L’icona in “Colazione da Tiffani’s”
Dopo l'esperienza di Vacanze
romane, fu chiamata ad interpretare il ruolo della protagonista femminile
nel film di Billy Wilder, Sabrina,
accanto a Humphrey Bogart e William Holden. Il guardaroba della Hepburn venne
affidato allo stilista francese Givenchy. Quando
gli fu detto che la signorina Hepburn voleva incontrarlo, Givenchy pensò
di veder arrivare Katharine Hepburn.
Invece si trovò davanti lei, ma non ne fu deluso. I due infatti, strinsero da
allora un'amicizia e un sodalizio professionale che sarebbero durati tutta la
vita. Lo stilista ricordava bene il loro primo incontro:
« Le dissi,
"Mademoiselle, mi piacerebbe aiutarla, ma ho poche cucitrici e sto
lavorando ad una collezione, non posso farle dei vestiti." Allora lei
disse, "Mi mostri quel che ha creato per la collezione." Si provò i
vestiti. "È esattamente ciò di cui ho bisogno!", esclamò, e le
stavano davvero bene. Sapeva perfettamente ciò che voleva. »
|
||
(da L'Ange
des enfants)
|
Per Sabrina, la Hepburn
ricevette nuovamente una nomination all'Oscar alla
migliore attrice, ma il premio andò a Grace Kelly. Il film ricevette un Oscar per i migliori costumi
e lanciò la Hepburn nell'Olimpo delle star hollywodiane.
Audrey Hepburn 2 |
Nel 1954
tornò sui palcoscenici interpretando il ruolo principale in Ondine,
insieme all'attore e regista statunitense Mel Ferrer, con il quale si sarebbe sposata
proprio quell'anno. Durante le rappresentazioni dello spettacolo teatrale, la
Hepburn ricevette un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, oltre al
succitato Oscar per Vacanze
romane. Sei settimane dopo aver ricevuto l'Oscar, fu premiata con un
Tony Award quale migliore attrice per la sua
interpretazione in Ondine.
Verso la seconda metà degli anni cinquanta, Audrey Hepburn era diventata
Audrey Hepburn - (My Fair Lady) |
una
delle più grandi attrici di Hollywood e un'icona dello stile: nel 1955
la giuria dei Golden Globe le
assegna il prestigioso Henrietta Award
alla migliore attrice del cinema mondiale. La sua figura snella e il suo ben
noto buon gusto erano ammirati e imitati. Diventata
una delle maggiori attrazioni del cinema hollywoodiano, continuò a
lavorare con attori importanti, come Fred Astaire, Maurice Chevalier, Gary Cooper, Cary Grant e molti altri volti noti del cinema
statunitense e internazionale.
Cenerentola a Parigi, girato nel 1957,
fu uno dei film preferiti
della Hepburn, anche perché le offrì l'occasione, dopo tanti anni
passati a studiare danza, di ballare insieme
Audrey Hepburn - (My Fair Lady) 2 |
con Fred
Astaire. La madre della Hepburn apparve qui nel ruolo della padrona di
un caffè sulla strada. Nello stesso anno uscì nelle sale Arianna (Love in the afternoon),
frutto di una nuova collaborazione dell'attrice con Billy Wilder. Nella commedia, insieme alla
Hepburn, che fu candidata al Golden Globe e vinse l'unico Golden Laurel Award
della sua carriera, recitarono Gary Cooper e Maurice Chevalier.
La storia di una
monaca del 1959,
vide l'attrice affrontare una delle sue interpretazioni più difficili. Films
in Review scrisse: «la sua interpretazione chiuderà la bocca per sempre a
quelli che pensavano a lei più come ad un simbolo di una donna sofisticata che
come ad un'attrice. La sua interpretazione della Sorella Luke è una delle migliori
mai viste sul grande schermo[17]».
Audrey Hepburn - Sciarada |
La pellicola, diretta da Fred Zinnemann, le valse la sua terza nomination
all'Oscar e
numerosi riconoscimenti, tra cui il suo secondo BAFTA,
un nuovo premio come migliore interprete ai New York
Film Critics Circle Awards, il David di Donatello per la migliore attrice straniera
e il premio alla migliore attrice al Festival di San
Sebastian.
Il personaggio di Holly Golightly,
da lei impersonato nel film Colazione da
Tiffany, tratto dal romanzo di Truman Capote e diretto da Blake Edwards nel 1961,
venne considerato come una
delle figure più incisive e rappresentative del cinema statunitense del XX secolo.
Audrey Hepburn - Sciarada 2 |
L'interpretazione fece guadagnare
all'attrice un'altra nomination all'Oscar, poi vinto da Sophia Loren e il secondo David di Donatello per la migliore attrice straniera.
Intervistata a proposito di un personaggio così insolito per lei, la Hepburn
disse: «sono un'introversa. Interpretare una ragazza estroversa è stata la cosa
più difficile che io abbia mai fatto[18]»
Sempre nel 1961
uscì nelle sale Quelle due, in cui
Audrey Hepburn fu nuovamente diretta da William Wyler. La pellicola, ispirata ad una pièce drammatica di Lillian Hellman, dalla quale il regista aveva già
tratto il film La calunnia (1936),
offrì all'interprete la possibilità di misurarsi con attrici del calibro di Shirley MacLaine, Miriam Hopkins e Fay Bainter.
