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lunedì 6 agosto 2012

Melissa P. (analisi di un fenomeno)





Melissa P.  (analisi di un fenomeno)


Il post sul (film – romanzo) Melissa P è stato il più cliccato del blog nel mese di luglio. Pertanto è doveroso ascoltare la critica e vedere altre immagini tra il romanzo e il set cinematografico. Tra Melissa Panariello e Maria Valverde.

La critica  1

Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Melissa (15 anni) si masturba pensando a un ragazzo, Daniele, a cui è interessata ma che da lei non vorrà altro che prestazioni sessuali. Al rientro dopo 


Melissa P - Melissa Panariello
  

l'estate la sua vita prosegue come sempre con un padre lontano per lavoro, una madre distratta e una nonna che, unica, si occupa di lei. Ma la ragazzina ha ormai deciso di concedersi ai maschi convinta che sia l'unico modo per dominarli meglio e poterli disprezzare. Solo il dolore profondo potrà far riaffiorare i sentimenti. "Cento colpi di spazzola" scritto dall'allora incognita Melissa P. è stato, nel suo piccolo, un best seller della letteratura erotica. Ha soprattutto attratto l'attenzione dei mass media pronti a fingere di scandalizzarsi per le imprese sessuali di una adolescente in bilico tra l'invenzione e la realtà. Francesca


Melissa P - Maria Valverde
  

Neri, indossate le vesti di produttrice, ha fiutato l'opportunità di un incasso mordi e fuggi offrendo l'incarico della confezione a Luca Guadagnino e (alla sceneggiatura) a una scrittrice navigata come Barbara Alberti. La quale però si trova ad affrontare una sequela di stereotipi che vanno dai genitori diversamente assenti alla nonna che tocca l'apice della drammaticità del proprio percorso su questa terra proprio mentre la nipote è al fondo del degrado. Il disagio adolescenziale non è solo maschile nella società contemporanea e le cronache ce lo mostrano quotidianamente. Il problema è che in questo film, che corre verso una sorta di redenzione posticcia, ci sono troppi ammiccamenti allo spettatore per pensare a una sincera voglia di leggere, con il mezzo cinematografico, il fenomeno. 


Melissa P - Maria Valverde 2
  

Resta solo una serie di sequenze semihard che avrebbero potuto (e sarebbe bastato davvero poco) dirci qualcosa di davvero sincero sul confuso modo di avvicinarsi al sesso di una parte (forse non così esigua come ci piacerebbe che fosse) dei giovani.

La critica  2
Ieri sera sono andata a vedere il film Melissa P. e sinceramente sono due le cose che posso dire. La prima è che è vero che poteva essere fatto meglio, manca la cura del dettaglio, ad esempio. Ma, e questa è la seconda cosa, a differenza del libro, che mi 


Melissa P - Maria Valverde 3
  

è piaciuto molto, del quale credo sia rimasta più che altro una profonda sensazione di erotismo, il film mette in evidenza la parte psicologica del racconto, risalta il dramma di una adolescente che fa del sesso la sua arma per essere accettata e non farsi chiamare "bambina". Non ho ben capito come facessero, ieri sera, alcune persone a ridere alla vista di determinate scene. Io non ci ho trovato niente di comico e anzi l'ho trovato piuttosto commovente. Il film ha dato, in piena libera interpretazione, una versione della realtà che a mio parere non è affatto banale. Semmai l'ha un pò marcata, amplificata. In realtà la storia raccontata assomiglia molto alla storia di tante adolescenti e di tanti adolescenti e del loro approccio sbagliato con il sesso. Non ci sono pregiudizi. Io parlerei piuttosto di stereotipi: c'è la ragazzina che per il primo amore farebbe tutto, c'è il ragazzino


Melissa P - Maria Valverde  4
  

che sfrutta la ragazzina, c'è un terzo che si innamora e c'è l'amica del cuore che tiene per mano. Tutte immagini che nella realtà esistono eccome. Il regista si limita a rappresentarle non con occhio critico ma semmai con uno sguardo che non scade nel banale di una sorta di giudizio universale, nel quale tutti siamo chiamati a giudicare. Al contrario credo sia riuscito a far esaltare la parte umana del vissuto di un'adolescente che ha commesso degli errori ma per questo non va giudicata perchè il male lo ha fatto più a se stessa che agli altri. Per questo non credo che sia giusto dire che è un film al limite dell'erotismo. Certo se si va a vederlo pretendendo di riceverne la stessa carica erotica del libro se ne rimane delusi. Il film 


Melissa P - Maria Valverde 5
  

ha saputo andare al di là dell'erotismo, scavalcandolo, per dare più respiro alla parte drammatica e seriosa della vicenda. Non credo siano state di certo quattro scene di sesso a stuzzicare il riso nervoso che sentivo nella sala ieri sera ma sicuramente la voglia di banalizzare delle immagini che tanto richiamano le nostre esperienze, seppur molto più leggere, se paragonate a quelle di Melissa.

