Elenco blog personale

mercoledì 31 luglio 2013

L’amore di Cristo nelle tele di Simon Dewey










Caratteristiche delle parabole di Gesù


Il termine parabola deriva dal greco “parabolé” che significa letteralmente “comparazione e similitudine”. È un racconto didascalico che differisce da mito, allegoria e favola. È un modo di esprimersi che utilizza esempi concreti ed è basato sul paragone tra due situazioni: una nota e una non nota. Ha lo scopo di illustrare in modo semplice concetti complessi, favorendo una comprensione immediata. Ma ha pure l’intento di consentire il passaggio degli ascoltatori da un modo, per loro abituale, di capire e di interpretare le parole espresse e gli eventi narrati, a una nuova modalità estranea e inusuale. Generalmente, le parabole sono incentrate su uno o più tra questi temi: la venuta del Regno dei Cieli, le caratteristiche di Dio, questioni inerenti la moralità e la giustizia. Sul piano della forma letteraria, gli elementi che caratterizzano tutte le parabole sono: sintesi, immediatezza e incisività. Gli studi scientifici che, in epoca moderna, hanno configurato la comprensione predominante, classica, delle parabole neotestamentarie sono riconducibili al tedesco Adolf Jülicher (1857-1938); per decenni si è ritenuto che la sua opera epocale Die Gleichnisreden Jesu (volume 1, Freiburg 1886; volume 2, Freiburg 1899; entrambi riediti nel 1910) fosse la parola ultima e definitiva sull'argomento. Naturalmente altri studiosi hanno comunque fornito il loro contributo alla comprensione e all'esegesi delle parabole del Nuovo Testamento; fra questi va ricordato senz'altro, per esempio, Joachim Jeremias (1900-1979). È soltanto di recente, però, che una équipe di studiosi, prevalentemente giovani e tutti di area tedesca, riuniti attorno a Ruben Zimmermann, ha deciso di cimentarsi nella ricerca di nuove vie nell'interpretazione delle parabole, dischiudendo prospettive finora rimaste inesplorate.






Simon Dewey -  Chi crede in me vivrà in eterno






La resurrezione di Lazzaro

Gesú le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?. Giovanni 11:25,26
Gesù pronunciò queste parole in occasione della morte di Lazzaro di Betania, che poi Egli al quarto giorno risuscitò. Lazzaro aveva due sorelle: Marta e Maria. Marta, appena seppe che arrivava Gesù, gli corse incontro e gli disse: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!". Gesù le rispose: "Tuo fratello risusciterà". Marta replicò: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". E Gesù dichiara: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno".







Simon Dewey - Donna, perché piangi? Chi cerchi?






Gesù e la Maddalena

Gesù le disse: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai posto, e io lo prenderò. Gesù le disse: Maria! Ella, rivoltasi, gli disse in ebraico: Rabbunì! che vuol dire: Maestro! Gesù le disse: Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all’Iddio mio e Iddio vostro. Giovanni 20:15,17







Simon Dewey - L'emorroissa - Gesù chi mi ha toccato? 







Gesù e l’emorroissa

Passato Gesù di nuovo all'altra riva, una grande folla si radunò intorno a lui, che se ne stava sulla spiaggia del mare.
22. Ora giunse uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, che, appena lo ebbe visto, gli si gettò ai piedi
23. e lo pregava con insistenza: "La mia figlioletta è agli estremi. Vieni e imponile le mani, affinché sia salva e viva".
24. Gesù andò con lui e una grande folla lo seguiva e gli si stringeva attorno.
25. Ora una donna, che da dodici anni era affetta da un flusso di sangue
26. e aveva sofferto molto sotto molti medici spendendo tutto il suo patrimonio senza averne alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando,
27. avendo inteso parlare di Gesù, si ficcò in mezzo alla folla e da dietro gli toccò la veste.
28. Infatti si era detta: "Se riuscirò a toccargli anche solo le vesti, sarò salva".
29. Immediatamente la sorgente del suo sangue si seccò ed ella sentì nel suo corpo che era stata guarita dal male.
30. Anche Gesù, avendo avvertito subito in se medesimo che una forza era uscita da lui, rivoltosi verso la folla domandò: "Chi mi ha toccato le vesti?".
31. Gli risposero i suoi discepoli: "Vedi bene la folla che ti stringe attorno e domandi: "Chi mi ha toccato?"".
32. Ma egli si guardava attorno per vedere la donna che aveva fatto ciò.
33. Allora la donna, timorosa e tremante, ben sapendo ciò che le era accaduto, si avvicinò, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. Quindi egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii sanata dal tuo male". Marco 5:21,33







Simon Dewey - Non temere, soltanto credere. 






