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lunedì 5 agosto 2013

Gesù, le donne e la legge











«Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». (Luca 7:36ss)






Ci sono, naturalmente, numerose occasioni descritte nei Vangeli in cui le donne sono trattate dagli uomini come esseri e cittadini di seconda classe. Ci sono anche situazioni in cui le donne sono state trattate non come persone ma addirittura come oggetti sessuali, e ci si aspettava che Gesù avrebbe fatto lo stesso. Le aspettative sono state però del tutto deluse. Una di queste occasioni si è verificata quando Gesù è stato invitato a cena a casa di un fariseo scettico, Simeone, (Lc 7:36 ss.) e di una donna dalla cattiva reputazione che, appena entrò Gesù, gli lavò i piedi delle sue lacrime e glie li asciugò con i suoi capelli. 







Cristo Risorto e Maria  - El  Greco








Ma il fariseo la vedeva soltanto come oggetto di desiderio sessuale:"Il fariseo... disse a se stesso, «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice». Ma Gesù deliberatamente respinse questo approccio per la donna come oggetto sessuale rimproverando il fariseo. Disse: «Simone, ho qualcosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». 








Maria Immacolata - Tiepolo








E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». Quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace». 








Cena in casa di Simone il fariseo - Moretto








Gesù quindi, qui trasgredisce anche l’usanza di parlare alle donne in pubblico, a maggior ragione che qui si parla di una peccatrice, di una prostituta. Una situazione simile si è verificata quando gli scribi e i farisei avevano colto in fragrante in donna adultera. La legge mosaica diceva che tali donne andavano lapidate (Deut. 22: 22). I farisei volevano vedere se Gesù avrebbe infranto quindi la legge mosaica e lo volevano mettere alla prova. In realtà se Gesù avesse detto "Sì" per la lapidazione, egli avrebbe violato il diritto romano, che limitava la pena capitale, e se avesse detto "No," sarebbe stato in contrasto con legge mosaica. Gesù, ovviamente, sfugge alle loro insidie e si rivolge direttamente agli accusatori: "Se c'è tra voi uno che non ha peccato, sia il primo a lanciare una pietra contro di lei!" (Giovanni 8:7). 







Gesù e La donna peccatrice - quadro di G. Schnoor







E accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più». Con il suo atteggiamento Gesù quindi, non approva il peccato, lo condanna, ma ciò che non condanna invece è il peccatore, che va perdonato. Tutti e tre i Vangeli sinottici inseriscono al centro il racconto della resurrezione della figlia Giairo, la storia della guarigione di un donna che era malata di un flusso di sangue (l’emorroissa) da dodici anni, e quindi ritenuta impura (Mt 9:20; Mc. 5:25; Lc. 8:43). Ella disse fra sé e sé: «Se riesco a toccare almeno la sua veste, sarò guarita»". 








Cristo Risorto e S. Tommaso - Rembrandt






Gesù la guarì per la sua fede. Il senso di degradazione e di contagio che sono gravate su di lei per dodici anni è stato senza dubbio estremamente opprimente. Gesù si fece toccare da lei, nessuno lo avrebbe fatto perché si sarebbe lasciato contagiare dalla sua impurità, secondo la legge levitica (Lev. 15:19). Quindi Egli rompe le usanze e le abitudini. In un'altra occasione, Gesù viola deliberatamente e nuovamente il codice comune in materia di rapporto tra uomini e donne. Si racconta della storia della Samaritana al pozzo di Giacobbe (Giovanni 4:5). Gesù attende presso il pozzo al di fuori del villaggio, mentre i suoi discepoli erano in cerca di cibo. Una Samaritana si avvicina per attingere acqua. 







Cristo e l'adultera - Aert de Gelder - 1683







Normalmente, un Ebreo non rivolgerebbe la parola ad un Samaritano, come ha sottolineato la donna. Ma anche un uomo di norma non deve parlare ad una donna in pubblico (quindi questo equivarrebbe a trasgredire la legge due volte nel caso di un rabbino). Tuttavia, Gesù avviò una conversazione la donna. La donna è consapevole del fatto di essere sia samaritana che donna, e l’azione di Gesù è fuori dal comune, infatti lei ha risposto: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I suoi discepoli tornando rimasero sorpresi di trovarlo a parlare con una donna, anche se nessuno di loro ha chiese lui spiegazioni. E’ ovvio che l’atteggiamento di Gesù, serviva per abolire la disuguaglianza etnica, sessuale e sociale del tempo, dando esempio ai suoi discepoli.







