La signora della porta accanto
Un amore ancestrale si impadronisce, come Alien, del cervello di
due amanti e scatena la furia assassina di Mathilde, per cui la vita non ha
senso se non può godere di Bernard e dopo il solito vortice di passione, spegne
le loro vite per l’eternità!
La signora della porta accanto (La femme d'à côté) è un film del
1981 diretto da François Truffaut. La vita di Bernard
scorre piuttosto tranquilla: una bella famiglia ed una bella casa. A rompere
quest'equilibrio è l'arrivo di una coppia di vicini di casa. Nei pressi di Grenoble, la signora Odile Jouve, che gestisce il circolo di
tennis locale, senza potere giocare perché ha una protesi alla gamba destra,
introduce la storia di
Bernard e Mathilde, il cui dramma si è già consumato.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Dopo alcuni anni
una storia d'amore folle improvvisamente riemerge, quando
Philippe e Mathilde si trasferiscono nella casa di fronte a quella di Bernard, sua moglie Arlette e il piccolo Thomas.
Otto anni prima una storia devastante ha segnato Bernard e Mathilde ed ora si
ritrovano a vivere non in un caotico condominio tra le strade della grande
città, bensì in due case di campagna isolate,
luoghi in cui è impossibile fuggire agli sguardi degli altri. Le due coppie
devono per forza di cose fare conoscenza e così avviene. Mathilde cerca di
ristabilire con Bernard un rapporto
di amicizia, ma lui si mostra indifferente ed ostile;
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Bernard è
sfuggente, come quando evita la cena organizzata da Arlette per festeggiare i
nuovi vicini, fingendo di trattenersi
sul posto di lavoro. Nell'occasione apprende dalla signora Jouve la vera
ragione del suo handicap: vent'anni prima si gettò dal
settimo piano per l'eccessivo amore verso un uomo partito per la Nuova
Caledonia. Il turbamento e la fragilità assillano Bernard, mentre Mathilde
mantiene un'apparente lucidità e nell’ossessivo ripetersi di telefonate cerca
inutili giustificazioni e si
dipinge un mondo nuovo fatto di serenità, buoni sentimenti e
tranquillità. In più vorrebbe avere un rapporto di mera amicizia con il suo ex-amante.
Un giorno i due si incontrano in un supermercato.
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Prima parlano preoccupati di
non intralciare il loro presente, ma poi si baciano e
Mathilde sviene a terra. In una frazione di secondo il territorio è
invaso dal passato. I due tornano ad essere amanti e si incontrano clandestinamente in un albergo a
Grenoble. L'amore clandestino si trasforma nuovamente in passione e diventa una trappola per entrambi,
l'unico modo per comunicare, visto che i due protagonisti sembrano impauriti ad
affrontare il tema scottante riguardo agli anni passati insieme. Parlano
clandestinamente attraverso
il telefono con frasi brevi, dandosi appuntamenti figli di una patetica
tensione. Non riescono a prolungare i loro discorsi, cercare un forte
compromesso che li renda lucidi nell’affrontare la loro quotidianità.
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Il matrimonio rappresenta per entrambi una via di fuga da una storia
cruda, capace di gettare le reti nel campo sentimentale in un mare inquinato.
