del suo corpo. E La cosa 


Cameron  Diaz
  

miracolosa è che il corpo dell'amato si offre, si pone nelle sue mani, nelle sue braccia e non tende solo a infilarsi fra le sue cosce e a penetrarla con rapidità e con rabbia, schiacciandola con il suo sterno, senza farla respirare tanto è ansioso di raggiungere l'orgasmo.
Perché, in questo caso lei diventa 1'oggetto da afferrare , 1'oggetto maledetto, la vagina, dalla quale spillare la possibilità di ricavare piacere, e da abbandonare non appena raggiunto lo scopo. L'uomo non sa che più afferra con forza, più si getta su di lei con violenza, più cerca l'oggetto maledetto e più lei si irrigidisce. Il suo corpo, allora, è tutto teso a difendersi. La mente arretra, la vagina si chiude, si contrae e il senso che prova è di lacerazione. Allora lei odia 1'uomo e la sua forza, il suo arrancare per prendere, la sua


Robert  Pattinson
  

voglia di estorcere piacere senza saperlo dare. Odia quell'uomo, ma odia anche se stessa, si disprezza per aver accettato un rapporto che non desidera. Talvolta, per superare la sua collera e la sua nausea, si impone di non provare repulsione e ribrezzo per il corpo sgradito e lo lascia fare. Accetta passivamente, sperando che tutto finisca presto. Per accelerare il coito è disposta anche a fargli delle carezze, a recitare delle parole evocatrici. Purché la finisca e non voglia ricominciare.  (Segue)

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