Natività - Correggio (particolare)









Proprio come quando Gesù si è rivelato a Marta e Maria durante la resurrezione di Lazzaro, Gesù si rivela qui in uno dei suoi ruoli chiave, il Messia (Giovanni 4:25) ad un donna che immediatamente rese testimonianza agli abitanti di un villaggio. E 'interessante notare inoltre che, apparentemente, la testimonianza delle donne ha un maggior peso tra i Samaritani che non tra gli ebrei. Molti Samaritani di quella città credettero in Lui per la forza della testimonianza della donna. Sembra che Giovanni, nel suo Vangelo, abbia voluto rafforzare l’idea di dignità e la considerazione che Gesù aveva per le donne, ponendole sempre in un primo piano per quanto riguarda l’annuncio della salvezza. 







La Santa Famiglia - Guido Reni







Un’altra osservazione fondamentale va fatta a questa storia. Come la folla dei samaritani era a piedi per vedere Gesù, egli stesso parlava ai suoi discepoli riguardo ai campi pronti per il raccolto e li invitava a raccogliere ciò che altri avevano seminato . Stava chiaramente parlando delle anime degli uomini e molto probabilmente si riferiva direttamente ai Samaritani. Ma sembra anche che l'evangelista Giovanni volesse includere la Samaritana tra i “seminatori”, perché subito dopo aver raccontato quest’episodio, ha aggiunto: “Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna” (Giovanni 4:39) Una delle più importanti posizioni prese da Gesù riguardo la dignità delle donne è stata quella sul matrimonio (Mt. 19:1-12). I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie». Gesù infatti espresse una visione di parità tra uomo e donna, i quali hanno diritti e doveri allo stesso modo senza parzialità. Gli ebrei avevano più mogli (ma non era possibile per le donne avere più mariti), questo era loro permesso dall’Antico Testamento, ma Gesù abolì anche questa usanza. Gesù non permise più né la poligamia, né il divorzio agli uomini, e li portò alla stessa situazione delle donne. 







Rembrandt - L'adultera







Sia l'uomo che la donna dovevano avere la stessi diritti e responsabilità nei rapporti l’uno verso l'altro (Mc.10:2; Mt. 19:3). Questo atteggiamento di Gesù è stato uno dei pochi che è stato completamente assimilato dalla Chiesa cristiana, senza dubbio in parte perché è stata rafforzata da condizioni sociologiche e storiche. Tuttavia, il concetto della parità dei diritti e delle responsabilità non è stata molto estesa oltre il matrimonio cristiano. Il ruolo delle donne è sempre stato Casa e Chiesa, con un ruolo molto misero in quest’ultima.

3 commenti:

  1. Caro Gabry
    Già inviato ad aprile, vorrei una risposta, grazie!
    “Sono Lucia Libovi sempre ossessionata dai tuoi post sul sesso e la Bibbia. Prendo a prestito il caso di Lot e le figlie Splendido il corredo iconografico per ciascun personaggio. Hai cercato nella Storia Sacra i migliori artisti. Ma insinuare l’incesto in un libro sacro è troppo forte. Ho cercato sui testi in rete ma la realtà è sempre la stessa. Ci sono dei soggetti e dei temi che nel corso dei secoli, o magari in certi particolari periodi sono stati utilizzati dagli artisti per dei, diciamo così, secondi fini. Il concetto è sempre più o meno il solito: nei secoli passati gli artisti non potevano rappresentare liberamente soggetti erotici o comunque contrari alla morale cristiana dominante e perciò lo facevano utilizzando dei sotterfugi e dei pretesti. In pratica ogni occasione era buona per farlo, bastava trovare il soggetto giusto. Per esempio l’episodio biblico di Lot e delle sue due figlie si prestava particolarmente e non a caso veniva utilizzato di frequente per rappresentare quello che non si sarebbe potuto rappresentare. Per prima cosa ecco in sintesi la storia che si trova nel libro della Genesi (non è peraltro l’unica con risvolti scabrosi). Lot fu l’unico abitante di Sodoma, assieme alle due figlie, che si salvo dalla distruzione della città punita per la malvagità dei suoi abitanti. I tre si rifugiarono in una caverna. Dopo qualche tempo le due figlie cominciarono a desiderare di avere dei figli, ma visto che nella regione non c’era più nessun uomo ad eccezione del padre, decisero di farlo ubriacare e poi di accoppiarsi con lui per avere una discendenza. Ovviamente dei vari momenti della vita di Lot questo fu uno dei più gettonati dai pittori. Il punto è che in molti casi gli artisti sfruttarono questo ghiotto pretesto per raffigurare corpi nudi e riferimenti più o meno espliciti all’atto sessuale. In linea di massima lo schema è sempre il solito: sullo sfondo si vede la città di Sodoma in fiamme, mentre in primo piano appaiono Lot con una o con tutte e due le figlie nell’atto di gozzovigliare con brocche di vino bene in evidenza. Di solito le due donne sono in abiti discinti, o talvolta senza nulla addosso. Poi ci sono artisti che si spingono oltre come Albrecht Altdorfer o Hendrik Goltzius che non ci nascondono quasi nulla ed anzi direi che ne approfittano per dare sfogo ai loro bassi istinti. Addirittura i Musulmani credono che Lot sia un profeta, al contrario degli ebrei e dei cristiani. La notizia che Lot abbia fatto concepire le proprie figlie in stato di ebbrezza (Genesi 19,30-36) non è menzionata nel Corano, anzi la si considera una calunnia. Il Corano dice che dal popolo di Lot erano state bandite e avevano insistito alla pratica omosessuale. Mi chiedo perché inserire nel Libro Sacro un episodio così abominevole. Non serve nemmeno per le popolazioni che si crearono dalla progenie dei bambini nati dalle 2 perverse sorelle. Come vedi ti leggo sempre anche se sei pieno di nudi e di gossip. Eppure tu sei come sei, e io ti voglio così. Continua, ti voglio bene! Lucy56”




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  2. Caro Gabry,
    sono Antonietta Ruggiero, ti inoltro un mio commento cui ancora non hai fatto cenno. Lo so siamo in tanti, ma vorrei vedere almeno un tuo scritto!
    “Lavoro nella pubblicità in un centro del napoletano e di blog simili ne leggo quasi 100 al giorno. Tu sei ancora intatto, anche se non di primo pelo. Raccogli tutto ciò che riguarda l’amore, l’eros, la passione e si vede. Anche l’accuratezza delle situazioni. Il tuo blog non è preciso e referenziale. Non usi le tecniche che i nostri esperti adottano per accattivare i navigatori della rete. Stile asciutto, essenziale, che bada solo ad un aspetto: l’amore! Ecco perché lo leggo. Tu non devi imbrigliare nessuno. Di blog costruiti per la pubblicità ne vedo a migliaia. Ti leggo come un diario. Un libro di emozioni. E non da tanto. La foto è vera, telo dico io e tu sei autentico, non sai barare. Osservo quello che dici come se fosse un romanzo, dove accanto a una biologia asettica, ci sono pensieri immortali. Continua, mi piaci. Auguri. Non sono una ragazzina e non faccio complimenti sull’uomo, ma se dovessi incontrarti ne sarei affascinata. Mi fai vibrare con la lettura. Figurati …. Il resto! In bocca al lupo. Antonietta57”

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  3. Gabry sono Angelo Martini,
    un Neurologo con la passione per la linguistica. Mi affascina il tuo variopinto Blog, fatto di Manifestazioni affettive (vedi amore) Studi linguistici (vedi area Broca) Studi letterari e artistici, Psicologia, Anatomia funzionale, Settima arte ecc Praticamente una specie Omnia sull’amore umano! Quando accendo il PC spesso faccio una capatina da te e ne esco sempre meravigliato! Come fai a gestire 150.000 presenze? Vorrei vedere come lavori! Il mio Blog è così di nicchia che riguarda solo il mio lavoro. A volte non ci entro nemmeno io. Dammi, se vuoi, il tuo tel voglio sentirti! Ciao Angelo50

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