Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un
villaggio e una donna che si chiamava Marta lo ospitò in casa sua. Marta si
mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella
invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad
ascoltare quel che diceva. Allora Marta si fece avanti e disse: - Signore, non
vedi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille di aiutarmi! Ma il
Signore le rispose: - Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe
cose! Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno
gliela porterà via. Luca,10:38,42
Guercino - Apparizione di Cristo alla Madre, Cento, Pinacoteca, 1629 |
Tuttavia,
Gesù non pensava al ruolo delle donne in termini così ristretti, non pensava dovessero solo occuparsi della
casa. Gesù rigettò direttamente lo stereotipo che il giusto posto della
donna fosse la casa, durante la visita a casa di Marta e Maria (Lc. 10:38). Marta aveva il tipico ruolo di donna,
(“Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche” Lc.
10:40). Maria aveva il tipico ruolo maschile (“Marta aveva una sorella
chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.” Lc. 10:39).
Guercino - Vergine con bambino tra 4 santi |
Marta, apparentemente, pensava che
Maria “fosse fuori dal suo posto” avendo scelto il
ruolo dell’intellettuale, ma la risposta di Gesù fu un rifiuto di
forzare tutte le donne a quello stereotipo; Egli trattò Maria come una persona, le cui più alte facoltà sono l’intelletto e lo
spirito, e dimostrò che le era concesso di sedere lì e di ascoltare, che
era la cosa più importante (disse Gesù: “Maria ha
scelto la parte buona che non le sarà tolta” (Luca 10:42). E ancora, se
ci si ricorda della restrizione palestinese sulle donne attraverso lo studio
delle Scritture o l’insegnamento dei rabbini, è difficile immaginare come Gesù
possa essere più chiaro nella sua insistenza sul fatto che le donne fossero chiamate alla vita spirituale e intellettuale
proprio come gli uomini.
Guercino - L'adultera |
C'è almeno un altro esempio raccontato nei
Vangeli, quando Gesù pronunciò più o meno lo stesso messaggio (Lc 11:27). Un giorno, durante la predicazione di
Gesù, una donna dalla folla apparentemente e profondamente colpita , forse
immaginando come sarebbe stata felice ad avere Gesù come figlio, alzò la voce
per fare un complimento a Gesù tramite sua madre: «Beato
il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!». Ma il
complimento che lei fa è alquanto riduttivo sulla figura della donna spirituale e
intellettuale, in quanto era tipico a quel tempo riferirsi alle donne
come “allevatrici di figli” e quindi il loro utero e
mammelle erano sempre un riferimento, in quanto di vitale importanza per
la riproduzione (purtroppo anche oggi, nella società occidentale, la donna
continua ad essere un oggetto di desiderio).
Guercino - La Maddalena tra due angeli |
Ma Gesù rispose: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica!» Riflettendo su questo testo, è difficile immaginare
come il principale punto potesse essere qualcosa di sostanzialmente diverso da
quello esposto. Gesù ha voluto rimpiazzare l’importanza spirituale e intellettuale di una donna al
posto di quella materiale. E il suo messaggio è ovviamente universale,
ma avrebbe potuto scegliere un uomo per questo esempio, invece ha scelto proprio una donna come messaggio. In molti modi, Gesù vuole comunicarci della pari
dignità delle donne. Questo suo sforzo lo troviamo, anche nella sua parabola
della donna che ha trovato la dramma (Lc. 15:8).
Jacopo Bassano - Cristo e l'adultera - 1535 - Palazzo Pretorio - Bassano del Grappa, Museo Civico |
Qui Gesù proietta Dio nell'immagine della donna. Luca racconta che il
disprezzato esattore fiscale e dei peccatori erano raccolti attorno a Gesù e,
di conseguenza, i farisei
e gli scribi si lamentarono. Gesù, dunque, racconta tre parabole in
fila, in cui è raffigurato Dio profondamente preoccupato per ciò che era andato
perduto. La prima parabola è quella della pecora
smarrita (Luca 15:1-7) in cui il pastore ha lasciato le novantanove
pecore per ritrovare quella persa (Dio è il pastore).
Guercino - Cristo e la samaritana |
La seconda parabola è
quella della dramma perduta in cui una donna ha
perso una moneta (la donna è Dio). La terza è quella del figliol prodigo (il padre è Dio). Gesù non vuole
ovviamente ridurre Dio alla nozione femminile. In realtà, sembra che Gesù abbia
voluto includere questa immagine femminile volutamente, di fronte a tutti gli scribi e i farisei, che tra
coloro che, più di tutti, denigravano le donne.
