Gli
uomini "hanno inventato" il tradimento perché ritengono che l'unico
modo per garantirsi la discendenza sia possedere la donna in modo esclusivo. E
non è un caso che in queste società a stampo maschile ad essere colpevolizzato
e punito sia prevalentemente il tradimento femminile». Pensateci!
Da più parti
sembra oggi elevarsi un unico monito: giovani - e meno giovani - siate
fedeli! Un invito, anzi un comandamento, che la religione ha da sempre
sostenuto, insegnando a "non
desiderare la donna d'altri" e a "non
commettere adulterio", in modo da mantenersi sempre retti ed
evitare così di commettere un peccato... mortale. Anche in tempi più recenti,
la Chiesa ha richiamato energicamente i suoi fedeli all'osservanza del IX° comandamento, ribadendo
l'importanza del vincolo matrimoniale, la sua inviolabilità e la santità della
famiglia.
Pamela Prati - La diva del Bagaglino ! |
Non solo la legge di Dio, ma anche quella degli uomini punisce da
sempre il comportamento immorale. Nei tempi più bui, le
pubbliche frustate, i marchi a fuoco, il rogo o il linciaggio erano
condanne abituali e scontate per chi commetteva adulterio; e ancora oggi,
pratiche analoghe si attuano alle traditrici dei Paesi islamici e di alcune regioni asiatiche,
per non parlare del
"delitto d'onore" di casa nostra. E se non è il corpo a farne
direttamente le spese, chi tradisce non è esente dalla sofferenza: rottura di
un legame affettivo, umiliazione e allontanamento
dei figli. La più moderna legislazione, infatti, si è spesso dimostrata
particolarmente sensibile al tema dell'infedeltà, proteggendo
di più chi è stato tradito: sono molte le cause di divorzio in cui il
tradimento di un coniuge si è rivelato determinante per stabilire l'affidamento
dei figli, nonché il versamento degli alimenti e il pagamento delle spese processuali.
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E cosa dire del richiamo all'ordine morale dei comportamenti che anni fa l'ex-ministro
della Pubblica Istruzione D'Onofrio ha lanciato agli studenti? «Mi raccomando, siate monogami»
esortava il ministro per prevenire e arrestare il contagio del virus
dell'Aids. Insomma, a quel tempo, in attesa di trovare una cura, lo Stato
invitava all'astinenza e alla fedeltà, condizioni indispensabili non solo a
salvaguardare la propria anima, ma - a quanto pare - anche il corpo. Tutto,
dunque, sembra spingere l'uomo a investite le sue energie sessuali su una sola persona, il marito o
la moglie, ma gli anatemi della Chiesa, le punizioni della società e le
malattie non sono sufficienti a domare il suo comportamento libertino. Il
codice morale, infatti, non ha impedito agli uomini e alle donne di tradire i
rispettivi partner e, nonostante l'attitudine a considerare immorale l'adulterio
(da un recente sondaggio Makno emerge che il 74%
degli intervistati lo considera un fatto grave,
immorale e intollerabile) e il conseguente senso di colpa, si continua a
cercare un compagno al di fuori del rapporto di coppia.
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Lo sostiene Helen
Fisher nel suo libro Anatomia dell'Amore riportando alcune interessanti
statistiche americane che dimostrano quanto il tradire sia un costume
diffuso: «...il famoso rapporto Kinsey, che
si riferisce al periodo compreso tra la fine degli anni '40 e i primi anni'50, affermava che
oltre un terzo dei mariti era infedele... e un quarto delle donne intervistate
aveva avuto rapporti extraconiugali prima dei
quarant'anni». La rivoluzione sessuale
degli anni '60/'70 non modifica sostanzialmente questi dati, ma negli
anni '90 il quorum tocca il 70% di tutti gli
americani - continua la Fisher - ha almeno una relazione extraconiugale nel corso della vita
matrimoniale».
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Oggi dopo il cosiddetto Rapporto della Lingerie Lelo 2012
(commerciale) si sfiora a macchia di leopardo l’88
- 90% Anche in Italia la situazione non è tanto diversa da quanto accade
oltreoceano. Un recente sondaggio ha rivelato che 8 italiani su 10 tradiscono
e non credono più alla fedeltà: infatti, alla domanda "è possibile
rimanere fedeli?", il 78% degli intervistati risponde di no e a quella
"ha mai tradito il partner?", 74 soggetti
su 100 ha risposto affermativamente.
