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lunedì 28 gennaio 2013

Audrey Hepburn - Le vacanze romane della principessa




 Audrey Hepburn
Le vacanze romane della principessa


Audrey Hepburn, all'anagrafe Audrey Kathleen Ruston (Bruxelles, 4 maggio 1929Tolochenaz, 20 gennaio 1993), è stata un'attrice britannica. Cresciuta fra Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito sotto il regime nazista, durante la seconda guerra mondiale studiò danza per poi approdare al teatro e infine al cinema.
Vincitrice di un Oscar, di tre Golden Globe, di un Emmy, di un Grammy Award, di quattro BAFTA, di due premi Tony e di tre David di Donatello, la Hepburn fu una delle figure di spicco del cinema statunitense degli anni cinquanta e sessanta.





Audrey Hepburn - Gregory Peck - Vacanze romane





Nel corso della sua carriera lavorò con Billy Wilder, George Cukor e Blake Edwards, oltre che con attori del calibro di Gregory Peck, Humphrey Bogart, Cary Grant, Rex Harrison e William Holden, e divenne famosa grazie a ruoli come quello della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), interpretazione che le valse l'Oscar come migliore attrice, di Holly Golightly in Colazione da Tiffany (1961) e di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady (1964). Altri importanti film cui prese parte sono Sabrina (1954), Sciarada (1963) e Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966).
Negli anni settanta e ottanta apparve sempre più raramente sul grande schermo, preferendo dedicarsi alla famiglia. Nel 1988 fu nominata ambasciatrice ufficiale dell'UNICEF e, da quel momento fino alla





Audrey Hepburn - Vacanze romane





sua morte, si dedicò assiduamente al lavoro umanitario, in riconoscimento del quale ricevette nel 1992 la Medaglia presidenziale della libertà (Presidential Medal of Freedom)[1] e nel 1993 il Premio umanitario Jean Hersholt (Jean Hersholt Humanitarian Award).
Audrey Hepburn è stata proclamata nel 1999 la terza più grande attrice di sempre dall'American Film Institute, ed ha una sua stella sullo Hollywood Walk of Fame, al 1652 di Vine Street.

Biografia - Gli inizi
Nacque a Bruxelles come Audrey Kathleen Ruston,[2] dall'inglese Joseph Anthony Ruston e dalla sua seconda moglie, la baronessa Ella van Heemstra,[3] un'aristocratica olandese. Anni dopo, il padre della Hepburn aggiunse il cognome della nonna materna Kathleen Hepburn, a quello della famiglia, trasformandolo così in





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Hepburn-Ruston.[3] Aveva due fratellastri, Arnoud Robert Alexander e Ian Edgar Bruce,[3] che la madre ebbe dal suo primo matrimonio con un nobile olandese, Hendrik Gustaaf Adolf Quarles van Ufford.[3] Tra i suoi avi, la famiglia della Hepburn contava Edoardo III d'Inghilterra e James Hepburn, quarto Conte di Bothwell, dal quale potrebbe essere discesa anche Katharine Hepburn.[4]
Il lavoro del padre presso una compagnia di assicurazioni britannica obbligò la famiglia a frequenti spostamenti tra il Belgio, il Regno Unito e i Paesi Bassi. Nel 1935 i genitori della Hepburn divorziarono e suo padre, simpatizzante del Nazismo,[5] abbandonò la famiglia.[6] Più tardi l'attrice dichiarò che quello fu il momento più






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traumatico della sua vita. Anni dopo, tramite la Croce Rossa, riuscì a ritrovare il padre che si era nel frattempo trasferito a Dublino. Rimase in contatto con lui aiutandolo anche finanziariamente, fino alla sua morte. Nel 1939 la madre si trasferì insieme ai figli nella città olandese di Arnhem, pensando di aver trovato un luogo sicuro dagli attacchi nazisti. In quella città Audrey studiò danza, frequentando il Conservatorio dal 1939 al 1945.
Nel 1940 i tedeschi invasero Arnhem. Durante la guerra la Hepburn cambiò il suo nome in Edda van Heemstra, a causa del suono "inglese" considerato pericoloso, del suo vero nome.





