«Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento
denari e l'altro cinquanta. E poiché non avevano di che pagare condonò il
debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose:
«Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai
giudicato rettamente». (Luca 7:36ss)
Ci
sono, naturalmente, numerose occasioni descritte nei Vangeli in cui le donne
sono trattate dagli uomini come esseri e cittadini
di seconda classe. Ci sono anche situazioni in cui le donne sono state
trattate non come persone ma addirittura come
oggetti sessuali, e ci si aspettava che Gesù avrebbe fatto lo stesso. Le
aspettative sono state però del tutto deluse. Una di queste occasioni si è
verificata quando Gesù è stato invitato a cena a casa di un fariseo scettico, Simeone, (Lc
7:36 ss.) e di una donna dalla cattiva reputazione che, appena entrò
Gesù, gli lavò i piedi delle sue lacrime e glie li asciugò con i suoi capelli.
Cristo Risorto e Maria - El Greco |
Ma il fariseo la vedeva soltanto come oggetto di desiderio sessuale:"Il
fariseo... disse a se stesso, «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è
una peccatrice». Ma Gesù deliberatamente respinse questo approccio per la donna
come oggetto sessuale rimproverando il fariseo. Disse: «Simone, ho qualcosa da
dirti». Ed egli: «Maestro,
di' pure». «Un creditore aveva due
debitori; l'uno gli doveva cinquecento
denari e l'altro cinquanta. E poiché non avevano di che pagare condonò
il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose:
«Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente».
Maria Immacolata - Tiepolo |
E,
voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato
in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di
lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un
bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Perciò,
io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati,
perché ha molto amato; ma colui a cui poco è
perdonato, poco ama». Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». Quelli che
erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che
perdona anche i peccati?» Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace».
Cena in casa di Simone il fariseo - Moretto |
Gesù
quindi, qui trasgredisce anche l’usanza di parlare
alle donne in pubblico, a maggior ragione che qui si parla di una peccatrice, di una
prostituta. Una situazione simile si è verificata quando gli scribi e i farisei
avevano colto in fragrante in donna adultera.
La legge mosaica diceva che tali donne andavano lapidate (Deut. 22: 22). I farisei volevano vedere se Gesù
avrebbe infranto quindi la legge mosaica e lo volevano mettere alla prova. In
realtà se Gesù avesse detto "Sì" per la lapidazione, egli avrebbe
violato il diritto romano,
che limitava la pena capitale, e se avesse
detto "No," sarebbe stato in contrasto con legge mosaica. Gesù,
ovviamente, sfugge alle loro insidie e si
rivolge direttamente agli accusatori: "Se c'è tra voi uno che non ha
peccato, sia il primo a lanciare una pietra contro di lei!" (Giovanni 8:7).
Gesù e La donna peccatrice - quadro di G. Schnoor |
E accusati dalla loro coscienza,
uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi
fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo.
Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non
peccare più». Con il suo atteggiamento Gesù quindi, non approva il peccato, lo condanna,
ma ciò che non condanna invece è il peccatore, che va
perdonato. Tutti e tre i Vangeli sinottici inseriscono al centro il
racconto della resurrezione della figlia Giairo, la storia della guarigione di
un donna che era malata di un flusso di sangue (l’emorroissa) da dodici anni, e
quindi ritenuta impura (Mt 9:20; Mc. 5:25; Lc.
8:43). Ella disse fra sé e sé: «Se riesco a toccare almeno la sua veste, sarò
guarita»".
Cristo Risorto e S. Tommaso - Rembrandt |
Gesù la guarì per la sua fede. Il senso di degradazione
e di contagio che sono gravate su di lei per dodici anni è stato senza dubbio
estremamente opprimente. Gesù si fece toccare da lei, nessuno lo avrebbe fatto
perché si sarebbe lasciato
contagiare dalla sua impurità, secondo la legge levitica (Lev. 15:19). Quindi Egli
rompe le usanze e le abitudini. In un'altra occasione, Gesù viola
deliberatamente e nuovamente il codice comune in materia di rapporto tra uomini e donne. Si racconta della
storia della Samaritana al
pozzo di Giacobbe (Giovanni 4:5).