Vissuto con
grandi sensi di colpa o in allegria, tenuto segretamente nascosto o confessato
a chiunque, salvezza di una coppia in crisi o motivo di divorzio, il tradimento continua a esercitare una forte
attrazione.
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Ma cosa spinge l'uomo verso questa "irresistibile"
esperienza? Se i motivi personali o le circostanze che portano l'individuo a
tradire possono essere diversi, è comunque possibile riconoscere un denominatore
comune nella trasgressione di una regola rigorosamente sancita dalla società,
dalla religione e dalla cultura. L'idea di tradimento
è così radicata da non poter essere scossa da nessuna esperienza storica, è
così irrazionale da sfuggire ad ogni controllo. La stessa società ha
sempre avuto difficoltà a far rispettare una norma che la maggioranza delle
persone vìola. Tutto questo dimostra l'antichità e il potere arcaico del
tradimento e, in questo senso, tradire equivarrebbe a incontrare energie primitive, in grado
di favorire un cambiamento, una trasformazione.
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Ecco perché il tradimento mantiene
in ogni tempo e in ogni luogo il suo fascino
misterioso, legato alla possibilità di infrangere un tabù, di sfidare inconsapevolmente una legge e, di conseguenza,
affermare la propria superiorità e potenza. Così, è facile comprendere come l'adulterio,
inteso come rottura del vincolo matrimoniale ritenuto sacro, rappresenti
simbolicamente il superamento di un limite. Se, viceversa, l'infedeltà fosse
legittimata e apertamente tollerata, molto probabilmente non si continuerebbe
a tradire con la stessa intensità. Infatti, sono soprattutto l'alone di mistero, il rischio di essere scoperti, il mantenimento
di un segreto, l'oltraggio alla morale comune e l'affermazione della
potenza a fare del tradimento un'esperienza irrinunciabile.
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Purchè si tratti di
infrangere il dictat matrimoniale questo va ancora bene, ma se tradire
significa tradire sempre e
chiunque allora è un problema psichico che porta all’annientamento del se e alla dissoluzione della personalità.
L'infedeltà?
E un' invenzione maschile
A sostenerlo e
Vivtana Kasam, giornalista del Corriere della Sera,
la quale in merito al tema del tradimento sottolinea: «Secondo alcuni studi
sulle società matriarcali risulterebbe che il sesso sia praticato liberamente anche dalle donne.
In particolare: esistono alcune isole della Polinesia
cui le giovani donne sono completamente libere di fare l'amore e di fare figli (dei quali si occupa
abitualmente la nonna) dove, come e quando vogliono.
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Le ragazze non vivono
con i maschi e praticano il sesso con chi desiderano;
diventando accuditrici dei figli solo quando la loro prima figlia mette alla luce un bimbo. È
comprensibile come, in questa tipo di società, il
concetto di tradimento sia del tutto inesistente, mentre, al contrario,
regna sovrano nelle società patriarcali: gli uomini "inventano" il
tradimento perché ritengono che I'unico modo per
garantirsi la discendenza sia possedere la donna in modo esclusivo. E
non è un caso che in queste società a stampo maschile
ad essere colpevolizzato e punito sia prevalentemente il tradimento femminile».
Ciao, Gabry,
RispondiEliminasono ancora una volta Elena Venturini. Ti ho mandato mail in continuazione ma non rispondi. Ci credo leggo che siamo 155.000 che ti seguono e tu tiri dritto avanti. Ok fai bene ma se puoi ricordati di me. Ti inoltro il vecchio sms di marzo. In bocca al lupo!
“ E’ proprio vero che i sentimenti sono quasi scomparsi. Se ciò che dici è vero sei una mosca bianca! La foto però fa sognare. Hai delle labbra da baciare …. E io di labbra me ne intendo! Sembri felice tra i rami degli alberi. Ho letto tutto il tuo blog e ogni giorno cerco un nuovo post. Ho anche io un blog e se vuoi ti do le coordinate via email. Spero che il tuo nome sia Gabriele visto che ti posti Gabry. Dalla foto devi essere un cinquantenne deluso come me. Un bacio e un abraccio. Elena60”
Gabry, te lo ripeto ancora, la prossima volta che senti Debora dille che voglio anche io partecipare al Blog con un mio scritto sulle Mille e una notte! Ciao! Giusy Amendola65
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