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lunedì 22 luglio 2013

Che cos’è la bellezza?




Che cos’è la bellezza?




Tutti amano negli adulti i tratti dei bambini. Perche? Per distinguerci dall’uomo di Neanderthal




Occhi grandi, pelle liscia e luminosa, naso simme­trico, tratti medi, mento piccolo, naso sottile, fronte ampia e un corpo a "clessi­dra"... così dovrebbe apparire una donna considerata universalmente attraente. E a dirlo non è qualche esperto di moda, ma la comunità scientifica che, contrariamente a quello che si potrebbe credere, da anni cerca di far luce su un mistero, solo apparentemente frivolo, che faceva arrovellare già Platone: che cos'è la bellezza? 






Un moderno Uomo-Donna Vitruviano - Proporzioni e segmenti






Rispondere può sembrare facile ma, in realtà, è dif­ficilissimo. La bellezza, infatti, sem­bra comportarsi come una bolla di sapone: quando è incarnata in un viso o scolpita su un corpo, chiun­que è in grado di riconoscerla su­bito (in 100 millisecondi a giudi­care da alcuni esperimenti). Se si cerca di misurarla e afferrarla con una definizione, però, svanisce. Psi­cologi, biologi e neuroscienziati, tuttavia, non si sono scoraggiati e, armati anche di collezioni di Play­boy e Barbie, sono giunti a con­clusioni a volte del tutto contrarie a quelle del senso comune.






Gwyneth Paltrow - Donna più bella del mondo 2013 secondo People






Darwinismo estetico

Cronometro alla mano, Judith Langlois, una psicologa dell Uni­versità deI Texas di Austin, ha di­mostrato che i bambini, già a sei mesi, guardano più a Iungo Ie fotografie in cui è raffigurato un vol­to giudicato attraente anche dagli adulti. E, per essere sicura che que­sto fosse veramente una prova del loro gradimento, ha fatto indossa­re a un attore due maschere tea­trali dal volto di donna: una bella e una brutta. Risultato? Quando l’attore indossava la maschera brutta, la maggioranza dei 60 bam­bini coinvolti nell'esperimento lo evitava e mostrava insofferenza. Per questo, il vecchio motto se­condo cui "è bello ciò che piace!! sarebbe tutto da rivedere, fin dall'infanzia. 






William Lewi - Uomo più bello del mondo 2013 secondo People






Tanto più che, in altri esperimenti, si é visto che quasi sempre le preferenze in materia di bellezza sano le stesse anche in popoli tra loro lontanissimi: ameri­cani, coreani e cinesi hanno dato giudizi concordi sulle qualità este­tiche di persone della propria o di altre razze mentre donne inglesi, cinesi e indiane hanno dimostrato di preferire gli stessi uomini greci.


Scegli me!

Come mai? «La nastra idea di bellezza» spiega Emmanuele Jan­nini, professare di sessuologia me­dica all'Università dell'Aquila «é nata come strumento per eviden­ziare qualità essenziali all'evolu­zione della specie usando segnali non verbali. Ventimila anni fa, in­fatti, l'uomo di Cro-Magnon, an­che se fisicamente uguale a noi, non possedeva un linguaggio tale da consentirgli di esprimere a pa­role quelle caratteristiche che, an­cora oggi, ci fanno preferire e giu­dicare attraente una persona: i trat­ti della fertilità nella donna e, per i maschi, la capacità di sostenere la famiglia e accudire i figli». 






Lynda Carter - Wonder Woman






La bel­lezza, in questa senso, è servita e tuttora serve a comunicare al no­stro potenziale partner sessuale qualcosa che, altrimenti, rimarreb­be nascosto. «Un po' come un bi­glietto da visita che indica le nostre qualità migliori» continua Jannini «e, allo stesso tempo, un cartellone pubblicitario con uno slogan che dice continuamente: "scegli me e non un altra"». Così come I'amaro nei cibi ci ha permesso di difen­derci da quelli velenosi, per sce­gliere il partner più funzionale al­I'evoluzione della specie avrem­mo sviluppato anche un senso in­nata della bellezza. Se è vero che esiste, peró, rimane da capire bene da che cosa è composta.


