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giovedì 9 agosto 2012

Come ci si innamora?




 Come ci si innamora?


Che caratteristiche ha, l'erotismo nell'innamoramento, rispetto alle molte altre forme di erotismo che abbiamo descritto?  Nei post precedenti abbiamo detto che l'innamoramento costituisce la soluzione di una situazione bloccata, il sovraccarico depressivo. Questa parola può suscitare delle ambiguità. L'espressione "depressivo dà una idea di tristezza, depressione. Ma non è così. Sovraccarico depressivo significa che i meccanismi depressivi non funzionano più, sono, appunto, in sovraccarico. L'innamoramento nasce da una grande spinta vitale che non riesce a realizzarsi nella situazione data, e rifiuta la depressione. La rifiuta quando noi 


C'è posta per te
  

siamo cambiati mentre il nostro ambiente è rimasto lo stesso. Allora le nostre potenzialità vitali tendono a ribellarsi. Noi, coscientemente, cerchiamo di conservare i nostri vecchi rapporti, i nostri vecchi oggetti di amore, ci attribuiamo la responsabilità del disagio che proviamo e che provochiamo agli altri, finché non troviamo una nuova soluzione globale. L'innamoramento è una di queste soluzioni, È perciò più facile che noi ci innamoriamo quando abbiamo successo, perché si aprono davanti a noi nuove strade. Ma ci possiamo innamorare anche quando sentiamo di avere una energia creativa che gli altri non riconoscono. Oppure quando andiamo a lavorare all'estero. In questo caso, innamorandoci di una persona del nuovo paese, riusciamo più facilmente ad 


Tom Cruise - Katie Holms
  

integrarci in esso, distaccandoci dal nostro passato. Tutto questo, però, non è un atto volontario. Nessuno può innamorarsi volontariamente. E un processo inconscio. Quando stiamo per innamorarci non ce ne rendiamo conto. Sentiamo una grande energia vitale dentro di noi ma, nello stesso tempo, un senso di disagio, di impotenza. Non percepiamo il desiderio in noi stessi, lo vediamo piuttosto negli altri. Ci accorgiamo che il mondo è pieno di gente viva, felice e ne proviamo invidia. Vorremmo essere come loro e non lo siamo, vorremmo essere felici e non lo siamo. Tutto questo avviene perché stiamo lottando contro i nostri desideri profondi, e siamo alla ricerca di ciò che può soddisfarli. Contrariamente a


Il diario di Bridget Jones
  

quanto sostenuto da Proust e da Girard, l'invidia non è la causa dell'innamoramento, ne è un sintomo. Un altro sintomo è l'apparizione bruciante del desiderio di non sappiamo che, o la speranza di incontrare qualcuno che abbiamo sempre atteso e non sappiamo chi sia. A volte salendo su un treno, a volte uscendo per strada, entrando in una sala piena di gente, abbiamo, per una infinitesima frazione di tempo, l'impressione o la speranza che ci sia qualcuno per noi. I sogni, spesso, nella fase che precede l'innamoramento, si caricano di evocazioni e di presagi. Ed anche nella vita quotidiana noi abbiamo l'impressione che si stiano verificando delle coincidenze inconsuete, misteriose. Le nostre credenze più solide, a tratti, ci sembrano prive di senso e ci sentiamo vicini ai ribelli. 


Dirty Dancing
  

Proviamo una improvvisa attrazione per chi ha messo in gioco la sua vita per un ideale o per un valore. A volte basta una musica per commuoverci, per farci piangere. Il pianto, nel maschio, è quasi sempre il sintomo sicuro di un amore che nasce. Prima di innamorarci della persona definitiva, noi iniziamo tanti tentativi di innamoramento, tante esplorazioni. Lo stato nascente si accende per un attimo, inizia una ristrutturazione del campo. Ma tutto non è pronto, la persona non è adatta. Queste esplorazioni si presentano come infatuazioni improvvise anche molto intense. Alcune persone restano in questo stato a lungo, ed allora dicono di innamorarsi in continuazione. Oppure hanno l'impressione di essere innamorate contemporaneamente di diverse persone.