Gesù risuscita la figlia del capo della Sinagoga

Gesù stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga giunsero alcuni che dissero a quest'ultimo: "Tua figlia è morta! Perché importuni ancora il Maestro?".
36. Ma Gesù, avendo inteso per caso il discorso che facevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, ma solamente abbi fede!".
37. E non permise che alcuno lo seguisse, all'infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
38. Giunti alla casa del capo della sinagoga, egli avvertì il fracasso di quelli che piangevano e si lamentavano fortemente.
39. Perciò, entrato, disse loro: "Perché fate chiasso e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme".
40. Quelli incominciarono a deriderlo. Ma egli, messili fuori tutti, prese con sé il padre della fanciulla con la madre e i discepoli ed entrò dove si trovava la fanciulla.
41. Quindi, presa la mano della fanciulla, le disse: "Talithà kum!", che tradotto significa: "Fanciulla, ti dico, sorgi!".
42. Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare. Aveva, infatti, dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
43. Ma Gesù comandò loro insistentemente che nessuno lo venisse a sapere e ordinò che le si desse da mangiare. Marco 5:35,43







Simon Dewey - Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi per molte cose 






Gesù ospite di Marta e Maria

38 Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un villaggio e una donna che si chiamava Marta lo ospitò in casa sua.
39-40 Marta si mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad ascoltare quel che diceva.
Allora Marta si fece avanti e disse:
- Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille di aiutarmi!
41Ma il Signore le rispose:
- Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose!
42Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno gliela porterà via. Luca,10:38,42







Simon Dewey - Padre mio, se è possibile, allontana questo calice  







Gesù nell’orto di Getsemani

39 E andato un poco innanzi, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi.
40 Poi venne a’ discepoli, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Così, non siete stati capaci di vegliar meco un’ora sola?
41 Vegliate ed orate, affinché non cadiate in tentazione; ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole.
42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza ch’io lo beva, sia fatta la tua volontà.
43 E tornato, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati. Matteo 26:39,43



3 commenti:

  1. Ciao,
    sono ancora Anna Riccardi. Con te mi sono accorta che l’amore è un'altra cosa. Non ho mai visto tante notizie, curiosità autori ed esperienza in materia. Ormai so che sei un prof ed abiti a Salerno, e che sei più maturo di me. Ti ho già detto che dalla foto sei una persona aperta ed ispiri fiducia. Hai un volto regolare e ti ritengo interessante! Nel blog spazi dalla religione alla psicanalisi, dal fatto di costume al delitto passionale, dalla letteratura ad una bibliografia immensa. Cercavo una nota all’Amore come passione di Bataille e Google ti ha trovato ho detto mi sento fortunata! Pensa che hai riportato “Ma Mere” il suo racconto autobiografico e tu lo hai riproposto in versione cinematografica. Non sapevo del film. Sei un mostro in certe cose! Ho scoperto il blog dall’inizio del 2013 e durante le festività pasquali ho incontrato altre insegnanti di Napoli che ho letto nelle note. Continua così. Ci sono 1000 blog sull’amore ma, ti assicuro e difficilmente mi sbaglio, il tuo mi ha lasciato senza fiato per ricchezza e competenza. Beata chi ti sta accanto l amore li è a portata di mano. Auguri, sei un punto fermo, ti seguo sempre. Anna60