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Verso il 1944 Audrey Hepburn era divenuta una ballerina a tutti gli effetti. Partecipava a spettacoli organizzati in segreto per la raccolta fondi a favore del movimento di opposizione al nazismo. Anni dopo disse: «Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine dello spettacolo[7]». Dopo lo sbarco in Normandia delle forze alleate, la situazione sotto gli occupanti nazisti peggiorò. Durante la carestia dell'inverno 1944, la brutalità crebbe e i nazisti confiscarono le limitate riserve di cibo e carburante della popolazione olandese. Senza riscaldamento nelle case o cibo da mangiare, la popolazione moriva di fame o di freddo nelle strade. Sofferente per la malnutrizione, la Hepburn sviluppò diversi problemi di salute e l'impatto di quei tempi difficili avrebbe condizionato i suoi valori per il resto della vita.





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L'Olanda venne liberata il 4 maggio 1945, giorno del sedicesimo compleanno di Audrey. Anni dopo, parlando della liberazione di Arnhem, la Hepburn dirà: «l'incredibile sensazione di conforto nel ritrovarsi liberi, è una cosa difficile da esprimere a parole. La libertà è qualcosa che si sente nell'aria. Per me, è stato il sentire i soldati parlare inglese, invece che tedesco e l'odore di vero tabacco che veniva dalle loro sigarette[8]».
Dopo un soggiorno di tre anni ad Amsterdam, dove continuò i suoi studi di danza, Audrey Hepburn si trasferì a Londra nel 1948. Nella capitale inglese prese lezioni da Marie Rambert, insegnante di danza che contava tra i suoi allievi il famoso ballerino Vaclav Nižinskij. La Rambert spiegò alla futura attrice che, a causa della sua altezza (circa 1 metro e 70) e della malnutrizione sofferta durante il periodo bellico, le sue chances di diventare una prima ballerina erano minime. Forse anche in seguito a questa dichiarazione, la Hepburn decise di tentare la carriera di attrice. Anni dopo, quando Audrey divenne famosa nell'ambiente cinematografico, la Rambert, intervistata dalla rivista TIME, dichiarò: «era un'allieva meravigliosa. Se avesse perseverato, sarebbe diventata un'incredibile ballerina[9]».





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La sua carriera di attrice iniziò con un documentario educativo: Nederlands in Sieben Lessen (L'olandese in 7 lezioni) del 1948.[10][11] Iniziò poi a recitare in teatro in una serie di musical. Il suo primo ruolo per il grande schermo arrivò nel 1951, nel film di produzione britannica One Wild Oat, cui seguì una serie di ruoli minori in diverse produzioni cinematografiche. Durante le riprese di Vacanze a Montecarlo (Monte Carlo Baby) (1951), la scrittrice Colette, il cui romanzo Gigi era stato recentemente trasformato in una commedia per Broadway, la scelse per interpretare proprio la parte della protagonista. La commedia aprì i battenti il 24 novembre 1951, riscuotendo un discreto successo di critica e molte lodi per l'interpretazione della Hepburn.[8] Le repliche a New York durarono sei mesi e la Hepburn vinse il premio Theatre World Award per il suo debutto.




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Il suo primo ruolo significativo nel cinema fu nel film The Secret People 1952, nel quale interpretava una talentuosa ballerina, ruolo che le permise di mettere a frutto l'esperienza accumulata con lo studio della danza.

Hollywood
Nel 1952 la Hepburn si sottopose a un provino per il nuovo film del regista statunitense William Wyler, Vacanze romane. La Paramount Pictures, casa produttrice del film, voleva l'attrice inglese Elizabeth Taylor per il ruolo della protagonista ma, dopo aver visionato il provino della Hepburn, Wyler si convinse ad assegnarle il ruolo principale, quello della Principessa Anna.


Racconta Wyler: «All'inizio, recitò la scena del copione, poi si sentì qualcuno gridare 'Taglia!', ma le riprese in realtà continuarono. Lei si alzò dal letto e chiese, "Com'era? Sono andata bene?". Si accorse che tutti erano silenziosi e che le luci erano ancora accese. Improvvisamente, si rese conto che la cinepresa stava ancora girando... Aveva tutto quello che stavo cercando, fascino, innocenza e talento. Inoltre era molto divertente. Era assolutamente incantevole, e ci dicemmo, "È lei!"[12]» Le riprese iniziarono nell'estate del 1952. Dopo due settimane dall'inizio della lavorazione Gregory Peck, che interpretava il ruolo maschile principale, chiamò il suo agente chiedendo che, nei titoli, il nome della Hepburn fosse messo in risalto quanto il suo perché, come racconterà ai giornalisti della rivista Entertainment Weekly: «Sono abbastanza intelligente da capire che questa ragazza vincerà l'Oscar nel suo primo film e sembrerò uno sciocco se il suo nome non è in cima, insieme al mio.[12]» Come da lui predetto, la Hepburn vinse l'Oscar come migliore attrice protagonista nel 1954. In quell'occasione l'attrice indosserà un abito bianco a fiori, che sarà giudicato in seguito come uno dei migliori di tutti i tempi.[13][14] Oltre all'Oscar, ricevette anche un NYFCC e un BAFTA come miglior attrice.





