Blow-Up
è
un film
del 1966
diretto da Michelangelo Antonioni,
ispirato al racconto
Le
bave del diavolo
dell'argentino
Julio
Cortázar.
Il film ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1967.
« L'idea di Blow-Up mi è venuta
leggendo un breve racconto di Julio Cortázar.
Non mi interessava tanto la vicenda, quanto il meccanismo delle fotografie. La
scartai e ne scrissi una nuova, nella quale il meccanismo assumeva un peso e un
significato diversi. Tonino Guerra e, per i
dialoghi inglesi, Edward Bond collaborarono
con me alla sceneggiatura. Guerra mi aiuta da anni, precisamente da
L'avventura. Lui è romagnolo, io sono emiliano. C'è un abisso tra di noi. Forse
è per questo che andiamo d'accordo. » (Michelangelo Antonioni)
David Hemmings - Blow Up (1966) |
Insieme a La notte,
è il film più premiato di Antonioni. Nel cast si trovano attori
in seguito divenuti famosi, come Vanessa
Redgrave
e Jane
Birkin,
o già famosi come David
Hemmings.
La sceneggiatura
fu scritta dal regista con il poeta Tonino Guerra, mentre produttore della pellicola
fu Carlo
Ponti,
il cui contratto con Antonioni prevedeva altri due film per la MGM:
furono girati Zabriskie Point
e Professione: reporter.
Il parco pubblico che fa da teatro
alla sequenza cruciale del film (quella del delitto casualmente fotografato dal
protagonista) è il Maryon Park di Charlton
(Londra).
David Hemmings - Blow Up (1966) 2 |
La storia è imperniata su Thomas, uno scontroso ma molto affascinante fotografo
londinese
di moda.
Seducente dongiovanni dall'animo romantico, egli sta realizzando un libro
fotografico a stampo sociologico (sono tutte fotografie di personaggi
frequentanti le strade londinesi). È proprio cercando l'ispirazione per gli
ultimi scatti da inserire nel libro che, un giorno egli s'inoltra nell'ambiente
ricco e raffinato della Swinging
London
anni
sessanta,
s'imbatte in due amanti in
un parco e scatta loro delle foto. La donna della coppia se ne accorge e
cerca disperatamente di rintracciarlo scoprendo dove abita per farsi
David Hemmings e Veruschka - Blow Up (1966) |
dare la
pellicola contenente le foto "incriminate". Questo spinge Thomas a
indagare, ingrandendo (il cosiddetto Blow-Up)
le fotografie. Sembra che esse rivelino un cadavere, ma gli scatti sono
oscurati e incomprensibili. Così il protagonista continua le investigazioni,
arrivando sempre più vicino alla verità. Il finale è pessimistico, la realtà
resta sfuggente, l'arte
deve arrendersi alla sua finzione. Nell'epilogo infatti si vede una
partita di tennis senza palle né racchette, con Hemmings che inizia a sentire
il rumore della palla e a seguire la sua traiettoria inesistente.
Swinging London
è un termine che viene genericamente applicato ad un insieme di tendenze e
dinamiche culturali
che si svilupparono in Gran
Bretagna
(e a Londra
in particolare) negli anni
sessanta.
Gran parte di questo fenomeno vide la gioventù
Blow Up (1966) - Locandina |
orientarsi verso il nuovo e il
moderno, e risultò in una rivoluzione
culturale nel Regno
Unito.
Fu un periodo di ottimismo
e di edonismo,
come furono gli anni sessanta per gran parte del mondo occidentale. Il termine
(dall'inglese
to swing – "oscillare" o "dondolare") venne coniato
in un articolo sul TIME
del 15
aprile
1966,
ma veniva usato già in precedenza per indicare qualcosa che dondola, oscilla,
nella fattispecie, seguendo la moda del momento.
Riguardò soprattutto la musica
pop del periodo, quando gli artisti britannici dominavano l'industria
discografica mondiale, ma anche la moda,
la fotografia,
il cinema
e le arti (pop
art,
ecc.). I suoi simboli principali furono i Beatles
e i Rolling Stones,
seguiti poi dagli Who,
nonché le mode delle minigonne.
David Hemmings e Jane Birkin - Blow Up (1966) 2 |
Uno dei catalizzatori di questo
fenomeno fu il recupero dell'economia inglese dopo il periodo di austerità e
razionamenti del dopoguerra, che durò per gran parte degli anni
cinquanta.
Blow-Up,
il film del 1966
di Michelangelo Antonioni,
illustra il gusto dell'epoca. Un altro film, decisamente più leggero,
ambientato nella Swinging London è Absolute Beginners
(1986),
diretto da Julien
Temple,
tratto dall'omonimo romanzo di Colin MacInnes
(intitolato Principianti assoluti
nell'edizione italiana). Un documentario fortemente rappresentativo del periodo
è Tonite Let's All Make
Love in London
di Peter Whitehead.