Audrey Hepburn - Due par la strada |
Nel 1963
la Hepburn recitò in Sciarada, diretto da Stanley Donen. Nel film, che le fece vincere il
terzo BAFTA, l'attrice affianca Cary Grant che aveva precedentemente rifiutato di
recitare in Vacanze romane e Sabrina. Fu la prima e ultima volta
che i due lavorarono insieme in un film. L'anno successivo, tuttavia, Cary
Grant dichiarò scherzosamente:
« L'unico regalo
che desidero per Natale è un altro film con Audrey Hepburn! »
|
Nel 1964
fu impegnata in uno dei suoi ruoli più famosi, quello di Eliza Doolittle nel film
musicale My Fair Lady.
Venne scelta al posto dell'allora poco conosciuta Julie Andrews, che aveva interpretato il ruolo di
Audrey Hepburn - Due par la strada 2 |
Eliza a Broadway.
Inizialmente la Hepburn rifiutò il ruolo e chiese che fosse assegnato alla
Andrews, ma quando le dissero che la parte, in alternativa, sarebbe andata ad Elizabeth Taylor e mai alla Andrews, decise di
accettare. Durante la lavorazione del film, la Hepburn scoprì di essere stata
doppiata nei pezzi musicali. In segno di protesta se ne andò dal set, per
tornare il mattino seguente scusandosi per il suo comportamento. Solo poche
frasi da due canzoni nel film,
sono effettivamente cantate dalla Hepburn. Doppiaggio a parte, molti critici
ritennero l'interpretazione
della Hepburn eccellente: per il musical l'attrice ottenne una nuova
candidatura al Golden Globe e vinse il terzo David di Donatello.
Come rubare un milione di dollari e vivere felici del 1966, fu uno degli ultimi film
di
Audrey Hepburn - Due par la strada 3 |
Wyler e il terzo ed ultimo in cui l'attrice lavorò con il regista che
l'aveva diretta nel 1953 nel suo primo ruolo da protagonista in Vacanze romane. Nella commedia poliziesca
l'attrice, protagonista nel ruolo della figlia di un eccentrico falsario,
recitò al fianco di Peter O'Toole e Eli Wallach.
Nel 1967,
recitò in Due per la strada,
diretto da Stanley Donen, film
strutturato in maniera piuttosto innovativa per l'epoca e che affrontava il
tema del divorzio.
Caso volle che, proprio in quel periodo, la Hepburn vivesse un momento di
profonda crisi con il marito Mel Ferrer. Il film
successivo, Gli occhi
della notte, per la regia di Terence Young, fu per lei una prova difficile sia
per il ruolo particolarmente
Audrey Hepburn - Due par la strada 4 |
impegnativo (quello di una donna cieca), sia a
causa dell'imminente divorzio da Ferrer che era il produttore
del film. Per la sua interpretazione la Hepburn ricevette un'altra nomination all'Oscar
come migliore attrice che fu però assegnato a Katharine Hepburn. Ottenne inoltre, nel 1968,
la doppia nomina al Golden Globe: come migliore attrice drammatica per Gli occhi
della notte e come miglior interprete di commedia per il film di
Donen. Nello stesso anno le fu assegnato il Tony alla carriera.
Dal 1967
in poi, lavorò in maniera molto sporadica. Dopo il divorzio da Ferrer, la
Hepburn aveva sposato uno psichiatra italiano, Andrea Dotti
con il quale aveva avuto il suo
secondo figlio, Luca. La gravidanza fu molto difficile e l'attrice
dovette rimanere quasi tutto il tempo a letto. Con l'arrivo di Luca, la Hepburn
decise di diminuire i suoi impegni di attrice e di dedicarsi alla famiglia.
Tornò al cinema nel 1976, accanto a Sean Connery in Robin e Marian, film che ebbe un successo
moderato. Nel 1979 interpretò il ruolo principale in Linea di sangue,
ma il film fu un fallimento di critica e di botteghino.
Audrey Hepburn 3 |
L'ultimo ruolo importante della sua
carriera cinematografica fu nel 1981 accanto a Ben Gazzara, nella commedia ...e tutti risero, diretta da Peter Bogdanovich che ricevette un buon successo
di critica, ma che fu presente nelle sale per un periodo molto breve.
La sua ultima apparizione sul grande
schermo fu una piccola parte nel film di Steven Spielberg Always - Per sempre,
nel 1988. Nel film, che non ebbe un grande successo,
interpretava il ruolo di un angelo di nome Hap. Negli ultimi mesi della sua
vita, lavorò in televisione come presentatrice del programma
Gardens
of the World with Audrey Hepburn, la cui prima puntata andò in
onda il giorno successivo alla sua morte e per il quale ricevette un Emmy postumo. In quest'ultimo periodo la Hepburn
registrò anche un album di letture
di fiabe, Audrey Hepburn's Enchanted Tales,
che le valse un Grammy, anch'esso postumo. Negli ultimi anni le
sono stati assegnati numerosi premi speciali per celebrare i suoi meriti
cinematografici, tra cui il Golden Globe
nel 1990 e, nel 1992,
il SAG e il BAFTA
alla carriera.
Audrey Hepburn 4 |