Medio è bello

Per rappresentare la bellezza perfetta in passato gli artisti usavano tela e pennelli. Oggi, invece, i ricercato­ri si servono di computer e pro­grammi per comporre insieme foto diverse e cercare di capire qua­le, tra tutti i prototipi creati, ci at­trae di più. 






Arnold Schwarzenegger






I risultati indicano che gli "incroci", nella maggioranza dei casi, sono più graditi rispetto ai campioni iniziali e, quanta più riu­niscono i tratti di molte persone, tanto più sano attraenti. Continua Jannini: «Questi esperimenti sem­brano dimostrare che la "medietà" è uno dei tratti caratteristici di ciò che percepiamo come bello. La spiegazione del perché questa ac­cada, secondo alcuni neurobiologi, è da ricercare nel nastro cervello che, un po' come i computer usati dai ricercatori, fa la media di tutti i visi che ha immagazzinato in me­moria e la usa per elaborare più velocemente ogni nuovo stimalo». Risultato? Se vedo tanti visi belli anche la mia idea di bellezza sarà mediamente alta. Se, invece, ne ve­do pochi, le aspettative saranno in­feriori. Contrariamente a quanto sostenuto dalla Langlais, quindi, la nastra idea di bello non sarebbe innata ma verrebbe aggiustata in relazione alle esperienze fatte. La scienza non ha ancora dato una risposta definitiva su chi ab­bia ragione. Una cosa è sicura, però: un viso "medio", da solo, non basta a spiegare del tutto che cosa ci attrae. Innanzitutto perchè in tutti gli esperimenti è sempre emersa un'eccezione: quella di un viso già bello e non manipolato che è risultato più gradito rispetto ai prototipi. E poi perché, se dav­vero la funzione della bellezza è quella di favorire l'accoppiamento, una faccia media, più difficile da notare e ricordare, rappresente­rebbe in realtà un handicap.






Le simmetrie di Karl Grammer, psicologo Vienna






Seni asimmetrici

Secondo Karl Grammer, diret­tore del Ludwig-Boltzmann-Insti­tute for Urban Ethology di Vien­na, la simmetria, quando accom­pagnata alla "medietà", è un altro tra i principali fattori per cui uo­mini e donne giudicano bella una persona: se è presente nella faccia o nel corpo si è valutati meglio mentre se non è presente nel cor­po (seni asimmetrici ad esempio) anche il viso è valutato poco at­traente. Il motivo? La selezio­ne sessuale, come accade an­che in altre specie animali, fa­vorirebbe quei tratti, come appunto la simmetria, che "pubblicizzano" una mag­giore resistenza ai parassiti. Se­condo altri esperimenti, tutta­via, anche la simmetria, da sola, non basta a spiegare la bellezza: se si prende un viso asimmetri­co e brutto, si taglia a metà e poi si uniscono le due parti de­stre o le due parti sinistre, il ri­sultato è leggermente più gra­devole ma, molto spesso, an­cora brutto.






Il morphing multietnico di Karl Grammer, 






Simmetrie "pedofile"

Quello che sembra ormai certo, invece, è che gli uomini, in materia di bellezza sono tutti un po' "pe­dofili". Molti studi, infatti, hanno dimostrato che la neotenia, cioè la persistenza in un adulto di carat­teristiche generalmente attribuite a un bambino (occhi grandi, mento piccolo, naso sottile, fronte alta), è considerata bella in tutte le culture. «Secondo il neurobiologo Ales­sandro Cellerino» continua Janni­ni «questi sono anche i tratti ca­ratteristici che distinguevano, mi­gliaia d'anni fa, l'uomo di Cro-Ma­gnon, da cui deriviamo, da quello di Neanderthal. Così, per non in­crociarci e mantenere le specie se­parate, abbiamo imparato a con­siderare come brutti i tratti del no­stro "cugino" (fronte sfuggente, grandi sopracciglia...) e, al contra­rio, interiorizzato come belli quel­li che ci accomunavano».