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In seguito all'immediata celebrità raggiunta grazie al film, un'illustrazione del volto di Audrey Hepburn fu pubblicato sulla copertina di Time del 7 settembre 1953.[15]
L'interpretazione della Hepburn ricevette molti positivi apprezzamenti critici:
« Sebbene non sia nuova al lavoro cinematografico, Audrey Hepburn, l'attrice britannica che è stata la protagonista per la prima volta come la Principessa Anna, è una sottile, elfica, malinconica bellezza, al tempo stesso regale e infantile nel suo profondo apprezzare i semplici piaceri e l'amore. Benché sorrida coraggiosamente alla fine della storia, rimane una figura solitaria e penosa che deve affrontare un futuro soffocante. »
(A. H. Weiler, New York Times, 28 agosto, 1953)
Dopo la fine delle riprese, tornò a New York dove fu impegnata nelle repliche di Gigi per altri otto mesi. Le venne offerto un contratto per sette film con la Paramount Pictures, con pause di dodici mesi tra un film e l'altro per permetterle di recitare a teatro.[16]

(1 Segue)


8 commenti:

  1. Ciao. Sono sempre io Lorenza Milani, una delle padovane del gruppo Lunardi. Qui tutti parlano sempre di te come l’apostolo dell’amore. Tutte vogliono chiedere delle cose, avere dei consigli e altre … diciamo, vorrebbero dartene. Io, se ricordi, sono la più riflessiva perché, a loro dire, lavoro in un ufficio notarile. Ciò nonostante, effettivamente, devo riconoscere, dopo la continua lettura del tuo blog, che le parole che usi nei confronti delle donne fanno sognare. Nonostante il notariato, nel mio caso, solo alcune pellicole e certi romanzi - saggi sull’amore e l’erotismo mi fanno vibrare. Tu, invece, mi colpisci come un felino, mi azzanni alla gola, per me non c’è scampo. Il mio animo si ciba d’amore, e la donna in genere, anche la più sprovveduta, giovane o vecchia, se viene stimolata nella passione, nell’erotismo dei gesti e nella femminilità si ubriaca subito. Prova l’ebbrezza nascosta del proprio es, si mette a nudo mentalmente e fisicamente a chi permea la sua anima! Il tuo volto e le tue parole sono come una droga. E dire che non ne conosco la modulazione. Eppure Lucrezia, che è venuta da te, dice che è talmente intensa e profonda che a volte ascolta le vibrazioni e ne perde il significato. Possibile? Eppure Lucrezia è molto presa di te. Io a volte la canzono dicendo che ascolta le sirene! Eppure vorrei tanto ascoltarla nelle mie orecchie mentre spieghi le tue teorie sull’amore! Diciamo spesso che verremo a trovarti, ma il lavoro e le famiglie si mettono per traverso. Ti penso. Sei il nostro sogno! Lorenza62

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  2. Mi piace il tuo volto che sa di maturo, ma dai tratti giovanili. Mi piacciono da morire le labbra opulente, il naso regolare, gli zigomi maschili, il mento insinuante, la fronte spaziosa e luminosa. Quel malcelato ottimismo che trasuda tra il volto e le lenti alla Blues Brothers! Se conoscessi il tono della tua voce mi farei cullare come le onde del mare. Non vado oltre per spudorata decenza, ma lascio tutto alla tua fervida immaginazione! Rosanna Martini63

