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martedì 23 luglio 2013

La donna nel Vecchio Testamento












L'immenso abisso che separa i sacerdoti dalle donne è chiaramente indicato da alcuni obblighi legali per mezzo dei quali il carattere sacro del sacerdote è protetto da tutte le contaminazioni dovute al contatto con le donne.





Il mito sociale che mette l'uomo su un piedistallo ha comportato conseguenze enormi per il modo in cui l'ebreo del Vecchio Testamento concepiva la sua religione e la praticava. Gli uomini e le donne non erano affatto eguali in materia di religione nè nell'alleanza con Dio. Alcuni fatti sorprendenti ci aiuteranno a comprendere le implicazioni di questa situazione. La diseguaglianza cominciava fin dalla nascita. Quando nasceva un bambino, la madre era considerata ritualmente impura per un certo tempo. Se il bambino era un maschio, essa era impura per quaranta giorni; ma nel caso di una femmina per ottanta giorni (Levitico 12,1-8). 






Circoncisione codice medievale







Ogni primogenito maschio come 'quello che ha aperto il seno materno' doveva essere riscattato con un sacrificio speciale. Una figlia non era tenuta in conto (esodo 13,11-16). Tutti i figli maschi dovevano essere circoncisi dopo otto giorni dalla nascita. Questa era una condizione essenziale per prendere parte all'alleanza, una condizione più o meno simile al battesimo che sugella la nostra appartenenza alla Chiesa. Eppure,non esiste alcun rito di iniziazione equivalente per le donne (Genesi 17,9-14). Tutto ciò era di grande importanza per simboleggiare che Dio aveva concluso la sua alleanza con gli uomini, i 'figli di Israele'. Le donne non partecipavano che indirettamente all'alleanza, attraverso i loro padri ed i loro mariti. In materia di religione una donna non poteva agire come persona autonoma, in modo indipendente, come un suo diritto. 







La Profetessa Debora - Gustave Dorè







Un voto fatto da una donna non era valido senza l'autorizzazione di suo padre o di suo marito (Numeri 30,2-17). Le donne non potevano offrire sacrifici. Esse non andavano al tempio che per iniziativa personale non essendo sottomesse a quest'obbligo. "Tre volte l'anno , ogni maschio comparirà alla presenza del Signore Dio" (Esodo 23,17). Le disposizioni del tempio di Gerusalemme limitavano lo stesso accesso delle donne al santuario centrale. Mentre gli uomini potevano penetrare nel 'cortile d'Israele' di fronte al recinto dove si trovava l'altare degli olocausti, le donne dovevano restare dietro nel 'cortile delle donne'








La Maddalena - Tiziano Vecellio






Come l'amministrazione, la guerra, la vita familiare ed il commercio, anche la religione era un dominio riservato agli uomini. Dio stesso era descritto come un uomo. I titoli sotto i quali Dio è invocato, Re, Maestro, Capo degli Eserciti, Giudice, Padre.. suggeriscono sempre un'immagine maschile. I profeti potevano parlare di lui come uno sposo che tollerava l'infedeltà della sua sposa ribelle, Israele (Osea 3,1-5). L'idolatria ed il culto reso agli altri dei erano paragonati alla fornicazione ed all'adulterio. E benchè le donne potevano pregare Dio ed esserne perfino portavoce (vedi la profetessa Debora, Giudici 4,1-9), religione e rivelazione erano essenzialmente un terreno di incontro tra Dio, l'uomo e i suoi primogeniti, il maschio israelita. Lo spirito di ciò si ritrova nelle parole indirizzate da Dio a Giobbe:







Circoncisione religiosa








"Cingiti i fianchi come un prode: io ti interrogherò e tu mi istruirai" (Giobbe 38,3; 40,7) In questo contesto culturale appare evidente che non si poteva immaginare una donna che diventa sacerdote. La legge mosaica riservava il sacerdozio ad Aronne e ai suoi figli ( Levitico 8,1-36). Era di per sè così evidente per gli ebrei che il sacerdote doveva essere un uomo che L'Antico Testamento non contiene alcun passo che esclude le donne dal sacerdozio. 







Circoncisione ebraica







Quando vi si parla di sacerdoti, si tratta sempre di uomini. L'immenso abisso che separa i sacerdoti dalle donne è molto chiaramente indicato da alcuni obblighi legali per mezzo dei quali il carattere sacro del sacerdote è protetto da tutte le contaminazioni dovute al contatto con le donne. Un sacerdote doveva sposare una vergine. Non gli era permesso sposare una donna profanata dalla prostituzione o dal divorzio (Levitico 21,7-9). La donna di un sacerdote e le sue figlie potevano mangiare del suo cibo, compreso quello offerto in sacrificio (Levitico 22,13). 







Maria Maddalena penitente - Francesco Hayez








Ma alcuni sacrifici erano sacri. Solo gli uomini potevano mangiarne (Numeri 18,8-10). Quando Davide e i suoi compagni, ormai affamati, non altro di cui nutrirsi che 'il pane sacro', il Gran sacerdote glielo dà con reticenza dopo molti giorni e solamente al patto che ' i giovani si siano astenuti dalle donne' (1 Samuele 21,4-6). In una tale cultura, una donna all'altare era semplicemente impensabile.




