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domenica 20 gennaio 2013

Henry & June, frammenti di Anais nin







Henry & June, frammenti di Anais nin


Henry e June è un film statunitense del 1990, diretto da Philip Kaufman, con la partecipazione di Fred Ward, Maria de Medeiros, ed Uma Thurman.
È basato sui Diari della scrittrice francese Anaïs Nin. Racconta la storia dell'amicizia intima della stessa Nin con lo scrittore Henry Miller e sua moglie June.




Henry e June - Locandina - 1990
 




Incipit
A Parigi, nel biennio 1931-32 si svolge la storia di una partita a quattro, tra due coppie di coniugi _ Henry Miller, il più grande scrittore erotico del Novecento, e la moglie June; Anaïs Nin, scrittrice e grafomane, e il marito Hugh Parker Guiler _ ma la vera protagonista è Anaïs Nin, che fa l'amore con gli altri tre. Al di là delle scene di coito, che abbondano e straboccano, è un film fondato sugli sguardi, prolisso, monocorde, ma allegramente vitale.





Henry e June - Anais Nin e Henry Miller - 1990






Trama
La storia si svolge in vari luoghi dentro e attorno a Parigi, nella Francia del 1931. Racconta di un triangolo amoroso tra Anaïs Nin ed i coniugi Miller. Lei si trovava in una stabile relazione piccolo-borghese col marito Hugo Guiler, ma desiderava una vita più stimolante e trasgressiva, con maggiori colpi di testa. Quando incontra per la prima volta Henry Miller, lo percepisce come un uomo di New York rozzo ma molto virile. Lui ha gran talento nella letteratura e a quell'epoca stava lavorando al suo primo libro. Henry non teme di affrontare la vita a





Henry e June - Anais Nin e Henry Miller - 1990   2





viso aperto, ma anzi si fa trascinare ed intossicare da essa.
Successivamente June Miller arriva a Parigi e Anais rimane irresistibilmente attratta da lei. Lei rimane subito meravigliata dalla forza e dalla classe della donna, e presto rimane totalmente infatuata di June, che è apertamente bisessuale, che di per se stessa è una novità che costituisce una pericolosa tentazione per Anaïs Nin.





Henry e June - 1990
 




Colonna sonora
Nella colonna sonora ci sono canzoni di Bing Crosby (I Found A Million Dollar Baby), di Joséphine Baker (J'ai Deux Amours) e Lucienne Boyer (Parlez-moi D'Amour) tra gli altri.

Critiche
1 - Genio e sregolatezza, vita e letteratura, bohéme e disperazione, sessualità trasgressiva e rapporti umani difficili; sullo sfondo la mitizzata Parigi degli anni 30. Dai "Diari" di Anais Nin, giovane scrittrice alla





Henry e June - 1990    2    





ricerca di se stessa, la cronaca estenuata del complesso intreccio di rapporti tra Henry Miller - intento alla stesura di "Tropico del cancro" -, la moglie June, la stessa Anais e il marito di questa Hugo, con un piccolo ruolo anche per l’amante-paravento Edoardo. Difficile giudicare "Henry & June" di Philip Kaufman (lo stesso di "L’insostenibile leggerezza dell’essere", da Milan Kundera): si passa con rapidità dall’ammirazione al fastidio, dalla partecipazione emotiva alla noia. 






Henry e June - Uma Thurman - 1990    2    







2 - Cappellaccio sulle ventitré, rughe sardoniche, eterna sigaretta all’angolo della bocca, occhio destro leggermente più chiuso del sinistro: c’è qualcosa di stranamente familiare, in questo Henry Miller di Philip Kaufman. Scorre il film, e intanto ci pare sempre più che il suo viso e tutto il suo personaggio siano una specie di citazione, che rimandino non al vero Henry Miller, quello di Tropico del cancro e di Sexus-Plexus-Nexus, ma a qualcun altro, che però ci resta ignoto. Che fare? Continuare nella ricerca mentale del "modello", o dar credito al film così come lo vediamo? Qualcuno dice che Kaufman sia da prendere sul serio.






Henry e June - 1990    3    






3 - E’ un viaggio nei sentieri oscuri e impervi dell’animo umano quello di Anais Nin. All’inizio del diario la scrittrice afferma di voler realizzare se stessa, intendendo andare a fondo, perlustrare anche i recessi più bui e spiacevoli dell’anima. Dice di amare suo marito, ma di essere decisa a fare tutte le esperienze che si presentano sul suo cammino.
E sulla sua strada si presenta Henry Miller, rude, godereccio, con la sua scrittura “ardita, virile, animale, magnifica”. Resta





Henry e June - Anais Nin e il Marito - 1990         





subito catturata, ma tra loro si frappone l’incontro con June, moglie di Miller, “una faccia incredibilmente bianca, occhi ardenti…” Scrive Anais: “Anni fa, quando cercavo di immaginare una vera bellezza, avevo creato un’immagine mentale che corrispondesse esattamente a quella donna.” La Nin rimane ammaliata e soggiogata dal fascino di June, capricciosa, instabile, ma anche timida e insicura.
June però parte e lei si avvicina di nuovo a Henry, con cui condivide anche un’affinità intellettiva. Scopre lo scrittore e lo descrive “un gigante”. Si susseguono





Henry e June - 1990    3    





momenti di passione e disperazione, angoscia, incomprensione. Sulla loro storia grava il peso di June che pare tornare da un momento all’altro. Alla fine la donna temuta arriva e il diario si interrompe sulla ripresa del triangolo: “E così Henry verrà oggi pomeriggio, e domani io uscirò con June.”
La grandezza di Anais Nin risiede, a mio avviso, nella sua capacità di raccontare la passione, il sesso, il desiderio, senza remore o pudori e allo stesso tempo preservando la scrittura dalla volgarità. Tutto appare naturale e coinvolgente. La sua maturazione, l’educazione sentimentale





Henry e June - 1990    4    





procedono senza vincoli moralistici o sensi di colpa. Ecco un frammento del diario: “Il desiderio di Henry è sempre sfrenato. Sono arata, aperta. Di notte, libri, chiacchiere, passione. Quando riversa la sua passione su di me sento che divento bella. Gli mostro cento facce… Per molto, moltissimo tempo solo lingue, occhi chiusi. Poi il pene e le cedevoli pareti di carne, che si stringono, si aprono, pulsano.”


2 commenti:

  1. Gabry, sono Valentina, che emozione scrivere sul tuo blog ed essere tua sostenitrice! Anche se ti ho in “cura” non significa che non sono una fan dell’amore. Guarisci presto e guarisci nel “modo giusto”. Un forte abbraccio. Vale

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  2. A natale non ci siamo proprio sentiti. Ho perso il tuo numero di cellulare. Fammi una mail se mi vuoi sentire. Mi manchi anche se non ti vedo. Ma il tuo blog va bene! Ricordo quando si parlava di 4 – 5.000 lettori. Oggi leggo che sono quasi 46.000 !!! complimenti. Io trovo che è affascinante. Come vanno le tue storie? Soffri ancora? Leggo che Lucrezia è preoccupata. Perché? Ma insomma a uno come te non è mica caduto il mondo addosso. Il problema è che alla tua età le femmine sono tutte sposate anche se dicono di amarti. Quello che ti manca non è una donna ma una compagna! Te lo dirò tante volte fino a che lo capirai. Un abbraccio. Francesca

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