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  3. Stai scavando nei meandri della mente e io che ho ancora vergogna per averti scambiato per il solito promoter della rete. Ti ricordi di me, sono Valentina Cornero, la criticona! Forse la prima che ho postato un commento al tuo blog. Da allora io mi sono presa delle strigliate dalle tue “fans” e tu imperterrito hai sfornato ormai quasi 200 post uno più intrigante dell’altro. Sono felice di essermi sbagliata. Anzi è bello constatare che ci sia tutto quello che dici senza secondi fini. Ma oggi è così, meglio ricredersi che essere triturati dal sistema. Che devo dire, se potessi vorrei aiutarti. Ho letto delle tue peripezie! Nella vita mai dire mai. Di donne che hanno l’anima di giuda ce n’è da sempre. Ma che giocano con 3 uomini poche, grazie a Dio. E tu volevi “curare” proprio una che brucia un marito e 2 amanti. Proprio la classica serpe nel seno! Se ne eri preso, inutile dire cambia “cavallo” ma almeno sappi che le femmine vere sono tutta un'altra cosa. Provare per credere. Pensiamo ad altro. Dal blog sulla didattica che hai postato, grazie al pulsante sotto il titolo, so che insegni e sei di Salerno. E’ già qualcosa. Quando ho cercato di decifrare tutte quelle teorie e quelle foto sul cervello e sulla didattica mi sono sentita un po’ a disagio. Ho proprio preso una cantonata, Prof! Però insisto, ora che mi sono ricreduta su te voglio vederti, perché persone così non ne ho viste tante nelle vita. Ti saluto. Un bacio. Valentina Cornero

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  4. Hello, Gabry
    I too 'I blog about love in the USA! But you are an amateur. I've never seen so many news curiosity authors and relevant experience. I teach Developmental Psychology at New York. I read that you're teaching and you live in Salerno Italy. You are certainly more mature than me. From the picture I see that you're an open person and inspire confidence. Do you have a regular face and you think is interesting! I am passionate about literature, customs and Italian traditions. In the blog space from religion, psychoanalysis because of costume, the crime of passion in the literature to a vast bibliography. I was looking for a note to Love as a passion of Bataille and I found you I said I'm feeling lucky! Keep it up. There are 1000 blog about love, but I assure you I am wrong and difficult, your left me gasping for wealth and expertise. Congratulations, you're a full stop, I will follow you forever. Jacqueline62

    Ciao, Gabry
    Ho anch’ io un blog sull’amore negli USA! Ma con te sono una dilettante. Non ho mai visto tante notizie curiosità autori ed esperienza in materia. Insegno Psicologia dello sviluppo al New York. Ho letto che sei docente ed abiti a Salerno Italy. Sei certamente più maturo di me. Dalla foto vedo che sei una persona aperta ed ispiri fiducia. Hai un volto regolare e ti ritengo interessante! Sono appassionata di letteratura, usi, costumi e tradizioni italiane. Nel blog spazi dalla religione, alla psicanalisi dal fatto di costume, al delitto passionale dalla letteratura ad una bibliografia immensa. Cercavo una nota all’Amore come passione di Bataille e Google ti ha trovato ho detto mi sento fortunata! Continua così. Ci sono 1000 blog sull’amore ma, ti assicuro e difficilmente mi sbaglio, il tuo mi ha lasciato senza fiato per ricchezza e competenza. Auguri, sei un punto fermo, ti seguo sempre. Jacqueline62

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  5. Caro Gabry,
    Spettacolare il tuo blog sull’amore. Me lo hanno segnalato a dicembre scorso. Spero che la foto postata sia reale. Mi piace la foresta, i rami degli alberi e quell’aria sorniona che è in pace col mondo. Se solo una parte di quello che scrivi è vero, devi aver conosciuto molto bene l’amore! Eppure io leggo che questo bisogno di esternarlo così caldo e tempestoso, stampato sul volto di un bell’uomo maturo, è indice di insoddisfazione. Vorrei parlarti da vicino, ho la pretesa di sentire solo dai gesti e dal tono della voce quello che ti brucia dentro. Rispondimi a riguardo, se puoi, ci conto. Ho dato il tuo accesso a tutte le mie amiche, penso ti faccia piacere. Prima ne parlavamo tra di noi quando se ne presentava l’occasione, ora spesso commentiamo i tuoi fraseggi. I post sono belli, ma credo che “Pensieri e parole” sono personali, sono troppo diretti, colpiscono subito, sono più vissuti! Ecco perche abbiamo deciso di commentarli, a me il compito di esternare i nostri pensieri. Ti bacio! Antonietta53