 Circoncisione di Isacco - Regensburg 1300 circa

4 commenti:

  1. Gabry sono Pina Lo Russo e curo la storia della donna i costumi, l’amore e il sesso nella storia. Mi pice come hai postato i recenti post religiosi. A tale uopo ti inoltro una verifica di questo versetto sul Deuteronomio. Mi dai un tuo parere. Mi un isco alle tante persone che ho visto. Per ora ti saluto. Ciao. Pina69
    Deuteronomio 24:1-4
    Quando un uomo sposa una donna che poi non vuole più, perché ha scoperto qualcosa di indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo metta in mano e la mandi via. Se lei, uscita dalla casa di quell’uomo, diviene moglie di un altro e se quest’altro marito la prende in odio, scrive per lei un atto di divorzio, glielo mette in mano e la manda via di casa sua, o se quest’altro marito, che l’aveva presa in moglie, muore, il primo marito, che l’aveva mandata via, non potrà riprenderla in moglie, dopo che lei è stata contaminata, poiché sarebbe cosa abominevole agli occhi del Signore. Tu non macchierai di peccato il paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà come eredità.

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  2. Gabry,
    Ti ricordi di me? Sono Eugenia Schiavon, una delle padovane. Ti seguo con loro da quando hai postato il blog. Che dire, so solo che le tue descrizioni sulla bellezza delle donne sono fantasmagoriche. Semplicemente, in 20 parole, rendi una donna immortale. Per i contenuti, per l’arte, la storia, i riferimenti e quella travolgente sensualità che le fa innamorare. Tutto avviene davanti a lei, trasformi uno spogliarello in un opera d’arte. Ora Frine, poi Canova, poi Goya. In un rutilante carosello di citazioni, senza tentennamenti o cadute di stile. Formidabile! Di recente qui dicono che sei sfortunato in amore! Io non ci credo lo fai per aumentare il desiderio. E se fosse vero, anatemi a chi butta via l’amore. Una merce così rara da strapparsi i capelli. Queste donne o sono cieche o sono sorde o non sono donne vere. Forse burattini inanimati! Eugenia58

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  3. Gabry, sono Francesca Rinaldi,
    sai che abito dalle tue parti
    ma non ti sento più! Giovanna
    e Lucio dicono che sei introvabile.
    Non ti telefono per corretezza.
    Stai bene? Ti invio i miei pensieri su
    Stendhal che già conosci.
    Commentali. Ti voglio bene ciao.
    Francesca59
    “Ogni amore comincia con
    l'ammirazione. Segue una
    sensazione di grande gioia. La gioia
    fa insorgere la speranza. A questo
    punto Stendhal consiglia alla donna
    di capitolare per ottenere il massimo
    piacere fisico possibile; infatti,
    quando la speranza fa capolino,
    anche gli occhi delle donne più
    contegnose si accendono; il piacere
    è vivo e si manifesta per segni
    evidenti. Nasce così l'amore, e
    avviene la prima cristallizzazione.
    Secondo Stendhal, dopo la prima
    cristallizzazione l'insorgere del dubbio
    è inevitabile. A questo punto
    l'innamorato sente intensamente il
    bisogno di un amico, ma, come fa
    acutamente notare Stendhal, gli
    amanti al culmine dell'amore non
    hanno amici. Il dubbio assume
    forme diverse negli uomini e nelle
    donne. L'uomo si domanda, "potrò
    piacerle? vorrà amarmi?" la donna
    dice, " forse per gioco dice di
    amarmi? è un carattere solido? può
    rispondere a se stesso della durata
    dei suoi sentimenti?"
    Il superamento del dubbio e la
    sicurezza di amare e di essere
    riamati provoca la seconda
    cristallizzazione. In questa fase gli
    amanti hanno la sensazione che se
    non saranno amati periranno. La
    seconda cristallizzazione non può
    avvenire se la donna cede troppo in
    fretta. Tuttavia, quando tale
    cristallizzazione si compie, gli
    innamorati non vedono più in una
    luce reale. L'uomo sminuisce le
    proprie qualità ed esalta ogni
    minima attrattiva della persona che
    ama, Per Stendhal l'amore è
    innanzitutto una questione di
    fantasia. Quando s'incontra con il
    suo amante, la donna prova piacere
    non nella sua persona reale ma
    nell'immagine che di lui si è costruita
    nella mente. Secondo Stendhal
    l'unico esito possibile per l'amore è
    un'amata delusione.
    Secondo Stendhal, il vero ardore amoroso
    esiste solo associato alla paura. Quando
    non si ha più paura di perdere la persona
    amata, la fiducia e la dolce consuetudine
    spengono l'ardore dell'amore.
    Che pensi?

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  4. Gabry, Sono Valentina, ho ancora una volta ricostruito il tuo Blog da quanto me ne hai parlato ad ottobre 2012. Agli inizi contavi 725 lettori al mese, a luglio 3135, ad agosto 5677, a settembre 5320, ad ottobre 6243, a novembre 6580, non voglio dilungarmi lo sai oggi a luglio 2013 quanti ti leggono al mese? Te lo dico io! 21.000, lo sapevi? In totale ti leggono in tutto il mondo a luglio 2013 ben 145.000 lettori, con una media mensile di 21.000 presenze! Notevole! Hai perso il ritmo solo quando la notizia dello schifo (come dici tu) ti frantumò l’immagine! Ma ora sei un fiume in piena! Sono stracontenta per te. Tvb Ti penso sempre. Valentina60

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