Ci sono stati alcuni casi della storia cristiana, in cui lo Spirito
Santo è stato associato con un personaggio femminile, per esempio, nella
Didascalia Siriana in cui, parlando di vari uffici nella Chiesa, afferma: "La diaconessa tuttavia dovrebbe essere onorata da voi
come tipo dello Spirito Santo".
Guercino - Il ritorno del figliol prodigo |
Sarebbe interessante fare un
indagine per vedere se queste immagini di Dio, qui presentate da Luca sono
state sempre utilizzate in un modo trinitario, dando in tal modo allo Spirito
Santo una tipologia femminile. Un risultato
negativo dell'investigazione sarebbe sia significante che positivo, a favore di
questo passaggio sembra essere particolarmente adatto per l'interpretazione
trinitaria: il figliol prodigo, il padre è Dio
il Padre (questa interpretazione è stata in realtà molto comune nella storia
cristiana). Dato che Gesù si identifica, come altrove, nel Buon Pastore, il
pastore che va in cerca della pecorella perduta è Gesù, il Figlio (questa interpretazione standard è riflessa, tra le
altre cose, nella figura che ritrae Lui che porta la pecorella ritrovata sulle sue spalle). La donna che va in cerca della moneta perduta
dovrebbe logicamente essere metaforicamente lo Spirito
Santo.
Guercino - Cristo e la samaritana al pozzo |
Questa interpretazione è esistita sempre
ma non è stata mai considerata. E questa perdita di logica può essere
sicuramente attribuita alla cultura
generale denigratoria delle donne e il ripudio delle dee pagane, benché
il ripudio da parte dei cristiani degli dèi pagani non risultò nella negazione
di una discendenza di Dio al maschile. Da
queste evidenze dovrebbe essere chiaro e lampante che Gesù difendeva vigorosamente e radicalmente le donne e
promuoveva la loro pari dignità e uguaglianza
in una società maschilista
come era quella del suo tempo.
Jacopo Bassano - Sant'Anna con Maria bambina tra San Girolamo e San Francesco - 1541 - Bassano del Grappa, Museo Civico |
Caro Gabry,
RispondiEliminasono Antonietta Ruggiero, ti inoltro un mio commento cui ancora non hai fatto cenno. Lo so siamo in tanti, ma vorrei vedere almeno un tuo scritto!
“Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo quasi 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonietta57”
Gabry sono Angelo Martini,
RispondiEliminaun Neurologo con la passione per la linguistica. Mi affascina il tuo variopinto Blog, fatto di Manifestazioni affettive (vedi amore) Studi linguistici (vedi area Broca) Studi letterari e artistici, Psicologia, Anatomia funzionale, Settima arte ecc Praticamente una specie Omnia sull’amore umano! Quando accendo il PC spesso faccio una capatina da te e ne esco sempre meravigliato! Come fai a gestire 150.000 presenze? Vorrei vedere come lavori! Il mio Blog è così di nicchia che riguarda solo il mio lavoro. A volte non ci entro nemmeno io. Dammi, se vuoi, il tuo tel voglio sentirti! Ciao Angelo50
Salve Gabry,
RispondiEliminaSono Vanna Carrera, scusami, riporto quello che dissi 6 mesi fa sui tuoi Blog. Ora col senno del poi confermo quella prima fugace impressione e rimango sbalordita. Ti scrivo una mail più articolata per fare l’analisi delle tue credenziali.
“Credevo fossi un appassionato dell’amore, come il nostro gruppo, invece scopro, per caso, che hai un altro blog sulla Didattica da primo premio. Formidabile, stellare, ho dato una scorsa ad alcuni argomenti e li ho segnalati a delle amiche insegnanti che sono rimaste senza fiato. Premi nobel, studi sul cervello, teorie su 3 cervelli e 9 intelligenze, un vero rompicapo! Ma chi sei in realtà. Davvero uno da prendere con le molle e da conoscere fisicamente da vicino. Ha detto bene Sonia Lunardi che ti conosce da sei mesi, ti descrive intelligente, appassionato, simpatico, almeno è l’opinione corrente tra noi. Sono la più giovane del gruppo, lavoro in istituto di ricerca e sono a mezzo tra passione e scienza. Tutte vorremmo per davvero conoscerti da vicino, ti ritengono stimolante sotto ogni punto di vista. Per ora, non appena ho dato un esame di specializzazione, ti leggerò parecchio. Poi se si scende al sud ti vogliamo un paio di giorni per noi. Sonia scende a Scalea nel mese di settembre, dove tiene una casa al mare. L’anno scorso dopo averti visto col gruppo a Napoli ad un Convegno Docenti, era entusiasta della tua conoscenza. Spero che quest’anno tocchi a noialtre. Vanna69”