Sabrina è un film del 1954
diretto da Billy Wilder,
interpretato da Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden.
Nel 1995
ne è stato realizzato un remake diretto
da Sydney Pollack, interpretato da Julia Ormond, Harrison Ford e Greg Kinnear.
Sabrina Fairchild è una timida e
graziosa ragazza, figlia dell'autista di una famiglia miliardaria di Long Island, i Larrabee. Da sempre innamorata del
secondogenito David, il classico
dongiovanni perdigiorno, il quale però non ha molta considerazione di
lei, la giovane passa le serate arrampicata su un albero da dove può assistere alle feste e ai
ricevimenti della famiglia, e da dove può vedere David mentre balla in
compagnia di altre belle ragazze provenienti da famiglie facoltose.
Sabrina - Audrey Hepburn |
Una volta di più frustrata a causa
del suo amore non corrisposto, Sabrina tenta di uccidersi rinchiudendosi nel garage e accendendo i
motori delle otto auto di famiglia. Casualmente salvata da Larry,
fratello maggiore di David, il giorno seguente Sabrina parte per Parigi, dove rimarrà due anni a frequentare una prestigiosa
scuola di cucina. Nella magica città francese la giovane ritrova la gioia di
vivere, ma il suo cuore rimane pur sempre per David, al quale non smette di
pensare. Al ritorno a casa, Sabrina appare trasformata: da una ragazza un po'
goffa e impacciata è divenuta
una splendida ed elegante giovane donna; anche David non la riconosce
quando la vede davanti alla stazione e le offre un passaggio in auto. Solo al momento dell'arrivo sul
piazzale di casa, vedendo la festosa accoglienza da parte degli altri
domestici, David si rende conto di chi è in realtà la ragazza.
Sabrina - Audrey Hepburn dopo Parigi |
Impressionato
dal grande cambiamento di Sabrina, David si mostra molto interessato a lei e la
invita la sera stessa al ricevimento che si terrà nella villa. Il giovane
Larrabee è però fidanzato ed in procinto di sposarsi per la quarta volta.
Infatti Larry, grande uomo d'affari che dirige l'azienda Larrabee, gli ha
combinato il matrimonio con Elizabeth Tyson, erede di una famiglia che possiede vaste piantagioni di
canna da zucchero, materia prima indispensabile per la nuova invenzione
firmata Larrabee. Quella sera David riesce a liberarsi della fidanzata con uno
Sabrina - Audrey Hepburn 2 |
stratagemma, per dare appuntamento a Sabrina al campo da tennis della villa, ma
la situazione si fa tragicomica quando Larry (che fino a poco prima saltellava
su una lastra, dando dimostrazione ai presenti sulla nuova invenzione della
ditta) non lo conduce dal padre, il quale non è affatto contento del comportamento
del figlio, che si sta compromettendo con una domestica. Larry finge di
prendere le parti del fratello, ma in realtà intende rispedire Sabrina a Parigi
in modo da poter concludere l'accordo con l'azienda dei Tyson; viene facilitato
nel suo piano, in quanto David rimane ferito e costretto a rimanere a casa,
dopo essersi accidentalmente seduto mentre portava in tasca i bicchieri per lo
champagne. Durante la convalescenza di David, Sabrina trascorre quindi molto tempo insieme a Larry
rendendosi conto che egli non è un freddo uomo d'affari, anzi una persona molto
cara. Lei ama raccontargli di Parigi, pensando che anche a lui quella città
possa piacere; un giorno gli sistema anche il suo classico cappello nero secondo la moda parigina. Così
la giovane comincia ad accorgersi che forse non è David l'amore della sua vita.