Mathilde confesserà difatti che dopo Bernard ha sposato
un giovane da cui ha divorziato immediatamente solo per cancellare la
storia precedente ed ora presenta Philippe come l'uomo che l'ha tolta con i
semplici gesti e un amore caldo dalla turbinosa realtà. Nessuno dei due però lo
confessa con lucidità: l'ombra
è sempre in preda di cacciare ed aggredire ora l'uno ora l'altro o tutti
e due. Anzi, parlare del passato li trasforma in
due corpi esclusivamente materiali che si uniscono, soffrono dopo l'atto
sessuale, svengono. Corpi che si incontrano ma in realtà vorrebbero
uccidersi.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Mathilde cerca a più riprese di allontanare il fantasma di Bernard,
rifiuta di partire con lui e si mostra impaurita nel proseguire questa storia
deviata, perché non vuole
fare male al proprio marito. Bernard calamita le insicurezze della
ragazza, tiene in mano il gioco, carpisce dalla più dettagliata espressione che
dietro si nascondono altri sentimenti, se pur lacerati. Vuole egoisticamente recuperare. Il desiderio possessivo è una patologia che investe ora
l'uno ora l'altra. Sembra quasi che ognuno di loro due intervenga quando
l'altro cede.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Tutto
ciò si avverte anche in ogni spazio dove i due si incontrano, il circolo del
tennis, luogo di ritrovo e distrazione. Qui Mathilde ha occasione di conoscere Roland, un amico di Philippe, giovane editore entusiasmato dai fumetti per bambini che la
ragazza disegna. Mathilde non riesce ad esprimersi sulle sue richieste di
collaborazione. L'ombra la pervade e si consolida sempre più invece di
cancellarsi. Il mostro del passato esplode
quando Philippe prende parola ed annuncia che i due novelli sposi partiranno
l'indomani per la luna di miele.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
La reazione di Bernard non si fa attendere ed
è piuttosto violenta: segue la ragazza, la invita a non partire e poi la
picchia senza controllare il lume della ragione. Pochi giorni prima Jouve, ricevuto un telegramma da un fattorino,
fugge per alcuni giorni a Parigi: il suo vecchio amante per il quale si è
procurata la zoppia le ha
annunciato che ben presto la verrà a trovare. Il crollo di Mathilde, ora
che è stata picchiata da Bernard è totale. Se poco prima ha raccontato al
marito di Bernard, descrivendolo come un uomo che aveva una relazione con la
cugina ed era opportunista e ferocemente egoista, adesso è costretta a
raccontare la verità.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Cosa che non fa Bernard alla propria moglie,
pronunciandosi come il martire di una donna che lo
perseguitava e lo fa tuttora. La giovane moglie dopo il viaggio di nozze
si smarrisce ulteriormente, poiché non intravede più la fiducia di Philippe.
Alla presentazione del suo primo libro edito dalla casa editrice di Roland è
preda di un esaurimento nervoso, cade a terra e viene
ricoverata in ospedale. I ruoli improvvisamente si invertono: Bernard
mette la maschera in volto, si mostra freddo. Mathilde cerca solo lui e lo confessa al marito.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
Il cinismo comincia a serpeggiare nei pensieri di Mathilde, distaccata dalle
parole del dottore che la definisce una donna a cui piace soffrire piuttosto che vivere o morire. Mathilde
viene disegnata come un personaggio che ama la sua malattia, poiché è una difesa
contro il resto del mondo. Forse è vero. La giovane eroina pervasa dai sensi di
colpa ha un solo modo per uscire da questa morsa che l'ha stretta e fatta
soffrire per anni: uccidere Bernard. E così
avviene qualche giorno dopo, quando con il marito si è trasferita al centro di
Grenoble. Durante la notte torna nella sua vecchia abitazione e lascia aperta
la porta di casa affinché faccia rumore e svegli
Bernard. L'uomo scende e si dirige nell'abitazione a fianco. Entra e
trova Mathilde che lo aspetta sorridente, vestita in modo seducente. I due fanno l'amore, ma
questa volta la giovane estrae la pistola dalla
borsetta e spara al suo vecchio amante prima di uccidersi.
Fanny Ardant, Gerard Depardieu - La signora della porta accanto |
La signora Jouve, concludendo il racconto suggerisce
un epitaffio funerario per i due amanti: ” né con te,
né senza di te”, aggiungendo: “le mie parole non verrebbero mai
ascoltate”.
