Ho voglia dell odore che sprigioni,
così personale, quando sprofondo
nel tuo seno morbido,
spudorato, ospitale!
Ho voglia delle tue labbra rosse,
aperte, umide, femminili!
Ho voglia dei tuoi occhi
cerulei, grossi, ipnotici!
Ho voglia dei tuoi capelli mossi,
leggeri, svolazzanti!
Ho voglia del tuo volto sincero,
personale, radioso!
Ho voglia di mettere la mia faccia
contro la tua e di sentirne la
pelle,
l odore, le fattezze, mentre
siamo legati attimo per attimo!
Ho voglia di sentire il tuo corpo
nelle mani, vibrare al tocco come
l estensione di un diapason!
Ho voglia di ballare attorno
al tuo largo bacino volteggiante,
come la danza di Salomè!
Ho voglia di appoggiarmi alla tua
vita sottile che slancia il tuo
corpo e ti avvince al mio!
Ho voglia del tuo fondo schiena
immenso, fiero, aprico!
Ho voglia delle tue cosce
lunghe, tornite, inimitabili!
Ho voglia del tuo monte di venere
lubrico, lascivo, debordante!
Ho voglia del tuo modo di amare
pervasivo, corruttivo, ridondante!
Ho voglia della tua aura che
ti circonda, che ti avvolge
in maniera fatata, che ti fa
essere la creatura divina
più concreta sulla terra!
Gabry Venturiello
Penso che siete borghesi e
combattete la borghesia. Dite che il comunismo è finito ed eravate comunisti.
Ma che l’avete fatto a fare il ’68 voi?! dal film Come te nessuno mai (1999) Anna Galiena è Eleonora, la madre di Silvio.
Anna Galiena |
Determinata a percorrere la carriera
di attrice, Anna Galiena lascia la sua città a poco più di venti anni
per studiare recitazione a New York. Qui, infatti, lavorando al fianco di
attori come Michael Moriarty e Sandra
Seacat, si forma artisticamente gettando le basi per il debutto che
avverrà in teatro nel 1978 per lo spettacolo "Romeo e Giulietta",
ottenendo, tra l'altro, la parte principale.
Una delle donne più belle di sempre - Anna Galiena 5 |
Formazione
Parlare di Anna Galiena significa, innanzitutto, parlare di una delle attrice italiane maggiormente apprezzate all'estero, e, soprattutto, accorgersi della sorprendente versatilità grazia alla quale è riuscita, nel corso di una lunga carriera, a passare facilmente dal teatro al cinema senza desinare il piccolo schermo.
Nel 1980 Anna entra all'Actors' Studio di Elia Kazan, celeberrima scuola di recitazione basata sulla divulgazione del metodo Stanislavskij, e frequentata tra gli altri da Robert De Niro. Fino alla metà degli anni '80 recita sui palcoscenici tanto testi classici, come quelli di Shakespeare, quanto commedie di autori americani contemporanei.
Parlare di Anna Galiena significa, innanzitutto, parlare di una delle attrice italiane maggiormente apprezzate all'estero, e, soprattutto, accorgersi della sorprendente versatilità grazia alla quale è riuscita, nel corso di una lunga carriera, a passare facilmente dal teatro al cinema senza desinare il piccolo schermo.
Nel 1980 Anna entra all'Actors' Studio di Elia Kazan, celeberrima scuola di recitazione basata sulla divulgazione del metodo Stanislavskij, e frequentata tra gli altri da Robert De Niro. Fino alla metà degli anni '80 recita sui palcoscenici tanto testi classici, come quelli di Shakespeare, quanto commedie di autori americani contemporanei.
Debutto italiano
Nel 1983 ritorna in Italia,
debuttando immediatamente sul grande schermo in Sotto il vestito
niente di Carlo Vanzina. Come precedentemente sottolineato
Anna, posta davanti al bivio di palcoscenico e cinema, decide di non
abbandonare nulla, continuando il suo lavoro in teatro. L'anno seguente,
infatti, interpreta Natasha al Teatro Stabile di Genova in "Tre
sorelle" di Cechov diretta da Otomar
Krejca. Grazie alla formazione all'estero e, soprattutto, grazie a
dei ruoli che la rendono famosa anche al di là delle Alpi, Anna riesce a farsi
apprezzare in Europa.
Il successo
Proprio con un film francese del
1990, infatti, riscuote il primo grande successo, interpretando Mathilde in Il marito della
parrucchiera di Patrice
Leconte accanto a Jean Rochefort. Dal 1993 con Il grande cocomero
di Francesca
Archibugi inizia a interpretare ruoli dalla forte carica drammatica
come Senza pelle di Alessandro
D'Alatri, continuando comunque a recitare in commedie tra cui La scuola di Daniele
Luchetti e Come te nessuno mai
(1999) di Gabriele Muccino.
Nell'arco della sua carriera ha spesso avuto il privilegio di essere scelta da registi stranieri come Claude Chabrol in Giorni felici a Clichy, Bigas Luna in Prosciutto, prosciutto, Raoul Ruiz per Tre vite e una sola morte e Manuel Gomez Pereira in Il ritorno dei tre tenori. Copiosa anche la sua presenza in televisione sia in Europa che in America per Una donna a Venezia di Sandro Bolchi, Doppio segreto di Marcello Cesena e La Crociera di Enrico Oldoini per la televisione italiana e Les grandes familles di Edouard Molina per la televisione francese.
È stata anche la prima attrice ammessa a recitare in teatro con la Compagnia del Teatro Nô giapponese, diretta nel 1994 da Takayuki Kawabata in Susanô al Festival di Avignone.
Nell'arco della sua carriera ha spesso avuto il privilegio di essere scelta da registi stranieri come Claude Chabrol in Giorni felici a Clichy, Bigas Luna in Prosciutto, prosciutto, Raoul Ruiz per Tre vite e una sola morte e Manuel Gomez Pereira in Il ritorno dei tre tenori. Copiosa anche la sua presenza in televisione sia in Europa che in America per Una donna a Venezia di Sandro Bolchi, Doppio segreto di Marcello Cesena e La Crociera di Enrico Oldoini per la televisione italiana e Les grandes familles di Edouard Molina per la televisione francese.
È stata anche la prima attrice ammessa a recitare in teatro con la Compagnia del Teatro Nô giapponese, diretta nel 1994 da Takayuki Kawabata in Susanô al Festival di Avignone.
Lavori recenti
Di recente ha collaborato a diverse
pellicole in Italia, come Un amore su misura,
Lezioni di volo
con Giovanna Mezzogiorno, Scrivilo sui muri
di Giancarlo
Scarchilli, Guido che
sfidò le brigate rosse, Senza via d'uscita, Decameron Pie e La donna di nessuno. Nel 2011 la troviamo nel
film di impegno sociale di Antonio Falduto Il console italiano;
mentre l'anno successivo è la protagonista del drammatico Sleeping around, di Marco
Carniti.
Vita privata
Meno fortunata la sua vita
sentimentale, è stata sposata due volte, con uno scrittore americano e con un
produttore cinematografico francese, ma in entrambi i casi l'unione è terminata
con il divorzio.
Ciao! Riporto ciò che ho detto nell’altro blog sulla didattica, ma ne vale la pena! Lucianadalmasso62
RispondiEliminaMolto bello questo blog. Non tratti la didattica con i paraocchi. Spazi dagli studi sul cervello alla didattica tradizionale, dalle cose quotidiane ai grandi temi delle neuroscienze. Citi a menadito Sperry, Damasio, Gazzanica, Oliverio che non tutti associano alla didattica tradizionale. Mi piace. Insegno in un I.C. del Piemonte e come ho digitato Istituto Comprensivo, dopo il Cerini che è il deus ex machina ho trovato te. Preciso documentato, efficiente e pragmatico. Se mi dai una mano vorrei anche io scrivere qualcosa, ma sono pigra come una marmotta. Belle anche le tue foto personali (sic!). Vorrei aderire al tuo blog, grazie. Così ora che inizio l’anno scolastico farò la sostenuta con le colleghe. Ciao! Lucianadalmasso62
P.S.
Ho notato che all’interno ti rifai ad altri blog se ho tempo li esploro. Se sono della stessa pasta del primo!
Ottimo sito per cinefili e per i giovani.Prof lei ha molti interessi, ho scoperto la cosa curiosando nelle varie icone della didattca e così è appaso questo contenitore, Blog mi dicono, molto frizzante. Peccato non avere i furori giovanili!. Alice Bongiovanni
RispondiElimina