W. WITMAN - CREDO IN TE ANIMA MIA
Questa
poesia di Witman, poeta americano, non è solo una poesia d’amore… ma molto di
più… è riconosciuta come una di quelle
poesie sublimi… che ci fa "conoscere" quello che la quotidianità e
chiuse visioni secolari… non ci consentono spesso di vedere e sentire… L’idea
che emerge in modo forte e chiaro… nella visione di questo poeta… è che il
piacere fisico non è un complemento bensì un elemento essenziale dell’amore… e
che accanto ed insieme al vero sentimento d’amore ci consente di giungere all’estasi divina.
L’eros quindi assume anch’esso una sacralità
che è stata negata per millenni
dai
fondamentalismi religiosi… che hanno in pratica… staccato l’anima dal corpo… demonizzando
quest’ultimo ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce… In tal senso anche la
poesia Sufi d’amore fu combattuta all’interno della sua religione. Certo questo
autore americano dell’ottocento ci offre in modo libero e direi moderno in
ambiente naturalistico… versi densi di grande sensualità e sessualità…
CREDO IN TE ANIMA MIA
Walt
Whitman
Credo
in te, anima mia,
l’altro che io sono non deve umiliarsi di
fronte a te,
e tu non devi umiliarti di fronte a lui.
Ozia con me sull’erba,
libera la tua gola da ogni impedimento,
né parole, né musica o rima voglio,
né consuetudini né discorsi,
neppure i migliori, soltanto la tua calma voce
bivalve,
il suo mormorio mi piace.
Penso a come una volta giacemmo,
un trasparente mattino d’estate,
come tu posasti la tua testa
di per traverso sul mio fianco
ti voltasti dolcemente verso di me,
e apristi la camicia sul mio petto,
e tuffasti la tua lingua sino al mio cuore
snudato,
e ti stendesti sino a sentire la mia barba,
ti stendesti sino a prendere i miei piedi.
Veloce si alzò in me
e si diffuse intorno a me la pace e la
conoscenza
che va oltre ogni argomento terreno,
io conosco che la mano di Dio è la promessa
della mia,
e io conosco che lo spirito di Dio
è il fratello del mio,
e che tutti gli uomini mai venuti alla luce
sono miei fratelli e le donne sorelle ed
amanti,
e che il fasciame della creazione è amore,
e che infinite sono le foglie rigide o
languenti nei campi,
e le formiche brune nelle piccole tane sotto
di loro,
e le incrostazioni muschiose del corroso
recinto,
pietre ammucchiate, sambuco, verbasco ed
elleboro.
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