Elenco blog personale

martedì 6 agosto 2013

Gesù, l’istruzione e l’intelletto nelle donne!












Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un villaggio e una donna che si chiamava Marta lo ospitò in casa sua. Marta si mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad ascoltare quel che diceva. Allora Marta si fece avanti e disse: - Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille di aiutarmi! Ma il Signore le rispose: - Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose! Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno gliela porterà via. Luca,10:38,42






Guercino - Apparizione di Cristo alla Madre, Cento, Pinacoteca, 1629






Tuttavia, Gesù non pensava al ruolo delle donne in termini così ristretti, non pensava dovessero solo occuparsi della casa. Gesù rigettò direttamente lo stereotipo che il giusto posto della donna fosse la casa, durante la visita a casa di Marta e Maria (Lc. 10:38). Marta aveva il tipico ruolo di donna, (“Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche” Lc. 10:40). Maria aveva il tipico ruolo maschile (“Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.” Lc. 10:39). 







Guercino - Vergine con bambino tra 4 santi







Marta, apparentemente, pensava che Maria “fosse fuori dal suo posto” avendo scelto il ruolo dell’intellettuale, ma la risposta di Gesù fu un rifiuto di forzare tutte le donne a quello stereotipo; Egli trattò Maria come una persona, le cui più alte facoltà sono l’intelletto e lo spirito, e dimostrò che le era concesso di sedere lì e di ascoltare, che era la cosa più importante (disse Gesù: “Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta” (Luca 10:42). E ancora, se ci si ricorda della restrizione palestinese sulle donne attraverso lo studio delle Scritture o l’insegnamento dei rabbini, è difficile immaginare come Gesù possa essere più chiaro nella sua insistenza sul fatto che le donne fossero chiamate alla vita spirituale e intellettuale proprio come gli uomini. 







Guercino - L'adultera







C'è almeno un altro esempio raccontato nei Vangeli, quando Gesù pronunciò più o meno lo stesso messaggio (Lc 11:27). Un giorno, durante la predicazione di Gesù, una donna dalla folla apparentemente e profondamente colpita , forse immaginando come sarebbe stata felice ad avere Gesù come figlio, alzò la voce per fare un complimento a Gesù tramite sua madre: «Beato il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!». Ma il complimento che lei fa è alquanto riduttivo sulla figura della donna spirituale e intellettuale, in quanto era tipico a quel tempo riferirsi alle donne come “allevatrici di figli” e quindi il loro utero e mammelle erano sempre un riferimento, in quanto di vitale importanza per la riproduzione (purtroppo anche oggi, nella società occidentale, la donna continua ad essere un oggetto di desiderio). 







Guercino - La Maddalena tra due angeli







Ma Gesù rispose: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!» Riflettendo su questo testo, è difficile immaginare come il principale punto potesse essere qualcosa di sostanzialmente diverso da quello esposto. Gesù ha voluto rimpiazzare l’importanza spirituale e intellettuale di una donna al posto di quella materiale. E il suo messaggio è ovviamente universale, ma avrebbe potuto scegliere un uomo per questo esempio, invece ha scelto proprio una donna come messaggio. In molti modi, Gesù vuole comunicarci della pari dignità delle donne. Questo suo sforzo lo troviamo, anche nella sua parabola della donna che ha trovato la dramma (Lc. 15:8). 







Jacopo Bassano - Cristo e l'adultera - 1535 - Palazzo Pretorio - Bassano del Grappa, Museo Civico







Qui Gesù proietta Dio nell'immagine della donna. Luca racconta che il disprezzato esattore fiscale e dei peccatori erano raccolti attorno a Gesù e, di conseguenza, i farisei e gli scribi si lamentarono. Gesù, dunque, racconta tre parabole in fila, in cui è raffigurato Dio profondamente preoccupato per ciò che era andato perduto. La prima parabola è quella della pecora smarrita (Luca 15:1-7) in cui il pastore ha lasciato le novantanove pecore per ritrovare quella persa (Dio è il pastore). 







Guercino - Cristo e la samaritana







La seconda parabola è quella della dramma perduta in cui una donna ha perso una moneta (la donna è Dio). La terza è quella del figliol prodigo (il padre è Dio). Gesù non vuole ovviamente ridurre Dio alla nozione femminile. In realtà, sembra che Gesù abbia voluto includere questa immagine femminile volutamente, di fronte a tutti gli scribi e i farisei, che tra coloro che, più di tutti, denigravano le donne. Ci sono stati alcuni casi della storia cristiana, in cui lo Spirito Santo è stato associato con un personaggio femminile, per esempio, nella Didascalia Siriana in cui, parlando di vari uffici nella Chiesa, afferma: "La diaconessa tuttavia dovrebbe essere onorata da voi come tipo dello Spirito Santo". 