La critica  3
Melissa si lascia lacerare l'innocenza, e trascinare in un torbido labirinto di 


Melissa P - Maria Valverde 6
  

carnalita'. Sprofonda in un baratro da cui sembra impossibile risalire. Melissa esplora letti estranei e freddi, meccanici modi di sporcarsi l'anima. Melissa si autoconvince di potersi trasformare in un oggetto di piacere altrui, come fosse marmo, uccidere le sue emozioni per poi lavare l'onta, il disgusto, spazzolandosi i capelli. Ogni colpo di spazzola una lacrima, ma piu' i capelli brillano, piu' l'anima si insudicia. Fino a non riconoscere piu' l'immagine che le ritorna dallo specchio. Melissa cerca negli uomini parole, gesti, emozioni che non trova, e la ricerca si fa man mano piu' estenuante, piu' sofferente, e si mescola ad un rabbioso sentimento di ribellione verso il genere maschile intero. Si sente attratta istintivamente verso l'ignoto, verso il 



Maria Valverde  oggi
  


pericolo, e va incontro al dolore. Viene derisa, Melissa, da quel Daniele che non riesce a togliersi dalla mente. Daniele che la inizia alla vita da donna nel modo piu' cruento. Daniele che non assomiglia neanche un po' a come lo dipinge la sua fantasia. Il rito di passaggio di Melissa scorre sotto gli occhi ciechi di una madre troppo presa da se stessa per notare la fragilita' della figlia, che preferisce confidarsi con una nonna piu' consapevole, con gli occhi e la mente aperti e dalla sua medesima sensualita'. Così, per la madre, sfogliare casualmente il diario di Melissa sara' uno schiaffo in pieno viso, sara' la scoperta della sua superficialita', 


Maria Valverde  oggi  2
  

un'ammissione di colpa . Quel sesso perverso e malato non puo' essere un surrogato dell'amore che lei cerca, e Melissa lo capira' sulla sua pelle. Facendosi trascinare in bui cunicoli dove si da in pasto al branco, vestendo stracci trasgressivi, violentando la sua sensibilita' e fingendosi immune al dolore. Per poi capire che l'amore, quello vero, esiste, ed e' tutt'altra cosa. Non resta che leccarsi le ferite e ricominciare a vivere. Notevole la 



Maria Valverde  oggi  3
  

trasposizione cinematografica (primo esperimento da produttrice di Francesca Neri) di Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, libro di Melissa Panarello la cui pubblicazione desto' tanto clamore. Il film propone contrasti di luci ed ombre, di voci sussurrate o smorzate, lasciando all'immaginazione tanto quanto basta per far concentrare lo spettatore sulla storia, l'unica vera cosa importante.

La critica  4
Per quanto questo film abbracci tematiche forti come la scoperta e l'esplorazione del sesso, soprattutto nelle sue forme più estreme e terribili, da parte dell'appena 


Maria Valverde  oggi  4
  

sedicenne Melissa, risulta difficile trovare al suo interno spunti per definirlo volgare o addirittura costringerlo sotto l'impropria e infamante taccia di pornografia liberalizzata. La storia è totalmente incentrata sulla protagonista. Melissa ci apre il suo mondo e ci accompagna all'interno di esso. Con lei viviamo la sua crescita: le sue scoperte, le sue delusioni; le sue conquiste, le sue drammatiche perdite. Le sue esperienze, affrontate con il timido e audace coraggio di adolescente, ferita ma reattiva; apparentemente sfrontata, immorale, sporca, ma in fondo fragile e alla ricerca qualcosa di puro, vero e sincero. Melissa si mette a nudo, e non solo in senso fisico. Spoglia la sua anima, si libera da ogni pregiudizio, apre il suo cuore e ascolta il suo corpo, affrontando ogni situazione in un modo nuovo, più autentico, più suo. Esplora un nuovo modo in cui conoscere e farsi conoscere. Scopre un nuovo mondo, abbandonandosi e allo stesso tempo ricercando una dimensione 



Maria Valverde  oggi  5
  

che, seppur affrontata in modo estremo, scopre appartenerle e riconosce come parte più autentica di se. Melissa percorre tumultuose, drammatiche, torbide esperienze alla ricerca di un affetto, un gesto, una presenza, uno sguardo. Qualcosa che la tocchi intimamente e che la trattenga; un punto saldo ma capace di evolversi, accettare e vivere con lei la nuova lei che in lei sta prepotentemente e prematuramente (rispetto alle coetanee tra cui l'amica Manu) sbocciando. Importante per comprendere meglio la ragazza è uno sguardo sulla sua situazione familiare. Sullo sfondo vediamo un padre invisibile occupato a lavorare in qualche paese lontano dagli echi quasi esotici, che non si degna di tornare neanche per Natale. Vediamo una madre totalmente assente la quale, pur vivendo con la giovane ragazza, è totalmente incapace di vederla davvero, di capire o sentire, sia come madre che come donna, ciò che la figlia sta attraversando e si rende conto dei profondi mutamenti, dei pensieri e delle sconvolgenti esperienze della figlia solo quando le capita di sfogliare il suo scabroso diario. Commovente la figura della nonna (una splendida Géraldine Chaplin), capace con uno sguardo di penetrare ogni più piccolo e intimo segreto della ragazza e di percepire e accarezzare senza invadenza la magica femminilità che dolorosamente sta nascendo in lei. Bellissima la"Swan"di Elisa.

3 commenti:

  1. Grazie mi hai inviato i post che ti avevo chiesto. Ora le mie amiche che non usano il pc o che vogliono leggere sulla carta saranno soddisfatte. Ciao. Un abbraccio. Tiffany67

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  2. C è un caldo qui al sud asfissiante. Gli altri dicono che è il cambio di pressione nord - sud, ma non lo ricordo mai così! Hanno deciso di non farci incontrare. Da te va meglio? Ciao.Giuliana58

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  3. Thank you sent me the post I asked you. Now my friends who do not use computers or who want to read on paper will be met. Hello. A hug. Tiffany59

    Grazie mi hai inviato i post che ti avevo chiesto. Ora le mie amiche che non usano il pc o che vogliono leggere sulla carta saranno soddisfatte. Ciao. Un abbraccio. Tiffany59

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