Tratti mascolini - I preferiti sono A e B







La scienza di Playboy

Anche movimenti del corpo, odore, timbro della voce e altri ele­menti sembrano avere una qual­che influenza sulla nostra idea di bello. Secondo Grammer, per esempio, una pelle liscia, luminosa e senza imperfezioni rende più at­traente il volto femminile perché segno di giovinezza, fertilità e buo­na salute (i tre elementi che ogni uomo inconsciamente cerca in una donna, secondo molti ricercatori). Se, insomma, è forse presto per definire la ricetta universale della bellezza, di sicu­ro iniziamo a conoscerne meglio, soprattutto per quanto riguarda le donne, i suoi ingredienti. Uno dei quali sembra resistere inossidabile al tempo: il rapporto vita-fianchi studiato da Devendra Singh. In una ricerca condotta analiz­zando le modelle dei paginoni cen­trali di Playboy, lo psicologo ame­ricano ha scoperto che la loro vita era sempre più o meno due terzi dei loro fianchi, secondo un rap­porto pari a circa 0,70. 






Rapporto vita-bacino - La Barbie più attraente è la lettera G






Alcuni ri­cercatori, Jeremy Freese e Sheri Meland della Wisconsin Madison University, hanno recentemente messo in discussione i dati raccol­ti da Singh, sostenendo che, calco­lando meglio le misure delle mo­delle di Playboy, il rapporto vita­fianchi sarebbe in realtà cambiato negli anni. A prescindere dalla ce­lebre rivista americana, tuttavia, le preferenze maschili per questo ti­po di rapporto sono state riscon­trate in Uganda come in Gran Bretagna. E non è nemmeno colpa del modello di donna "tutta cur­ve" diffuso da giornali e tv di tutto il mondo. Per escludere definitiva­ mente l'influenza dei media, infat­ti, gli antropologi hanno ripetuto l'esperimento persino presso alcu­ne tribù isolate dell'Amazzonia che, dopo aver visto fotografie di donne con diversi rapporti tra vita e fianchi, hanno fatto le stesse scel­te di europei, asiatici e africani. An­che in questo caso, la spiegazione starebbe nel fatto che questo nu­mero riflette una distribuzione del grasso corporeo associata a un buon equilibrio ormonale e a una buona capacità riproduttiva.






Oggi rispetto al passato lo stesso volto è più bello di pelle scura  (effetto abbronzatura) 






 ... e quella di Playgirl

Secondo alcuni esperimenti, il giudizio di una donna sulla bellez­za di un uomo sarebbe influenzato dal proprio ciclo mestruale: si pre­feriscono i volti maschili con tratti più femminili nei periodi di minor fertilità e quelli più virili nei pe­riodi più fertili. In altri studi, inve­ce, è emerso che i tratti che segna­lano una maggiore presenza di te­stosterone nell'uomo, come un mento ampio, sono preferiti ma non quando diventano eccessivi perché, in questo caso, oltre a se­gnalare una maggiore capacità ri­produttiva indicherebbero anche più aggressività. A giudicare dalla maggiore quantità di studi sull'argomento, in ogni caso, sembra che, per la scienza, la bellezza sia soprattutto donna. Un motivo, però, forse c'è. «L'uomo, così come il pavone o il cervo» continua Jannini «deve da­re con i suoi ornamenti un tipo di segnale molto diverso rispetto alla donna. L'intelligenza, la parola, il prestigio, la condizione socioeco­nomica, la capacità di risolvere i problemi giocano un ruolo malto più importante nel determinare il sex appeal maschile rispetto a quello femminile. Per questo la sessualità degli uomini è più pro­positiva e immediata e quella femminile più selettiva». Una dif­ferenza che, tra l'altro, è stata ri­scontrata uguale in ben 37 culture. 






Le proporzioni vita-bacino delle conigliette di Playboy non sono cambiate del 1968 al 2001 - piacciono sempre






A ristabilire in po' di equità, in ogni caso, ci ha pensato un gruppo di psicologi dell'American Uni­versity di Washington, che ha pub­blicato uno studio in cui, questa volta, sono stati analizzati 115 mo­delli apparsi nel corso di 28 anni nei paginoni di Playgirl. Le con­clusioni, però, non sono state così eclatanti: basandosi sull'indice di massa corporea e altri parametri, si è semplicemente capito che, nel corso degli anni, il maschio ideale, almeno secondo la rappresenta­zione della rivista, è diventato sem­pre più muscolosa.