David Hemmings e Veruschka - Blow Up (1966) 2 |
2_ Blow-up
è uno dei migliori - se non il migliore - film di Antonioni, poichè il tema che
sviluppa, cioè il rapporto tra la realtà e
l'apparenza e il ruolo preponderante dell'immagine nella nostra epoca, è
attualissimo e di straordinaria importanza nella nostra civiltà telematica e della
comunicazione "virtuale". Per questo motivo, a differenza di quanto
ha scritto un altro critico (Mereghetti), il film non è affatto
"datato", ma è attualissimo.
Rispetto al 1967, noi ora sappiamo quanto la manipolazione televisiva, il ruolo
della pubblicità, il potere subdolo dei media
David Hemmings e Vanessa Redgrave - Blow Up (1966) |
nell'orientare l'opinione
pubblica e le sue preferenze politiche e nelle scelte di consumatore, siano
determinanti e pervasivi oggi. Nel film si parla di un delitto
occulto, avvenuto sotto gli occhi del fotografo protagonista (Thomas),
ma ricostruito solo attraverso le tecnologie e gli ingrandimenti fotografici, e
della sfiducia di Thomas di poter arrivare alla
verità, una volta che le foto sono state rubate, e il cadavere è stato
fatto sparire. Come non pensare, ad esempio, al "delitto del secolo",
all'assassinio di John
Kennedy, qualche anno prima del film, che ha drammaticamente dimostrato
come, perfino
David Hemmings e Vanessa Redgrave - Blow Up (1966) 2 |
in un omicidio avvenuto in pubblico, filmato e fotografato da più
persone, dopo 50 anni ci si chieda
ancora come siano andati i fatti, e se gli omicidi siano stati più di uno, contro la verità
"ufficiale" e manipolata del governo e della commissione
Warren, dell'"assassino solitario". Il tema "filosofico"
della realtà e dell'apparenza, e delle manipolazioni tecnologiche della verità,
rendono quindi questo film ancor più bello e attuale, dopo 46 anni.
Significativo il
David Hemmings - Blow Up (1966) |
fatto che Thomas, nel suo spirito anarcoide e nella sua
sfiducia nelle istituzioni, esiti
a rivolgersi alla polizia, ma cerchi una soluzione personale, emblema
del problema endemico del distacco tra cittadini e istituzioni, e dello
scetticismo nella possibilità di arrivare alla verità e ottenere giustizia rivolgendosi al potere.
L'unico appunto che si può muovere al film, riguarda la tipica
"antonioniana" lunghezza e lentezza delle inquadrature, la mancanza di dialoghi, ma in considerazione del
tema proposto, questa scelta espressiva tutto sommato accentua la tensione
psicologica e il dramma personale del protagonista. Sarebbe invece sbagliato
criticare la relativa "lentezza" del film inquadrandolo nella
categoria dei "gialli". Blow-up non è un thriller, è una riflessione filosofica ed
esistenziale sull'isolamento dell'individuo nella società di oggi, e
sulla sua impotenza di fronte alla manipolazione della realtà da parte della
tecnologia e del potere.
David Hemmings e Vanessa Redgrave - Blow Up (1966) 3 |
3 -
Un fotografo di moda londinese, durante una pausa scatta delle foto in città.
Nella fase di sviluppo, fa una scoperta stupefacente: crede infatti -
ingrandendo un particolare della foto con il sistema che dà il titolo al film -
di essere stato testimone involontario di un omicidio. Tornerà al parco ove la
foto è stata scattata, troverà il cadavere, ma, paradossalmente, non
l’assassino. La conclusione della vicenda non può che essere un assurdo, il che
implicherà naturalmente un rendersi conto che, ineluttabilmente, ciò che noi riteniamo essere realtà è solo illusione e
pantomima, uno spettacolo che regge lo specchio - chissà poi con quale
fedeltà - ad un aliud
Vanessa Redgrave - Blow Up (1966) |
che non ci è dato di avvicinare nè di conoscere. Particolarmente
adatta ed efficace, dato il tema trattato dal film, la tecnica peculiare e
propria di Antonioni, tecnica che potremmo definire eminentemente icastica in
quanto basata più sull'immagine e su quanto
essa sappia trasmettere che non, per esempio, sui dialoghi. Proprio per questo
la struttura narrativa, nei suoi film, si fa sovente sfuggente ed eterea ...
impalpabile - stando a quanto l'ultima sequenza trasmette nell'osservatore è la
palla da baseball, evidente
allegoria della raltà intera, che il protagonista del film può solo
fingere di raccogliere.
David Hemmings - Blow Up (1966) |
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina