Henry &
June, frammenti di Anais nin
Henry e June è un film
statunitense
del 1990, diretto da Philip Kaufman, con la partecipazione di Fred Ward, Maria de Medeiros, ed Uma Thurman.
È basato sui Diari della scrittrice francese Anaïs Nin. Racconta la storia dell'amicizia
intima della stessa Nin con lo scrittore Henry Miller e sua moglie June.
Henry e June - Locandina - 1990 |
Incipit
A
Parigi, nel biennio 1931-32 si svolge la storia di
una partita a quattro, tra due coppie di coniugi _ Henry Miller, il più
grande scrittore erotico del Novecento, e la moglie June; Anaïs Nin, scrittrice e grafomane, e
il marito Hugh Parker
Guiler _ ma la vera protagonista è Anaïs Nin, che fa l'amore con gli altri tre.
Al di là delle scene di coito, che abbondano e straboccano, è un film fondato
sugli sguardi, prolisso, monocorde, ma allegramente vitale.
Henry e June - Anais Nin e Henry Miller - 1990 |
Trama
La storia si svolge in vari luoghi
dentro e attorno a Parigi, nella Francia del 1931.
Racconta di un triangolo amoroso tra Anaïs Nin ed i coniugi Miller. Lei si
trovava in una stabile relazione piccolo-borghese col marito Hugo Guiler, ma
desiderava una vita più stimolante
e trasgressiva, con maggiori colpi di testa. Quando incontra per la
prima volta Henry Miller, lo percepisce come un uomo di New York rozzo ma
molto virile. Lui ha gran talento nella letteratura e a quell'epoca
stava lavorando al suo primo libro. Henry non teme di affrontare la vita a
Henry e June - Anais Nin e Henry Miller - 1990 2 |
viso
aperto, ma anzi si fa trascinare ed intossicare da essa.
Successivamente June Miller arriva a
Parigi e Anais rimane irresistibilmente attratta da lei. Lei rimane subito
meravigliata dalla forza e dalla classe della donna, e presto rimane totalmente infatuata di
June, che è apertamente bisessuale, che di per se
stessa è una novità che costituisce una pericolosa tentazione per Anaïs Nin.
Henry e June - 1990 |
Colonna sonora
Nella colonna sonora ci sono canzoni
di Bing Crosby (I Found A Million Dollar Baby),
di Joséphine Baker (J'ai
Deux Amours) e Lucienne Boyer (Parlez-moi
D'Amour) tra gli altri.
Critiche
1 -
Genio e sregolatezza, vita e letteratura, bohéme e disperazione, sessualità
trasgressiva e rapporti umani difficili; sullo sfondo la mitizzata Parigi degli anni 30.
Dai "Diari" di Anais Nin, giovane scrittrice alla
Henry e June - 1990 2 |
ricerca di se
stessa, la cronaca estenuata del complesso intreccio di rapporti tra Henry Miller - intento alla stesura di "Tropico del cancro" -, la moglie June,
la stessa Anais e il marito di questa Hugo, con un piccolo ruolo anche per
l’amante-paravento Edoardo. Difficile giudicare "Henry & June" di
Philip Kaufman (lo stesso di "L’insostenibile
leggerezza dell’essere", da Milan Kundera): si passa con rapidità
dall’ammirazione al fastidio, dalla partecipazione emotiva alla noia.
Henry e June - Uma Thurman - 1990 2 |
2 -
Cappellaccio sulle ventitré, rughe sardoniche, eterna sigaretta all’angolo
della bocca, occhio destro leggermente più chiuso del sinistro: c’è qualcosa di
stranamente familiare, in questo Henry Miller di Philip Kaufman. Scorre il
film, e intanto ci pare sempre più che il suo viso e tutto il suo personaggio
siano una specie di citazione, che rimandino non al vero Henry Miller, quello
di Tropico del cancro e di Sexus-Plexus-Nexus, ma a qualcun altro, che però ci
resta ignoto. Che fare? Continuare nella ricerca mentale del "modello",
o dar credito al film così come lo vediamo? Qualcuno dice che Kaufman sia da
prendere sul serio.
Henry e June - 1990 3 |
3
- E’ un viaggio nei sentieri oscuri e
impervi dell’animo umano quello di Anais Nin. All’inizio del diario la
scrittrice afferma di voler realizzare se stessa, intendendo andare a fondo,
perlustrare anche i recessi più bui e spiacevoli dell’anima. Dice di amare suo marito, ma di
essere decisa a fare tutte le esperienze che si presentano sul suo cammino.
E sulla sua
strada si presenta Henry Miller, rude, godereccio,
con la sua scrittura “ardita,
virile, animale, magnifica”. Resta
Henry e June - Anais Nin e il Marito - 1990 |
subito catturata, ma tra loro si
frappone l’incontro con June, moglie di Miller, “una faccia incredibilmente
bianca, occhi ardenti…” Scrive Anais: “Anni fa, quando cercavo di immaginare
una vera bellezza, avevo creato un’immagine mentale che corrispondesse esattamente a quella donna.”
La Nin rimane ammaliata e soggiogata dal fascino di June, capricciosa,
instabile, ma anche timida
e insicura.
June però parte
e lei si avvicina di nuovo a Henry, con cui condivide anche un’affinità intellettiva. Scopre lo
scrittore e lo descrive “un gigante”. Si susseguono
Henry e June - 1990 3 |
momenti di passione e disperazione, angoscia, incomprensione.
Sulla loro storia grava il peso di June che pare tornare da un momento all’altro.
Alla fine la donna temuta arriva e il diario si interrompe sulla ripresa del
triangolo: “E così Henry verrà oggi pomeriggio, e domani io uscirò con June.”
La grandezza di Anais Nin risiede, a mio avviso,
nella sua capacità di raccontare la passione, il
sesso, il desiderio, senza remore o pudori e allo stesso tempo
preservando la scrittura dalla volgarità. Tutto appare naturale e coinvolgente.
La sua maturazione, l’educazione sentimentale
Henry e June - 1990 4 |
procedono senza vincoli
moralistici o sensi di colpa. Ecco un frammento del diario: “Il desiderio di Henry è sempre
sfrenato. Sono arata, aperta. Di notte, libri, chiacchiere, passione.
Quando riversa la sua passione su di me sento che divento bella. Gli mostro
cento facce… Per molto, moltissimo tempo solo
lingue, occhi chiusi. Poi il pene e le cedevoli pareti di carne, che si stringono, si aprono, pulsano.”
Gabry, sono Valentina, che emozione scrivere sul tuo blog ed essere tua sostenitrice! Anche se ti ho in “cura” non significa che non sono una fan dell’amore. Guarisci presto e guarisci nel “modo giusto”. Un forte abbraccio. Vale
RispondiEliminaA natale non ci siamo proprio sentiti. Ho perso il tuo numero di cellulare. Fammi una mail se mi vuoi sentire. Mi manchi anche se non ti vedo. Ma il tuo blog va bene! Ricordo quando si parlava di 4 – 5.000 lettori. Oggi leggo che sono quasi 46.000 !!! complimenti. Io trovo che è affascinante. Come vanno le tue storie? Soffri ancora? Leggo che Lucrezia è preoccupata. Perché? Ma insomma a uno come te non è mica caduto il mondo addosso. Il problema è che alla tua età le femmine sono tutte sposate anche se dicono di amarti. Quello che ti manca non è una donna ma una compagna! Te lo dirò tante volte fino a che lo capirai. Un abbraccio. Francesca
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