2 commenti:

  1. Ciao Gabry,
    Ti scrivo sul far della notte. Questo è il momento in cui il pc è mio. E’ un lunedì qualunque delle mie ferie e tutti sono liberi, padri e figli! Quanti rimorsi nella vita, quanti se e quanti ma. Oggi il mio bilancio è positivo per l’aspetto famiglia, ma disastroso per gli affetti. Tutti mi vogliono “bene” ma nessuno mi ama, nemmeno la persona con cui sto, ma non è mio marito. Forse questo l’ho già detto e mi parlo addosso, ma sopportami. Tu sei diverso altrimenti non creavi un Blog sull’amore. Nessuno ha mai pronunciato per me una sola, dico una sola, delle parole o delle emozioni che spandi a tutti quelli che ti leggono. Ma mi chiedo se sei tu eccezionale e gli altri sono dei nani o (quasi tutti) sono freddi, egoisti, distratti e superficiali. O la vita è tutta qui, visto che non sono una ragazzina? Poiché io vedo le cose come le vedi tu, allora siamo solo due persone eccezionali? Non credo, ce ne sono tante altre che per paura, per convenzione, per lasciar vivere, si tirano a campare. E sprecano la vita e la fanno sprecare agli altri che la vorrebbero vivere in maniera allegra, sincera, spontanea, prorompente. Ma se lo fai, ti additano come quando hai messo le calze storte. Una vita niente di che, a me bastano le considerazioni contenute nelle tue ultime poesie o i tuoi “pensieri e parole”. Sono folle? Chiedo la luna? Non credo. Non sono nemmeno invidiosa della tua vita o delle persone che ami, chissà quanti guai pure tu! Solo che almeno tu pensi e vivi come io sogno, cosa che in casa mia è di fatto vietata, perché vengo apostrofata sognatrice, avvocato delle cause perse, bambina non cresciuta, cosa ti manca, pensa positivo ecc. e questo per tutti, compagno, amiche, figli e genitori inclusi. Non voglio un amante da tenere nella borsa come i fazzoletti e piangerci dentro quando le cose non vanno. Ne cambiare uomo ogni lustro, mentre continuo a vivere con il mio compagno. Questo no! Vorrei solo “l’Amore” e se non me lo da lui, allora voglio un nuovo amore, ma solo l’amore, un amante è solo la pillola contro l’emicrania. Rileggo le mie frasi di una volta. Forse mi ripeto. Ma è la mia vita. Non so perché dico tutto questo! Eppure sono sicura che mi capisci, ecco perché te lo dico.
    Giuliana Passera58

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  2. Gabry sono Pina Lo Russo e curo la storia della donna i costumi, l’amore e il sesso nella storia. Mi pice come hai postato i recenti post religiosi. A tale uopo ti inoltro una verifica di questo versetto sul Deuteronomio. Mi dai un tuo parere. Mi un isco alle tante persone che ho visto. Per ora ti saluto. Ciao. Pina69
    Deuteronomio 24:1-4
    Quando un uomo sposa una donna che poi non vuole più, perché ha scoperto qualcosa di indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo metta in mano e la mandi via. Se lei, uscita dalla casa di quell’uomo, diviene moglie di un altro e se quest’altro marito la prende in odio, scrive per lei un atto di divorzio, glielo mette in mano e la manda via di casa sua, o se quest’altro marito, che l’aveva presa in moglie, muore, il primo marito, che l’aveva mandata via, non potrà riprenderla in moglie, dopo che lei è stata contaminata, poiché sarebbe cosa abominevole agli occhi del Signore. Tu non macchierai di peccato il paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà come eredità.

    P.S. Hai dei post intrisi di sesso! Non è un po’ gratuito? Non vedo la finalità. Ma ti credo. Vorrei almeno una spiegazione. Mai una critica. Spesso anche le cantanti le attrici sono riprese sempre nelle nudità più boccaccesche. Degne di Playboy. Quantunque io sia molto liberale e tollerante. Ma vedo in te un aspetto più oscuro, ti circondi di sesso, scienza,arte e religione, che a volte fanno a botte tra loro. Come mai? Però ti ammiro! Ancora ciao. Pina69

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