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  6. Здравствуйте, я Тамара Голубева, что вы написали из Москвы! Теперь все мои друзья говорят о тебе, кто ты и что ты, но месяца назад я дал инфантильный, не попадать в сети Интернет, и т.д.. даже сейчас вы приняли бы у себя дома или везде! С итальянской тогда! То, что мы итальянцы в моде, потому что Средиземное море и очень "горячие" Я хочу, чтобы вы мне ответили добрым ко всем, и если вы не можете Пожалуйста, взять что-то для нас. Например, другие мысли, посвященные кто знает кто, кто, по мнению всех есть, или был важным человеком в вашей жизни. Они являются теми, кто сделал больше заголовков, и они разместили нас в кризис хуже, чем Отчаянные домохозяйки! Эти мысли верны для нас, мы напечатали и читал их часто, потому что там не будет посвящение. Я тебя обнять и поцеловать тебя. NB Мы хотели бы дать вам больше, но мы не можем! Tamara57


    Ciao, sono Tamara Golubev, quella che ti scrive da Mosca! Ora tutte le mie amiche parlano di te, di chi sei e cosa sei, eppure mesi fa mi davano dell’infantile, di non farsi irretire dal Web, ecc. adesso addirittura ti porterebbero a casa o chissà dove! Con un Italiano poi! Da noi gli italiani vanno per la maggiore perchè mediterranei e molto “calienti” Vorrei che tu rispondessi per le rime a tutte e se non puoi dedicaci qualcosa che fa per noi. Ad esempio altri pensieri, dedicati a chissà chi, che a detta di tutte è, o è stata una persona importante nella tua vita. Sono quelli che hanno fatto più scalpore e che ci hanno messo in crisi peggio di Desperate Housewives! Quei pensieri per noi sono veri, li abbiamo stampati e spesso li leggiamo visto che non ce li dedica nessuno. Ti abbraccio e ti bacio. N.B. Vorremmo darti di più ma non possiamo! Tamara57

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  7. Ciao Gabry!
    Ti ricordi di me? Sono Eugenia Schiavon, quinta colonna delle padovane. Ti seguo con loro da quando hai postato il blog. Che dire, so solo che le tue descrizioni sulla bellezza delle donne sono fantasmagoriche. Semplicemente, in 20 parole, rendi una donna immortale. Per i contenuti, per l’arte, la storia, i riferimenti e quella travolgente sensualità che le fa innamorare. Tutto avviene davanti a lei, trasformi uno spogliarello in un opera d’arte. Ora Frine, poi Canova, poi Goya. In un rutilante carosello di citazioni, senza tentennamenti o cadute di stile. Formidabile! Di recente qui dicono che sei sfortunato in amore! Io non ci credo lo fai per aumentare il desiderio. E se fosse vero, anatemi a chi butta via l’amore. Una merce così rara da strapparsi i capelli. Queste donne o sono cieche o sono sorde o non sono donne vere. Forse burattini inanimati! Eugenia58

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  8. Ciao, Gabry
    Ti ho già scritto l'altro ieri e se non ti ricordi di me tra cinquantamila femmine, io sono Debora Zanella. Faccio parte anch’io del cosiddetto club di Padova, Lunardi e company. Insegno in città Psicologia al Liceo Pedagogico. Queste tue ferventi sostenitrici mi sommergono di domande strane e devo dire che leggendoti hanno ragione. La tua Psicologia è più farcita di rifermenti d’autore che la Divina Commedia! Spazi dalla Letteratura alla Poesia, dalla Psicologia alla Biochimica, dal fatto di costume alle varie teorie sull’amore. Sei un casino! Quando sembra che si viene a capo di un argomento ne tiri fuori un altro che mi destabilizza. Non che non siano documentati. Per carità ce n’è anche troppi. E’ la disinvoltura di come tratti gli argomenti più disparati che mi mette in crisi. E io per motivi di lavoro e professionali li tratto da 30 anni! Quantunque non sempre mi districo bene. Ad esempio, lo spregiudicato accostamento religioso in un blog ricco di eros e passione. Solo tu potevi conoscere “Bergmann - Anatomia dell’amore” che tratta l’amore nelle varie culture. Negli ultimi tempi sei più commerciale ma vedo che hai superato i 53.000 iscritti! Come vedi non si vive di solo ….. cultura! Ma a me interessa l’amore come lo descrivi tu, pertanto il tutto non fa una grinza, se serve a mantenere il Blog. Debora57

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