Gesù attende presso il pozzo al di fuori del villaggio, mentre i suoi discepoli
erano in cerca di cibo. Una Samaritana si avvicina per attingere acqua.
Cristo e l'adultera - Aert de Gelder - 1683 |
Normalmente, un Ebreo non
rivolgerebbe la parola ad un Samaritano, come ha sottolineato la donna.
Ma anche un uomo di norma non deve parlare ad una donna in pubblico (quindi
questo equivarrebbe a trasgredire la legge due
volte nel caso di un rabbino). Tuttavia, Gesù avviò una conversazione la
donna. La donna è consapevole del fatto di essere sia samaritana che donna, e l’azione di Gesù è
fuori dal comune, infatti lei ha risposto: «Come mai tu
che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una
donna samaritana?». I suoi discepoli tornando rimasero sorpresi di
trovarlo a parlare con una donna, anche se nessuno di loro ha chiese lui
spiegazioni. E’ ovvio che l’atteggiamento di Gesù, serviva per abolire la disuguaglianza
etnica, sessuale e sociale del tempo, dando esempio ai suoi discepoli.
Natività - Correggio (particolare) |
Proprio
come quando Gesù si è rivelato a Marta e Maria durante
la resurrezione di Lazzaro, Gesù si rivela qui in uno dei suoi ruoli
chiave, il Messia (Giovanni 4:25) ad un
donna che immediatamente rese testimonianza agli abitanti di un villaggio. E
'interessante notare inoltre che, apparentemente, la
testimonianza delle donne ha un maggior peso tra i Samaritani che non
tra gli ebrei. Molti Samaritani di quella città credettero in Lui per la forza
della testimonianza della donna. Sembra che Giovanni, nel suo Vangelo, abbia
voluto rafforzare l’idea di dignità e la considerazione che Gesù aveva per le
donne, ponendole sempre in
un primo piano per quanto riguarda l’annuncio della salvezza.
La Santa Famiglia - Guido Reni |
Un’altra
osservazione fondamentale va fatta a questa storia. Come la folla dei
samaritani era a piedi per vedere Gesù, egli stesso parlava ai suoi discepoli
riguardo ai campi pronti per il raccolto e
li invitava a raccogliere ciò che altri avevano seminato . Stava chiaramente
parlando delle anime degli uomini e molto
probabilmente si riferiva direttamente ai Samaritani. Ma sembra anche che l'evangelista Giovanni volesse includere la
Samaritana tra i “seminatori”, perché subito dopo aver raccontato
quest’episodio, ha aggiunto: “Molti Samaritani di quella città credettero in
lui a motivo della testimonianza resa da quella
donna” (Giovanni 4:39) Una delle più importanti posizioni prese da Gesù
riguardo la dignità delle donne è stata quella
sul matrimonio (Mt. 19:1-12). I discepoli
gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non
conviene prender moglie». Gesù infatti espresse una visione di parità tra uomo e donna, i quali
hanno diritti e doveri allo stesso modo senza parzialità. Gli ebrei avevano più mogli
(ma non era possibile per le donne avere più mariti), questo era loro permesso dall’Antico Testamento, ma Gesù abolì
anche questa usanza. Gesù non permise più né la
poligamia, né il divorzio agli uomini, e li portò alla stessa situazione
delle donne.
Rembrandt - L'adultera |
Sia l'uomo che la donna dovevano avere la stessi diritti e
responsabilità nei rapporti l’uno verso l'altro (Mc.10:2;
Mt. 19:3). Questo atteggiamento di Gesù è stato uno dei pochi che è
stato completamente assimilato dalla Chiesa cristiana, senza dubbio in parte perché è stata
rafforzata da condizioni sociologiche e storiche. Tuttavia, il concetto della
parità dei diritti e delle responsabilità non è stata molto estesa oltre il matrimonio cristiano.
Il ruolo delle donne è sempre stato Casa e Chiesa,
con un ruolo molto misero in quest’ultima.
Caro Gabry
RispondiEliminaGià inviato ad aprile, vorrei una risposta, grazie!
