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sabato 20 luglio 2013

Il possesso della donna nelle parabole di Cristo









"Non desiderare la moglie del tuo prossimo, ne il suo schiavo, ne la sua schiava, ne il suo bue, ne il suo asino, ne alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo" (Esodo 20,17).






Secondo il pensiero giudaico, la donna appartiene a suo marito. Egli ha diritto di proprietà su di lei. "Una buona moglie è un buon premio" (Siracide 26,3). "Ella vale più del prezzo del corallo" (Proverbi 31,10). Nei dieci comandamenti, la donna è presentata come proprietà del prossimo, che deve essere rispettata: "Non desiderare la moglie del tuo prossimo, ne il suo schiavo, ne la sua schiava, ne il suo bue, ne il suo asino, ne alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo" (Esodo 20,17). 






Sodoma e Gomorra - Gustave Dorè







Non c'è alcun dubbio che un buon marito ami la sua donna e che le relazioni tra di loro siano più umane di quelle che potrebbero esprimersi attraverso delle norme giuridiche. Il Cantico dei Cantici esprime l'aspetto umano di questa relazione. Tuttavia, il diritto di proprietà di un uomo sulla sua donna costituisce il fondamento giuridico del vincolo del matrimonio. Il marito può sciogliere il vincolo del matrimonio praticamente quando vuole (Genesi 16,1-16; Deuteronomio 24,1-4). In casi particolari, egli può dare la sua donna ad un altro, come il levita che, sotto minaccia, dà la sua donna a dei malfattori che abusano di lei. 







Il Levita e La donna di Efraim







Quando la povera donna muore in seguito al trattamento subito, i malfattori vengono condannati, ma non il levita che ha dato loro la sua donna (Giudici 19,1-30) Quando parla del matrimonio, Gesù considera come ovvia la concezione giudaica che pone l'uomo al centro. Egli parla di un re che prepara il matrimonio dei suoi figli, senza menzionare la regina (Matteo 22,1-14). Al momento delle nozze, non è la sposa ma lo sposo ad essere festeggiato







Sodoma e Gomorra






Le dieci vergini non aspettano la sposa ma lo sposo. Ed è lui che allonatana le vergini stolte dalla festa. (Matteo 25,1-13). E' del tutto naturale per Gesù dire:" Chi possiede la sposa è lo sposo" (Giovanni 3,29). Gesù parla della moglie di un uomo e dei suoi figli che vengono venduti come schiavi per riparare i suoi debiti (Matteo 18,25) ed include la moglie ed i figli nella lista dei beni che i suoi discepoli devono lasciare per il regno di Dio (Luca 18,28). Tutto ciò non prova abbastanza che Gesù ha accettato le relazioni sociali tra uomo e donna così come esistevano ai suoi tempi? Le esortazioni successive degli apostoli confermano tutto ciò. 






Lot fugge da Sodoma con la sua famiglia, di Pieter Paul Rubens (1615 circa)







Se infatti Gesù avesse rifiutato il costume sociale della dominazione maschile, perchè gli apostoli avrebbero continuato a rinforzarlo? Essi infatti presupposero che l'uomo, in quanto padre e marito detiene l'autorità suprema nel seno della famiglia. Certo, i mariti devono avere della considerazione e del rispetto per le loro mogli ( Pietro 3,7). Un marito deve amare la sua donna, deve nutrirla occupandosene sconvenevolmente (Efesini 5,21-33). Ma la sposa viene considerata "la partner più debole". Ella deve obbedire a suo marito, oltre ad essere fedele e fare del bene (Colossesi 3,18; Efesini 5,22). Sebbene in un testo si riconosce l'eguaglianza degli uomini e delle donne davanti a Dio (Galati 3,28), le implicazioni sociali di questa dottrina erano ancora lontane dalla realtà.




Salomone Barillari, 1880 c., Mosè con le tavole della Legge, olio su tela, Chiesa di Maria SS. dei Sette Dolori, Serra San Bruno (VV)

3 commenti:

  1. Sono in ferie, ma ti leggo sempre! Che retrospettiva sulla Divina Greta Garbo. Che belle foto. Ciao. Emma61

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  2. Gabry, i tuoi cosiddetti temi religiosi, di cui è farcito il blog, fanno a pugni con una pletora di nudi che lo affollano! Mi ricorda il Rinascimento che citi nel sesso di Cristo in un recente Post. Eppure è tanta la grazia con cui li fai convivere che il tutto mi appare quasi naturale. E tu sai come la Penso! Il tuo Blog mi piace, non riesco a staccarmene. ora ho letto religiosità e amore, Alberoni +è sempre puntuale e convincente. E tu che cerchi tutto questo mi hai quasi stregato. C iao. Ti leggo. Antonella Liberti

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  3. Ciao Gabry,
    Ti scrivo sul far della notte. Questo è il momento in cui il pc è mio. E’ un lunedì qualunque delle mie ferie e tutti sono liberi, padri e figli! Quanti rimorsi nella vita, quanti se e quanti ma. Oggi il mio bilancio è positivo per l’aspetto famiglia, ma disastroso per gli affetti. Tutti mi vogliono “bene” ma nessuno mi ama, nemmeno la persona con cui sto, ma non è mio marito. Forse questo l’ho già detto e mi parlo addosso, ma sopportami. Tu sei diverso altrimenti non creavi un Blog sull’amore. Nessuno ha mai pronunciato per me una sola, dico una sola, delle parole o delle emozioni che spandi a tutti quelli che ti leggono. Ma mi chiedo se sei tu eccezionale e gli altri sono dei nani o (quasi tutti) sono freddi, egoisti, distratti e superficiali. O la vita è tutta qui, visto che non sono una ragazzina? Poiché io vedo le cose come le vedi tu, allora siamo solo due persone eccezionali? Non credo, ce ne sono tante altre che per paura, per convenzione, per lasciar vivere, si tirano a campare. E sprecano la vita e la fanno sprecare agli altri che la vorrebbero vivere in maniera allegra, sincera, spontanea, prorompente. Ma se lo fai, ti additano come quando hai messo le calze storte. Una vita niente di che, a me bastano le considerazioni contenute nelle tue ultime poesie o i tuoi “pensieri e parole”. Sono folle? Chiedo la luna? Non credo. Non sono nemmeno invidiosa della tua vita o delle persone che ami, chissà quanti guai pure tu! Solo che almeno tu pensi e vivi come io sogno, cosa che in casa mia è di fatto vietata, perché vengo apostrofata sognatrice, avvocato delle cause perse, bambina non cresciuta, cosa ti manca, pensa positivo ecc. e questo per tutti, compagno, amiche, figli e genitori inclusi. Non voglio un amante da tenere nella borsa come i fazzoletti e piangerci dentro quando le cose non vanno. Ne cambiare uomo ogni lustro, mentre continuo a vivere con il mio compagno. Questo no! Vorrei solo “l’Amore” e se non me lo da lui, allora voglio un nuovo amore, ma solo l’amore, un amante è solo la pillola contro l’emicrania. Rileggo le mie frasi di una volta. Forse mi ripeto. Ma è la mia vita. Non so perché dico tutto questo! Eppure sono sicura che mi capisci, ecco perché te lo dico.
    Giuliana Passera58

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