Nel
Sabrina - Audrey Hepburn e William Holden |
frattempo anche Larry si è innamorato di Sabrina e si sente in colpa,
perché il piano da lui progettato prevede di farla imbarcare per Parigi da
sola, e ciò non solo significa ferirla ma anche mentirle, perciò le rivela
tutto. Sabrina si prepara tristemente alla partenza dell'indomani, giorno in
cui è fissata la firma del contratto tra le aziende Larrabee e Tyson. Dopo aver
appreso dal fratello che Sabrina sta partendo sola, David ha ormai capito
quello che c'è tra i due e incita Larry a seguirla. David si è reso conto di
amare Elizabeth e di voler stare con lei per tutta la vita. Larry non è
convinto e perciò ripete al fratello che è lui, David, quello che deve andare
con Sabrina, sicuro che egli partirà. In seguito, al momento della firma
dell'accordo, David non si presenta alla riunione e dalla finestra Larry
assiste alla partenza della nave su cui è imbarcata Sabrina... ma proprio
quando Larry sta per rivelare a tutti dove si trova veramente il fratello, ecco
David Larrabee che piomba nella stanza scusandosi per il ritardo. Larry, ormai incastrato dal fratello,
non può più negare di amare Sabrina e così abbandona l'ufficio di corsa,
scusandosi con i presenti, e si precipita al porto dove sale sul suo
rimorchiatore con cui potrà raggiungere la nave. Intanto Sabrina sta
tranquillamente
Sabrina - Audrey Hepburn 3 |
prendendo il sole sul ponte, quando un membro dell'equipaggio
le porta un cappello e le riferisce che un uomo che si trova a bordo ha chiesto
che sia lei a sistemarlo. La giovane si guarda intorno, quand'ecco che spunta
Larry, impeccabile come al solito. I due si abbracciano, felici di ritrovarsi di nuovo, pronti a passare la
vita insieme.
Commento
Si apre come una favola il decimo
film di Billy Wilder, con la voce fuori
campo di Audrey Hepburn che attraverso la
formula classica del "c'era una volta" ci introduce al maniero dei
Larrabee e alla dimensione fiabesca del racconto che seguirà. Rifacendosi a un
testo scritto da Samuel A. Taylor, Wilder
decide di aggiornare il mito
Sabrina - Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden |
di Cenerentola al costume degli anni Cinquanta e
allo spirito della sophisticated comedy ("D'altronde siamo nel XX
secolo", come dice più volte il personaggio di Bogart). Così, per adattare
la tradizione della fiaba al progresso economico della modernità e istillare
gocce di veleno nei balsami del romanticismo, concepisce l'impresa attraverso
un processo di scrittura vivace (sviluppato di pari passo con il calendario
delle riprese) e ammorbidisce l'aspetto satirico con i dolci primi piani di una
fanciulla che illumina di grazia e di fascino tutto quel che la circonda. Il
progetto di dare una lettura sociale al sogno del coronamento d'amore fra la
ragazza lower class e il principe azzurro si inscrive in un
rovesciamento dei principi classici della favola: il principe azzurro non è
l'oggetto del desiderio della protagonista, bensì il fratello maggiore che
intende sabotare i piani d'amore della coppia, un freddo capitalista figlio del New Deal rooseveltiano
che ha visto Parigi solo dall'aeroporto durante uno scalo. Ma più che su Bogart
(che sostituì all'ultimo e controvoglia Cary Grant) o su Holden, sul magnate
integerrimo o sul romantico scapestrato, l'arguzia di Wilder si concentra su
quei piccoli grandi personaggi collaterali che impreziosiscono le varie
sequenze. Il padre di Sabrina che afferma
che "Nessun povero è mai stato chiamato democratico per aver sposato un
ricco" e che suddivide le classi sociali fra un sedile anteriore e uno
posteriore con un finestrino in mezzo, o ancora il capofamiglia Larrabee, che
paragona i desideri di David di sposare la figlia dello chauffeur alle azioni
dei familiari sovversivi e assassini, sono quei piccoli tocchi di humour che
rendono la pellicola di Wilder una gemma preziosa.
Sabrina - Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden |
“Odio le donne che ridono sempre!”
piagnucola Sabrina al padre, il buon attempato chauffeur che da 25 anni guida
la limousine della famiglia Larrabee, restando compassato al suo posto da
perfetto snob. Sul sedile posteriore i padroni, in mezzo il diaframma di vetro.