Harry ti presento Sally
  

In verità l'innamoramento non c'è ancora. Quando fa la sua comparsa il rapporto con la persona diventa esclusivo, totale! L'immagine amata, se viene scacciata, ritorna, si impone! E, nello stesso tempo, si manifestano tutti gli altri caratteri inconfondibili dello stato nascente.

Innanzitutto uno stupore, perché il mondo abituale diventa estraneo. A volte è una esperienza di gioia, di liberazione, un grido di rivolta! A volte è quasi un sentimento di tristezza perché le cose a cui siamo stati tanto legati ci appaiono prive di valore, fragili, contingenti. Lo stato nascente è una morte - rinascita e ci porta, quindi, terribilmente vicini alla morte. Il fatto che la letteratura amorosa parli così spesso di  


Pagine della nostra vita


morte non è un gioco macabro o un segno di nevrosi, ma il sintomo che, nell'innamoramento, viene messo in discussione il significato della vita. Noi ci poniamo davvero la domanda metafisica: chi siamo? Perché siamo qui? Che valore ha la nostra vita? La nostra esistenza non ci appare più come qualcosa di naturale, che è cosi perché cosi va il mondo. Ma come una avventura in cui siamo stati coinvolti e che possiamo scegliere o rifiutare. Il nostro passato ci ritorna in mente e di tutto diamo un giudizio! Lo stato nascente è anche il giorno del giudizio e la sua condanna spesso è inappellabile. Mentre si sviluppa il nostro amore, noi ci sentiamo liberi ma, nello stesso tempo, è come se la nostra libertà si potesse realizzare solo facendo ciò a cui siamo chiamati, realizzando il nostro destino. Lo stato nascente dell'amore avvicina, con naturalezza, categorie che la logica astratta considera incompatibili. Come la libertà e il destino, la pienezza di vita e la vicinanza alla morte, il totale altruismo e il totale egoismo, la forza e la debolezza, la gioia e l'ansia, il tormento e l'estasi. Il trattino d’unione tra salvezza o disperazione! Lentamente, nella 


Love actually
  

nostra coscienza, si stabilisce una divisione fra ciò che è veramente importante e ciò che è inessenziale. Nella vita quotidiana tutto ci sembra essenziale, anche le cose più sciocche. Ma, nello stato nascente, ci accorgiamo di quanto siano inutili, e quanto siano vane molte preoccupazioni. Almeno se confrontate con ciò che sta diventando per noi il massimo bene, il senso stesso della vita. Al di là di una porta, di una barriera, la vita ci appare intensa e straordinaria! Anche nella persona più stanca l'amore è come un risveglio. Il mondo si rivela stupefacente! Chi ha sperimentato questo stato non riesce più a tornare a vivere nel grigiore inerte del passato. La persona che ci accorgiamo di amare, allora, non è soltanto bella e desiderabile. È la porta, l'unica porta per penetrare in questo nuovo mondo, per accedere a questa vita più intensa! È attraverso di lei, in presenza di lei, grazie a lei, che troviamo il punto di contatto con la sorgente ultima delle cose, con la natura, con il cosmo, con l'assoluto! Allora il nostro 


Notting hill
  

linguaggio abituale diventa inadatto ad esprimere questa realtà interiore. Spontaneamente scopriamo il linguaggio del presagio, della poesia, del mito!

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Gabry sono Stella la collega psicologa di Roma. Tu citi Denis De Rougemont il filosofo autore de "L amore e l occidente" opera sulla natura cristiana dell amore medievale. Sul nostro blog c è un ampia dissertazione sull argomento, se puoi pubblicala e se troppo peculiare adattala ci tuoi lettori! In attesa. Stella60

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