“Sono Lucia Libovi sempre ossessionata dai tuoi post sul sesso e la Bibbia. Prendo a prestito il caso di Lot e le figlie Splendido il corredo iconografico per ciascun personaggio. Hai cercato nella Storia Sacra i migliori artisti. Ma insinuare l’incesto in un libro sacro è troppo forte. Ho cercato sui testi in rete ma la realtà è sempre la stessa. Ci sono dei soggetti e dei temi che nel corso dei secoli, o magari in certi particolari periodi sono stati utilizzati dagli artisti per dei, diciamo così, secondi fini. Il concetto è sempre più o meno il solito: nei secoli passati gli artisti non potevano rappresentare liberamente soggetti erotici o comunque contrari alla morale cristiana dominante e perciò lo facevano utilizzando dei sotterfugi e dei pretesti. In pratica ogni occasione era buona per farlo, bastava trovare il soggetto giusto. Per esempio l’episodio biblico di Lot e delle sue due figlie si prestava particolarmente e non a caso veniva utilizzato di frequente per rappresentare quello che non si sarebbe potuto rappresentare. Per prima cosa ecco in sintesi la storia che si trova nel libro della Genesi (non è peraltro l’unica con risvolti scabrosi). Lot fu l’unico abitante di Sodoma, assieme alle due figlie, che si salvo dalla distruzione della città punita per la malvagità dei suoi abitanti. I tre si rifugiarono in una caverna. Dopo qualche tempo le due figlie cominciarono a desiderare di avere dei figli, ma visto che nella regione non c’era più nessun uomo ad eccezione del padre, decisero di farlo ubriacare e poi di accoppiarsi con lui per avere una discendenza. Ovviamente dei vari momenti della vita di Lot questo fu uno dei più gettonati dai pittori. Il punto è che in molti casi gli artisti sfruttarono questo ghiotto pretesto per raffigurare corpi nudi e riferimenti più o meno espliciti all’atto sessuale. In linea di massima lo schema è sempre il solito: sullo sfondo si vede la città di Sodoma in fiamme, mentre in primo piano appaiono Lot con una o con tutte e due le figlie nell’atto di gozzovigliare con brocche di vino bene in evidenza. Di solito le due donne sono in abiti discinti, o talvolta senza nulla addosso. Poi ci sono artisti che si spingono oltre come Albrecht Altdorfer o Hendrik Goltzius che non ci nascondono quasi nulla ed anzi direi che ne approfittano per dare sfogo ai loro bassi istinti. Addirittura i Musulmani credono che Lot sia un profeta, al contrario degli ebrei e dei cristiani. La notizia che Lot abbia fatto concepire le proprie figlie in stato di ebbrezza (Genesi 19,30-36) non è menzionata nel Corano, anzi la si considera una calunnia. Il Corano dice che dal popolo di Lot erano state bandite e avevano insistito alla pratica omosessuale. Mi chiedo perché inserire nel Libro Sacro un episodio così abominevole. Non serve nemmeno per le popolazioni che si crearono dalla progenie dei bambini nati dalle 2 perverse sorelle. Come vedi ti leggo sempre anche se sei pieno di nudi e di gossip. Eppure tu sei come sei, e io ti voglio così. Continua, ti voglio bene! Lucy56”
Caro Gabry,
RispondiEliminasono Antonietta Ruggiero, ti inoltro un mio commento cui ancora non hai fatto cenno. Lo so siamo in tanti, ma vorrei vedere almeno un tuo scritto!
“Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo quasi 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonietta57”
Gabry sono Angelo Martini,
RispondiEliminaun Neurologo con la passione per la linguistica. Mi affascina il tuo variopinto Blog, fatto di Manifestazioni affettive (vedi amore) Studi linguistici (vedi area Broca) Studi letterari e artistici, Psicologia, Anatomia funzionale, Settima arte ecc Praticamente una specie Omnia sull’amore umano! Quando accendo il PC spesso faccio una capatina da te e ne esco sempre meravigliato! Come fai a gestire 150.000 presenze? Vorrei vedere come lavori! Il mio Blog è così di nicchia che riguarda solo il mio lavoro. A volte non ci entro nemmeno io. Dammi, se vuoi, il tuo tel voglio sentirti! Ciao Angelo50