    RispondiElimina
  2. Caro Gabriele,
    Ti ho conosciuto a febbraio scorso ma non ho nemmeno il tuo telefono. Ti ho invitato tante volte a rispondermi ma forse non trovi mai il tempo. E’ un rapporto sbilanciato tra poco siamo 150.000 ad 1 ! Ho letto il tuo blog. Finalmente uno sull’amore come dio comanda! Ho visto che ci sono 148.392 persone in crescendo, che ti seguono! 113 collaboratori e più di 1000 commenti da tutto il mondo! Spero non mi deluderai nel tempo se ti faccio i complimenti. Ho visitato tanti siti, blog, scritti e foto sull’amore. Leggo le cose che ho vissuto, le emozioni che ho provato e che ora non provo più! Non ho paura a dire che ho 48 anni, ma ne dimostro, a detta di tanti, meno di 40. Tu quanti me ne dai? Però devi essere sincero. Non è per il mio ex marito o i miei ex amanti, ma nessuno che avesse osato dire una sola parola di quelle che tu dici a tutti i tuoi lettori. Ma anche il linguaggio e, immagino, il tono della tua voce sono pieni di fascino. Ti leggo incuriosita mentre cerco “Amore come passione” un saggio di Luhmann e ho incrociato “L'innamoramento profondo è uno stupore e una paura” nel tuo blog. Ho cercato le tue immagini e ho trovato un uomo maturo di bell’aspetto. Ma da vicino devi essere tutta un'altra cosa. Sono soprattutto i tuoi guizzi che mi fanno morire. In ogni caso mi sono detta, se esiste un altro essere vivente che la pensa così allora siamo in due. Oggi altre mie amiche che sono venute da me sono entusiaste anche se un po’ guardinghe. Ma è una meraviglia. Ho pure vinto la scommessa quando ho mostrato i tuoi “pensieri e parole”. Sono genuini e si sente. Sono più belli di tutti gli articoli. Fanno vibrare e mi entrano come se fossero miei. Come le poesie di Prevert, anzi meglio perché sono veramente per qualcuna. Ho scoperto una chicca, secondo me i “pensieri e parole” sono tuoi, gli aforismi come “Lei - L’altra” ecc sono di una tua spasimante, mentre alcuni post sono diretti a qualcuna che come dici nel testo ti ha tradito! Mi sbaglio? Poi questo fiorire di foto di Anna Galiena da settembre 2012 potrebbe significare che la tua attuale “lei” somiglia questa attrice? Sono nel giusto? Comunque, siamo tutte entusiaste, ieri sera dal parrucchiere non abbiamo letto più i gossip sui giornali, ma parlavamo di te. Sento che alcuni post appartengono a qualcuna (che invidio), ma sono contenta che condividi le emozioni con gli altri. Abbiamo pensato di fare un blog sulle “emozioni femminili” spero che tu ci dia una mano. Alla ripresa scolastica aspettati una sorpresa! Non so se sei sposato, ma mi fai morire come una quindicenne. Al solo pensiero che posso vederti mi tremano le gambe e se lo sanno le mie figlie mi fulminano. Non so che dire, se penso che mi leggerai m’incanto. Un bacio e un abbraccio. Arrivederci, Anna e le altre mi diranno se possiamo uscire per una cena. Silvia Esposito64





    RispondiElimina
  3. Gabry, sono Maria De Angelis, ti ho già detto che apprezzo il tuo blog sull’amore. A marzo scorso mi sono sprecata dicendo che è equilibrato, tocca la psiche, la socialità, la passione, l arte e la scienza. Ripeto che tutto viene trattato con gusto ed equilibrio, rigore e professionalità, ma sempre con quella leggerezza che non sfocia mai nella pedanteria. Rischio di ripetermi, di solito i blog e i siti sull’amore o sono scientifici o sdolcinati, cioè o ermetici chiusi nella disciplina medico - psichica o mielosi - evanescenti al limite del gossip. Ora però devo dire che mi sei leggermente antipatico mentre prima mi eri simpatico. Scherzo, tutto per dire che non mi rivolgi una riga! Ma tant’è con centocinquantamila occhi addosso non sai dove guardare. Sono malignetta? No è che oggi è il mio giorno no e, forse non mi sento capita nemmeno da te, che adoro. In autunno ti mando degli scritti e ne vedrai delle belle! Ti bacio. Maria65


    RispondiElimina