Guercino - Il ritorno del figliol prodigo







Sarebbe interessante fare un indagine per vedere se queste immagini di Dio, qui presentate da Luca sono state sempre utilizzate in un modo trinitario, dando in tal modo allo Spirito Santo una tipologia femminile. Un risultato negativo dell'investigazione sarebbe sia significante che positivo, a favore di questo passaggio sembra essere particolarmente adatto per l'interpretazione trinitaria: il figliol prodigo, il padre è Dio il Padre (questa interpretazione è stata in realtà molto comune nella storia cristiana). Dato che Gesù si identifica, come altrove, nel Buon Pastore, il pastore che va in cerca della pecorella perduta è Gesù, il Figlio (questa interpretazione standard è riflessa, tra le altre cose, nella figura che ritrae Lui che porta la pecorella ritrovata sulle sue spalle). La donna che va in cerca della moneta perduta dovrebbe logicamente essere metaforicamente lo Spirito Santo. 







Guercino - Cristo e la samaritana al pozzo







Questa interpretazione è esistita sempre ma non è stata mai considerata. E questa perdita di logica può essere sicuramente attribuita alla cultura generale denigratoria delle donne e il ripudio delle dee pagane, benché il ripudio da parte dei cristiani degli dèi pagani non risultò nella negazione di una discendenza di Dio al maschile. Da queste evidenze dovrebbe essere chiaro e lampante che Gesù difendeva vigorosamente e radicalmente le donne e promuoveva la loro pari dignità e uguaglianza in una società maschilista come era quella del suo tempo.





Jacopo Bassano - Sant'Anna con Maria bambina tra San Girolamo e San Francesco - 1541 - Bassano del Grappa, Museo Civico



3 commenti:

  1. Caro Gabry,
    sono Antonietta Ruggiero, ti inoltro un mio commento cui ancora non hai fatto cenno. Lo so siamo in tanti, ma vorrei vedere almeno un tuo scritto!
    “Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo quasi 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonietta57”

    RispondiElimina
  2. Gabry sono Angelo Martini,
    un Neurologo con la passione per la linguistica. Mi affascina il tuo variopinto Blog, fatto di Manifestazioni affettive (vedi amore) Studi linguistici (vedi area Broca) Studi letterari e artistici, Psicologia, Anatomia funzionale, Settima arte ecc Praticamente una specie Omnia sull’amore umano! Quando accendo il PC spesso faccio una capatina da te e ne esco sempre meravigliato! Come fai a gestire 150.000 presenze? Vorrei vedere come lavori! Il mio Blog è così di nicchia che riguarda solo il mio lavoro. A volte non ci entro nemmeno io. Dammi, se vuoi, il tuo tel voglio sentirti! Ciao Angelo50

    RispondiElimina
  3. Salve Gabry,
    Sono Vanna Carrera, scusami, riporto quello che dissi 6 mesi fa sui tuoi Blog. Ora col senno del poi confermo quella prima fugace impressione e rimango sbalordita. Ti scrivo una mail più articolata per fare l’analisi delle tue credenziali.
    “Credevo fossi un appassionato dell’amore, come il nostro gruppo, invece scopro, per caso, che hai un altro blog sulla Didattica da primo premio. Formidabile, stellare, ho dato una scorsa ad alcuni argomenti e li ho segnalati a delle amiche insegnanti che sono rimaste senza fiato. Premi nobel, studi sul cervello, teorie su 3 cervelli e 9 intelligenze, un vero rompicapo! Ma chi sei in realtà. Davvero uno da prendere con le molle e da conoscere fisicamente da vicino. Ha detto bene Sonia Lunardi che ti conosce da sei mesi, ti descrive intelligente, appassionato, simpatico, almeno è l’opinione corrente tra noi. Sono la più giovane del gruppo, lavoro in istituto di ricerca e sono a mezzo tra passione e scienza. Tutte vorremmo per davvero conoscerti da vicino, ti ritengono stimolante sotto ogni punto di vista. Per ora, non appena ho dato un esame di specializzazione, ti leggerò parecchio. Poi se si scende al sud ti vogliamo un paio di giorni per noi. Sonia scende a Scalea nel mese di settembre, dove tiene una casa al mare. L’anno scorso dopo averti visto col gruppo a Napoli ad un Convegno Docenti, era entusiasta della tua conoscenza. Spero che quest’anno tocchi a noialtre. Vanna69”

    RispondiElimina