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sabato 1 settembre 2012

W. WITMAN - CREDO IN TE ANIMA MIA







 W. WITMAN - CREDO IN TE ANIMA MIA


Questa poesia di Witman, poeta americano, non è solo una poesia d’amore… ma molto di più… è  riconosciuta come una di quelle poesie sublimi… che ci fa "conoscere" quello che la quotidianità e chiuse visioni secolari… non ci consentono spesso di vedere e sentire… L’idea che emerge in modo forte e chiaro… nella visione di questo poeta… è che il piacere fisico non è un complemento bensì un elemento essenziale dell’amore… e che accanto ed insieme al vero sentimento d’amore ci consente di  giungere all’estasi divina.



 



L’eros quindi assume anch’esso una sacralità che è stata negata per millenni
dai fondamentalismi religiosi… che hanno in pratica… staccato l’anima dal corpo… demonizzando quest’ultimo ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce… In tal senso anche la poesia Sufi d’amore fu combattuta all’interno della sua religione. Certo questo autore americano dell’ottocento ci offre in modo libero e direi moderno in ambiente naturalistico… versi densi di grande sensualità e sessualità… 



 




CREDO IN TE ANIMA MIA

Walt Whitman
Credo in te, anima mia,
l’altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te,
e tu non devi umiliarti di fronte a lui.
Ozia con me sull’erba,
libera la tua gola da ogni impedimento,
né parole, né musica o rima voglio,
né consuetudini né discorsi,
neppure i migliori, soltanto la tua calma voce bivalve,
il suo mormorio mi piace.
Penso a come una volta giacemmo,
un trasparente mattino d’estate,
come tu posasti la tua testa 



 



di per traverso sul mio fianco
ti voltasti dolcemente verso di me,
e apristi la camicia sul mio petto,
e tuffasti la tua lingua sino al mio cuore snudato,
e ti stendesti sino a sentire la mia barba,
ti stendesti sino a prendere i miei piedi.
Veloce si alzò in me
e si diffuse intorno a me la pace e la conoscenza
che va oltre ogni argomento terreno,
io conosco che la mano di Dio è la promessa della mia,
e io conosco che lo spirito di Dio
è il fratello del mio,
e che tutti gli uomini mai venuti alla luce
sono miei fratelli e le donne sorelle ed amanti,



 


e che il fasciame della creazione è amore,
e che infinite sono le foglie rigide o languenti nei campi,
e le formiche brune nelle piccole tane sotto di loro,
e le incrostazioni muschiose del corroso recinto,
pietre ammucchiate, sambuco, verbasco ed elleboro.

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