“Non sognare l’impossibile”, risponde affettuoso e burbero alla figlia che
guarda le feste di casa Larrabee con quegli occhioni immensi e tristi dal
nascondiglio sull’albero, mentre il suo adorato David (un William Holden che
sembra ossigenato) svolazza tra bellezze bionde e ridenti in bianco tight, con
bottiglia di champagne e flut di cristallo nascosti nelle tasche posteriori dei
pantaloni. Un corso di cucina aspetta Sabrina a Parigi, il master dei poveri, il massimo a cui puoi aspirare se vivi ai
piani bassi, e Sabrina è la mascotte della servitù che tifa per lei senza
ritegno.
Sabrina - Audrey Hepburn, Humphrey Bogart |
La tour Eiffel occhieggia ora dietro il finestrone rotondo davanti al
quale si staglia, fiero, il capocuoco che la guarda disgustato (non sa neanche
rompere un uovo!). Ma Parigi è sempre Parigi e fa miracoli. Sabrina sboccia, di
colpo non è più la timida ragazzetta che voleva morire per amore nel parco
macchine dei Larrabee, aspirando ossido di carbonio e finendo sulle spalle del
severo Linus ( un Boogie non smagliante come sempre ma la parte non lo
prevedeva) che la riporta di sopra (e già lì il destino comincia a darsi da
fare, come vedremo). Sabrina
torna da Parigi nella maestosa dimora dei Larrabee come un sogno, una ventata
d’aria fresca, i suoi
occhi sono luce, il sorriso perle, il corpo giunco . Illumina quel mondo
incartapecorito di uomini troppo seri e donne troppo ridenti, fanciulle da
allevamento per matrimoni combinati e vecchie sussiegose, mariti spaventati che
si nascondono con sigaro acceso nell’armadio e dandy perdigiorno che
scialacquano i beni di papà. Bisogna neutralizzare Sabrina, è amore,
bellezza, joie de vivre, non c’è posto per una cosa simile e ci pensa il serio
Linus. Ma il destino ha continuato il suo lavoro da quella volta in garage.
Mentre David, che
Sabrina - Audrey Hepburn, Humphrey Bogart |
finalmente si è accorto di lei, cura le conseguenze nefaste
del vizietto di mettere bicchieri nelle tasche posteriori dei pantaloni per poi
scordarsene, Linus tesse la tela in cui resterà impigliato (e con nostra vera soddisfazione,
del resto, tra Holden e lui l’esito era scontato, forse meno se ci fosse stato
Cary Grant, come doveva essere all’inizio). Wilder passa la mano leggera sulle cose, guarda divertito,
corruga di tanto in tanto la fronte, ma solo un po’, mette insieme un cast
prezioso, di quelli che fanno pensare a felici congiunzioni astrali, e sembra
dirci: questo è uno dei tanti modelli della vita dell’uomo, sempre che non
arrivino le tempeste dalla storia. Ora proviamo a scombinare le carte e
lasciamo che a farlo, stavolta, siano grazia e allegria, in una parola Sabrina,
la lady anomala di una sophisticated comedy che rivede e corregge la favola di
Cenerentola ("d'altronde siamo nel XX secolo" si sente ripetere).
"Nessun povero è mai stato chiamato democratico per aver sposato un
ricco". Come dire tanto,
e nel lontano ‘54, senza alzare bandiere e buttar giù statue. Il grande
cinema del tempo che fu ancora ci sorprende e ci fa star bene, e a volte si
può.
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RispondiEliminaNon sono sorprendente, RosannaMartini63 e non sono unico! Ti ringrazio per la stima, ma la verità è che sono disperato come tutti i comuni mortali! Forse per te sono un punto di riferimento ed anche per altre persone, ma la verità è che io sto perdendo i miei punti di equilibrio! L’unica persona che ho non mi appartiene (appartenenza metaforica, nel senso che non posso condividere i suoi pensieri, la sua vita, le sue gioie e i suoi dolori!) Io invece amo respirare l’aria della persona che sta con me, in tutti i sensi. Ma questo non è possibile. A volte è già successo che gli incontri vacillino, anzi temo che lei per trovare pace, voglia troncare tutto per non mettersi più in discussione! Praticamente, per te e le altre potrei anche essere un colosso, ma come quello di Rodi, dai piedi d’argilla! Scusa lo sfogo, forse il Blog sull’amore era anche una ricerca sulla mia identità!
EliminaTi ringrazio Gabry.
P.S.
Continua a seguire, se puoi sostienimi
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