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domenica 4 agosto 2013

Donne Mature e il sarcasmo dell’amore - Paradises Liebe - Il Film









La sequenza più crudele di Ulrich Seidl. "Paradise love" Film. L'altra faccia della luna. Cinquantenni dai corpi sfatti, rotoli di cellulite, un gioco sessuale che non ha nulla di erotico, anzi suggerisce l’orrore della volgarità, la solitudine, il razzismo.





Donne mature - Paradises Liebe - Il Film







Teresa è una cinquantenne austriaca in vacanza in Kenya. Ha lasciato la figlia adolescente alla sorella e in Africa cerca l'amore che le è stato promesso da una serie di coetanee entusiaste, clienti fisse del luogo. Passando da un ragazzo all'altro, dispensando denaro e accumulando delusioni, Teresa sfrutta per farsi sfruttare, nella logica di un commercio disperato e bestiale. Prima parte di una trilogia sulla vacanza "in paradiso", che comprenderà i capitoli della fede (in una missione cattolica) e della speranza (in un campo estivo per adolescente soprappeso), questo Paradies: Liebe , imposta già un percorso che va chiaramente nel segno della negazione: 







Donne mature - Paradises Liebe - Il Film








dell'amore non c'è traccia, l'amore è un prodotto che si vende, e la ricerca della felicità è destinata a doversi piegare a compromessi orrendi.  Come già in Canicola, Seidl si scaglia con rabbia contro il suo popolo di appartenenza, giudicato meschino e violento e ritratto nelle sue contraddizioni più esplicite e visivamente grottesche. 







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Torna qui anche uno stile di regia che fa volontariamente cozzare le inquadrature ipergeometriche con il caos morale dei personaggi che stanno sotto la lente della macchina da presa. L'esistenza di un disegno, sembra dire Seidl, è un'illusione, uno scherzo del destino o un artificio umano diabolico, ma in ogni caso la carta da regalo che copre il marcio all'interno. Estetica del disgusto, cinema della molestia, al limite del tollerabile. Ma l'antifona è presto detta e oltremodo ripetuta, così che, pur raggiungendo il suo scopo disturbante, alla lunga annoia. 







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Nonostante questo, sebbene non sia il primo film sull'argomento del turismo sessuale nel continente africano (basterà ricordare Verso il Sud, con Charlotte Rampling), Paradies: Liebe è di gran lunga il più diretto e insistito: soggetti e oggetti sessuali sono ripresi frontalmente senza filtri, la nudità è sovraesibita, a dispetto della timidezza in materia degli uomini keniani, e i dialoghi rincarano la dose parlandosi adosso, come quando le due austriache, grasse e rosa come maiali, cercano di far dire al povero barista la parola "speckschwarte" per poi rotolarsi nel fango metaforico ridendo come isteriche. 







Donne mature - Paradises Liebe - Il Film







La performance di Margarethe Tiese è notevole, mentre il resto del casting mischia attori e non professionisti in cerca di realismo e ambiguità. Ma lo spettatore non può non sentirsi anch'esso sfruttato e violato da un film programmaticamente provocatorio che ha però il tono di una predica lunga e perversa.







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Pareri
1 - In Kenya le chiamano Sugar Mamas, sono le bianche europee, mature, magari vicino all’obesità, sole, disilluse, audaci, un filo razziste, che cercano i “negretti” per una settimana di sesso. Ulrich Seidl (“Canicola”), austriaco ammirato da Herzog, ha presentato in concorso “Paradise: Love”, prima parte di una trilogia Fede Speranza Carità che, nella sua pragmatica e spietata analisi dell’amoralità e dell’indifferenza, va fino in fondo, a filmare l’incontro tra i corpi di diversi bisogni, l’amore e la sopravvivenza, le carezze e il denaro, il sesso e la fame, l’illusione e la menzogna.








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2 - Quattro donne giocano con il membro di un uomo, una gara senza freni per indurre all’ erezione, una sequenza ardita forse mai vista sullo schermo. Ma forse mai si era visto un gioco sessuale che non ha nulla di erotico, anzi suggerisce l’orrore della volgarità, la solitudine, il razzismo. Perché sono le donne, sono Teresa e tre compagne di vacanza in Kenya, cinquantenni e passa, i corpi sfatti, i rotoli di cellulite esposti, e l’uomo è un ragazzo nero, sottile, sinuoso, gentile ed è la sequenza più crudele di Paradise love di Ulrich Seidl, l’autore austriaco che con Canicola o Import Export ha già portato sullo schermo i lati oscuri della psicologia umana.








Donne mature - Paradises Liebe - Il Film







3 - Dalla visione di Paradise: Love, dell’austriaco Ulrich Seidl, si apprendono varie cose. Per esempio, che in Kenia le donne bianche intrattenenti relazioni sessuali con giovani africani sono chiamate Sugar Mama, il Mzungu Kiss è il nome keniota per il bacio alla francese, lì non praticato, come del resto la fellatio, il giovane Munga, l’amante principale di Teresa nel film, all’anagrafe fa Kuzungu, un programma più che un cognome. Il film racconta il turismo sessuale delle donne cosiddette agées, over 50, e quindi il valore mercantile della sessualità, del potere legato al colore della pelle, del rapporto fra sfruttatore e sfruttato, più o meno rovesciato nel momento in cui è comunque il secondo a dettare le regole del gioco.







Donne mature - Paradises Liebe - Il Film









4 - Sappiamo bene che il corpo oggi è l’ultima frontiera della rappresentazione: ma non basta individuare soggetti-choc, bisogna elaborare strategie di racconto all'altezza. Rigorosamente assenti anche dal terzo film in concorso, «Paradiso: Amore» dell’austriaco Ulrich Seidl, un professionista dello scandalo precotto che stavolta ci porta in Kenya al seguito di un’attempata e sovrabbondante austriaca in cerca d'amore. 



Donne mature - Paradises Liebe - Il Film

4 commenti:

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  2. Gabry, are Abigail White usual precorri time! You posted Paradises liebe the film denounces the Austrian director Ulrich Seidl of 2012, to testify that women as well as men, they run behind "scribes and Pharisees, hypocrites!" And they do not want responsibility, saying instead that he had made a certain noble action and to have contributed to the economic development of a country in difficulty. Now with respect to sex as a drug and curiosity, gender differences will become increasingly more. You always read and I like you more and more, even when mature succinct girlie places for your students! Am I right? Scherzo. With so many readers you have to cope with the most diverse requirements. What can I say it's hot here but I read online that you will have a Torrid Saharan and August. I embrace you. Abigail59


    Gabry, sono Abigail White al solito precorri i tempi! Hai postato Paradises liebe il film denuncia del regista austriaco Ulrich Seidl del 2012, a testimoniare che anche le donne come gli uomini, corrono dietro a “scribi e farisei ipocriti” ! E non vogliono responsabilità, si dicono invece certe di aver compiuto un azione nobile e di aver contribuito allo sviluppo economico di un paese in difficoltà. Ormai rispetto al sesso come droga e curiosità, le differenze di genere si assottigliano sempre più. Ti leggo sempre e mi piaci sempre più anche quando posti donnine mature succinte per i tuoi studenti!! Dico bene? Scherzo. Con tanti lettori devi tenere testa alle richieste più disparate. Che dire qui fa caldo ma leggo in rete che avrete un torrido e sahariano agosto. Ti abbraccio. Abigail59

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  3. Sono Franca Poggiolini di Firenze. Gabry, mi presento. Sono lettrice in un centro studi religioso. Noto che, sul tuo Blog, nonostante nudi, donnine allegre ed altro, hai una solida conoscenza degli argomenti che tratti. E sono dei più disparati. Ma come fai? Sul mio blog personale tratto solo di problemi storico – religiosi legati alla condizione della donna. Tu spazi dalla storia al corpo umano, dalla cinematografia al gossip, da problemi legali alla letteratura! A volte se non trovo le cose su Wikipedia vengo da te. Ti devo prospettare un argomento che già hai trattato. Cosa ne pensi?

    - La situazione delle donne in Palestina al tempo di Gesù era decisamente quella di subordinazione agli uomini, di esseri inferiori. Nonostante il fatto che vi siano state diverse eroine registrate nelle Scritture, secondo i rabbini del tempo - e per molto tempo dopo - le donne non avevano il diritto di studiare le Scritture (Torah). Un rabbino del primo secolo, Eliezer, pone il punto forte:
    "Piuttosto che affidare la Torah ad una donna, essa andrebbe bruciata... Chi insegna a sua figlia la Torah è come se le insegnasse la lascivia."

    Ti saluto Francesca66

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  4. Ciao, sono Nina Volpe,
    ti ricordi di me, erano gli inizi del blog nell’estate scorsa? Ecco quello che ti dissi: - “Dici pure al tuo amico che quella donna che lo fa soffrire è solo una masnadiera, una donna che non ama nessuno, egoista, falsa e spergiura. Chi ama, ama e basta! Non ho mai sentito di donne sposate, frivole che cercano l’amante per avere uno straccio d’amore! Chi ha i soldi fa questo per sport, per noia o per vizio. Una donna vera, una femmina innamorata, non baratta l’amore con un avventura. Se ha problemi in famiglia o li risolve o si innamora, ma non cerca amanti a ripetizione. Anche se dopo decine di anni. Se cerca l’amore, e dice di averlo trovato, non lo abbandona per un altro. Le storie d’amore vere non si esauriscono, si esauriscono solo le “storie” fatte di sesso, pressappochismo, noia e menzogne! Per me, io ho avuto una vita tempestosa, ma dopo ho trovato l’amore e sono 15 anni che voglio solo vivere la mia storia. Ciao Nina66”
    Gabry ma oggi come stai? Certamente meglio. Ne hai fatta di strada. L’articolo sul turismo sessuale femminile calza proprio a puntino alla donna che sai. Solo che lei lo esercita in casa! Se puoi mandami una mail, io ti mando le foto in costume di quest’anno, se vuoi ti autorizzo a pupplicarle. Quest’anno sono in Sardegna, ci sentiremo meno. Ti abbraccio Nina66

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