Caro Gabry,
RispondiEliminasono Debora, scrivo Severino per distinguermi da altre “Debore” Sto rileggendo i tuoi "pensieri e parole" sul tuo blog dell’amore. Ora è diverso, ti conosco! Ripeto la mia prima impressione del marzo scorso: - Sono bellissimi, me ne sono innamorata a "prima lettura". A chi sono dedicati? In tutta la vita, 3 fidanzati e 1 marito, che ora non c’è, non ho mai avuto o letto una roba così! Non sono ricercati, ma immediati che colpiscono dentro. Sono l’espressione di una vena poetica, che scoppia nella mente. Nessuno nota tanti dettagli in una donna! Mi fai star male! Il solo pensiero che appartengono a qualcuna mi rende livida di gelosia. Il pensiero che ci sia una fortunata che possa essere fatta oggetto di un sentimento così profondo mi fa rimanere senza parole! E' una donna bellissima? Una santa? No i dettagli del suo corpo sono troppo evidenti! Sono curiosa di sapere chi è, ci sono troppe descrizioni sensuali, ma la persona per me è la stessa! Quando esco con mio padre parlo spesso di te e delle tue assenze - presenze! Debora68
Gabry, are Abigail White usual precorri time! You posted Paradises liebe the film denounces the Austrian director Ulrich Seidl of 2012, to testify that women as well as men, they run behind "scribes and Pharisees, hypocrites!" And they do not want responsibility, saying instead that he had made a certain noble action and to have contributed to the economic development of a country in difficulty. Now with respect to sex as a drug and curiosity, gender differences will become increasingly more. You always read and I like you more and more, even when mature succinct girlie places for your students! Am I right? Scherzo. With so many readers you have to cope with the most diverse requirements. What can I say it's hot here but I read online that you will have a Torrid Saharan and August. I embrace you. Abigail59
RispondiEliminaGabry, sono Abigail White al solito precorri i tempi! Hai postato Paradises liebe il film denuncia del regista austriaco Ulrich Seidl del 2012, a testimoniare che anche le donne come gli uomini, corrono dietro a “scribi e farisei ipocriti” ! E non vogliono responsabilità, si dicono invece certe di aver compiuto un azione nobile e di aver contribuito allo sviluppo economico di un paese in difficoltà. Ormai rispetto al sesso come droga e curiosità, le differenze di genere si assottigliano sempre più. Ti leggo sempre e mi piaci sempre più anche quando posti donnine mature succinte per i tuoi studenti!! Dico bene? Scherzo. Con tanti lettori devi tenere testa alle richieste più disparate. Che dire qui fa caldo ma leggo in rete che avrete un torrido e sahariano agosto. Ti abbraccio. Abigail59
Sono Franca Poggiolini di Firenze. Gabry, mi presento. Sono lettrice in un centro studi religioso. Noto che, sul tuo Blog, nonostante nudi, donnine allegre ed altro, hai una solida conoscenza degli argomenti che tratti. E sono dei più disparati. Ma come fai? Sul mio blog personale tratto solo di problemi storico – religiosi legati alla condizione della donna. Tu spazi dalla storia al corpo umano, dalla cinematografia al gossip, da problemi legali alla letteratura! A volte se non trovo le cose su Wikipedia vengo da te. Ti devo prospettare un argomento che già hai trattato. Cosa ne pensi?
RispondiElimina- La situazione delle donne in Palestina al tempo di Gesù era decisamente quella di subordinazione agli uomini, di esseri inferiori. Nonostante il fatto che vi siano state diverse eroine registrate nelle Scritture, secondo i rabbini del tempo - e per molto tempo dopo - le donne non avevano il diritto di studiare le Scritture (Torah). Un rabbino del primo secolo, Eliezer, pone il punto forte:
"Piuttosto che affidare la Torah ad una donna, essa andrebbe bruciata... Chi insegna a sua figlia la Torah è come se le insegnasse la lascivia."
Ti saluto Francesca66
Ciao, sono Nina Volpe,
RispondiEliminati ricordi di me, erano gli inizi del blog nell’estate scorsa? Ecco quello che ti dissi: - “Dici pure al tuo amico che quella donna che lo fa soffrire è solo una masnadiera, una donna che non ama nessuno, egoista, falsa e spergiura. Chi ama, ama e basta! Non ho mai sentito di donne sposate, frivole che cercano l’amante per avere uno straccio d’amore! Chi ha i soldi fa questo per sport, per noia o per vizio. Una donna vera, una femmina innamorata, non baratta l’amore con un avventura. Se ha problemi in famiglia o li risolve o si innamora, ma non cerca amanti a ripetizione. Anche se dopo decine di anni. Se cerca l’amore, e dice di averlo trovato, non lo abbandona per un altro. Le storie d’amore vere non si esauriscono, si esauriscono solo le “storie” fatte di sesso, pressappochismo, noia e menzogne! Per me, io ho avuto una vita tempestosa, ma dopo ho trovato l’amore e sono 15 anni che voglio solo vivere la mia storia. Ciao Nina66”
Gabry ma oggi come stai? Certamente meglio. Ne hai fatta di strada. L’articolo sul turismo sessuale femminile calza proprio a puntino alla donna che sai. Solo che lei lo esercita in casa! Se puoi mandami una mail, io ti mando le foto in costume di quest’anno, se vuoi ti autorizzo a pupplicarle. Quest’anno sono in Sardegna, ci sentiremo meno. Ti abbraccio Nina66